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L’UDIENZA GENERALE, 31.01.2001


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa tratta il tema: "Verso cieli nuovi e una terra nuova" (Lettura: 2 Pt 3,8-9.13-14).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. La Seconda Lettera di Pietro, ricorrendo ai simboli caratteristici del linguaggio apocalittico in uso nella letteratura giudaica, addita la nuova creazione quasi come un fiore che sboccia dalle ceneri della storia e del mondo (cfr 3,11-13). È un’immagine che sigilla il libro dell’Apocalisse, quando Giovanni proclama: "Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più" (Ap 21,1). L’apostolo Paolo, nella Lettera ai Romani, descrive la creazione gemente sotto il peso del male, ma destinata ad "essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio" (Rm 8,21).

La Sacra Scrittura inserisce così quasi un filo d’oro in mezzo alle debolezze, miserie, violenze e ingiustizie della storia umana e conduce verso una meta messianica di liberazione e di pace. Su questa solida base biblica, il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna che "anche l’universo visibile è destinato ad essere trasformato, ‘affinché il mondo stesso, restaurato nel suo stato primitivo, sia, senza più alcun ostacolo, al servizio dei giusti’, partecipando alla loro glorificazione in Gesù Cristo risorto" (CCC, 1047; cfr sant’Ireneo, Adv. haer., 5,32,1). Allora finalmente, in un mondo pacificato, "la sapienza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare" (Is 11,9).

2. Questa nuova creazione, umana e cosmica, è inaugurata con la risurrezione di Cristo, primizia di quella trasfigurazione a cui tutti siamo destinati. Lo afferma Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi: "Prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; poi sarà la fine, quando egli consegnerà il Regno a Dio Padre (...). L’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte... perché Dio sia tutto in tutti" (1Cor 15,23-24.26.28).

Certo, è una prospettiva di fede che talora può essere tentata dal dubbio, nell’uomo che vive nella storia sotto il peso del male, delle contraddizioni e della morte. Già la citata Seconda Lettera di Pietro se ne fa carico, riflettendo l’obiezione di quanti sono sospettosi o scettici o persino "schernitori beffardi" e s’interrogano: "Dov’è la promessa della sua venuta? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi tutto rimane come al principio della creazione" (2Pt 3, 3-4).

3. È questo l’atteggiamento scoraggiato di coloro che rinunciano ad ogni impegno nei confronti della storia e della sua trasformazione. Essi sono convinti che nulla può mutare, che ogni sforzo è destinato ad essere vanificato, che Dio è assente e per nulla interessato a questo minuscolo punto dell’universo che è la terra. Già nel mondo greco alcuni pensatori insegnavano questa prospettiva e la Seconda Lettera di Pietro forse reagisce anche a questa visione fatalistica dagli evidenti risvolti pratici. Se, infatti, nulla può cambiare, che senso ha sperare? C’è solo da porsi ai margini della vita, lasciando che il movimento ripetitivo delle vicende umane compia il suo perenne ciclo. Su questa scia molti uomini e donne sono ormai accasciati al bordo della storia, privi di fiducia, indifferenti a tutto, incapaci di lottare e di sperare. La visione cristiana è illustrata, invece, in modo limpido da Gesù allorché, "interrogato dai farisei: ‘Quando verrà il Regno di Dio?’, rispose: ‘Il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o eccolo là. Perché il Regno di Dio è in mezzo a voi!’" (Lc 17,20-21).

4. Alla tentazione di quanti suppongono scenari apocalittici di irruzione del Regno di Dio e di quanti chiudono gli occhi appesantiti dal sonno dell’indifferenza, Cristo oppone la venuta senza clamore dei nuovi cieli e della nuova terra. Tale venuta è simile al nascosto eppur fervido germogliare del seme nella terra (cfr Mc 4,26-29).

Dio, dunque, è entrato nella vicenda umana e nel mondo e procede silenziosamente, attendendo con pazienza l’umanità con i suoi ritardi e condizionamenti. Egli ne rispetta la libertà, la sostiene quando è attanagliata dalla disperazione, la conduce di tappa in tappa e la invita a collaborare al progetto di verità, di giustizia e di pace del Regno. L’azione divina e l’impegno umano devono pertanto intrecciarsi tra loro. "Il messaggio cristiano, lungi dal distogliere gli uomini dal compito di edificare il mondo, lungi dall’incitarli a disinteressarsi del bene dei propri simili, li impegna piuttosto a tutto ciò con un obbligo ancora più stringente" (Gaudium et spes, 34).

