Alle ore 10.30 di questa mattina, in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II tiene un Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione di quarantadue nuovi Cardinali e la pubblicazione dei due Cardinali riservati "in pectore" nel concistoro del 21 febbraio 1998.
In apertura di Concistoro, che ha forma di Celebrazione della Parola, Giovanni Paolo II, dopo il saluto liturgico, legge la formula di creazione e proclama solennemente i nomi dei nuovi Cardinali.
Il primo dei nuovi Cardinali, Sua Em.za Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, a nome di tutti rivolge al Santo Padre un indirizzo di omaggio e gratitudine.
Dopo la proclamazione del Santo Vangelo, il Papa tiene l’omelia.
Il Rito prosegue con la professione di fede dei nuovi Cardinali davanti al popolo di Dio e il giuramento di fedeltà e obbedienza al Papa e ai Suoi successori.
I nuovi Cardinali, secondo l’ordine di creazione, si inginocchiano poi dinanzi al Santo Padre che impone loro la Berretta cardinalizia.
Il Papa quindi assegna loro una chiesa di Roma quale segno di partecipazione alla sollecitudine pastorale del Santo Padre nell’Urbe.
Dopo la consegna della Bolla di creazione cardinalizia e di assegnazione del Titolo o della Diaconia, il Santo Padre scambia con ciascun neo Cardinale l’abbraccio di pace.
La Celebrazione si conclude con la preghiera universale, la recita del Pater Noster e la Benedizione finale.
Di seguito riportiamo l’indirizzo di omaggio del Card. Giovanni Battista Re, l’omelia del Santo Padre, gli ordini dei Cardinali e l’elenco del Titolo o della Diaconia assegnata ai nuovi Cardinali:
● INDIRIZZO DI OMAGGIO DEL CARD. GIOVANNI BATTISTA RE
Beatissimo Padre,
Il primo sentimento che sgorga dal cuore di tutti noi che questa mattina siamo chiamati a far parte del Collegio Cardinalizio è quello di una profonda riconoscenza verso Vostra Santità, ed è per me alto onore rendermene interprete a nome dei neo-Cardinali. Dei Concistori della storia della Chiesa, questo registra il numero più elevato di nuovi Cardinali, anche perché avviene a conclusione dell'Anno Santo celebrativo del bimillenario della nascita di Cristo, che più di altri Giubilei ha suscitato interesse nel mondo.
Veniamo da esperienze ecclesiali diverse, da culture e nazioni differenti: vi sono tra noi Presuli impegnati nel ministero pastorale diretto in diocesi antiche e recenti e Teologi rinomati; Presuli che servono la Chiesa nel quotidiano aiuto a Vostra Santità nella Curia Romana; Presuli che hanno conosciuto la persecuzione ed anche la prigionia, pagando per la fede un alto prezzo di sofferenza. Abbiamo storie personali diverse, ma siamo tutti animati dalla medesima gratitudine per il gesto di fiducia di Vostra Santità. Tutti avvertiamo la bontà di Vostra Santità nei nostri riguardi.
Il nostro inserimento nel Collegio Cardinalizio ci unisce più strettamente alla Chiesa di Roma che - secondo la nota espressione di S. Ignazio di Antiochia "presiede nella carità", e ci lega con vincoli più profondi a Vostra Santità, Successore dell'Apostolo Pietro e, pertanto, "principio e fondamento perpetuo e visibile dell'unità della fede e della comunione" (Lumen Gentium, n. 18).
Consapevoli dei doveri e delle responsabilità che questa nomina comporta, esprimiamo l’impegno alla più totale fedeltà a Colui che Cristo ha scelto come la roccia sulla quale continua a mantenere solidamente fondata e unita la sua Chiesa; piena fedeltà a Colui a cui Cristo ha affidato le chiavi del Regno dei Cieli e il compito di confermare i fratelli nella fede. La fedeltà al Papa significa per noi anche speciale impegno di promozione dell'unità in seno al Popolo di Dio: essa cioè vuole essere non solo adesione al magistero pontificio e leale obbedienza alle direttive del Successore di Pietro, ma intende tradursi anche in uno sforzo generoso e costante per far sì che l'intero Popolo di Dio viva in comunione sempre più stretta col Vicario di Cristo, riconoscendo in Lui la guida sicura delle coscienze e la pietra basilare di ogni costruzione spirituale.
