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LA CARITÀ DEL PAPA NEL 2000 TRAMITE IL PONTIFICIO CONSIGLIO COR UNUM, 07.04.2001


LA CARITÀ DEL PAPA NEL 2000 TRAMITE IL PONTIFICIO CONSIGLIO COR UNUM

GESTI D’AMORE DEL PAPA PER MANIFESTARE LA SUA VICINANZA A CHI SOFFRE E PER INCORAGGIARE LA SOLIDARIETÀ DEI CRISTIANI

Quest’anno, precisamente il 15 luglio, ricorre il XXX anniversario del Pontificio Consiglio Cor Unum per la promozione umana e cristiana. Istituito da Papa Paolo VI con la Lettera Apostolica Amoris Officio (Il dovere dell’Amore), questo Dicastero ha il compito primario di armonizzare l’attività delle Organizzazioni, Associazioni e Gruppi ecclesiali impegnati nel campo socio-caritativo in favore delle popolazioni, nei Paesi colpiti da calamità naturali e da guerre, e della promozione umana nei Paesi in via di sviluppo. La preoccupazione principale di Paolo VI a tale riguardo era quella di favorire la maggiore efficacia possibile delle pur insufficienti risorse disponibili, affinché si potesse dare, nelle diverse circostanze, una fedele testimonianza d’amore fraterno, alla luce degli insegnamenti evangelici.
La medesima preoccupazione ha ispirato Papa Giovanni Paolo II a mantenere Cor Unum nel consesso dei Dicasteri della Sede Apostolica, quando, il 28 giugno 1988, con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus, volle riformare la Curia Romana.
Di fronte alle numerose calamità naturali, ai massicci movimenti di popolazioni motivati da condizioni di estrema povertà, guerre e dai contrasti etnici, enormemente cresciuti negli ultimi vent’anni, alla progressiva emarginazione dei poveri sia nei Paesi in via di sviluppo che in quelli industrializzati, l’impegno delle Organizzazioni, Associazioni e Gruppi ecclesiali si è fatto sempre più intenso e professionale, qua e là superando il criterio della mera beneficenza. Ciò ha richiesto, evidentemente, la crescita professionale dei loro dirigenti e degli operatori ancorché volontari. Questo fatto li ha certo sottoposti al rischio di una secolarizzazione tale da minacciarne la motivazione fondamentale che è quella di testimoniare l’Amore di Dio per l’uomo, incarnato nella persona del Cristo.
Così, rispondendo ad una specifica esigenza, Cor Unum, il 27 novembre dello scorso anno, ha organizzato un incontro con alcune Organizzazioni, Associazioni e Gruppi ecclesiali allo scopo di riflettere sulla identità e sui criteri operativi di ogni Agenzia cattolica impegnata nel campo socio-caritativo.
In tale contesto si inserisce l’azione che il Pontificio Consiglio Cor Unum è andato svolgendo anche nel corso dell’Anno del Grande Giubileo, quale strumento della Carità del Papa in favore delle popolazioni colpite da calamità e dalle conseguenze dell’odio che oppone genti di uno stesso popolo o di popoli diversi, come a sostegno dei progetti di promozione umana e cristiana nei Paesi più poveri e, talvolta, anche in Paesi industrializzati. Le seguenti tabelle ne offrono uno spaccato assai sintetico, ma significativo.

