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L’UDIENZA GENERALE, 08.08.2001


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre - proveniente in elicottero dalla residenza estiva di Castel Gandolfo - incontra gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa tratta il tema: "Salmo 32 - Inno alla provvidenza di Dio" (Lettura: Sal 32, 1-4.8-9.20-22).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti. Al termine, il Santo Padre rientra a Castel Gandolfo.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Distribuito in 22 versetti, tanti quante sono le lettere dell’alfabeto ebraico, il Salmo 32 è un canto di lode al Signore dell’universo e della storia. Un fremito di gioia lo pervade fin dai primi accenti: "Esultate, giusti, nel Signore: ai retti si addice la lode. Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. Cantate al Signore un canto nuovo, suonate la cetra con arte e acclamate" (vv. 1-3). Questa acclamazione (tern’ah) è, quindi, accompagnata dalla musica ed è espressione di una voce interiore di fede e di speranza, di felicità e di fiducia. Il cantico è "nuovo", non solo perché rinnova la certezza nella presenza divina all’interno del creato e delle vicende umane, ma anche perché anticipa lode perfetta che si intonerà nel giorno della salvezza definitiva, quando il Regno di Dio sarà giunto alla sua attuazione gloriosa.

Proprio al finale compimento in Cristo guarda san Basilio, il quale spiega così questo passo: "Abitualmente si dice ‘nuovo’ o ciò che è inusitato o ciò che è nato da poco. Se tu pensi al modo stupefacente e superiore a ogni immaginazione dell’incarnazione del Signore, canti necessariamente un canto nuovo e insolito. E se percorri con la mente la rigenerazione e il rinnovamento di tutta l’umanità, resa vecchia dal peccato, e annunzi i misteri della risurrezione, anche allora canti un cantico nuovo e insolito" (Omelia sul Salmo 32,2: PG 29,327B). Insomma, secondo san Basilio l’invito del salmista, che dice: "Cantate a Dio un canto nuovo", per i credenti in Cristo significa: "Onorate Dio non secondo il costume antico della ‘lettera’, ma nella novità dello ‘spirito’. Chi non intende infatti la Legge esteriormente, ma ne riconosce lo ‘spirito’, costui canta un «cantico nuovo»" (ibid.)

2. L’inno, nel suo corpo centrale, è articolato in tre parti che si compongono come una trilogia di lode. Nella prima (vv. 6-9) si celebra la parola creatrice di Dio. L’architettura mirabile dell’universo, simile ad un tempio cosmico, è sbocciata e cresciuta non attraverso una lotta tra dèi, come suggerivano certe cosmogonie dell’antico Vicino Oriente, ma solo sulla base dell’efficace parola divina. Proprio come insegna la prima pagina della Genesi (cap. 1): "Dio disse… E tutto fu". Il Salmista, infatti, ripete: "Egli parla e tutto è fatto, comanda e tutto esiste" (v. 9).

Particolare rilievo l’orante riserva al controllo delle acque marine, perché esse nella Bibbia sono il segno del caos e del male. Pur con i suoi limiti, il mondo è però conservato nell’essere dal Creatore che, come si ricorda nel libro di Giobbe, comanda al mare di arrestarsi sul litorale della spiaggia: "Fin qui giungerai e non oltre e qui si infrangerà l’orgoglio delle tue onde" (Gb 38,11).

3. Il Signore è anche il sovrano della storia umana, come è affermato nella seconda parte del Salmo 32, nei versetti 10-15. Con vigorosa antitesi si oppongono i progetti delle potenze terrene e il disegno mirabile che Dio sta tracciando nella storia. I programmi umani, quando vogliono essere alternativi, introducono ingiustizia, male, violenza, ergendosi contro il progetto divino di giustizia e salvezza. E nonostante i successi transitori e apparenti, si riducono a semplici macchinazioni, votate alla dissoluzione e al fallimento. Nel libro biblico dei Proverbi si dichiara sinteticamente: "Molte sono le idee della mente dell’uomo, ma solo il disegno del Signore resta saldo" (Pr 19,21). Similmente il Salmista ci ricorda che Dio dal cielo, sua trascendente dimora, segue tutti gli itinerari dell’umanità, anche quelli folli e assurdi, e intuisce tutti i segreti del cuore umano.