5. Si apre, così, davanti a noi un tema di grande rilievo che ha sempre interessato la riflessione e l’opera della Chiesa. Senza cadere negli estremi opposti dell’isolamento sacrale e del secolarismo, il cristiano deve esprimere la sua speranza anche all’interno delle strutture della vita secolare. Se il Regno è divino ed eterno, esso è però seminato nel tempo e nello spazio: è "in mezzo a noi" come dice Gesù.

Il Concilio Vaticano II ha sottolineato con forza questo legame intimo e profondo: "La missione della Chiesa non è soltanto di portare il messaggio di Cristo e la sua grazia agli uomini, ma anche di permeare e perfezionare l’ordine delle realtà temporali con lo spirito evangelico" (Apostolicam actuositatem, 5). L’ordine spirituale e quello temporale, "sebbene siano distinti, tuttavia nell’unico disegno divino sono così legati, che Dio stesso intende ricapitolare in Cristo tutto il mondo per formare una nuova creatura, in modo iniziale su questa terra, in modo perfetto nell’ultimo giorno" (ivi).

Animato da questa certezza, il cristiano cammina con coraggio per le strade del mondo cercando di seguire i passi di Dio e collaborando con lui a far nascere un orizzonte in cui "misericordia e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno" (Sal 85 [84],11).

[00177-01.01[Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

L'Écriture Sainte nous enseigne que l'univers visible est destiné à être libéré de l'esclavage et de la corruption, pour connaître la liberté et la gloire des enfants de Dieu. Affronté aux misères et aux faiblesses de l'histoire, l'homme est tenté d'en douter, de croire que rien ne peut changer et que Dieu est absent de ce monde. Mais si rien ne peut changer, l'espérance n'a plus aucun sens!

Le Christ oppose à ces tentations la venue silencieuse des cieux nouveaux et de la terre nouvelle, comme une semence qui germe et qui grandit. Dieu attend patiemment l'humanité. Il respecte sa liberté, la soutient quand elle désespère, la conduit d'étape en étape et l'invite à collaborer au projet de vérité, de justice et de paix de son Règne. Pour répondre à cet appel, le chrétien doit aussi exprimer son espérance dans les structures de la vie séculière, car il y a un lien étroit et profond entre l'action de Dieu et l'engagement de l'homme.

J'accueille cordialement les francophones présents ce matin. Je salue particulièrement les jeunes du collège Rocroy, de Saint-Léon, et ceux du lycée français de Bruxelles. Que votre pèlerinage vous aide à faire une profonde expérience ecclésiale et à devenir d'ardents témoins du Christ ! À tous, je donne de grand cœur la Bénédiction apostolique.

[00178-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

In the midst of the trials and tribulations of life, Christians look forward in hope to an ultimate future of freedom and peace. Scripture describes this future as "the new heavens and a new earth" (2 Pt 3:13). That new creation has already begun with the Resurrection of Christ, who is the first fruits of the transfiguration to which we are destined. Consequently, as Christians, we know that the Kingdom of God is already in our midst. With full respect for human freedom God works patiently and silently with us, as we cooperate in his plan for the salvation of man, and indeed of the whole of creation. With confidence in God’s help, Christians must work courageously to spread Christ’s message of truth, justice and peace, and in so doing to fill and perfect temporal realities with the Gospel spirit.

I extend a special greeting to the group involved in the pastoral care of Vietnamese communities, and I assure you of my prayers for your people everywhere, who have shown such fidelity to the faith in difficult circumstances. I welcome the groups from Ireland, Denmark and the United States of America. Upon all of you and your families, I invoke the abundant blessings of Almighty God.

[00179-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Schwestern und Brüder!

Von einem neuen Himmel und einer neuen Erde schwärmt die Heilige Schrift, wenn es um das Neue des christlichen Glaubens geht.

Doch die Erfahrung scheint das Gegenteil zu bestätigen: Nach zweitausend Jahren Christentum hätten sich manche größere "Erfolge" erwartet. Nicht wenige stellen die Frage: Ist alles beim Alten geblieben?