Padre Santo, mentre avvertiamo in noi un vivo senso di trepidazione per la crescente responsabilità nel collaborare da vicino con Vostra Santità per il bene della Chiesa e dell'umanità, riconosciamo con gioia quanta luce, quanto conforto e quanto sostegno sono venuti e vengono a noi Vescovi, nelle diocesi o nella Curia Romana, dal magistero e dall'esempio di amore e di dedizione a Cristo e alla Chiesa da parte di Vostra Santità.
Nel mondo si guarda a Vostra Santità con crescente attenzione e con sempre più viva ammirazione non solo da parte dei cattolici, ma anche da parte di coloro che, pur non condividendo la fede cristiana, sono aperti ai valori dello spirito ed agli ideali di cui ogni cuore umano avverte il fascino.
Nei numerosi viaggi pastorali in cui ho avuto personalmente la gioia di accompagnare Vostra Santità, in Paesi vicini e lontani, ho potuto constatare quanto affetto vi è nel mondo per Vostra Santità e quanto rispetto anche in chi appartiene ad altre religioni o tiene a professarsi parte del cosiddetto "mondo laico" .
La voce di Vostra Santità risuona nel mondo intero come punto di riferimento e di incoraggiamento; rendendo un prezioso servizio non solo ai cattolici ma all'intera umanità che è assetata di luce e di verità.
Nessuno al mondo ha incontrato tante persone come Vostra Santità. Innumerevoli sono gli uomini e le donne di ogni condizione a cui Ella ha stretto la mano, con cui ha parlato, con cui ha pregato, che ha benedetto.
La sorprendente capacità di comunicare con le singole persone e con le folle, le certezze che trasmette, il coraggio di cui dà prova ogni giorno e, ancor più, l'intensità della preghiera di Vostra Santità sono una luce che illumina il cammino della Chiesa e dell'umanità.
La testimonianza che Vostra Santità ha poi dato nel corso dell'Anno Giubilare, da poco concluso, fa auspicare che il Signore voglia conservarLa ancora a lungo alla guida della Chiesa. Il Popolo di Dio ha bisogno ancora dell'esempio di dedizione di Vostra Santità, anche quando le forze fisiche diminuiscono, perché contemporaneamente crescono il segno della paternità e la testimonianza della preghiera e della sofferenza a beneficio della Chiesa, mettendo in risalto che, se è importante il fare, lo è ancor più l'essere; e che, in fondo, è Cristo che guida la Sua Chiesa.
Benedite, Padre Santo, le nostre persone; benedite i nostri collaboratori; benedite i nostri familiari ed amici e quanti ci accompagnano con la loro simpatia e con i loro voti. Allargate la vostra Benedizione ai Dicasteri della Santa Sede, alle diocesi, alle nazioni che abbiamo oggi la sorte di qui rappresentare.
A nome di tutti, grazie di cuore, Padre Santo!
[00299-01.01] [Testo originale: Italiano]
● OMELIA DEL SANTO PADRE
1. "Chi vuol essere grande tra di voi si farà vostro servitore" (Mc 10, 43).
Ancora una volta abbiamo sentito risonare ai nostri orecchi la sconcertante parola di Cristo. Oggi essa è echeggiata in questa Piazza particolarmente per voi, venerati e cari Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio, che ho avuto la gioia di annoverare tra i membri del Collegio cardinalizio. Con profondo affetto vi porgo il mio saluto cordiale, che estendo alle molte persone che vi fanno corona. Una speciale parola di gratitudine va al caro Cardinale Giovanni Battista Re per le gentili espressioni che, interpretando con calore i sentimenti di voi tutti, mi ha indirizzato.
