GIUBILEO DEI VESCOVI: ATTO DI AFFIDAMENTO A MARIA SANTISSIMA ● TESTO ORIGINALE IN LINGUA ITALIANA
● TESTO IN LINGUA INGLESE
● TESTO IN LINGUA FRANCESE
● TESTO IN LINGUA TEDESCA
● TESTO IN LINGUA SPAGNOLA
● TESTO IN LINGUA PORTOGHESE
● TESTO IN LINGUA POLACCA
Al termine della Santa Messa celebrata questa mattina in Piazza San Pietro per il Giubileo dei Vescovi, prima di guidare la recita dell’Angelus, davanti all’Immagine della Beata Vergine di Fatima il Papa pronuncia - insieme a tutti i Vescovi presenti - l’Atto di Affidamento a Maria.
Ne riportiamo di seguito il testo:
● TESTO ORIGINALE IN LINGUA ITALIANA
1. "Donna, ecco il tuo figlio!" (Gv 19, 26)
Mentre volge al termine questo Anno Giubilare,
in cui Tu, o Madre, ci hai nuovamente offerto Gesù,
il frutto benedetto del tuo grembo purissimo,
il Verbo fatto carne, il Redentore del mondo,
risuona particolarmente dolce per noi questa sua parola
che a Te ci rinvia, facendoti nostra Madre:
"Donna, ecco il tuo figlio!".
Affidando a Te l'apostolo Giovanni,
e con lui i figli della Chiesa, anzi gli uomini tutti,
Cristo non attenuava, ma piuttosto ribadiva,
il suo ruolo esclusivo di Salvatore del mondo.
Tu sei splendore che nulla toglie alla luce di Cristo,
perché esisti in Lui e per Lui.
Tutto in Te è "fiat": Tu sei l'Immacolata,
sei trasparenza e pienezza di grazia.
Ecco, dunque, i tuoi figli, raccolti intorno a Te,
all’alba del nuovo Millennio.
La Chiesa oggi con la voce del Successore di Pietro,
a cui s’unisce quella di tanti Pastori
qui convenuti da ogni parte del mondo,
cerca rifugio sotto la tua protezione materna
ed implora con fiducia la tua intercessione
di fronte alle sfide che il futuro nasconde.
2. Tanti in questo anno di grazia
hanno vissuto, e stanno vivendo,
la gioia sovrabbondante della misericordia
che il Padre ci ha donato in Cristo.
Nelle Chiese particolari sparse nel mondo,
e ancor più in questo centro della cristianità,
le più svariate categorie di persone
hanno accolto questo dono.
Qui ha vibrato l'entusiasmo dei giovani,
qui si è levata l'implorazione degli ammalati.
Qui sono passati sacerdoti e religiosi,
artisti e giornalisti,
uomini del lavoro e della scienza,
bambini e adulti,
e tutti, nel tuo Figlio diletto, hanno riconosciuto
il Verbo di Dio, fatto carne nel tuo seno.
Ottienici, o Madre, con la tua intercessione,
che i frutti di quest'Anno non vadano dispersi,
e i semi di grazia si sviluppino
fino alla piena misura della santità,
a cui tutti siamo chiamati.
3. Vogliamo oggi affidarti il futuro che ci attende,
chiedendoti d’accompagnarci nel nostro cammino.
Siamo uomini e donne di un'epoca straordinaria,
tanto esaltante quanto ricca di contraddizioni.
L'umanità possiede oggi strumenti d’inaudita potenza:
può fare di questo mondo un giardino,
o ridurlo a un ammasso di macerie.
Ha acquistato straordinarie capacità d’intervento
sulle sorgenti stesse della vita:
può usarne per il bene, dentro l'alveo della legge morale,
o può cedere all'orgoglio miope
di una scienza che non accetta confini,
fino a calpestare il rispetto dovuto ad ogni essere umano.
Oggi come mai nel passato,
l'umanità è a un bivio.
E, ancora una volta, la salvezza è tutta e solo,
o Vergine Santa, nel tuo figlio Gesù.
4. Per questo, Madre, come l'Apostolo Giovanni,
noi vogliamo, prenderti nella nostra casa (cf Gv 19, 27),
per imparare da Te a conformarci al tuo Figlio.
"Donna, ecco i tuoi figli!".
Siamo qui, davanti a Te,
per affidare alla tua premura materna
noi stessi, la Chiesa, il mondo intero.
Implora per noi il Figlio tuo diletto,
perché ci doni in abbondanza lo Spirito Santo,
lo Spirito di verità che è sorgente di vita.