Diese Frage ist nicht neu. Schon Jesu Zeitgenossen haben sie gestellt. Der Sohn Gottes antwortete ihnen: "Das Reich Gottes ist schon mitten unter euch" (Lk 17,21).

Das Reich Gottes breitet sich langsam aus. Das liegt nicht an Gott, sondern am Menschen. Gottes Pädagogik achtet die Freiheit des Menschen. Gott überfordert uns nicht. Vielmehr will er, daß wir am Aufbau seines Reiches mitarbeiten. Dabei lautet unser Motto: alles von Gott erwarten im Wissen darum, daß er nichts ohne uns tut.

Mit diesen Gedanken grüße ich alle Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Besonders heiße ich die Schüler des Peter-Josef-Lennie Gymnasiums in Schwedt willkommen. Setzt eure Jugend ein, um am Aufbau des Reiches Gottes mitzuwirken. Euch, Euren Lieben daheim und allen, die mit uns über Radio Vatikan und das Fernsehen verbunden sind, erteile ich von Herzen den Apostolischen Segen.

[00180-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

La promesa de un nuevo cielo y una tierra nueva infunde la firme esperanza en una meta final de justicia y de paz, no obstante las miserias e injusticias de la historia humana. Sobre todo, porque una primicia de esta promesa se ha cumplido ya en la resurrección de Cristo.

Este mensaje levanta el ánimo de los resignados ante la aparente imposibilidad de cambiar nada en este mundo. Al mismo tiempo, amonesta a los que esperan sólo en una venida espectacular e imprevista del Reino de Dios sobre la tierra.

Al contrario, la promesa de Dios lleva al hombre a esforzarse por hacer un mundo cada vez más digno de su verdadero destino. Por eso, como dice el Concilio Vaticano II, la misión de la Iglesia consiste también en "impregnar y perfeccionar con el espíritu evangélico el orden de las realidades temporales" (Apostólicam Actuositatem, 5).

Doy mi cordial bienvenida a los peregrinos de lengua española. De modo especial a los profesores y alumnos de La Coruña y de Santiago de Chile. Invito a todos a no dejarse llevar por la pasividad y el desaliento, sino a colaborar con Dios en su designio de un mundo totalmente renovado.

Muchas gracias por vuestra atención.

[00181-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Queridos Irmãos e Irmãs,

A missão da Igreja consiste não só em levar a mensagem e a graça de Cristo aos homens, mas também em penetrar e aperfeiçoar as realidades temporais com o fermento do Evangelho. É que a obra redentora de Cristo, que por sua natureza visa salvar os homens, compreende também a restauração da ordem temporal. Animado por esta certeza, o cristão caminha pelas estradas do mundo, empenhando-se sem desânimo em ajudar a nascer os novos céus e a nova terra que todos esperamos, onde «habitarão o amor e a fidelidade e se beijarão a justiça e a paz» (Sal 85/84, 11).

Saúdo as pessoas e grupos de língua portuguesa presentes, desejando que esta peregrinação a Roma seja frutuosa para a vossa vida pessoal, familiar e social, encaminhando-a rectamente pelas sendas do Céu. De coração dou-vos a minha Bênção Apostólica.

[00182-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

○ Saluto in lingua italiana

Rivolgo, ora, un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, desidero ricordare il gruppo di fedeli della Diocesi di Susa, venuti per l'Ordinazione episcopale del loro Vescovo Monsignor Alfonso Badini Confalonieri. Carissimi, stringetevi attorno al nuovo vostro Pastore e sotto la sua guida offrite insieme una rinnovata e generosa testimonianza evangelica.

Il mio pensiero va, infine, come di consueto, ai giovani, ai malati ed agli sposi novelli.

Oggi la liturgia fa memoria di San Giovanni Bosco, padre e maestro dei giovani, che annunziò dappertutto il messaggio evangelico con instancabile ardore.

L'esempio e l'intercessione di San Giovanni Bosco incoraggi voi, cari giovani, a vivere in modo autentico e coerente la vocazione cristiana; aiuti voi, cari malati, ad offrire le vostre sofferenze in unione a quelle di Cristo per la salvezza dell'umanità e vi renda lieti nella speranza; sostenga voi, cari sposi novelli, nel reciproco impegno di fedeltà, affinché la vostra famiglia sia sempre aperta al dono della vita e dell'autentico amore.

[00183-01.01] [Testo originale: Italiano]