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L’UDIENZA GENERALE, 21.05.2003


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, continuando il ciclo di catechesi sui Salmi e i Cantici proposti nella preghiera mattutina delle Lodi, commenta il Salmo 143, 1-10 - Preghiera del Re per la vittoria e per la pace - Lodi del martedì della 4a settimana (Lettura: Sal 143, 1-4.9-10).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con il canto del Regina Cæli e la Benedizione Apostolica insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Abbiamo ora ascoltato la prima parte del Salmo 143. Essa ha le caratteristiche di un inno regale, intessuto di altri testi biblici, così da dar vita ad una nuova composizione orante (cfr Sal 8,5; 17,8-15; 32,2-3; 38,6-7). A parlare in prima persona è lo stesso sovrano davidico, che riconosce l’origine divina dei suoi successi.

Il Signore è raffigurato con immagini marziali, secondo l’antico uso simbolico: è visto, infatti, come un istruttore militare (cfr Sal 143,1), una fortezza inespugnabile, uno scudo protettivo, un trionfatore (cfr v. 2). Si vuole, per questa via, esaltare la personalità di Dio, che s’impegna contro il male della storia: egli non è una potenza oscura o una sorta di fato, né un sovrano impassibile e indifferente rispetto alle vicende umane. Le citazioni e la tonalità di questa celebrazione divina risentono dell’inno di Davide conservato nel Salmo 17 e nel capitolo 22 del Secondo Libro di Samuele.

2. Di fronte alla potenza divina il re ebraico si riconosce fragile e debole come lo sono tutte le creature umane. Per esprimere questa sensazione l’orante regale fa ricorso a due frasi presenti nei Salmi 8 e 38, e le intreccia conferendo loro una nuova e più intensa efficacia: «Signore, che cos’è un uomo perché te ne curi? Un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero? L’uomo è come un soffio, i suoi giorni come ombra che passa» (vv. 3-4). Qui emerge la ferma convinzione che noi siamo inconsistenti, simili a un alito di vento, se il Creatore non ci conserva in vita, Lui che - come dice Giobbe - «ha in mano l’anima di ogni vivente e il soffio di ogni carne umana» (12,10).

Solo col sostegno divino possiamo superare i pericoli e le difficoltà che costellano ogni giorno della nostra vita. Solo contando sull’aiuto del Cielo potremo impegnarci, come l’antico re di Israele, a camminare verso la libertà da ogni oppressione.

3. L’intervento divino è dipinto con le tradizionali immagini cosmiche e storiche, allo scopo di illustrare la signoria divina sull’universo e sulle vicende umane. Ecco, allora, monti che fumano in improvvise eruzioni vulcaniche (cfr Sal 143,5). Ecco le folgori che sembrano frecce scagliate dal Signore e pronte ad annientare il male (cfr v. 6). Ecco, infine, le «grandi acque» che, nel linguaggio biblico, sono simbolo del caos, del male e del nulla, in una parola, delle presenze negative all’interno della storia (cfr v. 7). A queste immagini cosmiche se ne associano altre di indole storica: sono «i nemici» (cfr v. 6), gli «stranieri» (cfr v. 7), i menzogneri e gli spergiuri, cioè gli idolatri (cfr v. 8).

È, questo, un modo molto concreto e orientale per rappresentare la malvagità, le perversioni, l’oppressione e l’ingiustizia: realtà tremende da cui il Signore ci libera, mentre ci inoltriamo nel mondo.

4. Il Salmo 143, che la Liturgia delle Lodi ci propone, finisce con un breve inno di ringraziamento (cfr vv. 9-10). Esso sorge dalla certezza che Dio non ci abbandonerà nella lotta contro il male. Per questo l’orante intona una melodia accompagnandola con la sua arpa a dieci corde, certo com’è che il Signore «dà vittoria al suo consacrato e libera Davide suo servo» (vv. 9-10).

La parola «consacrato» in ebraico è «Messia»: siamo, quindi, in presenza di un Salmo regale che si trasforma, già nell’uso liturgico dell’antico Israele, in un canto messianico. Noi cristiani lo ripetiamo tenendo fisso lo sguardo su Cristo, che ci libera da ogni male e ci sostiene nella battaglia contro i perversi poteri nascosti. Essa, infatti, «non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti» (Ef 6,12).

