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VEGLIA DI PREGHIERA DEGLI UNIVERSITARI CON IL PAPA, 02.03.2002


Alle 18 di questo pomeriggio, nell’Aula Paolo VI, ha luogo la Veglia di preghiera mariana a conclusione della prima Giornata europea degli universitari, promossa dal Vicariato di Roma in collaborazione con il Comitato europeo dei cappellani universitari.
L’incontro di preghiera degli studenti degli atenei romani prevede collegamenti video con gli universitari di Atene, Budapest, Mosca, Strasburgo, Valencia e collegamento audio con i giovani di Vienna.
Alle 19 il Santo Padre giunge nell’Aula Paolo VI e guida la recita del Rosario davanti all’immagine della Vergine di Loreto, che sarà donata ai giovani di Toronto il prossimo 24 marzo, Domenica delle Palme e XVII Giornata Mondiale della Gioventù.
Conclusa la recita del Santo Rosario, il Papa rivolge agli universitari presenti in Aula e collegati dalle varie città europee, le parole di saluto che riportiamo di seguito:

● PAROLE DEL SANTO PADRE

Carissimi giovani universitari!

1. Con grande gioia vi saluto, al termine di questo incontro di riflessione e di preghiera mariana, nel primo sabato del mese di marzo. Mentre ringrazio voi, che siete convenuti numerosi nell'Aula Paolo VI, il mio pensiero si rivolge con affetto a quanti sono collegati con noi da alcune città d'Europa, grazie alla radio e alla televisione. In particolare, saluto gli universitari di Atene, Mosca, Strasburgo, Budapest, Valencia e Vienna. Un grazie caloroso rivolgo ai cori ed all'orchestra per il loro contributo, come pure alla Radio Vaticana ed al Centro Televisivo, che hanno cooperato alla realizzazione di quest'importante e significativo evento.

2. Chers jeunes universitaires qui, d’Athènes et de Strasbourg, avez prié le chapelet avec nous, je vous salue chaleureusement. Demandez à Marie de vous aider à comprendre en profondeur le mystère de son Fils, pour qu’il soit votre joie et votre force. Souvenez-vous qu’en suivant son exemple vous dépasserez toutes les difficultés et vous trouverez le bonheur véritable ! Je vous donne rendez-vous à Toronto.

3. Ein sehr herzlicher Gruß geht an Euch, liebe Studentinnen und Studenten an den Universitäten in Budapest und in Wien. Dieser Moment des gemeinsamen Gebets schenkt uns die frohe Erfahrung, dass unser Glaube Grenzen überschreitet und Völker verbindet. Auf dem Weg eines wahrhaft christlichen Lebens lassen wir uns von Maria, der Mutter Jesu und Mutter der Kirche leiten. So werden wir fähig zum Zeugnis für Gott, den Vater aller Menschen. Ich freue mich auf die Begegnung mit vielen von Euch beim Weltjugendtreffen in Toronto!

[Saluto con grande affetto gli studenti universitari riuniti nella Cattedrale dell'Immacolata Concezione a Mosca. Vi ringrazio, carissimi, della vostra partecipazione a questo momento di preghiera, nel nome della Vergine Maria. Rimaniamo sempre uniti nella fede e nel servizio al Vangelo. Il Signore vi benedica!]

5. Al saludaros, queridos universitarios valencianos, tengo presente a todos los profesores, alumnos y alumnas de las distintas universidades de España, especialmente a los que día a día vais concretando, en colaboración con los Delegados y Capellanes universitarios, vuestra identidad de cristianos en los distintos ámbitos de la Pastoral Universitaria. Que la oración de esta tarde, en torno a la Madre del Señor, os ayude a proseguir en vuestra tarea evangelizadora, haciendo brillar a través de vuestras vidas, la luz Pascual que es Cristo. ¡Os espero en Toronto!

6. Costituisce motivo di consolante speranza il legame di una comune fede, che unisce giovani di varie nazioni d'Europa, che appartengono a diverse tradizioni culturali. Così è sempre stato nella storia dell'evangelizzazione del "vecchio" continente: il Vangelo e le culture hanno camminato insieme. Questo è anche oggi l'impegno della Chiesa. Chiedo a voi, cari giovani, di promuovere nelle Università il dialogo tra la fede e la cultura, affinché il lievito evangelico stimoli e sostenga la qualità spirituale e morale della ricerca e dello studio universitari.
Il comune punto di partenza per questa stimolante missione è il Battesimo, da cui è necessario sempre ripartire, perché è la sorgente della vita cristiana. La Quaresima, che stiamo vivendo, costituisce il tempo liturgico più propizio per prendere rinnovata consapevolezza della nostra identità battesimale. Mediante il Battesimo siamo stati uniti alla morte e risurrezione di Cristo; grazie al Battesimo, lo Spirito Santo ci ha resi testimoni dell'amore di Dio, artefici di comunione, di fraternità e di pace. La vita nuova, che scaturisce dal fonte battesimale, rigenera a sua volta costantemente le mentalità e le scelte, i rapporti interpersonali e sociali, nonché le culture dei popoli.

7. Solo uomini e donne nuovi possono rinnovare la storia. Ecco la grande sfida che è particolarmente dinanzi a voi, cari giovani europei. Il prossimo raduno mondiale di Toronto, al quale vi aspetto numerosi, vi aiuterà a comprendere ancor più quest'urgenza apostolica: essere, all'inizio del terzo millennio, "sale della terra e luce del mondo" (Mt 5,13). Ai giovani di Roma do appuntamento anche per giovedì 21 marzo prossimo in Piazza San Pietro, per il tradizionale momento di festa e di preghiera in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù.
Cari giovani, questa sera è la Vergine Santa a riunirci da un angolo all'altro d'Europa. Facciamo convergere i nostri sguardi verso l'icona della Madonna di Loreto, Vergine del silenzio e dell'ascolto, Madre del Figlio di Dio fatto uomo. A Lei sempre guardiamo, chiedendole la stessa disponibilità alla grazia divina. E così anche in ciascuno di voi l'Onnipotente compirà grandi cose.
Con questo augurio vi abbraccio tutti, vicini e lontani - ma per me tutti vicini! -, mentre con affetto benedico voi, le vostre famiglie, le vostre Università e i giovani del mondo intero.

[00336-XX.02] [Testo originale: Plurilingue]