"Dovunque tu vada, qualunque cosa tu compia, sia nelle tenebre, sia alla luce del giorno, hai l’occhio di Dio che ti guarda", commenta san Basilio (Omelia sul Salmo 32,8 PG 29,343A). Felice sarà il popolo che, accogliendo la rivelazione divina, ne seguirà le indicazioni di vita, procedendo sui suoi sentieri nel cammino della storia. Ciò che alla fine permane è una cosa sola: "Il piano del Signore sussiste per sempre, i pensieri del suo cuore per tutte le generazioni" (v. 11).

4. La terza e ultima parte del Salmo (vv. 16-22) riprende da due nuove angolature il tema della signoria unica di Dio sulle vicende umane. Da parte dei potenti, innanzitutto, invitati a non illudersi sulla forza militare degli eserciti e della cavalleria. Da parte dei fedeli, poi, spesso oppressi, affamati e sul ciglio della morte: essi sono invitati a sperare nel Signore che non li lascerà precipitare nell’abisso della distruzione. Si rivela, così, la funzione anche "catechetica" di questo Salmo. Esso si trasforma in un appello alla fede in un Dio che non è indifferente all’arroganza dei potenti e che è vicino alla debolezza dell’umanità, sollevandola e sostenendola se ha fiducia, se a lui s’affida, se a lui eleva la supplica e la lode.

"L’umiltà di coloro che servono Dio - spiega ancora san Basilio - mostra come essi sperino nella sua misericordia. Chi infatti non confida nelle proprie grandi imprese, né si aspetta di essere giustificato dalle sue opere, ha come unica speranza di salvezza la misericordia di Dio" (Omelia sul Salmo 32,10 PG 29,347A).

5. Il Salmo si chiude con un’antifona che è entrata nella finale del noto inno Te Deum: "Signore, sia su di noi la tua grazia, perché in te speriamo" (v. 22). Grazia divina e speranza umana s’incontrano e si abbracciano. Anzi, la fedeltà amorosa di Dio (secondo il valore del vocabolo ebraico originale qui usato, hésed), simile a un manto, ci avvolge, riscalda e protegge, offrendoci serenità e dando un sicuro fondamento alla nostra fede e alla nostra speranza.

[01290-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese

Chers Frères et Sœurs,
Dans le Psaume 32, les justes sont invités à entonner dans la joie un cantique nouveau, acclamant le Seigneur de l’univers et de l’histoire. Ils anticipent ainsi la louange parfaite qui retentira au jour du salut définitif, lorsque le Règne de Dieu sera parvenu à sa réalisation glorieuse dans le Christ. Par sa parole efficace, Dieu crée tout ce qui existe dans le cosmos. Souverain maître de l’histoire humaine, le Seigneur veille sur ceux qui le craignent. Il les invite à se détourner de l’injustice, du mal et de la violence, pour accueillir son projet de justice et de salut. Puisse l’humanité faire l’expérience de la fidélité créatrice de Dieu dans la contemplation du Christ, en qui la grâce divine et l’espérance humaine se rencontrent et s’embrassent ! "Que ton amour, Seigneur, soit sur nous, comme notre espoir est en toi" (Ps 32, 22) !

J’accueille avec joie les pèlerins de langue française, en particulier les jeunes du Mouvement Foi et Prière, venus de Bretagne, et le groupe Visite à Marie, d’Abidjan. Que la proximité de la fête de l’Assomption de la Bienheureuse Vierge Marie vous encourage à suivre Notre-Dame, notre Mère et notre modèle de vie chrétienne ! À tous, j’accorde bien volontiers la Bénédiction apostolique.

[01291-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,
Psalm 32 is a joyful hymn of praise to God, the Creator of the universe and the Lord of history. It speaks of God’s presence in creation and in human events, and it encourages us to look forward to the day when his Kingdom will be fully established. By his word God created the world and he holds it in existence. He guides the destiny of all peoples according to his wise plan. The Psalmist warns that it is vain to rely on human power alone, and he invites the faithful to put their trust in God who is close to those who call upon his name. In his loving mercy, God protects his people and provides a sure foundation for our faith and hope. With this assurance we can join the Psalmist in singing to God "a song that is new".

I warmly welcome the English-speaking pilgrims and visitors, especially those from Sweden, Malta, Japan and the United States of America. Upon you and your families I invoke the joy and peace of Jesus Christ our Saviour.