5. Concludiamo, allora, con una considerazione che ci è suggerita da san Giovanni Cassiano, monaco del quarto-quinto secolo, vissuto in Gallia. Nella sua opera L’Incarnazione del Signore egli, prendendo spunto dal v. 5 del nostro Salmo, - «Signore, piega il tuo cielo e scendi», - vede in queste parole l’attesa dell’ingresso di Cristo nel mondo.

E continua così: «Il Salmista supplicava che… il Signore si manifestasse nella carne, apparisse visibilmente nel mondo, fosse assunto visibilmente nella gloria (cfr 1Tm 3,16) e che finalmente i santi potessero vedere, con gli occhi del corpo, tutto quello che era stato da loro spiritualmente previsto» (L’Incarnazione del Signore, V,13, Roma 1991, pp. 208-209). Proprio questo ogni battezzato testimonia nella gioia della fede.

[00789-01.02] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

Dans le psaume 143, le roi se reconnaît fragile et faible devant la puissance divine. C’est seulement avec le soutien du Seigneur, le roi le sait, que l’on peut vaincre les périls qui parsèment la vie de chaque jour et s’engager à marcher vers une plus grande liberté. Alors, le roi peut rendre grâce à Dieu, sûr qu’il ne sera pas abandonné par celui qui «donne aux rois la victoire». Le mot hébreu utilisé pour dire «roi» est «messia», montrant que nous sommes en présence d’un chant messianique.

Nous chrétiens, nous reprenons ce psaume avec le regard fixé sur le Christ, qui nous libère de tout mal et qui nous soutient dans le combat contre toutes les puissances du mal. Dans la joie de la foi, tout baptisé en est témoin.

Je salue cordialement les pèlerins de langue française présents à cette audience. Que le Seigneur vous donne confiance et paix pour témoigner de l’Évangile de Pâques à travers les événements de chaque jour. Bon pèlerinage à tous !

[00790-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Today’s Psalm is a testimony of hope. Faced with great danger and difficulty, King David turns with confidence to the Lord knowing that he will not ignore his people’s prayer but will intervene in history and defeat evil.

The King recognizes the weakness of man who is "merely a breath" (v. 4) and understands humanity’s utter dependence upon God. Today’s men and women must also acknowledge their need for God. Jesus Christ has won victory over evil, and gives us the strength to overcome trials. It is he who sustains us in the life of true freedom. Let us rejoice and bear witness to this hope for which our world longs.

I extend a special welcome to the English-speaking pilgrims here today, including groups from England, Ireland, Scotland, Sweden and the United States of America. Upon all of you I invoke the grace and peace of the Risen Lord, and I wish you a happy stay in Rome.

[00791-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Um Gott und den Menschen kreisen die Gedanken des Beters in Psalm 144. „Der Mensch gleicht einem flüchtigen Schatten" (Ps 144, 4), und doch „kümmert sich" Gott um ihn! Diese Glück schenkende Erkenntnis inspiriert den Psalmisten: „Du bist meine Festung und mein Retter!" (vgl. Ps 144, 2).

Gott ist wahrhaftig keine ferne Macht, der das Los des Menschen gleichgültig wäre. Er setzt sich dem Bösen in der Geschichte entgegen und stiftet neues Leben. Nur mit seiner Hilfe können wir den Kampf bestehen und für das Gute den Sieg erringen! Deshalb rufen wir mit dem Psalm Davids: „Ein neues Lied will ich, o Gott, dir singen, denn du verleihst den Sieg" (vgl. Ps 144, 9–10).

Einen frohen Gruß richte ich an die Pilger und Besucher aus Deutschland, Österreich und der Schweiz, besonders an die vielen Jugendlichen. Seid mir herzlich willkommen hier auf dem Petersplatz! Gott führt uns im Kampf gegen die Mächte des Bösen. Nur mit ihm gelingt der Sieg des Guten – in uns selbst und in der Welt, in der wir leben. Vertraut seiner Macht und laßt seine Gnade wirken! Der Herr behüte euch!

[00792-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Hemos escuchado la primera parte del Salmo, que tiene las características de un himno real. Con el antiguo uso de imágenes bélicas, se nos presenta a Dios que lucha contra el mal en la historia. Frente a la potencia divina el rey hebreo se siente frágil y débil, como lo son todas las criaturas humanas. Por tanto, sólo con la ayuda divina podemos superar los peligros y dificultades de cada día y comprometernos a caminar hacia la liberación de cualquier opresión.