Accoglilo per noi e con noi,
come nella prima comunità di Gerusalemme,
stretta intorno a Te nel giorno di Pentecoste (cf At 1, 14).
Lo Spirito apra i cuori alla giustizia e all'amore,
induca le persone e le nazioni alla reciproca comprensione
e ad una ferma volontà di pace.
Ti affidiamo tutti gli uomini, a cominciare dai più deboli:
i bimbi non ancora venuti alla luce
e quelli nati in condizioni di povertà e di sofferenza,
i giovani alla ricerca di senso,
le persone prive di lavoro
e quelle provate dalla fame e dalla malattia.
Ti affidiamo le famiglie dissestate,
gli anziani privi di assistenza
e quanti sono soli e senza speranza.
5. O Madre, che conosci le sofferenze
e le speranze della Chiesa e del mondo,
assisti i tuoi figli nelle quotidiane prove
che la vita riserva a ciascuno
e fa’ che, grazie all’impegno di tutti,
le tenebre non prevalgano sulla luce.
A Te, aurora della salvezza, consegniamo
il nostro cammino nel nuovo Millennio,
perché sotto la tua guida
tutti gli uomini scoprano Cristo,
luce del mondo ed unico Salvatore,
che regna col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
[02008-01.01] [Testo originale: Italiano]
● TESTO IN LINGUA INGLESE
1. "Woman, behold your Son!" (Jn 19:26).
As we near the end of this Jubilee Year,
when you, O Mother, have offered us Jesus anew,
the blessed fruit of your womb most pure,
the Word made flesh, the world’s Redeemer,
we hear more clearly the sweet echo of his words
entrusting us to you, making you our Mother:
"Woman, behold your Son!"
When he entrusted to you the Apostle John,
and with him the children of the Church and all people,
Christ did not diminish but affirmed anew
the role which is his alone as the Saviour of the world.
You are the splendour which in no way dims the light of Christ,
for you exist in him and through him.
Everything in you is fiat: you are the Immaculate One,
through you there shines the fullness of grace.
Here, then, are your children, gathered before you
at the dawn of the new millennium.
The Church today, through the voice of the Successor of Peter,
in union with so many Pastors assembled here
from every corner of the world,
seeks refuge in your motherly protection
and trustingly begs your intercession
as she faces the challenges which lie hidden in the future.
2. In this year of grace, countless people have known
the overflowing joy of the mercy
which the Father has given us in Christ.
In the particular Churches throughout the world,
and still more in this centre of Christianity,
the widest array of people have accepted this gift.
Here the enthusiasm of the young rang out,
here the sick have lifted up their prayer.
Here have gathered priests and religious,
artists and journalists,
workers and people of learning,
children and adults,
and all have acknowledged in your beloved Son
the Word of God made flesh in your womb.
O Mother, intercede for us,
that the fruits of this Year will not be lost
and that the seeds of grace will grow
to the full measure of the holiness
to which we are all called.
3. Today we wish to entrust to you the future that awaits us,
and we ask you to be with us on our way.
We are the men and women of an extraordinary time,
exhilarating yet full of contradictions.
Humanity now has instruments of unprecedented power:
we can turn this world into a garden,
or reduce it to a pile of rubble.
We have devised the astounding capacity
to intervene in the very well-springs of life:
man can use this power for good, within the bounds of the moral law,
or he can succumb to the short-sighted pride
of a science which accepts no limits,
but tramples on the respect due to every human being.
Today as never before in the past,
humanity stands at a crossroads.
And once again, O Virgin Most Holy,
salvation lies fully and uniquely in Jesus, your Son.
4. Therefore, O Mother, like the Apostle John,
we wish to take you into our home (cf. Jn 19:27),
that we may learn from you to become like your Son.
"Woman, behold your son!"
Here we stand before you
to entrust to your maternal care
ourselves, the Church, the entire world.
Plead for us with your beloved Son
that he may give us in abundance the Holy Spirit,
the Spirit of truth which is the fountain of life.
Receive the Spirit for us and with us,
as happened in the first community gathered round you
in Jerusalem on the day of Pentecost (cf. Acts 1:14).
May the Spirit open our hearts to justice and love,
and guide people and nations to mutual understanding
and a firm desire for peace.
We entrust to you all people, beginning with the weakest:
the babies yet unborn,
and those born into poverty and suffering,
the young in search of meaning,
the unemployed,
and those suffering hunger and disease.
We entrust to you all troubled families,
the elderly with no one to help them,
and all who are alone and without hope.
5. O Mother, you know the sufferings
and hopes of the Church and the world:
come to the aid of your children in the daily trials
which life brings to each one,
and grant that, thanks to the efforts of all,
the darkness will not prevail over the light.