Rivolgo poi un fraterno saluto a tutti gli altri Cardinali presenti, come pure agli Arcivescovi e Vescovi che sono qui con noi. Saluto, inoltre, le Delegazioni ufficiali, venute da vari Paesi per far festa ai loro Cardinali: attraverso di esse invio il mio deferente pensiero alle Autorità come pure alle care popolazioni che esse rappresentano.
Rilevo con gioia la presenza al Concistoro di Delegati fraterni di alcune Chiese e Comunità ecclesiali. Ad essi rivolgo un cordiale saluto, nella certezza che anche questo loro gesto delicato non mancherà di favorire la sempre migliore intesa reciproca ed il progresso verso la piena comunione.
Oggi è festa grande per la Chiesa universale, che si arricchisce di quarantaquattro nuovi Cardinali. Ed è festa grande per la città di Roma, sede del Principe degli Apostoli e del suo Successore, non solo perché essa instaura uno speciale rapporto con ciascuno dei nuovi Porporati, ma anche perché il confluire qui di tante persone di ogni parte del mondo le offre la possibilità di rivivere un momento di gioiosa accoglienza. Questa solenne adunanza, infatti, richiama alla mente i tanti eventi che hanno contrassegnato il Grande Giubileo, concluso da poco più di un mese. E' con lo stesso entusiasmo che questa mattina la Roma «cattolica» si stringe attorno ai nuovi Cardinali in un abbraccio caloroso, nella consapevolezza che si sta scrivendo un'altra pagina significativa della sua storia bimillenaria.
2. "Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (Mc 10, 45).
Queste parole dell'evangelista Marco ci aiutano a comprendere meglio il senso profondo di un evento come il Concistoro, che stiamo celebrando. La Chiesa poggia non su calcoli e potenze umane, ma su Gesù crocifisso e sulla coerente testimonianza a Lui resa dagli apostoli, dai martiri e dai confessori della fede. E' una testimonianza che può esigere anche l'eroismo del dono totale di sé a Dio e ai fratelli. Ogni cristiano sa di essere chiamato ad una fedeltà senza compromessi, che può richiedere anche l'estremo sacrificio. E questo sapete specialmente voi, venerati Fratelli, eletti alla dignità cardinalizia. Voi vi impegnate a seguire fedelmente Cristo, il Martire per eccellenza ed il Testimone fedele.
Il vostro servizio alla Chiesa si esprime poi nel prestare al Successore di Pietro la vostra assistenza e collaborazione per alleviarne la fatica di un ministero che si estende fino ai confini della terra. Insieme con lui dovete essere difensori strenui della verità e custodi del patrimonio di fede e di costumi che ha la sua origine nel Vangelo. Sarete così guide sicure per tutti e, in primo luogo, per i presbiteri, le persone consacrate, i laici impegnati.
Il Papa conta sul vostro aiuto a servizio della comunità cristiana, che si introduce con fiducia nel terzo millennio. Quali Pastori autentici, voi saprete essere sentinelle vigili a difesa del gregge a voi affidato dal "Pastore supremo" che prepara per voi "la corona della gloria che non appassisce" (1 Pt 5,4).
3. Un vincolo specialissimo vi congiunge da oggi al Successore di Pietro, che per volontà di Cristo - come è stato opportunamente ricordato - è "il perpetuo e visibile principio e fondamento dell'unità sia dei Vescovi sia della moltitudine dei fedeli" (Lumen gentium, 23). Questo legame vi rende, a nuovo titolo, segni eloquenti di comunione. Se sarete promotori di comunione, a beneficiarne sarà la Chiesa tutta intera. San Pier Damiani, del quale oggi ricorre la memoria liturgica, afferma: "E' l'unità che riduce molte parti ad un solo tutto, che fa convergere le diverse volontà degli uomini nella compagine della carità e dell'armonia dello spirito" (Opusc. XIII, 24).
"Molte parti" della Chiesa trovano espressione in voi, che avete maturato le vostre esperienze in continenti diversi ed in servizi diversi al Popolo di Dio. E' essenziale che le "parti" da voi rappresentate siano raccolte in "un solo tutto" mediante la carità, che è il vincolo della perfezione. Solo così potrà trovare attuazione la preghiera di Cristo: "Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato" (cfr Gv 17,21).