El Salmo termina con una acción de gracias por la certeza de que Dios no nos abandonará en la lucha contra el mal. Los cristianos repetimos esta oración teniendo la mirada fija en Cristo, que nos libra todo mal y nos sostiene en la batalla contra los poderes perversos y ocultos.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, en especial a los peregrinos de Riobamba, Ecuador, con su Obispo, Mons. Víctor Corral Mantilla; saludo igualmente a los diversos peregrinos de España y de otros países latinoamericanos. Os exhorto a todos a renovar vuestra confianza plena en el Señor.

Muchas gracias.

[00793-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Amados irmãos e irmãs:

Cristo é a Rocha sobre a qual se levanta a Igreja. Quem escuta sua palavra e a cumpre, edifica sobre esta Rocha; aí se saciará da água que leva até a vida eterna. Bendito seja Cristo, nosso Rochedo, nosso baluarte e nosso libertador.

Saúdo cordialmente os peregrinos de língua portuguesa com votos de paz e de alegrias pascais. De modo especial, desejo saudar o grupo de portugueses da paróquia de Nossa Senhora do Rosário do Barreiro e um grupo de visitantes, inclusive alguns brasileiros de Petrópolis, do Estado do Rio de Janeiro. Faço votos de que o Ressuscitado seja sempre o fundamento das mais nobres aspirações para uma autêntica vida cristã e, como penhor de abundantes dons divinos, concedo de bom grado a minha Bênção Apostólica.

[00794-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua lituana

Traduzione italiana del saluto in lingua ucraina

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua ceca  

Milí poutníci z Veselí nad Moravou, z Valče, z Dalešic a z Koněšína!

V pátek jsme slavili svátek svatého mučedníka Jana Nepomuckého. Nechť jeho příklad věrnosti Bohu vyburcuje velkodušnost všech pastýřů i věřících, aby dokázali vždy odhodlaně jednat podle slov svatého Petra: "Více je třeba poslouchat Boha než lidi." (srov. Sk 5,29)

Všem vám srdečně žehnám!

Chvála Kristu!

[Cari pellegrini di Veselí nad Moravou, di Valeč, di Dalešice e di Koněšín!

Venerdì scorso abbiamo celebrato la festa del Santo martire Giovanni Nepomuceno. Possa il suo esempio di fedeltà a Dio risvegliare la magnanimità in tutti i pastori e i fedeli, affinché sappiano sempre prontamente agire secondo l'esortazione di S. Pietro: "Bisogna obbedire piuttosto a Dio che agli uomini." (cfr. At 5,29).

Di cuore vi benedico tutti!

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00795-AA.01] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua slovacca

Zo srdca vítam pútnikov z Nitry a Bratislavy, z Košíc a Nových Zámkov, z Trstenej a Ihľan, ako aj mladých zo Spoločnosti priateľov detí z detských domovov „ ÚSMEV AKO DAR".

Drahí bratia a sestry, prajem vám, aby váš pobyt v Ríme bol povzbudením pre váš kresťanský život a rád vám udeľujem Apoštolské požehnanie.

Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Di cuore do un benvenuto ai pellegrini provenienti da Nitra e Bratislava, da Košice e Nové Zámky, da Trstená e Ihľany, come pure ai giovani della Società degli amici dei bambini nell’orfanotrofio "SORRISO COME DONO".

Carissimi, auguro che il vostro soggiorno a Roma sia un incoraggiamento per la vostra vita cristiana e volentieri vi imparto la Benedizione Apostolica.

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00796-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua ungherese

Szeretettel köszöntöm a magyar híveket, akik Úrkútról érkeztek!

Isten hozott Benneteket!

Szívbôl adom apostoli áldásomat Rátok és otthonmaradt családtagjaitokra.

Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Saluto cordialmente i fedeli ungheresi venuti da Úrkút.

Di cuore imparto a tutti voi e alle persone a voi care la Benedizione Apostolica.

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00797-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua polacca

Serdecznie witam pielgrzymów języka polskiego.