[01292-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Schwestern und Brüder!
Was kann es für den Christen Schöneres geben als den Herrn zu loben und zu preisen! Aus dem Psalm, den wir eben gehört haben, spricht eine tiefe Symbolik der Zahlen: Er besteht aus 22 Versen, was den Buchstaben des hebräischen Alfabets entspricht. Das heißt: Der Psalm möchte gleichsam buchstabieren, wie vielfältig und erhaben die Herrschaft unseres Gottes ist.

"Singt dem Herrn ein neues Lied, greift voll in die Saiten und jubelt laut". Der Psalmist will uns durch seine Freude mitreißen und in seine Begeisterung hineinziehen. Wer in das Lob Gottes einstimmt, kommt an kein Ende: Wie groß ist Gottes Phantasie, wenn es um die Liebe zu uns Menschen geht! Gott hat nicht nur das Universum geschaffen, er lenkt auch den Lauf der Geschichte. Wer sich in Gottes Hände fallen läßt, wird spüren, daß Seine Hände gute Hände sind.

Der Psalm schließt mit einer Bitte, die im großen Te Deum enthalten ist: "Laß deine Güte über uns walten. Denn wir schauen aus nach dir." Darin liegt die "Logik" des Christseins: Göttliche Gnade und menschliche Hoffnung begegnen und umarmen sich.

Für diese Begegnung zwischen göttlicher Gnade und menschlicher Hoffnung, zwischen der Gabe Gottes und dem Tun des Menschen sind wir gerade im Urlaub besonders offen. So grüße ich die Pilger aus den Ländern deutscher Sprache. Ich wünsche euch, daß ihr während der Ferien Gottes Nähe erfahren dürft und erholt in den Alltag zurückkehrt. Gern erteile ich euch, euren Lieben daheim und allen, die mit uns über Radio Vatikan und das Fernsehen verbunden sind, den Apostolischen Segen.

[01293-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:
El Salmo treinta y dos, que hemos escuchado hoy, es un canto de alabanza al Señor del universo y de la historia. Se dice que es un canto "nuevo" porque anticipa la alabanza perfecta que se entonará cuando el Reino de Dios habrá tenido su gloriosa realización definitiva.

Podemos dividir el Salmo en tres partes. En la primera se celebra la Palabra creadora de Dios; en la segunda se afirma la soberanía del Señor sobre la historia y en la tercera se afirma el señorío de Dios sobre las vicisitudes humanas. Se concluye con una antífona, que después recoge el conocido himno Te Deum: "Que tu misericordia, Señor, venga sobre nosotros, como lo esperamos de ti". Así pues, la gracia divina y la esperanza humana se encuentran y se abrazan. La fidelidad amorosa de Dios nos envuelve y protege como un manto, ofreciéndonos serenidad y dando un fundamento seguro a nuestra fe y a nuestra esperanza.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, en especial al grupo de la Archidiócesis de Valencia. También a los demás fieles de las parroquias de Villanueva del Ariscal, Meliana, Tenerife y Bilbao; a los alumnos de las Universidades del Ecuador y del Perú, a los grupos musicales de Barcelona, de Venezuela y de Argentina, así como a los peregrinos de El Salvador y al equipo Boca Junior, de Buenos Aires. A todos os deseo que vuestra peregrinación a Roma produzca abundantes frutos espirituales.

[01294-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Queridos irmãos e irmãs,
O salmo 32, que hoje vos proponho, é um hino à providência de Deus. Ele, «do trono em que está sentado, observa todos os habitantes da terra (...) e discerne todas as suas obras» (vv.14-15), conhecendo todos os projectos da humanidade, mesmo os mais loucos e absurdos. O salmista, porém, vê condenados à falência os planos dos poderosos da terra que se rebelam contra os desígnios divinos. «Só o plano do Senhor permanece para sempre; e os desígnios do seu coração, por todas as gerações». E os desígnios de Deus são justiça e salvação. Feliz o povo que se deixa guiar por eles na construção da sua história.

Amados peregrinos de língua portuguesa, com uma afectuosa saudação dou-vos a minha Bênção, penhor de graça e misericórdia sobre vós e vossos entes queridos que possam, como um manto, resguardar- -vos de todo o mal, dando-vos serenidade e servindo-vos de apoio na vossa fé, esperança e caridade. Assim Deus vos guarde!

