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TEMA DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2002: "SENZA PERDONO NON C’È PACE", 30.06.2001


TEMA DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2002: "SENZA PERDONO NON C’È PACE"

Riportiamo di seguito, nelle varie lingue, il tema che il Santo Padre Giovanni Paolo II ha scelto per la 35ma Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2002:

Italiano:
Senza perdono non c’è pace

Inglese:
Without forgiveness there is no peace

Francese:
Sans pardon, pas de paix

Spagnolo:
Sin perdón, no hay paz

Tedesco:
Ohne Vergebung gibt es keinen Frieden

Per il Messaggio della 35a Giornata Mondiale della Pace, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha scelto il seguente tema: Senza perdono non c’è pace. È un tema che si pone in continuità con quello del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1975 (La riconciliazione, via della pace) e con quello per la Giornata Mondiale della pace del 1997 (Offri il perdono, ricevi la pace) e metterà in luce come attraverso la pratica del perdono e della riconciliazione si creino le condizioni necessarie per sviluppare la pace.

La spirale di conflitti - conflitti fra nazioni e fra individui, conflitti etnici e razziali all’interno degli Stati, conflitti nell’ambito della vita familiare e anche nel cuore delle persone - nella quale è avvolto il nostro mondo, mostra quanto sia drammatica la situazione e, nello stesso tempo, quanto sia difficile trovare soluzioni capaci di ristabilire la pace. Di fronte a questa situazione sono di estrema importanza tutte quelle iniziative che, ai vari livelli sia nazionali che internazionali, vengono intraprese per andare alle origini e alle cause dei conflitti e per offrire le giuste risposte che in campo sociale, economico, culturale e politico la saggezza suggerisce.

Tuttavia, anche se queste iniziative sono importanti e necessarie, esse non sono sufficienti, perché all’origine dei conflitti si possono intravedere all’opera le scelte peccaminose, individuali e sociali, dell’uomo con le loro mille manifestazioni di odio, di orgoglio, di cattiveria e di peccato. Un’autentica "ecologia umana" della pace presuppone la conversione del cuore da propositi di male a propositi di bene, da scelte di violenza a scelte di pace e giustizia. La conversione del cuore predispone gli animi al perdono e alla riconciliazione. La strada del perdono e della riconciliazione è la strada più dritta e sicura alla pace. "È l'ora di una nuova speranza, che ci chiede di togliere l'ipoteca paralizzante del cinismo dal futuro della politica e della vita degli uomini" (Discorso alla 50a Assemblea Generale delle Nazioni Unite, n.15).

Nel suo invito al perdono, il Santo Padre tratterà di alcune delle condizioni che devono essere riconosciute e realizzate perché la pace sia possibile. Fra queste: un dialogo per la pace sincero e costante, l'accettazione della responsabilità morale e il riconoscimento della libertà umana, il discernimento storico e, soprattutto, il rispetto della dignità umana. La Chiesa, seguendo il cammino di "purificazione della memoria" intrapreso con coraggio e umiltà come segno di speranza per il futuro, mette tutta la sua fiducia nell'amore misericordioso di Dio e incoraggia il mondo a confidare nel potere della verità e dell’amore.

[01127-01.01] [Testo originale: Plurilingue]