Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


CAPPELLA PAPALE PER LA BEATIFICAZIONE DI CINQUE SERVI DI DIO, 29.04.2001


Alle ore 10 di questa mattina - III Domenica di Pasqua - il Santo Padre Giovanni Paolo II presiede, sul sagrato della Basilica Vaticana, la Celebrazione Eucaristica nel corso della quale proclama Beati i Servi di Dio: Manuel González García (1877-1940), vescovo, fondatore della Congregazione delle Missionarie Eucaristiche di Nazareth; Maria Anna Blondin (1809-1890), vergine, fondatrice della Congregazione delle Suore di Sant’Anna; Caterina Volpicelli (1839-1894), vergine, fondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore; Caterina Cittadini (1801-1857), vergine, fondatrice delle Suore Orsoline di Somasca; Carlos Manuel Cecilio Rodríguez Santiago (1918-1963), laico.

Pubblichiamo di seguito il testo dell’Omelia che il Papa pronuncia nel corso del solenne rito di beatificazione:

● OMELIA DEL SANTO PADRE

1. "Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva" (Gv 21,4). Sul far del mattino, il Risorto apparve agli Apostoli, reduci da una nottata di vano lavoro sul Lago di Tiberiade. L'evangelista precisa che in quella notte "non presero nulla" (Gv 21,3), e aggiunge che niente avevano da mangiare. All'invito di Gesù: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete" (Gv 21,6) essi ubbidirono senza esitare. Pronta fu la loro risposta e grande la ricompensa, perché quella rete, rimasta vuota la notte, poi "non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci" (Gv 21,6).

Come non vedere in questo episodio, che san Giovanni riferisce nell'epilogo del suo Vangelo, un segno eloquente di ciò che il Signore continua a compiere nella Chiesa e nel cuore dei credenti, che confidano senza riserve in Lui? I cinque Servi di Dio, che oggi ho avuto la gioia di innalzare agli onori degli altari, sono singolari testimoni dello straordinario dono che il Cristo risorto elargisce a ogni battezzato: il dono della santità.

Beati sono coloro che fanno fruttificare questo misterioso dono, lasciando che lo Spirito Santo conformi la loro esistenza a Cristo morto e risorto! Beati siete voi che, come astri luminosi, brillate oggi nel firmamento della Chiesa: Manuel González García, Vescovo, Fondatore della Congregazione delle Missionarie Eucaristiche di Nazareth; Carlos Manuel Cecilio Rodríguez Santiago, laico; Maria Anna Blondin, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore di Sant'Anna; Caterina Volpicelli, Vergine, Fondatrice delle Ancelle del Sacro Cuore; Caterina Cittadini, Vergine, Fondatrice delle Suore Orsoline di Somasca.

Ognuno di voi, votandosi a Cristo, ha fatto del Vangelo la regola della propria esistenza. Siete così divenuti suoi fedeli discepoli, avendo attinto quella novità di vita, che è stata inaugurata dal mistero della sua risurrezione, alla sorgente inesauribile del suo amore.

2. "Aquel discípulo que Jesús tanto quería le dice a Pedro: Es el Señor" (Jn 21, 7). En el Evangelio hemos escuchado, ante el milagro realizado, un discípulo reconoce a Jesús. También los otros lo harán después. El pasaje evangélico, al presentarnos a Jesús que "se acerca, toma el pan y se lo da" (Jn 21, 3), nos señala cómo y cuándo podemos encontrarnos con Cristo resucitado: en la Eucaristía, donde Jesús está realmente presente bajo las especies de pan y de vino. Sería triste que esa presencia amorosa del Salvador, después de tanto tiempo, fuera aún desconocida por la humanidad.

Esa fue la gran pasión del nuevo Beato Manuel González García, Obispo de Málaga y después de Palencia. La experiencia vivida en Palomares del Río ante un sagrario abandonado le marcó para toda su vida, dedicándose desde entonces a propagar la devoción a la Eucaristía, y proclamando la frase que después quiso que fuera su epitafio: "¡Ahí está Jesús! ¡Ahí está! ¡No lo dejéis abandonado!". Fundador de las Misioneras Eucarísticas de Nazaret, el Beato Manuel González es un modelo de fe eucarística, cuyo ejemplo sigue hablando a la Iglesia de hoy.

3. "Ninguno de los discípulos se atrevía a preguntarle quién era, porque sabían bien que era el Señor" (Jn 21, 12). Cuando los discípulos le reconocen junto al lago de Tiberiades, se afianza su fe en que Cristo ha resucitado y está presente en medio de los suyos. La Iglesia, desde hace dos milenios, no se cansa de anunciar y repetir esta verdad fundamental de la fe.

La experiencia del misterio pascual hace nuevas todas las cosas, pues como hemos cantado en el Pregón pascual: "ahuyenta los pecados, lava las culpas, devuelve la inocencia a los caídos, la alegría a los tristes". Este espíritu animó toda la existencia de Carlos Manuel Rodríguez Santiago, primer puertorriqueño elevado a la gloria de los altares. El nuevo Beato, iluminado por la fe en la resurrección, compartía con todos el profundo significado del Misterio pascual repitiendo frecuentemente: "Vivimos para esa noche", la de Pascua. Su fecundo y generoso apostolado consistió principalmente en esforzarse para que la Iglesia en Puerto Rico cobrara conciencia de este gran acontecimiento de nuestra salvación.