To you, Dawn of Salvation, we commit
our journey through the new Millennium,
so that with you as guide
all people may know Christ,
the light of the world and its only Saviour,
who reigns with the Father and the Holy Spirit
for ever and ever. Amen.
[02008-02.01] [Original text: Italian]
● TESTO IN LINGUA FRANCESE
1. «Femme, voici ton Fils !» (Jn 19, 26)
Tandis qu’arrive à son terme l’Année jubilaire,
au cours de laquelle Toi, ô Mère, tu nous as offert à nouveau Jésus,
le fruit béni de ton sein très pur,
le Verbe fait chair, le Rédempteur du monde,
ces paroles: "Femme, voici ton Fils !" se font pour nous
particulièrement douces,
paroles qui nous renvoient à Toi, te constituant notre Mère.
En te confiant l’Apôtre Jean,
et avec lui les fils de l’Église, et même tous les hommes,
le Christ, loin d’atténuer son rôle exclusif de Sauveur du monde,
le confirmait.
Tu es la splendeur qui n’ôte rien à la lumière du Christ,
car tu existes en Lui et par Lui.
En Toi, tout est "fiat": tu es l’Immaculée,
tu es transparence et plénitude de grâce.
Voici donc tes enfants rassemblés autour de Toi,
à l’aube du nouveau millénaire.
Aujourd’hui, par la voix du Successeur de Pierre,
à laquelle s’unit celle de nombreux Pasteurs
rassemblés ici de toutes les parties du monde,
l’Église cherche à se réfugier sous ta protection maternelle
et implore avec confiance ton intercession
face aux défis de l’avenir.
2. En cette année de grâce, de nombreuses personnes
ont vécu, et vivent actuellement,
la joie surabondante de la miséricorde
que le Père nous a donnée dans le Christ.
Dans les Églises particulières répandues à travers le monde,
et plus encore ici au centre de la chrétienté,
les catégories les plus diverses de personnes
ont accueilli ce don.
Ici même, l’enthousiasme des jeunes a retenti,
ici même, s’est élevé le cri implorant des malades.
Ici même, sont venus des prêtres et des religieux,
des artistes et des journalistes,
des travailleurs et des hommes de science,
des enfants et des adultes,
et tous ont reconnu dans ton Fils bien-aimé
le Verbe de Dieu, fait chair en ton sein.
Obtiens pour nous, ô Mère, par ton intercession,
que les fruits de cette Année ne soient pas perdus,
et que les germes de grâce se développent
jusqu’à la pleine mesure de la sainteté,
à laquelle nous sommes tous appelés.
3. Aujourd’hui, nous voulons te confier l’avenir qui nous attend,
te demandant de nous accompagner sur le chemin.
Nous sommes les hommes et les femmes d’une époque extraordinaire,
aussi exaltante que riche de contradictions.
Aujourd’hui, l’humanité possède des moyens de puissance inouïe:
elle peut faire de ce monde un jardin,
ou le réduire à un amas de cendres.
Elle a acquis des capacités extraordinaires d’intervention
sur les sources mêmes de la vie:
elle peut en user pour le bien, dans le cadre de la loi morale,
ou bien céder à l’orgueil aveugle
d’une science qui n’accepte pas de limite,
au point de bafouer le respect dû à tout être humain.
Aujourd’hui plus que jamais,
l’humanité est à une croisée de chemins.
Et, une fois encore, le salut est entièrement et seulement,
ô Vierge Sainte, dans ton Fils Jésus.
4. C’est pourquoi, ô Mère, comme l’Apôtre Jean,
nous voulons te recevoir chez nous (cf. Jn 19, 27),
pour que tu nous apprennes à nous conformer à ton Fils.
«Femme, voici tes fils!»
Nous sommes ici, devant toi,
pour confier à tes soins maternels
nous-mêmes, l’Église, le monde entier.
Implore pour nous ton Fils bien-aimé,
afin qu’il nous donne en abondance l’Esprit Saint,
l’Esprit de vérité qui est source de vie.
Accueille-le pour nous et avec nous,
comme au temps de la première communauté de Jérusalem,
rassemblée autour de toi le jour de la Pentecôte (cf. Ac 1, 14).
Que l’Esprit ouvre les cœurs à la justice et à l’amour,
qu’il conduise les personnes et les nations à la compréhension réciproque
et à une ferme volonté de paix.
Nous te confions tous les hommes, à commencer par les plus faibles:
les enfants non encore venus au jour
et ceux qui sont nés dans des conditions de pauvreté et de souffrance,
les jeunes à la recherche de sens,
les personnes privées de travail
et celles qui sont éprouvées par la faim et la maladie.
