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VIA CRUCIS AL COLOSSEO PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE (CONTINUAZIONE), 19.04.2003


VIA CRUCIS AL COLOSSEO PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE (CONTINUAZIONE)

Pubblichiamo di seguito le parole che il Santo Padre Giovanni Paolo II ha pronunciato a braccio al termine del pio esercizio della Via Crucis al Colosseo da lui presieduta ieri sera, venerdì 18 aprile:

● PAROLE DEL SANTO PADRE AL TERMINE DELLA VIA CRUCIS

«Ecce lignum crucis in quo salus mundi pependit... Venite adoremus». Abbiamo sentito questa parola nell'odierna liturgia: ecco il legno della croce.

È la parola chiave del Venerdì Santo. Ieri, nel primo giorno del «Triduum Sacrum», il Giovedì Santo, abbiamo sentito «Hoc est corpus meum quod pro vobis tradetur». Ecco il mio corpo che sarà dato per voi.

Oggi noi vediamo come queste parole di ieri, Giovedì Santo, si sono realizzate: ecco il Golgota, ecco il Corpo di Cristo sulla Croce. «Ecce lignum Crucis in quo salus mundi pependit».

Mistero della fede! L'uomo non poteva immaginare questo mistero, questa realtà. La poteva rivelare Dio solo. L'uomo non ha la possibilità di donare la vita dopo la morte. La morte della morte. Nell'ordine umano, la morte è l'ultima parola. La parola che viene dopo, la parola della Risurrezione, è parola solamente di Dio e per questo noi celebriamo con tanto profondo affetto questo «Triduum Sacrum».

Oggi preghiamo Cristo deposto dalla Croce e sepolto. Viene sigillato il suo sepolcro. E domani in tutto il mondo, in tutto il cosmo, in tutti noi, sarà profondo il silenzio. Silenzio di attesa. «Ecce lignum Crucis in quo salus mundi pependit». Questo Legno della morte, il Legno che ha portato alla morte il Figlio di Dio, apre la strada verso il giorno dopo: Giovedì, venerdì, sabato, domenica. Domenica sarà Pasqua! E sentiremo le parole della liturgia. Oggi abbiamo sentito: «Ecce lignum Crucis in quo salus mundi pependit». Salus mundi! Sulla Croce! E dopodomani, canteremo: «Surrexit de sepulchro... qui pro nobis pependit in ligno». Ecco la profondità, la semplicità divina, di questo Triduo pasquale.

Auguro a tutti noi di vivere questo Triduo il più profondamente possibile. Siamo come ogni anno qui, intorno al Colosseo. È un simbolo. Questo Colosseo è un simbolo. Soprattutto ci parla dei tempi passati, di quel grande impero romano che è crollato. Ci parla di quei martiri cristiani che qui hanno testimoniato con la loro vita e con la loro morte. È difficile trovare un altro posto dove il Mistero della Croce parli più eloquentemente che qui, davanti a questo Colosseo.

«Ecce lignum Crucis in quo salus mundi pependit». Salus mundi!

Auguro a tutti voi, carissimi fratelli e sorelle, di vivere questo «Triduum Sacrum» - Giovedì, Venerdì, Sabato Santo, Vigilia pasquale, e poi la Pasqua -, di viverlo sempre più profondamente e anche di testimoniarlo.

Sia lodato Gesù Cristo!

[Il testo della meditazione preparata dal Santo Padre per la Via Crucis e distribuito ieri in embargo ai giornalisti - cfr Bollettino N. 204 - è dato per letto.]

[00598-01.01] [Testo originale: Italiano]