UDIENZA AI PARTECIPANTI AL MEETING INTERNAZIONALE "UNIV 2003" Alle 11.15 di questa mattina, nell’Aula Paolo VI, il Santo Padre ha ricevuto in Udienza i partecipanti al Meeting Internazionale "UNIV 2003" sul tema "Costruire la pace nel XXI secolo" ed ha loro rivolto il discorso che pubblichiamo di seguito:
● DISCORSO DEL SANTO PADRE
Carissimi giovani!
1. Sono lieto di accogliere anche quest'anno tutti voi, che frequentate le attività di formazione cristiana promosse dalla Prelatura dell'Opus Dei in tanti Paesi del mondo. Siete convenuti a Roma per trascorrere la Settimana Santa e per partecipare all'incontro internazionale dell'UNIV: vi saluto cordialmente e vi auguro che queste giornate romane siano occasione di un rinnovato incontro con Gesù e di una forte esperienza ecclesiale.
Per il vostro Congresso Universitario avete scelto come tema: "Costruire la pace nel XXI secolo". E' un tema quanto mai attuale in questi mesi in cui siamo preoccupati, oltre che per la situazione in Iraq, per tanti focolai di violenza e di guerra, che si sono accesi anche in altri continenti. Tutto ciò rende più urgente una vera educazione alla pace.
2. Per i credenti la prima e fondamentale azione in favore della pace è la preghiera, poiché la pace è dono dell'amore di Dio.
Ieri, Domenica delle Palme, in tutte le Diocesi è stata celebrata la Giornata Mondiale della Gioventù. Nel Messaggio, che per tale occasione ho rivolto ai giovani, ho chiesto loro, in questo tempo minacciato dalla violenza, dall'odio e dalla guerra, di impegnarsi a testimoniare che Gesù è Colui che può donare la vera pace al cuore dell'uomo, alle famiglie e ai popoli della terra.
I quattro pilastri su cui deve poggiare la pace sono la verità, la giustizia, l'amore e la libertà, come ha insegnato il beato Giovanni XXIII nell'Enciclica Pacem in terris, di cui abbiamo celebrato qualche giorno fa il 40 anniversario (cfr AAS 55 [1963] 265-266).
3. Per essere costruttori di pace occorre anzitutto vivere nella verità. Voi, giovani, abbiate il coraggio di porvi domande sincere sul senso della vita; forgiatevi ad una limpida rettitudine di pensiero e di azione, di rispetto e di dialogo con gli altri. Abbiate, in primo luogo, quel rapporto vero con Dio che richiede conversione personale e apertura al suo mistero. L'uomo capisce se stesso solo in rapporto a Dio, che è pienezza di verità, di bellezza e di bontà.
Osserva San Josemaría Escrivá: "C'è chi cerca di costruire la pace nel mondo senza mettere nel suo cuore l'amore di Dio... Come è possibile realizzare una simile missione di pace? La pace di Cristo è quella del suo Regno; e il Regno di nostro Signore si fonda sul desiderio di santità, sull'umile disponibilità a ricevere la grazia, su una vigorosa opera di giustizia, su una divina effusione di amore" (E' Gesù che passa, 82).
4. Alla verità va congiunta la giustizia, insieme al rispetto della dignità di ogni persona. Sappiamo però che senza amore sincero e disinteressato, la stessa giustizia non potrebbe assicurare al mondo la pace. La pace vera fiorisce in effetti quando nel cuore viene vinto l'odio, il rancore e l'invidia; quando si dice no all'egoismo e a tutto ciò che spinge l'essere umano al ripiegamento su se stesso e alla difesa del proprio tornaconto.
Se l'amore, che è il segno distintivo dei discepoli di Cristo, si traduce in gesti di servizio gratuito e disinteressato, in parole di comprensione e di perdono, l'onda pacificatrice dell'amore si allarga e si estende sino ad interessare l'intera comunità umana. E' allora più facile comprendere anche il quarto pilastro della pace, e cioè la libertà, il riconoscimento dei diritti delle persone e dei popoli e il libero dono di sé nel responsabile compimento dei doveri che competono a ciascuno nel proprio stato di vita.
5. Cari giovani dell'UNIV! Se cercherete di seguire questa via, sarete in grado di offrire un contributo efficace alla costruzione di un mondo "pacificato" e "pacificatore". Scrive il vostro santo Fondatore: "Compito del cristiano: annegare il male nella sovrabbondanza del bene. Non si tratta di far campagne negative, né di essere anti-qualcosa. Al contrario: si tratta di vivere di affermazioni, pieni di ottimismo, con gioventù, allegria e pace; di guardare tutti con comprensione" (Solco, n. 864). Seguite questi insegnamenti, accogliete la pace che Cristo dona a chi gli apre il cuore e diffondetela in ogni ambiente.
Vegli su voi, sui vostri desideri e progetti, sulle vostre famiglie e sulle nazioni dalle quali provenite Maria, Regina pacis. Vi assistano il santo Fondatore e i vostri celesti Patroni. Augurandovi di prepararvi con fede a celebrare la Pasqua, di cuore tutti vi benedico.
[00565-01.02] [Testo originale: Italiano]