Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


L’UDIENZA GENERALE, 26.03.2003


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi sui Salmi e i Cantici proposti nella preghiera mattutina delle Lodi, commenta il Salmo 89: - Su di noi sia la bontà del Signore - Lodi del lunedì della 4ª settimana (Sal 89, 1-4.12.14).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. I versetti ora risuonati nelle nostre orecchie e nei nostri cuori costituiscono una meditazione sapienziale che ha, però, anche il tono di una supplica. L’orante del Salmo 89 pone, infatti, al centro della sua preghiera uno dei temi più esplorati dalla filosofia, più cantati dalla poesia, più sentiti dall’esperienza dell’umanità di tutti i tempi e di tutte le regioni del nostro pianeta: la caducità umana e il fluire del tempo.

Pensiamo a certe pagine indimenticabili del Libro di Giobbe nelle quali è di scena la nostra fragilità. Noi, infatti, siamo come «chi abita case di fango, che nella polvere hanno il loro fondamento, che cedono di fronte a un tarlo! Annientati fra il mattino e la sera: senza che nessuno ci badi, periscono per sempre» (Gb 4,19-20). La nostra vita sulla terra è «come un’ombra» (cfr Gb 8,9). È ancora Giobbe a confessare: «I miei giorni passano più veloci di un corriere, fuggono senza godere alcun bene, volano come barche di giunchi, come aquila che piomba sulla preda» (Gb 9, 25-26).

2. All’inizio del suo canto, che è simile a un’elegia (cfr Sal 89,2-6), il Salmista oppone con insistenza l’eternità di Dio al tempo effimero dell’uomo. Ecco la dichiarazione più esplicita: «Ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte» (v. 4).

In conseguenza del peccato originale l’uomo, a un ordine divino, ripiomba nella polvere da cui è stato tratto, come già si afferma nel racconto della Genesi: «Polvere tu sei e in polvere tornerai!» (3,19; cfr 2,7). Il Creatore, che plasma in tutta la sua bellezza e complessità la creatura umana, è anche colui che «fa ritornare l’uomo in polvere» (Sal 89,3). E «polvere» nel linguaggio biblico è espressione simbolica anche della morte, degli inferi, del silenzio sepolcrale.

3. È forte in questa supplica il senso del limite umano. La nostra esistenza ha la fragilità dell’erba spuntata all’alba; subito ode il sibilo della falce che la riduce a un mucchio di fieno. Ben presto alla freschezza della vita subentra l’aridità della morte (cfr vv. 5-6; cfr Is 40,6-7; Gb 14,1-2; Sal 102,14-16).

Come spesso accade nell’Antico Testamento, a questa radicale debolezza il Salmista associa il peccato: in noi c’è finitudine, ma anche colpevolezza. Per questo sulla nostra esistenza sembrano incombere anche la collera e il giudizio del Signore: «Siamo distrutti dalla tua ira, siamo atterriti dal tuo furore. Davanti a te poni le nostre colpe… Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira» (Sal 89,7-9).

4. Al sorgere del nuovo giorno la Liturgia delle Lodi ci scuote, con questo Salmo, dalle nostre illusioni e dal nostro orgoglio. La vita umana è limitata - «gli anni della nostra vita sono settanta, ottanta per i più robusti» - afferma l’orante. Inoltre lo scorrere delle ore, dei giorni e dei mesi è scandito da «fatica e dolore» (cfr v. 10) e gli stessi anni si rivelano simili a «un soffio» (cfr v. 9).

Ecco, allora, la grande lezione: il Signore ci insegna a «contare i nostri giorni» perché, accettandoli con sano realismo, «giungeremo alla sapienza del cuore» (v. 12). Ma l’orante chiede a Dio qualcosa di più: la sua grazia sostenga e allieti i nostri giorni, pur così esili e segnati dalla prova. Ci faccia gustare il sapore della speranza, anche se l’onda del tempo sembra trascinarci via. Solo la grazia del Signore può dare consistenza e perennità alle nostre azioni quotidiane: «Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: rafforza per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rafforza» (v. 17).

Con la preghiera domandiamo a Dio che un riflesso dell’eternità penetri nella nostra breve vita e nel nostro agire. Con la presenza della grazia divina in noi, una luce brillerà sul fluire dei giorni, la miseria diventerà gloria, ciò che pare privo di senso acquisterà significato.