1. Aiuti in Paesi colpiti da calamità o da guerre
Purtroppo, come ogni anno, anche nel 2000 numerose calamità hanno colpito popolazioni di varie parti del mondo, mentre persistenti situazioni di emergenza conseguenti ai gravi conflitti degli anni passati hanno continuato a determinare spostamenti di profughi e di rifugiati in varie zone. Per citarne soltanto alcune: il terremoto nelle Filippine, la siccità in Rwanda, in Kenya ed in Etiopia, le inondazioni in Perù, in Mozambico, in Venezuela, nello Zimbabwe, nella Corea del Nord, in Italia ed in Vietnam, i disordini in alcune isole dell’Arcipelago delle Molucche ed in Nigeria, i profughi di Timor Est e del Kosovo, i rifugiati in Tanzania, l’emergenza climatica in Mongolia, la guerra in Afganistan, la guerra e le sue conseguenze nel Congo, nelle Filippine ed in Uganda, i cicloni nel Madagascar, i rifugiati in Siria, profughi e rifugiati in Sudan ed in Zambia, le persistenti gravi conseguenze dell’incidente nucleare in Chernobyl, profughi e rifugiati in Eritrea. Mentre leggiamo queste righe sono ancora gravi e ben visibili le lancinanti ferite lasciate dal terremoto nelle popolazioni di El Salvador e dell’India.
L’Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente di COR UNUM è stato inviato dal Santo Padre a manifestare la Sua personale sollecitudine e la premurosa vicinanza della Chiesa e della Sede Apostolica tra le popolazioni colpite dal terremoto in Taiwan alla fine del 1999 ( 11-18 gennaio), tra gli alluvionati del Mozambico (8-12 marzo) e quelli della Val d’Aosta in Italia (25 ottobre). In detti Paesi egli ha potuto incontrare Vescovi, sacerdoti, responsabili di agenzie di aiuto, volontari ed Autorità civili. Particolarmente toccanti sono stati, però, gli incontri con le popolazioni colpite, mentre il momento centrale delle tre visite è stata la Celebrazione Eucaristica con la partecipazione di numerosissime persone, a sottolineare l’importanza della vita di Fede in ogni situazione, la quale deve permeare vittime e soccorritori nel mutuo abbraccio alla luce della Carità di Cristo.
In tutte le situazioni sopra elencate, il Dicastero, a nome del Santo Padre, ha potuto offrire un segno concreto di solidarietà e di fraterno sostegno. Ne diamo qui uno schematico riepilogo, nell’ordine cronologico in cui i doni del Papa sono stati erogati tramite COR UNUM:

PAESI

TIPO DI CALAMITÀ

DONO EROGATO IN US$

Taiwan

Terremoto

55.000

Randa

Siccità

15.000

Perù

Inondazioni

10.000

Siria

Rifugiati

15.000

Mozambico

Inondazioni

140.000

Indonesia (Molucche)

Disordini civili

20.000

Indonesia (Timor Est)

Disordini civili

21.000

Kenya

Siccità

20.000

Nigeria

Conflitti etnici

25.000

Tanzania

Rifugiati

24.500

Venezuela

Inondazioni e frane

30.000

Mongolia

Emergenza climatica

30.000

Etiopia

Siccità

100.000

Afghanistan

Guerra

20.000

Repubblica Dem. del Congo

Rimpatrio rifugiati

15.000

Filippine

Disordini etnici

20.000

Madagascar

Cicloni

20.000

Zimbabwe

Inondazioni

30.000

Corea del Nord

Inondazioni

50.000

Filippine

Terremoto

2.000

Kosovo

Rifugiati e profughi

115.000

Sudan

Rifugiati eritrei

15.000

Repubblica Ceca

Inondazioni

20.000

Romania

Inondazioni

5.000

India

Inondazioni

2.000

Zambia

Rifugiati

15.000

Ucraina

Disastro nucleare

20.000

Ucraina

Bambini vittime di

Chernobyl

60.000

Eritrea

Profughi e rifugiati

20.000

Italia

Inondazioni

53.300

Uganda

Rifugiati

10.000

Vietnam

Inondazioni

30.000

Totale doni erogati dal Santo Padre tramite Cor Unum per le popolazioni afflitte da varie emergenze

 

 

1.027.800

Ciò è stato reso possibile dalla generosità di alcune Diocesi che, pur povere, hanno destinato alla Carità del Papa il frutto della loro colletta quaresimale del 2000 e di Istituti Religiosi, specialmente femminili, come pure di Fondazioni e singoli fedeli, che hanno voluto affidare al Santo Padre la loro testimonianza di fraterna solidarietà verso i più bisognosi, che patiscono nel corpo e nell’anima le tragiche conseguenze delle calamità naturali o provocate dalla malvagità degli uomini.