Dal Concilio Vaticano II ad oggi molto si è fatto per allargare gli spazi della responsabilità di ciascuno nel servizio alla comunione ecclesiale. Non vi è dubbio che, con la grazia di Dio, ancora di più si potrà realizzare. Voi siete oggi proclamati e costituiti Cardinali perché vi impegniate, per quanto è di vostra competenza, a far sì che la spiritualità della comunione cresca nella Chiesa. Solo essa, infatti, è in grado di conferire "un'anima al dato istituzionale con un'indicazione di fiducia e di apertura che pienamente risponde alla dignità e responsabilità di ogni membro del Popolo di Dio" (Novo millennio ineunte, 45).
4. Venerati Fratelli, voi siete i primi Cardinali creati nel nuovo millennio. Dopo aver abbondantemente attinto alle sorgenti della misericordia divina durante l'Anno Santo, la mistica nave della Chiesa s'accinge a "prendere nuovamente il largo" per portare nel mondo il messaggio della salvezza. Insieme vogliamo scioglierne le vele al vento dello Spirito, scrutando i segni dei tempi e interpretandoli alla luce del Vangelo per rispondere "ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sulle loro relazioni reciproche" (Gaudium et spes, 4).
Il mondo si fa sempre più complesso e mutevole, l'acuta consapevolezza delle discrepanze esistenti genera o aumenta contraddizioni e squilibri (cfr ibid., 8). Le enormi potenzialità del progresso scientifico e tecnico, come pure il fenomeno della globalizzazione che si estende a sempre nuovi campi, ci chiedono di essere aperti al dialogo con ogni persona e con ogni istanza sociale, nell'intento di rendere a ciascuno ragione della speranza che portiamo nel cuore (cfr 1 Pt 3, 15).
Sappiamo, però, venerati Fratelli, che, per poter affrontare validamente i nuovi compiti è necessario coltivare una sempre più intima comunione con il Signore. E' lo stesso colore purpureo delle vesti che portate a ricordarvi questa urgenza. Non è forse, quel colore, simbolo dell'amore appassionato per Cristo? In quel rosso acceso non è forse indicato il fuoco ardente dell'amore per la Chiesa che deve alimentare in voi la prontezza, se necessario, anche alla suprema testimonianza del sangue? "Usque ad effusionem sanguinis", recita la formula antica. Guardando a voi, il Popolo di Dio deve poter trovare un punto di riferimento concreto e luminoso che lo stimoli ad essere veramente luce del mondo e sale della terra (cfr Mt 5, 13).
5. Voi provenite da ventisette Paesi di quattro continenti e parlate lingue diverse. Non è forse anche questo un segno della capacità che ha la Chiesa, diffusa ormai in ogni angolo del pianeta, di comprendere popoli con tradizioni e linguaggi differenti per portare a tutti l'annuncio di Cristo? In Lui e in Lui soltanto, è possibile trovare salvezza. Ecco la verità che insieme quest'oggi vogliamo riaffermare. Cristo cammina con noi e guida i nostri passi.
A duecento anni dalla nascita del Cardinale Newman, mi pare di sentir risuonare le parole con le quali egli accettò dal mio Predecessore, Papa Leone XIII, la sacra porpora: "La Chiesa - disse - non deve fare altro che proseguire nel suo compito, nella fiducia e nella pace; rimanere salda e tranquilla, e attendere la salvezza di Dio. Mansueti hereditabunt terram, et delectabuntur in multitudine pacis (Sal 36, II)". Le parole di quel grande uomo di Chiesa siano stimolo per tutti noi ad un crescente amore per il nostro ministero pastorale.
Venerati Fratelli, raccolti attorno a voi, a condividere questo momento di gioia, si trovano i vostri familiari ed amici, si trovano i fedeli affidati alle vostre cure pastorali. Essi, insieme con l'intero popolo cristiano spiritualmente presente, rivolgono al Signore suppliche fervorose per il vostro nuovo servizio alla Sede Apostolica e alla Chiesa universale.
