Alle ore 9.00 di oggi, Solennità dell’Epifania del Signore, Giovanni Paolo II presiede nella Patriarcale Basilica Vaticana, la Cappella Papale nel corso della quale conferisce l’ordinazione episcopale a 12 Presbiteri provenienti da diverse nazioni.
Il Card. Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, presenta al Santo Padre gli Eletti. Il Papa impone loro le mani sul capo e, dopo l’imposizione dell’ Evangeliario aperto sul capo di ciascun Eletto da parte dei Vescovi ordinanti, recita la preghiera di ordinazione. Segue l’unzione crismale e la consegna delle insegne episcopali: l’anello, la mitra ed il pastorale, rispettivamente segno di fedeltà, santità e ministero di pastore.
Questo il testo dell’omelia che il Santo Padre Giovanni Paolo Il pronuncia nel corso del sacro rito:
● OMELIA DEL SANTO PADRE
1. "Alzati, rivestiti di luce" (Is 60,1).
Il profeta Isaia si rivolge così alla città di Gerusalemme. La invita a lasciarsi illuminare dal suo Signore, luce infinita che fa risplendere la sua gloria sopra Israele. Il popolo di Dio è chiamato a diventare esso stesso luce, per orientare il cammino delle nazioni, sulle quali gravano ‘tenebre’ e ‘nebbia’ (Is 60,2).
Questo oracolo risuona con pienezza di significato nell'odierna solennità dell'Epifania del Signore. I Magi, che giungono dall'Oriente a Gerusalemme, sono guidati da un astro celeste (cfr Mt 2,1-2) e rappresentano le primizie dei popoli attirati dalla luce di Cristo. Essi riconoscono in Gesù il Messia, e in anticipo dimostrano che si sta realizzando il ‘mistero’ di cui parla san Paolo nella seconda Lettura: "che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù ... ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo" (Ef 3,6).
2. Di questo mistero, carissimi Fratelli eletti all'Episcopato, voi oggi diventate a pieno titolo ministri, ricevendo il Sacramento che fa di voi dei successori degli Apostoli.
I vostri nomi e i vostri volti parlano della Chiesa universale: la Catholica, nel linguaggio degli antichi Padri. Provenite, infatti, da varie nazioni e continenti; e a diversi Paesi siete ora nuovamente destinati.
La fede in Cristo, luce del mondo, ha guidato i vostri passi dalla giovinezza fino all'offerta di voi stessi nella consacrazione presbiterale. Al Signore non avete donato oro, incenso e mirra, ma la vostra stessa vita. Ora Cristo vi chiede di rinnovare questa oblazione, per assumere nella Chiesa il ministero episcopale. Come fece un giorno con i Dodici, invita ciascuno di voi a condividere appieno la sua vita e la sua missione (cfr Mc 3,13-15).
Ricevete la pienezza del dono; vi viene chiesta al tempo stesso la pienezza dell'impegno.
3. Con affetto vi saluto e spiritualmente vi abbraccio ad uno ad uno. Saluto voi, cari Mons. Paul Tschang In-nam, Mons. Celestino Migliore, Mons. Pierre Nguyên Van Tôt, Mons. Pedro López Quintana, che sarete miei Rappresentanti in Paesi dell'Asia e dell'Africa e presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite. Vi ringrazio per il prezioso servizio fin qui reso alla Santa Sede, e vi auguro che il vostro ministero pastorale contribuisca a far risplendere tra i popoli la luce di Cristo. Nel rispetto delle istituzioni e delle culture, invitate le Nazioni, alle quali siete mandati, ad aprirsi al Vangelo. Solo Cristo può garantire un profondo rinnovamento delle coscienze e dei popoli.
Saluto voi, cari Mons. Angelo Amato e Mons. Brian Farrell, a cui ho affidato nella Curia Romana gli uffici, rispettivamente, di Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede e di Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. Fedeltà alla Tradizione cattolica ed impegno nel dialogo ecumenico: su questo binario proceda sempre sicuro il vostro servizio.
Saluto poi voi, cari Mons. Calogero La Piana, Vescovo di Mazara del Vallo (Italia); Mons. René-Marie Ehuzu, Vescovo di Abimey (Benin); Mons. Ján Babjak, Vescovo dell'Eparchia di Prešov (Slovacchia); Mons. Andraos Abouna, Ausiliare del Patriarcato di Babilonia dei Caldei (Iraq); Mons. Milan Šašik, Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" dell'Eparchia di Mukacheve (Ucraina); Mons. Giuseppe Nazzaro, Vicario Apostolico di Alep dei Latini (Siria).
Le amate comunità ecclesiali che vi accoglieranno, e che saluto con affetto, possano trovare in voi Pastori diligenti e generosi. Sull'esempio e con l'aiuto del Buon Pastore, guidate sempre i credenti ai pascoli della vita eterna.
4. "Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv 13,35).
Cari e venerati Pastori, il divino Maestro vi domanda di vivere e testimoniare il suo amore. E' l'annuncio dell'amore salvifico di Dio, infatti, la sintesi della missione che quest'oggi, Solennità dell'Epifania del Signore, la Chiesa vi affida.
Fate risplendere la bellezza del Vangelo, compendio di divina carità, agli occhi del gregge a voi affidato. Offrite all'intero popolo cristiano una chiara testimonianza di santità. Siate sempre epifania di Cristo e del suo amore misericordioso, e nulla vi impedisca di portare a compimento questa missione.
Maria Santissima, maestra di perfetta conformazione al suo Figlio divino, vi sostenga e vi protegga nei diversi compiti che siete chiamati a svolgere.
Come esorta l'Apostolo, preoccupatevi di riflettere "come in uno specchio la gloria del Signore" e sarete trasformati "in quella medesima immagine, di gloria in gloria" (cfr 2 Cor 3,18). Che ciò si compia in ciascuno di voi, per la gloria di Dio e il bene delle anime. Amen!
[00015-01.01] [Testo originale: Italiano]