5. Concludiamo la nostra riflessione sul Salmo 89 lasciando la parola all’antica tradizione cristiana, che commenta il Salterio tenendo sullo sfondo la figura gloriosa di Cristo. Così, per lo scrittore cristiano Origene, nel suo Trattato sui Salmi, a noi giunto nella traduzione latina di san Girolamo, è la risurrezione di Cristo a darci la possibilità, intravista dal Salmista, di «esultare e gioire per tutti i nostri giorni» (cfr v. 14). E questo perché la Pasqua di Cristo è la sorgente della nostra vita oltre la morte: «Dopo esserci allietati per la risurrezione di nostro Signore, mediante la quale crediamo ormai di essere stati redenti e di risorgere un giorno anche noi, ora, trascorrendo nella gioia i giorni che ci rimangono della nostra vita, esultiamo per questa fiducia, e con inni e cantici spirituali lodiamo Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore» (Origene - Gerolamo, 74 omelie sul libro dei Salmi, Milano 1993, p. 652).

[00449-01.03] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese

Chers Frères et Sœurs,

Le Psaume 89 développe le thème de la fragilité humaine et de la fuite du temps. À l’éternité et à la puissance de Dieu s’opposent la brièveté du temps accordé à l’homme et les limites de l’être humain, marqué par le péché. Le psalmiste demande au Seigneur de nous apprendre la «vraie mesure de nos jours», afin qu’en l’acceptant avec réalisme, nos cœurs puissent «pénétrer la sagesse» et connaître, même dans l’épreuve et la souffrance, la paix du cœur. Puisse la présence en nous de la grâce divine, fruit de la résurrection du Christ, éclairer le déroulement de nos journées, donner sa pleine signification à ce qui aujourd’hui paraît dénué de sens, et finalement introduire dans nos vies et dans nos actions un reflet de l’éternité !

J’accueille avec joie les pèlerins de langue française, en particulier le groupe de prêtres du diocèse de Montréal, ainsi que les jeunes du Centre Madeleine Daniélou de Rueil-Malmaison et de l’école Sainte-Marie de Neuilly. Puisse votre pèlerinage à Rome raviver votre foi et vous préparer aux célébrations pascales!

[00450-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Psalm 89 is a prayer that focuses on an experience that is common to all people: human frailty and the passing of time. Our existence is fragile like the grass that sprouts in the morning and withers in the evening. We are called, therefore, to recognize the shortness of our lives so that we may gain wisdom of heart.

It is the grace of God which alone gives meaning and continuity to our actions; through grace eternity enters into our lives and transforms us. In fact, it is the resurrection of Christ that makes this possible: Christ’s Passion is the source of our life after death. In him we have been redeemed and our lives are filled with joy and praise.

I extend a special welcome to the priests from the Institute for Continuing Theological Education at the Pontifical North American College and to the visiting Lutheran pastors from Helsinki. Upon all the English-speaking pilgrims, especially those from England, Denmark, Finland and The United States of America, I invoke the grace and peace of our Lord Jesus Christ.

[00451-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Die Vergänglichkeit des Menschen und das nicht aufhaltbare Zerrinnen der Zeit stehen im Mittelpunkt von Psalm 90. Mit Nachdruck stellt der Psalmist die Ewigkeit Gottes der Flüchtigkeit der menschlichen Existenz gegenüber. Unsere Zerbrechlichkeit findet im biblischen Bild vom Staub ihren Ausdruck: „Staub bist du und zum Staub mußt du zurück" (Gen 3, 19; vgl. Ps 90, 3).

Im Beten dieses Psalms sprechen wir die tief in uns sitzende Schwäche an, die uns allzu oft in die Sünde führt. Vor Gott dürfen und müssen wir unsere Begrenztheit und unsere Schuld bekennen. Wenn wir Menschen schließlich mit gesundem Realismus lernen, „unsere Tage zu zählen, dann gewinnen wir ein weises Herz" (Ps 90, 12).