[01295-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua ungherese

Szeretettel köszöntöm a magyar híveket, különösen azokat, akik Kôszegrôl és Veresegyházról jöttek. Isten hozott Benneteket!
Szent Péter sírjánál megtapasztaljátok az Egyház egyetemességét is. Szép lelki élményeket kívánva szívbôl adom apostoli áldásomat. Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Vi saluto cordialmente, cari pellegrini ungheresi, specialmente voi che siete venuti da Kôszeg e Veresegyház.
Presso la tomba di San Pietro sperimentate anche l’universalità della Chiesa. Augurandovi l’approfondimento della vostra fede, imparto di cuore la Benedizione apostolica. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01296-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua slovacca

Zo srdca vítam skupinu slovenských pútnikov z Čadce.
Milí bratia a sestry, je čas prázdnin a dovoleniek. Nech to nie sú pre vás prázdne dni. Vyuzite ich na oddych a na obnovu síl tela aj ducha.
Rád udel'ujem apoštolské pozehnanie vám i vašim rodinám vo vlasti. Pochválený bud' Jeizš Kristus!

[Di cuore do il benvenuto al gruppo di pellegrini slovacchi provenienti da Čadca.
Cari Fratelli e Sorelle, è tempo di ferie e di vacanze. Esso non sia però per voi un periodo di giorni vuoti. Vivetelo invece per riposare e per ritemprare le forze del corpo e dello spirito.
Volentieri imparto la Benedizione Apostolica a voi ed alle vostre famiglie in Patria. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01297-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua italiana

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua italiana. Anzitutto, le Suore di varie Congregazioni partecipanti ai rispettivi Capitoli Generali. Non è stato possibile incontrarvi personalmente, care Sorelle, e per questo invio a ciascuna di voi e alle vostre Famiglie religiose il mio beneaugurante pensiero.

Auguro a voi, care Maestre Pie Venerini, di continuare con entusiasmo il servizio che rendete all'educazione cristiana della gioventù, animate dallo zelo che contraddistinse la Beata vostra Fondatrice. Per voi, care Missionarie Catechiste del Sacro Cuore, invoco il sostegno del Signore per un fecondo impegno nell'ambito della nuova evangelizzazione. Iddio conceda a voi, care Suore Apostole della Sacra Famiglia, agli albori del nuovo millennio, di contribuire efficacemente alla salvaguardia e alla promozione delle famiglie cristiane. Esorto voi, care Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore, a seguire con docilità lo Spirito di Dio, che ha effuso abbondantemente la sua grazia durante i lavori capitolari. Per voi, care Ancelle Parrocchiali dello Spirito Santo, imploro il divin Consolatore, perché renda ricca di frutti apostolici l'attività delle vostre Comunità.

Saluto poi voi, cari Missionari della Consolata, presenti, con numerosi giovani di vari Continenti, per celebrare il centenario di fondazione del vostro Istituto. Sulle orme del Beato Giuseppe Allamano, predicate ovunque e con gioia il Vangelo.

Saluto ora voi, cari Seminaristi provenienti da diverse Diocesi italiane, riuniti a Frascati per l'undicesimo incontro estivo per Seminaristi maggiori, e vi auguro di far tesoro degli insegnamenti e delle esperienze spirituali di questi giorni. Come pure, con tanto affetto, mi rivolgo a voi, cari bambini di Chernobyl, ospiti della città di Pontecorvo; e a voi, cari piccoli bielorussi, accolti della Parrocchia di Santa Margherita di Coreno Ausonio. A ciascuno il mio abbraccio cordiale.

Infine, come di consueto, il mio pensiero va ai giovani, ai malati e agli sposi novelli.

Celebriamo oggi la memoria di San Domenico di Guzman, instancabile predicatore del Vangelo, e domani sarà la festa di Santa Benedetta della Croce, Edith Stein, compatrona d'Europa. Dopo aver abbandonato un promettente futuro nel campo della filosofia per dedicarsi totalmente a Dio nella vita contemplativa, quest'eroica testimone del Vangelo morì ad Auschwitz.

San Domenico e Santa Benedetta della Croce aiutino voi, cari giovani, ad avere sempre fiducia in Cristo e a testimoniare generosamente il suo messaggio di salvezza. Il loro esempio sostenga voi, cari malati che provate la fatica della sofferenza, a partecipare con fede alla potenza salvifica della sua Croce. Incoraggi voi, cari sposi novelli, ad essere immagine luminosa di Dio, attraverso la fedeltà e la fecondità del vostro amore.

[01298-01.01] [Testo originale: Italiano]