2. Sostegno a progetti di promozione umana e cristiana
Cor Unum
non ha fatto mancare il proprio incoraggiamento ed il proprio sostegno a progetti di promozione umana e cristiana che si realizzano in varie parti del mondo per iniziativa delle Chiese particolari, specialmente attraverso l’azione di Istituti Religiosi ed organizzazioni cattoliche locali. Particolare attenzione è stata prestata ai senza tetto, agli anziani, ai bambini abbandonati, ai malati, ai disabili, alla formazione di educatori, alle scuole, all’assistenza spirituale e materiale ai rifugiati. Il Dicastero ha concretizzato tale attenzione con contributi finanziari che, pur restando simbolici rispetto alle dimensioni dei reali bisogni, non di rado hanno costituito uno stimolo a proseguire con generosità nel cammino intrapreso dai vari operatori. Diamo qui la lista dei contributi erogati da COR UNUM a nome del Santo Padre nel corso dell’anno 2000.

PAESE

SETTORE

CONTRIBUTO

EROGATO IN US$

 

Vietnam

Bambini

15.000

Rwanda

Città dei Ragazzi

5.000

Camerun

Sanità

20.000

Ecuador

Promozione sociale

20.000

Repubblica Dem. del Congo

Promozione sociale

22.100

Repubblica Dem. del Congo

Case per vittime della guerra

10.000

Vietnam

Educazione

3.000

Rwanda

Case per senza tetto

6.200

Angola

Promozione sociale

25.000

Brasile

Promozione sociale

20.000

Kenya

Sanità

20.000

Libano

Promozione donne

18.000

Madagascar

Centro sociale

4.000

Nigeria

Alfabetizzazione

10.000

Romania

Bambini abbandonati

10.000

Indonesia

Sanità

5.000

Italia

Recupero ed inserimento sociale bambini e giovani

103.440

Brasile

Assistenza sociale

10.000

Messico

Promozione sociale

25.000

Mozambico

Sanità

40.000

Gerusalemme

Educazione orfani

20.000

Tanzania

Maternità

2.000

Haiti

Orfani

5.000

Rep. Araba di Egitto

Promozione sociale

12.000

Repubblica Dem. del Congo

Agricoltura-alimentazione

20.000

Repubblica Dem. del Congo

Bambini

20.000

Camerun

Agricoltura-alimentazione

25.000

Haiti

Energia solare

13.000

Jugoslavia

Socio-pastorale

20.000

Costa Rica

Socio-pastorale

2.500

Croazia

Assistenza a donne in difficoltà

10.000

India

Indigenti

5.000

India

Promozione sociale

12.000

Kenya

Promozione sociale giovani

20.000

Nigeria

Pastorale sociale

20.000

Perù

Promozione sociale giovani contadini

25.000

Svezia

Promozione socio-pastorale immigrati e rifugiati

10.000

Madagascar

Promozione sociale giovani

15.000

Ucraina

Bambini

10.000

Eritrea

Agricoltura-alimentazione

20.000

Turkmenistan

Senza tetto

20.000

Vietnam

Promozione sociale ragazze

20.000

Etiopia

Bambini handicappati

20.000

Ghana

Socio-pastorale

5.000

Tanzania

Socio-pastorale

20.000

Tanzania

Mensa scolastica

25.000

Croazia

Anziani

20.000

Georgia

Bambini abbandonati

25.000

India

Case per senza tetto

10.000

Libano

Alimentazione

15.000

Tanzania

Agricoltura-alimentazione

5.000

Vietnam

Infanzia

15.000

Vietnam

Attrezzature

15.565

Totale doni erogati dal Santo Padre tramite Cor Unum per progetti di promozione umana