Nous te confions les familles désagrégées,
les personnes âgées privées d’assistance
et tous ceux qui sont seuls et sans espérance.
5. Ô Mère, Toi qui connais les souffrances
et les espérances de l’Église et du monde,
assiste tes enfants dans les épreuves quotidiennes
que la vie réserve à chacun
et fais que, grâce aux efforts de tous,
les ténèbres ne l’emportent pas sur la lumière.
À toi, aurore du salut, nous confions
notre marche dans le nouveau millénaire,
afin que, sous ta conduite,
tous les hommes découvrent le Christ,
lumière du monde et unique Sauveur,
qui règne avec le Père et l’Esprit Saint
pour les siècles des siècles. Amen.
[02008-03.01] [Texte original: Italien]
● TESTO IN LINGUA TEDESCA
1. "Frau, siehe, dein Sohn!" (Joh 19,26).
Das Heilige Jahr geht dem Ende zu.
Du, Mutter, hast uns während dieses Jubiläums Jesus gezeigt,
die gebenedeite Frucht deines reinen Leibes,
das Wort, das Fleisch geworden ist, den Erlöser der Welt.
Sein Wort, das uns auf dich hinweist und
dich zu unserer Mutter macht, klingt wohl in unseren Ohren:
"Frau, siehe, dein Sohn!".
Indem er dir den Apostel Johannes und mit ihm
die Söhne und Töchter der Kirche, ja alle Menschen anvertraute,
verringerte Christus seine ausschließliche Rolle
als Erlöser der Welt nicht, sondern bekräftigte sie.
Du bist der Glanz, der das Licht Christi nicht mindert,
denn du lebst in ihm und durch ihn.
Dein ganzes Sein ist Zustimmung: "fiat". Du bist die Unbefleckte,
du bist die Fülle und der Widerschein der Gnade.
Sieh da, deine Söhne und Töchter, die beim Anbruch
des neuen Jahrtausends hier um dich versammelt sind.
Durch die Stimme des Nachfolgers Petri
im Verein mit den Stimmen der Bischöfe,
die aus allen Teilen der Welt hier zusammengekommen sind,
sucht die Kirche heute bei dir Zuflucht.
Sie stellt sich unter deinen mütterlichen Schutz.
Sie bittet vertrauensvoll um deine Fürsprache
angesichts der Herausforderungen der Zukunft.
2. In diesem Gnadenjahr erlebten und erleben
noch viele Menschen
die überströmende Freude des Erbarmens,
das der Vater uns in Christus geschenkt hat.
In den Teilkirchen, die über die ganze Erde verstreut sind,
und mehr noch hier, im Zentrum der Christenheit,
haben Menschen aller Klassen
dieses Geschenk in Empfang genommen.
Hier glühten die Jugendlichen vor Begeisterung.
Hier beteten und flehten die Kranken.
Hierher kamen Priester und Ordensleute,
Künstler und Journalisten,
Menschen aus der Welt der Arbeit, der Technik und Wissenschaft,
Kinder und Erwachsene.
Alle erkannten in deinem geliebten Sohn
das Wort Gottes, das in deinem Schoß Fleisch geworden ist.
Erflehe, o Mutter, durch deine Fürsprache,
daß die Früchte dieses Jahres nicht verloren gehen,
und daß die Samenkörner der Gnade
sich bis zum Vollmaß der Heiligkeit entwickeln,
zu der wir alle berufen sind.
3. Wir wollen dir heute die Zukunft anvertrauen, die vor uns liegt.
Wir bitten dich, uns auf unserem Weg zu begleiten.
Wir Männer und Frauen leben in einer außergewöhnlichen Zeit,
die zugleich verheißungsvoll und schwierig ist.
Die Menschheit besitzt heute niedagewesene Mittel zur Macht:
Sie ist imstande,
diese Welt zu einem blühenden Garten zu machen
oder sie völlig zu zerstören.
Die Menschheit hat die außerordentliche Fähigkeit erlangt,
sogar in die Anfänge des Lebens einzugreifen.
Sie kann dies zum Wohl aller im Rahmen
des Moralgesetzes nutzen
oder dem kurzsichtigen Hochmut einer Wissenschaft nachgeben,
die keine Grenzen anerkennt und
sogar die gebührende Achtung
vor jedem Menschenleben verweigert.
Die Menschheit steht heute
an einem Scheideweg wie nie zuvor.
Die Rettung, o heiligste Jungfrau,
ist wiederum dein Sohn Jesus allein.
4. Deshalb wollen wir dich, Mutter, wie der Apostel Johannes
bei uns aufnehmen (vgl. Joh 19,27),
um von dir zu lernen, deinem Sohn ähnlich zu werden.