Su di voi stende il suo manto materno Maria che, accogliendo l'invito del divino messaggero, seppe prontamente rispondere: "Avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1, 38). Intercedono per voi gli apostoli Pietro e Paolo ed i Santi vostri Protettori. Vi accompagna anche il mio fraterno ricordo nella preghiera e la mia benedizione.
[00302-01.01] [Testo originale: Italiano]
● ORDINI DEI CARDINALI
Concistoro del 21 febbraio 1998
Ordine dei Presbiteri:
MARIAN JAWORSKI
JĀNIS PUJATS
Concistoro del 21 febbraio 2001
Cardinali Patriarchi di Rito Orientale (Vescovi)
S.B. STÉPHANOS II GHATTAS, C.M., Patriarca di Alessandria dei Copti
S. B. IGNACE MOUSSA I DAOUD, Patriarca emerito di Antiochia dei Siri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali;
Ordine dei Presbiteri:
GIOVANNI BATTISTA RE
JOHANNES JOACHIM DEGENHARDT
ANTONIO JOSÉ GONZÁLEZ ZUMÁRRAGA
IVAN DIAS
GERALDO MAJELLA AGNELO
PEDRO RUBIANO SÁENZ
THEODORE EDGAR McCARRICK
DESMOND CONNELL
AUDRYS JUOZAS BAČKIS
FRANCISCO JAVIER ERRÁZURIZ OSSA, dei P. di Schönstatt
JULIO TERRAZAS SANDOVAL, C.SS.R.
WILFRID FOX NAPIER, O.F.M.
OSCAR ANDRÉS RODRÍGUEZ MARADIAGA, S.D.B
BERNARD AGRÉ
LOUIS-MARIE BILLÉ
IGNACIO ANTONIO VELASCO GARCÍA, S.D.B.
JUAN LUIS CIPRIANI THORNE
FRANCISCO ÁLVAREZ MARTÍNEZ
CLÁUDIO HUMMES, O.F.M.
VARKEY VITHAYATHIL, C.SS.R.
JORGE MARIO BERGOGLIO, S.I.
JOSÉ DA CRUZ POLICARPO
SEVERINO POLETTO
CORMAC MURPHY-O’CONNOR
EDWARD MICHAEL EGAN
LUBOMYR HUSAR
KARL LEHMANN
JEAN HONORÉ
Ordine dei Diaconi:
FRANÇOIS XAVIER NGUYÊN VAN THUÂN
AGOSTINO CACCIAVILLAN
SERGIO SEBASTIANI
ZENON GROCHOLEWSKI
JOSÉ SARAIVA MARTINS, C.M.F.
CRESCENZIO SEPE
JORGE MARÍA MEJÍA
MARIO FRANCESCO POMPEDDA
WALTER KASPER
ROBERTO TUCCI, S.I.
LEO SCHEFFCZYK
AVERY DULLES, S.I.