Vielmals grüße ich die Pilger und Besucher aus den deutschsprachigen Ländern, heute besonders eine Gruppe der Hessischen Polizei. Vor dem unendlichen Gott sind wir Menschen klein und begrenzt. Nur die Kraft der Gnade kann unserem Tun Beständigkeit verleihen. Bitten wir den Herrn, daß der Glanz seiner Ewigkeit unser kurzes Leben durchdringe! Gottes Güte komme über euch alle!

[00452-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

El Salmo que hemos escuchado presenta la eternidad de Dios y la caducidad del ser humano, cuya existencia es frágil como la hierba que despunta por la mañana. Esta debilidad radical de la criatura está marcada también por el pecado. Ante nuestro orgullo e ilusiones banales, conviene recordar que somos limitados. Por eso el Señor nos enseña a "contar nuestros años" para que, aceptándolos con sano realismo, "adquiramos un corazón sensato" (v. 12).

El orante pide a Dios que su gracia nos sostenga y haga gustar el sabor de la esperanza, dando además consistencia a nuestras obras diarias; entonces una luz brillará sobre nosotros, la miseria se transformará en gloria y cobrará significado lo que parecía vacío.

Saludo cordialmente a los peregrinos de América Latina y de España, en particular a las Hermanas Dominicas de la Anunciata, que realizan un curso de formación permanente, a la Fundación Iruarritz Lezama de Madrid, así como al Colegio San Antonio de Carcaixent. Que la vida de oración y conversión de la Cuaresma os prepare para la Pascua, triunfo de la vida sobre el pecado y la muerte.

Muchas gracias.

[00453-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Queridos irmãos e irmãs,

O salmo 89 tira-nos das nossas ilusões e do nosso orgulho, recordando-nos que a nossa vida é breve, sobretudo quando comparada com a eternidade divina: «Mil anos, diante de Vós, são como o dia de ontem que já passou» (v. 4). O salmista leva-nos a pedir a Deus que um reflexo da eternidade penetre na nossa vida e actividade: «Venham sobre nós as graças do Senhor, nosso Deus. Consolidai a obra das nossas mãos. Fazei que prospere a obra das nossas mãos» (v. 17). Pela ressurreição de Cristo, cuja graça nos foi dada no baptismo, sabemos que nos espera uma vida sem fim.

De coração saúdo os peregrinos de língua portuguesa, em particular o grupo de Lisboa, com votos de que esta peregrinação quaresmal faça de vós fervorosas testemunhas da esperança eterna, que Cristo depôs em cada um no dia do baptismo. Sobre vós e vossas famílias, desçam as bênçãos de Deus.

[00454-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua neerlandese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua neerlandese 

Ik groet nu alle Nederlandse en Belgische pelgrims.

Vragen wij God dat de haat overwonnen moge worden door de liefde, en dat overal ter wereld vrede, gerechtigheid en solidariteit moge groeien, in de geest van het Evangelie.

Van harte verleen ik u de Apostolische Zegen.

Geloofd zij Jezus Christus !

[Ora saluto tutti i pellegrini provenienti dai Paesi Bassi e dal Belgio.

Eleviamo a Dio la nostra preghiera perché l’odio possa essere vinto dall’amore, e la pace, la giustizia e la solidarietà possano crescere in ogni angolo della terra, nello spirito del Vangelo.

Di cuore imparto la Benedizione Apostolica.

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00455-AA.01] [Testo originale: Neerlandese]

Saluto in lingua polacca

Drodzy pielgrzymi z Polski i z różnych stron świata. Bracia i siostry.

Treścią dzisiejszej katechezy jest Psalm 89. Natchniony autor przypomina w nim, że Przedwieczny Bóg jest jedyną nadzieją i szczęściem człowieka. Był i jest dla wszystkich, także dla współczesnych, ucieczką z pokolenia na pokolenie.

Na zakończenie audiencji pobłogosławię kopię znanego fresku „Mater admirabilis" z kościoła Trinità ai Monti. Tradycja związała go w sposób szczególny z postacią Cypriana Norwida. Przed tym obrazem prosił dla siebie o dar nawrócenia i wiary. Wyrażam radość, że ten fakt zostanie upamiętniony umieszczeniem kopii fresku w kościele św. Katarzyny w Warszawie. Serdecznie pozdrawiam przybyłych z tej okazji: Księdza Prymasa, pana Prezydenta Kaczorowskiego, pana Ministra Kultury i Sztuki, pana Prezydenta Miasta Stołecznego Warszawy, Ambasadorów Polski i Francji przy Stolicy Apostolskiej oraz przedstawicieli świata kultury i sztuki.