 

 

888.805

Anche in questa sede si desidera di rinnovare sentimenti di viva riconoscenza a quanti, Diocesi, Fondazioni, Istituti religiosi e singoli benefattori hanno reso possibile al Dicastero di offrire un segno visibile della sollecitudine del Santo Padre e della Sede Apostolica verso quanti soffrono nel corpo e nello spirito le ingiurie della miseria, della malattia, del disagio e del sottosviluppo.
È proseguita l’erogazione di contributi pervenuti dall’iniziativa straordinaria del PANIS CARITATIS, promossa in Italia nel contesto della preparazione al Grande Giubileo. Con essi si è potuto ampliare il programma di realizzazione di forni per la panificazione in Kinshasa e favorire l’apertura di panetterie in Lodja, nella Repubblica Democratica del Congo, mentre è stato possibile di finanziare un progetto per la salute materna e infantile nella Guinea Bissau. Al momento il riepilogo dell’iniziativa offre i seguenti dati:

- Progetto forni per la panificazione in Kinshasa (Rep. Dem. Del Congo)          US$ 99.750
- Progetto protezione della salute materna e infantile in Guinea Bissau               US$ 52.500
- In favore dei rifugiati sudanesi in Uganda                                                       US$ 57.750       
- Sostegno allo sviluppo allevamenti animali da cortile in Kabgayi (Rwanda)     US$ 66.150
- Scolarizzazione di bambini orfani poveri di Kabgayi (Rwanda)                       US$ 19.950
- Allestimento laboratorio di falegnameria a Kaemba (Rep. Congo)                  US$ 10.500
- Progetto panetterie in Lodja (Rep. Dem. Congo)                                           US$ 32.260
- Totale finanziamenti erogati dal Panis Caritatis al 30.12.2000                      US$ 335.850

Come annunciato, l’iniziativa si è estesa in altri Paesi: in Polonia sono stati venduti oltre 30.000 pani, in Cile oltre 1.300.000, in Messico oltre 500.000, in Uruguay oltre 98.000. I fondi raccolti saranno destinati al finanziamento di progetti di sviluppo all’interno dei rispettivi Paesi. La destinazione delle somme raccolte in detti Paesi dipende interamente da Organismi delle Chiese locali. Offriamo qui in estrema sintesi i dati da loro forniti sull’impiego dei redditi prodotti dall’iniziativa:

- Caritas Polonia: per Centro socio-educativo in Bize (Albania)                    US$ 5.750
- Caritas Cile: Mense per i poveri in 25 diocesi del Paese                             US$ 31.700
- Caritas Uruguay: Centri sociali per bambini e adulti poveri in 6 diocesi        US$ 3.600

Si è in attesa dei dati concernenti il Messico.