W dzisiejszej katechezie rozważaliśmy słowa Psalmu 143. Jest to hymn królewski, w którym Dawid wyznaje, że wszystkie jego sukcesy, są dziełem Boga. Jeżeli człowiek uznaje swoją słabość i niemoc wobec zła, a równocześnie ufa mocy Boga, odniesie zwycięstwo. Miłosierny Bóg będzie jego "mocą" i "warownią", "osłoną" i "wybawcą" (Ps 144/143/, 2).

Przykład tej postawy zaufania wszechmogącemu Bogu dają nam święci - również ci nowi polscy święci, których dane mi było kanonizować w minioną niedzielę: biskup Józef Sebastian Pelczar i matka Urszula Ledóchowska. Za ich wstawiennictwem polecam Bożej dobroci wszystkich moich rodaków. Niech wam Bóg błogosławi!

[Saluto cordialmente i pellegrini di lingua polacca.

Nella catechesi odierna abbiamo meditato le parole del Salmo 143. E’ un inno regale, in cui Davide confessa che tutti i suoi successi sono un’opera di Dio. Se un uomo riconosce la sua debolezza e l’impotenza davanti al male, e nello stesso tempo si fida della potenza di Dio, vincerà. Dio misericordioso gli sarà "fortezza" e "roccia", "scudo" e "rifugio" (cf. Sal 143, 2).

Un esempio di questo atteggiamento della fiducia verso Dio Onnipotente, ce lo danno i santi - anche i nuovi santi polacchi che ho avuto la gioia di canonizzare domenica scorsa: il Vescovo Jozef Sebastian Pelczar e la madre Orsola Ledochowska. Per la loro intercessione affido alla bontà di Dio tutti i miei connazionali. Dio vi benedica!]

[00798-09.02] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua lituana

Su džiaugsmu sveikinu piligrimus lietuvius!

Dievo Sūnaus Prisikėlimas yra Bažnyčios tikėjimo pagrindas.

Prisikėlusio Kristaus Dvasiă teaugina jumyse dvasinį žmogų, kuris mus įgalina pilnai išgyventi Viešpaties džaiugsmą ir garbę. Dievas visus jus telaimina ir telydi jūsų kelyje!

Garbė Jėzui Kristui!

[Saluto con gioia i pellegrini lituani!

La fede della Chiesa ha il suo fondamento nella Risurrezione del Figlio di Dio. Lo Spirito di Cristo Risorto faccia crescere in voi l’uomo spirituale che ci aiuta a vivere in pienezza la gioia e la gloria del Signore. Dio vi benedica tutti e vi sostenga nel vostro cammino!

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00802-AA.01] [Testo originale: Lituano]

Traduzione italiana del saluto in lingua ucraina

Rivolgo un cordiale saluto al gruppo delle Forze Armate Ucraine, accompagnato dal loro cappellano il Vescovo Mons. Mychajl Koltun.

Carissimi, vi ringrazio per la vostra visita e, mentre invoco volentieri su di voi e sulle vostre famiglie la continua assistenza divina, cordialmente vi imparto una speciale Benedizione, che estendo all’intero popolo ucraino.

Sia lodato Gesù Cristo!

[00799-01.01] [Testo originale: Italiano]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale pensiero ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli di Avigliano venuti a Roma con il loro Pastore Mons. Agostino Superbo; i rappresentanti dell’Associazione "Semplice-Mente" di Chiavari, accompagnati dal Vescovo Mons. Alberto Careggio; i partecipanti al pellegrinaggio in onore della Madonna della Salute; la delegazione dell’Amministrazione Provinciale di Bergamo, come pure quella del Consiglio Comunale di Taranto.

Saluto infine i giovani, i malati e gli sposi novelli. In questo Anno dedicato al Rosario, il mese di maggio costituisce un’occasione di più intenso incontro con la Madonna. Maria, che nel Cenacolo attese con gli Apostoli la discesa dello Spirito Santo, vi aiuti, cari giovani, a realizzare con prontezza la missione che Dio vi affida. Sostenga voi, cari malati, ad accettare le vostre sofferenze in unione a Cristo. Interceda per voi, cari sposi novelli, affinchè la vostra famiglia sia un’autentica chiesa domestica, animata dalla luce della fede , della speranza, della carità.

[00800-01.01] [Testo originale: Italiano]