Pozdrawiam również pielgrzymów ze Skawiny. Z radością wspominam moją ubiegłoroczną pielgrzymkę do Polski, podczas której dane mi było nawiedzić Wasze miasto. Zawieźcie moje pozdrowienie i błogosławieństwo wszystkim jego mieszkańcom.

Niech okres Wielkiego Postu będzie dla nas czasem nawrócenia i wzrastania w wierze. Niech Wam wszystkim Bóg błogosławi.

[Cari pellegrini dalla Polonia e da diverse parti del mondo. Fratelli e sorelle!

Il tema della catechesi odierna è il Salmo 89. L’autore sacro ricorda in esso, che l’Eterno Dio è unica speranza e felicità dell’uomo. Era ed è per tutti, anche per i contemporanei, rifugio di generazione in generazione.

Alla conclusione dell’Udienza benedirò la copia del famoso affresco della "Mater admirabilis" della Chiesa della Santissima Trinità ai Monti. La tradizione lo lega in maniera singolare con Cipriano Norwid. Davanti a questa immagine egli implorava per sé stesso il dono della conversione e della fede. Esprimo la mia gioia, che quel fatto venga ricordato per mezzo di questa copia dell’affresco collocata nella chiesa di santa Caterina a Varsavia.

Saluto cordialmente tutti coloro che sono venuti per questa occasione: il Primate della Polonia, il Signor Presidente Kaczorowski, il Signor Ministro per i Beni culturali e per le Opere d’arte, il Signor Presidente della Città di Varsavia, i Signori Ambasciatori di Polonia e di Francia presso la Santa Sede, come anche i rappresentati del mondo della cultura e dell’arte.

Saluto anche i pellegrini di Skawina. Con tanta gioia ricordo il mio pellegrinaggio dello scorso anno in Polonia, durante il quale ho visitato la vostra città. Portate il mio saluto e la mia Benedizione a tutti i suoi abitanti.

Che il tempo di Quaresima sia per noi tempo di conversione e di crescita nella fede. Che il Signore vi benedica tutti.]

[00456-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana e, in modo speciale, ai cresimandi della diocesi di Ascoli Piceno, qui convenuti con il Vescovo Mons. Silvano Montevecchi. Saluto, poi, il folto gruppo di fedeli provenienti da Villa Raspa di Spoltore, guidati dall'Arcivescovo Mons. Francesco Cuccarese, come pure gli alunni della Scuola Elementare di Veroli, accompagnati dal loro Pastore, Mons. Salvatore Boccaccio.

Carissimi, ieri abbiamo celebrato la solennità dell'Annunciazione, primo dei "misteri della gioia", che ricorda l’incarnazione del Figlio di Dio, Principe della Pace. Recitando la Corona del Santo Rosario, abbiamo meditato questo mistero con il cuore oppresso dalle notizie che giungono dall'Iraq in guerra, senza dimenticare gli altri conflitti che insanguinano la Terra. Quanto è importante che, durante quest’Anno del Rosario, si perseveri nella recita della Corona per implorare la pace! Chiedo che lo si continui a fare specialmente nei Santuari mariani. A Maria, Regina del Rosario, affido fin d'ora il proposito di recarmi in pellegrinaggio nel suo Santuario a Pompei il prossimo 7 ottobre, in occasione proprio della festa della Madonna del Rosario. La materna intercessione di Maria ottenga giustizia e pace per il mondo intero.

Chiedo di unirvi a me nella recita del Rosario per la pace anche a voi, carissimi giovani, malati, sposi novelli.

La contemplazione del mistero dell'Annunciazione renda voi, cari giovani, pronti e disponibili alla chiamata del Padre, per essere nella società fermento di autentica pace. Rinnovi in voi, cari sofferenti, l'accettazione serena e confidente della Croce, sorgente di redenzione dell'umanità. Il di Maria alla divina volontà sia per voi, cari sposi novelli, costante incitamento nell'impegno di costruire una famiglia dove regnino la solidarietà e la pace.

[00457-01.01] [Testo originale: Italiano]