LE DUE FONDAZIONI  
Nell’ambito del Dicastero operano la Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, istituita dal Santo Padre Giovanni Paolo II nel 1984 con lo scopo di dotare la Chiesa nella Regione Saheliana di strumenti per la lotta contro la siccità e la desertificazione, e la Fondazione Populorum Progressio, creata dallo stesso Sommo Pontefice nel 1992 al fine di favorire la promozione umana e cristiana delle popolazioni indigene, meticce e afroamericane contadine povere dell’America Latina.
Quest’anno, cogliendo l’occasione del Grande Giubileo, si è ritenuto opportuno di convocare insieme le riunioni dei Consigli di Amministrazione delle due Fondazioni, che si sono svolte nella Casa Santa Marta in Vaticano dal 25 giugno al 1E luglio (Sahel) e dal 2 al 7 luglio (Populorum Progressio). Martedì 4 luglio, il Santo Padre ha ricevuto in Udienza i Membri dei due Consigli insieme coi Superiori ed il Personale di Cor Unum. Riflettendo con loro "sul valore e sul significato dell’opera che la Chiesa svolge a favore dei più poveri" e sulla consapevolezza della Chiesa di non poter fare fronte ad ogni necessità, il Papa ha affermato: "La Chiesa non intende essere una semplice agenzia di aiuto umanitario; essa vuole, piuttosto, testimoniare in ogni modo la carità di Cristo, che libera l’essere umano da ogni male". Nel rivolgersi ai Membri della Fondazione per il Sahel, il Santo Padre, ricordando l’accorato appello che da Ouagadougou (Burkina Faso) rivolse alla Comunità Internazionale a sostegno delle popolazioni della Regione Saheliana maggiormente colpite dalla siccità e dall’avanzare del deserto, ha detto: "A vent’anni di distanza, tale appello non ha perso, purtroppo, la sua attualità: non solo nelle zone desertiche dell’Africa settentrionale, ma in tutto il pianeta il problema dell’acqua si è fatto più grave ed urgente. La carenza d’acqua sarà forse la questione principale cui l’umanità dovrà fare fronte nel prossimo futuro. Ecco perché è opportuno che i responsabili delle nazioni non tralascino di adottare misure adeguate per favorire un equo accesso ad un bene così prezioso per l’intera umanità...abbiamo una seria responsabilità verso le generazioni a venire, che ci chiederanno conto del nostro impegno per salvaguardare i beni naturali che il Creatore ha affidato agli uomini perché li valorizzino in modo attento e rispettoso".
Nella propria riunione, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, presieduto da S. E. Mons. Séraphin Rouamba, vescovo di Koupela (Burkina Faso), ha ratificato ed approvato il finanziamento di 312 piccoli e grandi progetti nel campo della formazione di personale specializzato nella lotta contro la siccità e la desertificazione e nella realizzazione di opere idro-agricole e sanitarie per complessivi US$ 2.992.097,26. La seguente tabella illustra, Paese per Paese, i progetti approvati nei diversi settori e l’importo complessivo del finanziamento erogato.

PROGETTI FINANZIATI DALLA FONDAZIONE

GIOVANNI PAOLO II PER IL SAHEL

PAESE

A

B

C

D

E

F

G

H

I

TOTALE
PROGETTI APPROVATI

 

TOTALE FINANZIAMENTI EROGATI

 

BURKINA FASO

20

27

17

27

14

4

43

13

8

173

1.174.895,67

CAPO VERDE

0

0

1

0

0

0

2

0

0

3

84.448,29

GAMBIA

3

1

1

0

0

0

0

0

1

6

82.458,91

MALI

0

3

0

4

2

0

3

1

0

13

196.747,78

MAURITANIA

0

0

0

0

0

0

0

0

1

1

7.562,96

NIGER

11

4

2

3

1

1

1

7

0

30

204.313,59

SENEGAL

4

4

5

8

3

2

2

0

2

30

718.617,63

CIAD

12

5

2

17

0

10

4

6

0

56

523.052,43

TOTALI

50

44

28

59

20

17

55

27

12

312

2.992.097,26

A) Ambiente; B) Agricoltura; C) Allevamenti; D) Animazione; E) Auto-promozione; F) Gestione progetti;
G
) Idraulica; H) Sanità; I) Formazione tecnica

Il Pontificio Consiglio COR UNUM, nell’intento di stimolare il perseguimento dei fini della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, ha ritenuto opportuno di favorire le relazioni tra i responsabili della Fondazione e quelli del MASHAV, organizzazione non governativa israeliana particolarmente esperta nel campo del reperimento, della conservazione e dell’impiego delle risorse idriche. Il Presidente di Cor Unum, a detto scopo, ha avviato diretti contatti con l’Ambasciata d’Israele presso la Santa Sede ed ha visitato alcuni progetti realizzati dal MASHAV.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Populorum Progressio, la cui riunione è stata organizzata congiuntamente dal suo Segretario generale e da Mons. Francisco Azcona, Sotto-Segretario di Cor Unum e, in tale veste, Membro dello stesso Consiglio, ha esaminato 258 progetti, deliberandone il finanziamento di 209, distribuiti in 20 Paesi dell’America Centrale, dell’America Latina e dei Caraibi, per un importo totale di US$ 1.923.500,00-. I lavori sono stati presieduti dall’Ecc.mo Arcivescovo di Manizales, Mons. Fabio Betancur Tirado. La prima delle seguenti due tabelle illustra la dislocazione dei progetti approvati per i vari Paesi e la somma totale per essi erogata, mentre la seconda offre uno spaccato dei settori di intervento.

