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COMUNICATO: RITORNO ALLA PIENA COMUNIONE DEI MEMBRI DELL’UNIONE SAN GIOVANNI MARIA VIANNEY DI CAMPOS IN BRASILE, 18.01.2002


In data 15 agosto 2001, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, S.E. il Vescovo Licinio Rangel, unitamente a tutti i Sacerdoti appartenenti all’«Unione Sacerdotale San Giovanni Maria Vianney», presente nel territorio della Diocesi di Campos (Brasile), ha indirizzato al Santo Padre una lettera filiale. In essa ha professato "perfetta comunione con la Cattedra di Pietro", riconoscendo il Primato del Papa e il Suo governo sulla Chiesa Universale, dichiarando che "per nulla in questo mondo vogliamo dissociarci dalla Pietra sulla quale Gesù Cristo ha fondato la Sua Chiesa".

La suddetta Unione ha avuto origine in seguito alle dimissioni di S.E. Mons. Antonio de Castro Mayer da Ordinario della Diocesi di Campos (1981). Alla sua morte, avvenuta nel 1991, il Rev. Licinio Rangel è stato consacrato Vescovo dai Presuli ordinati da Mons. Marcel Lefebvre.

Con Lettera autografa, il Santo Padre Giovanni Paolo II, in data 25 dicembre u.s., solennità del Santo Natale di Nostro Signore Gesù Cristo, ha benignamente accolto la richiesta disponendo che l’Unione venga eretta come Amministrazione Apostolica, immediatamente soggetta alla Santa Sede, con giurisdizione personale, cumulativa con quella dell’Ecc.mo Ordinario diocesano di Campos e coincidente con il medesimo territorio, concedendo l’uso del Rito Romano e della disciplina liturgica codificati da San Pio V, con gli adattamenti introdotti dai suoi Successori fino al Beato Giovanni XXIII.

Il Santo Padre ha altresì disposto che l’Em.mo Card. Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero e Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", consegni la Lettera Pontificia nel corso di una cerimonia pubblica che verrà celebrata a Campos, nella Cattedrale di São Salvador questo pomeriggio alle ore 18 [ora locale, le 22 ora di Roma]. Nel corso di questa cerimonia, Mons. Licinio Rangel emetterà la Professione di Fede e il Giuramento di fedeltà al Romano Pontefice, secondo la prassi vigente. Ad Egli, infatti, verrà affidato il governo dell’Amministrazione Apostolica.

In tale contesto il Santo Padre, "con profonda letizia" e "per rendere effettiva la piena comunione", concede la remissione di tutte le censure canoniche a quanti vi sono incorsi.

A Maria, Santa Madre di Dio e della Chiesa, viene affidato tale atto con l’auspicio che esso costituisca un seme promettente di sempre maggior pace e rafforzate risorse per l’opera missionaria di evangelizzazione alla quale sono chiamati a cooperare, nel rispetto delle specificità, tutti i fedeli cristiani.

[00090-01.02] [Testo originale: Italiano]