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LETTERA DI S.E. MONS. EMMANUEL MILINGO AL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II, 01.09.2001


LETTERA DI S.E. MONS. EMMANUEL MILINGO AL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II

Pubblichiamo di seguito il testo della lettera autografa che S.E. Mons. Emmanuel Milingo, Arcivescovo emerito di Lusaka, ha inviato a Sua Santità Giovanni Paolo II, in data 25 agosto 2001:

Santo Padre,

mentre Le dico grazie, Santo Padre, mi rendo conto che questo breve e semplice "grazie" è troppo poco.

Quando mi sono inchinato il 6 agosto 2001, per baciare i Suoi piedi, mi sono messo nei panni della donna peccatrice della Bibbia che ha continuato a cospargere i piedi di Gesù con olio profumato finché ella non ha ricevuto le parole consolanti di perdono da Colui che era il suo creatore e maestro. "Ti sono perdonati i tuoi peccati...La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!" (Lc 7:48,50).

Mentre mi alzavo, con la Sua mano sinistra, Lei mi ha indicato una sedia e mi ha invitato a sedere. Alzando la Sua mano destra, ha pronunciato parole che tuttora risuonano nei miei orecchie: "Nel nome di Gesù, torni alla Chiesa Cattolica". Più di questo lei non poteva dire. C’è stato poi il silenzio; finché io ho iniziato a balbettare parole che non L’hanno spinto a dire di più, né a ripetere ciò che mi aveva detto.

Come il figlio prodigo, lei mi ha inviato a Sua Eccellenza l’Arcivescovo T. Bertone per dirgli ciò che avevo detto a Lei; era come se Lei dicesse: "Milingo era morto ed [ora] è tornato alla vita". È stata la conferma del mio ritorno alla Chiesa Cattolica.

Ho capito le Sue parole, come se Lei dicesse a me: "Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve" (Is 1,18). Voglio muovermi insieme a Lei, Santo Padre, con i miei fratelli Vescovi, con tutta la Chiesa Cattolica. Sono spiacente per l’afflizione e il grande dolore che io ho causato a Lei personalmente, per lo scandalo dato a tutta la Chiesa Cattolica, senza dimenticare le mie tre comunità Religiose.

Chiedendo le Sue benedizioni, amore e perdono,

Io sono, Santo Padre,

Suo umile e obbediente servo,

Arcivescovo E. Milingo

[01372-01.01]