PROGETTI APPROVATI DALLA FONDAZIONE POPULORUM PROGRESSIO NEL 2000

PAESE

N° DI PROGETTI

CONTRIBUTO EROGATO IN US$

ARGENTINA

1

9.000

BOLIVIA

16

143.000

BRASILE

18

153.700

COLOMBIA

23

208.900

COSTA RICA

11

96.400

CUBA

6

62.600

CILE

13

103.600

ECUADOR

14

124.000

EL SALVADOR

8

76.500

GUATEMALA

10

97.300

HAITI

3

30.000

HONDURAS

1

5.000

MESSICO

11

100.400

NICARAGUA

9

77.500

PANAMA

8

80.000

PARAGUAY

11

90.400

PERU’

30

276.800

REPUBBLICA DOMINICANA

9

86.700

URUGUAY

2

20.900

VENEZUELA

4

30.800

ATTIVITA’ PROMOZIONALI

1

50.000

TOTALE

209

1.923.500

FONDAZIONE POPULORUM PROGRESSIO - ANNO 2000
RIPARTIZIONE PERCENTUALE PER SETTORI DI INTERVENTO

EDUCAZIONE

Formazione:

9,6%

Comunicazione:

1,6%

Costruzioni:

4,3%

Arredi e strumenti:

3,9%

Riunioni:

0,8%

INFRASTRUTTURE

Acqua potabile:

8,9%

Elettrificazione:

0,4%

Servizi igienici:

2,7%

Saloni comunitari:

8,5%

PRODUZIONE

Allevamenti:

40,7%

Artigianale:

1,9%

Micro-imprese:

7,0%

Negozi Comunitari:

1,2%

SALUTE

Formazione:

2,7%

Costruzioni:

0,8%

Arredi, strumenti:

1,9%

ABITAZIONI

Costruzioni:

3,1%

TOTALE

100%

L’attività delle due Fondazioni è stata resa possibile dalla generosità della Conferenza Episcopale Italiana, dall’appoggio della "Papal Foundation", dal sostegno di Istituti religiosi, Associazioni e singoli fedeli oltre che dal reddito prodotto dai loro capitali iniziali. Giova ricordare che quello della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel è costituito dal risultato della Colletta promossa dalla Chiesa in Germania a seguito dell’appello lanciato dal Santo Padre il 10 maggio 1980 da Ouagadougou, mentre quello della Fondazione Populorum Progressio proviene dal Fondo omonimo, istituito da Papa Paolo VI il 26 marzo 1969.
Quanto sopra esposto non esaurisce le diverse forme in cui si esprime la Carità del Papa. Infatti bisognerebbe aggiungere i contributi erogati alle missioni attraverso le Pontificie Opere Missionarie, gli aiuti accordati ai poveri di Roma tramite l’Elemosineria Apostolica e il concreto sostegno dato direttamente dal Santo Padre ai Vescovi per l’azione socio-pastorale delle Chiese particolari.
Con ciascuno di questi gesti il Papa vuole manifestare all’uomo sofferente l’amore di Dio, mentre ringrazia ciascun benefattore di avere accolto l’invito ad essere strumento generoso e testimone fedele di questo amore, incarnato in Cristo, rispondendo con azioni concrete di fraterna solidarietà agli appelli che provengono da ogni parte del mondo.

[00588-01.02] [Testo originale: Italiano]