[00304-01.01]
● ASSEGNAZIONE DEI TITOLI O DELLE DIACONIE AI NUOVI CARDINALI
1. Card. GIOVANNI BATTISTA RE, Titolo dei Santi XII Apostoli
2. Card. FRANÇOIS XAVIER NGUYÊN VAN THUÂN, Diaconia di Santa Maria della Scala
3. Card. AGOSTINO CACCIAVILLAN, Diaconia dei Santi Angeli Custodi a Città Giardino
4.Card. SERGIO SEBASTIANI, Diaconia di Sant’Eustachio
5. Card. ZENON GROCHOLEWSKI, Diaconia di San Nicola in Carcere
6. Card. JOSÉ SARAIVA MARTINS, C.M.F. Diaconia di Nostra Signora del Sacro Cuore
7. Card. CRESCENZIO SEPE, * Diaconia di Dio Padre misericordioso
8. Card. JORGE MARÍA MEJÍA, Diaconia di San Girolamo della Carità
9. Card. IGNACE MOUSSA I DAOUD, Patriarca emerito di Antiochia dei Siri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali
10. Card. MARIO FRANCESCO POMPEDDA, Diaconia dell’Annunciazione della B.V.M. a Via Ardeatina
11. Card. WALTER KASPER, Diaconia di Ognissanti in Via Appia Nuova
12. Card. MARIAM JAWORSKI, Titolo di San Sisto
13. Card. JĀNIS PUJATS, * Titolo di Santa Silvia
14. Card. JOHANNES JOACHIM DEGENHARDT, * Titolo di San Liborio
15. Card. ANTONIO JOSÉ GONZÁLEZ ZUMÁRRAGA, Titolo di Santa Maria in Via
16. Card. IVAN DIAS, Titolo dello Spirito Santo alla Ferratella
17. Card. GERALDO MAJELLA AGNELO, * Titolo di San Gregorio Magno alla Magliana Nuova
18. Card. PEDRO RUBIANO SÁENZ, * Titolo della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo
19. Card. THEODORE EDGAR McCARRICK, Titolo dei Santi Nereo e Achilleo
20. Card. DESMOND CONNELL, Titolo di San Silvestro in Capite
21. Card. AUDRYS JUOZAS BAČKIS, Titolo della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo a Via Gallia
22. Card. FRANCISCO JAVIER ERRÁZURIZ OSSA, dei P. di Schönstatt, Titolo di Santa Maria della Pace
23. Card. JULIO TERRAZAS SANDOVAL, C.SS.R., Titolo di S. Giovanni Battista de’ Rossi
24. Card. WILFRID FOX NAPIER, O.F.M., * Titolo di S. Francesco d’Assisi ad Acilia
25. Card. OSCAR ANDRÉS RODRÍGUEZ MARADIAGA, S.D.B, * Titolo di Santa Maria della Speranza
26. Card. BERNARD AGRÉ, Titolo di San Giovanni Crisostomo a Monte Sacro Alto
27. Card. LOUIS-MARIE BILLÉ, Titolo di San Pietro in Vincoli
28. Card. IGNACIO ANTONIO VELASCO GARCÍA, S.D.B., * Titolo di Santa Maria Domenica Mazzarello
29. Card. JUAN LUIS CIPRIANI THORNE, Titolo di San Camillo de Lellis
30. Card. FRANCISCO ÁLVAREZ MARTÍNEZ, Titolo di Santa Maria "Regina Pacis" a Monte Verde
31. Card. CLÁUDIO HUMMES, O.F.M., Titolo di Sant’Antonio da Padova in Via Merulana
32. Card. VARKEY VITHAYATHIL, C.SS.R., Titolo di San Bernardo alle Terme
33. Card. JORGE MARIO BERGOGLIO, S.I., Titolo di San Roberto Bellarmino
34. Card. JOSÉ DA CRUZ POLICARPO, * Titolo di Sant’Antonio in Campo Marzio
35. Card. SEVERINO POLETTO, Titolo di San Giuseppe in Via Trionfale, pro hac vice Titolo Presbiterale
36. Card. CORMAC MURPHY-O’CONNOR, Titolo di Santa Maria sopra Minerva
37. Card. EDWARD MICHAEL EGAN, Titolo dei Santi Giovanni e Paolo
38. Card. LUBOMYR HUSAR, Titolo di Santa Sofia a Via Boccea
39. Card. KARL LEHMANN, Titolo di San Leone I
40 Card. STÉPHANOS II GHATTAS, Patriarca di Alessandria dei Copti
41. Card. JEAN HONORÉ, Titolo di Santa Maria della Salute a Primavalle
42. Card.. ROBERTO TUCCI, S.I., Diaconia di Sant’Ignazio di Loyola a Campo Marzio
43. Card. LEO SCHEFFCZYK, * Diaconia di San Francesco Saverio alla Garbatella
44. Card. AVERY DULLES, S.I., Diaconia dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in Via Lata
* L’asterisco ed il grassetto indicano i nuovi Titoli
[00303-01.] [Testo originale: Italiano]