Alle ore 17.15 di oggi ha luogo, nell'Aula Paolo VI in Vaticano, un momento di festa dei bambini con il Santo Padre Giovanni Paolo II, a conclusione del Grande Giubileo dell’Anno 2000.
All'incontro, dal tema "Seguendo la cometa", si esibiscono il Coro "Mariele Ventre" dell’Antoniano, il Coro giovanile di Odessa (Ucraina) e il Coro polacco "Arca di Noè"; nonché il gruppo di cantori e danzatori "Manila Children Choir";"Casa della Sonrisa de Mariele"; il gruppo di danzatori provenienti dallo Zimbabwe e il gruppo Folk "Maori" della Nuova Zelanda.
Nel corso della festa, i bambini offrono al Papa oltre ai canti e alle danze anche dei doni e delle intenzioni in varie lingue.
Pubblichiamo di seguito le parole che il Santo Padre rivolge ai presenti al termine dell’Incontro di festa:
● DISCORSO DEL SANTO PADRE
Carissimi bambini e ragazzi, con grande gioia vi accolgo!
1. Che gioia è per me trovarmi in mezzo a voi questa sera! Grazie per questa bella festa che avete organizzato proprio alla fine del Giubileo. Vi saluto tutti con grande affetto: voi, che siete qui nell'Aula Paolo VI, e voi che siete uniti a noi grazie alla televisione. Ringrazio, a questo proposito, la RAI, che durante l'intero Anno giubilare ha curato molte trasmissioni e collegamenti radiofonici e televisivi.
Con i bambini si è aperto l'Anno Santo; ed era giusto che con loro anche si concludesse. Questo è un segno positivo di speranza, un concreto augurio di vita. E' soprattutto un omaggio ai bambini, che Gesù prediligeva e dai quali amava essere circondato. Alla gente e ai suoi discepoli Egli indicava i piccoli come modello per entrare nel Regno dei cieli.
Cari amici! La vostra festa ha come titolo "Seguendo la cometa" e richiama alla mente la solennità dell'Epifania del Signore, che celebreremo domani. La cometa fa pensare ai Magi, personaggi misteriosi di cui parla il Vangelo, sapienti, colti, esperti in astronomia. A ben vedere, però essi avevano un cuore di bambino, affascinato dal mistero; e furono pronti a raccogliere l'invito della stella e a lasciare tutto per andare ad adorare il Re dei Giudei, nato a Betlemme.
2. Cari amici, voi, che oggi siete bambini e ragazzi, formerete domani la prima generazione di cristiani adulti del terzo millennio. Quanto grande è la vostra responsabilità! Voi sarete i protagonisti del prossimo Giubileo, nell'anno duemila venticinque. Allora sarete grandi: magari avrete formato una vostra famiglia, oppure avrete abbracciato la vita sacerdotale o vi sarete consacrati ad una speciale missione nella Chiesa al servizio di Dio e dei fratelli.
Ed io, che ho avuto la grande soddisfazione di introdurre la Chiesa nel terzo millennio, guardo a voi con il cuore pieno di speranza. Nei vostri occhi, nei vostri teneri volti mi sembra già di intravedere il traguardo del prossimo Giubileo. Guardo lontano e prego per voi. Conservate, cari ragazzi, alta e luminosa la lampada della fede, che questa sera in modo ideale affido a voi e ai vostri coetanei di ogni parte della terra. Con questa luce, illuminate le strade della vita, incendiate di amore il mondo!
La Madonna vi accompagni ed io con affetto vi benedico.
[00027-01.05] [Testo originale: Italiano]