Carlos Manuel Rodríguez puso de relieve la llamada universal a la santidad para todos los cristianos y la importancia de que cada bautizado responda a ella de manera consciente y responsable. Que su ejemplo ayude a toda la Iglesia de Puerto Rico a ser fiel, viviendo con firme coherencia los valores y los principios cristianos recibidos en la evangelización de la Isla.

4. Fondatrice des Sœurs de Sainte-Anne, Marie-Anne Blondin est le modèle d'une existence livrée à l'amour et traversée par le mystère pascal. Cette jeune paysanne canadienne proposera à son évêque de fonder une congrégation religieuse pour l'éducation des enfants pauvres des campagnes, afin de vaincre l'analphabétisme. Dans un grand esprit d'abandon à la Providence dont elle bénira "la conduite toute maternelle", elle acceptera humblement les décisions de l'Église et accomplira jusqu'à sa mort d'humbles travaux pour le bien de ses Sœurs. Les épreuves n'altéreront jamais son grand amour pour le Christ et pour l'Église, ni son souci de former de véritables éducatrices de la jeunesse. Modèle d'une vie humble et cachée, Marie-Anne Blondin trouva sa force intérieure dans la contemplation de la Croix, nous montrant que la vie d'intimité avec le Christ est le plus sûr moyen de porter mystérieusement des fruits et d'accomplir la mission voulue par Dieu. Puisse son exemple donner aux religieuses de son Institut et à de nombreux jeunes le goût de servir Dieu et les hommes, en particulier la jeunesse, à laquelle il importe d'offrir les moyens d'un authentique développement spirituel, moral et intellectuel!

5. "L'Agnello che fu immolato è degno di... onore, gloria e benedizione" (Ap 5,12). Queste parole, tratte dal Libro dell'Apocalisse e proclamate nella seconda Lettura, ben si addicono anche all'esperienza mistica della beata Caterina Volpicelli. Nella sua vita, tutta consacrata al cuore dell'Agnello immolato, risaltano tre aspetti significativi: una profonda spiritualità eucaristica, un'indomita fedeltà alla Chiesa, una sorprendente generosità apostolica.

L'Eucaristia, a lungo adorata e fatta centro della sua vita sino a formulare il voto di vittima espiatrice, fu per lei scuola di docile e amorosa obbedienza a Dio. Fu, al tempo stesso, sorgente di amore tenero e misericordioso per il prossimo: nei più poveri ed emarginati ella amava il suo Signore, a lungo contemplato nel Santissimo Sacramento.

Sempre dall'Eucaristia seppe trarre quell'ardore missionario che la spinse a esprimere la sua vocazione nella Chiesa, docilmente sottomessa ai Pastori e profeticamente intenta a promuovere il laicato e forme nuove di vita consacrata. Senza delimitare spazi operativi, né dare origine a istituzioni specifiche, volle, come lei stessa affermava, trovare la solitudine nelle occupazioni e un fecondo lavoro nella solitudine. Fu la prima "zelatrice" dell'Apostolato della Preghiera in Italia e lascia in eredità, specialmente alle Ancelle del Sacro Cuore, una singolare missione apostolica che deve continuare ad alimentarsi incessantemente alla fonte del Mistero eucaristico.

6. "Signore, tu lo sai che ti amo" (Gv 21,15; cfr vv. 16.17). La triplice dichiarazione di amore che, secondo l'odierna pagina evangelica, Pietro fa al Signore, ci porta a pensare a Caterina Cittadini. Nel corso della sua non facile esistenza, la nuova Beata manifestò un amore indomito per il Signore. Questa sua profonda capacità di amare, sostenuta da un grande equilibrio affettivo, viene posta in evidenza da quanti hanno avuto modo di conoscerla. Rimasta orfana fin dalla più tenera età, si fece lei stessa madre amorevole per le orfane. E "madri" volle fossero le sue figlie spirituali nella scuola e nel contatto con i fanciulli.

Caterina si sforzava di "essere di Cristo, per portare a Cristo". Il segreto fu anche per lei l'unione con l'Eucaristia. Alle sue prime collaboratrici raccomandava di coltivare un'intensa vita spirituale nella preghiera e, soprattutto, un contatto vitale con Gesù eucaristico. Quanto mai attuale è questa consegna spirituale anche per coloro che sono chiamati ad essere maestri nella fede e vogliono trasmettere alle nuove generazioni, in quest'epoca di grandi mutamenti sociali, i valori della cultura cristiana!

7. "Di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui" (At 5,32). Facciamo nostre con gioia le parole tratte dal Libro degli Atti degli Apostoli, risuonate nella nostra assemblea. Sì, noi siamo testimoni dei prodigi che Dio opera in coloro "che si sottomettono a Lui".

Riscontriamo la verità di quest'affermazione nella vostra esistenza, o nuovi Beati che da quest'oggi veneriamo e invochiamo come intercessori. La vostra eroica fedeltà al Vangelo è prova dell'azione feconda dello Spirito Santo.

Aiutateci a percorrere, a nostra volta, il cammino della santità, specialmente quando esso si fa faticoso. Sosteneteci nel mantenere fisso lo sguardo su Colui che ci ha chiamati. Alla vostra voce, a quella della Vergine Maria e di tutti i Santi, uniamo anche la nostra per cantare: "A Colui che siede sul trono e all'Agnello lode, onore, gloria e potenza nei secoli dei secoli" (Ap 5,13). Amen!

[00673-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]