"Frau, siehe, deine Söhne und Töchter!"
Wir stehen hier vor dir
und wollen uns selbst, die Kirche und die ganze Welt
deinem mütterlichen Schutz anvertrauen.
Bitte deinen Sohn für uns,
daß er uns den Heiligen Geist in Fülle schenke,
den Geist, der Wahrheit, aus dem das Leben hervorgeht.
Empfange ihn für uns und mit uns
wie in der Urgemeinde von Jerusalem,
die sich am Pfingsttag um dich geschart hat (vgl. Apg 1,14).
Der Geist Gottes öffne die Herzen
für die Liebe und Gerechtigkeit.
Er wecke in den Personen und Nationen
gegenseitiges Verständnis
und den festen Willen zum Frieden.
Wir vertrauen dir alle Menschen an, zuerst die schutzlosesten:
die Kinder, die noch nicht zur Welt gekommen sind,
und die Kinder, die in Armut und Leid geboren werden;
die Jugendlichen,
die auf der Suche nach einem Lebensziel sind;
die Menschen ohne Arbeit
und diejenigen, die Hunger und Krankheit erleiden.
Wir vertrauen dir die zerrütteten Familien an,
die Alten, denen niemand beisteht,
und alle, die verlassen und ohne Hoffnung sind.
5. Mutter, du kennst die Leiden und
Hoffnungen der Kirche und der Welt.
Steh deinen Söhnen und Töchtern in den Prüfungen bei,
die der Lebensalltag für jeden bereithält.
Gib, daß dank des gemeinsamen Bemühens aller
die Finsternis nicht über das Licht siegt.
Dir, Morgenröte der Erlösung, vertrauen wir
unseren Weg ins neue Jahrtausend an,
damit alle Menschen unter deiner Führung Christus finden,
das Licht der Welt und den einzigen Erlöser,
der herrscht mit dem Vater und dem Heiligen Geist
in Ewigkeit. Amen.
[02008-05.01] [Originalsprache: Italienisch]
● TESTO IN LINGUA SPAGNOLA
1. "¡Mujer, ahí tienes a tu hijo!" (Jn 19, 26).
Mientras se acerca el final de este Año Jubilar,
en el que tú, Madre, nos ha ofrecido de nuevo a Jesús,
el fruto bendito de tu purísimo vientre,
el Verbo hecho carne, el Redentor del mundo,
resuena con especial dulzura para nosotros esta palabra suya
que nos conduce hacia ti, al hacerte Madre nuestra:
"¡Mujer, ahí tienes a tu hijo!".
Al encomendarte al apóstol Juan,
y con él a los hijos de la Iglesia,
más aún a todos los hombres,
Cristo no atenuaba, sino que confirmaba,
su papel exclusivo como Salvador del mundo.
Tú eres esplendor que no ensombrece la luz de Cristo,
porque vives en Él y para Él.
Todo en ti es « fiat »: Tú eres la Inmaculada,
eres transparencia y plenitud de gracia.
Aquí estamos, pues, tus hijos, reunidos en torno a ti
en el alba del nuevo Milenio.
Hoy la Iglesia, con la voz del Sucesor de Pedro,
a la que se unem tantos Pastores
provenientes de todas las partes del mundo,
busca amparo bajo tu materna protección
e implara confiada tu intercesión
ante los desafíos ocultos del futuro.
2. Son muchos los que, en este año de gracia,
han vivido y están viviendo
la alegría desbordante de la misericordia
que el Padre nos ha dado en Cristo.
En las Iglesias particulares esparcidas por el mundo
y, aún más, en este centro del cristianismo,
muchas clases de personas
han acogido este don.
Aquí ha vibrado el entusiasmo de los jóvenes,
aquí se ha elevado la súplica de los enfermos.
Por aquí han pasado sacerdotes y religiosos,
artistas y periodistas,
hombres del trabajo y de la ciencia,
niños y adultos,
y todos ellos han reconocido en tu amado Hijo
al Verbo de Dios, encarnado en tu seno.
Haz, Madre, con tu intercesión,
que los frutos de este Año no se disipen,
y que las semillas de gracia se desarrollen
hasta alcanzar plenamente la santidad,
a la que todos estamos llamados.
3. Hoy queremos confiarte el futuro que nos espera,
rogándote que nos acompañes en nuestro camino.
Somos hombres y mujeres de una época extraordinaria,
tan apasionante como rica de contradicciones.
La humanidad posee hoy instrumentos de potencia inaudita.
Puede hacer de este mundo un jardín
o reducirlo a un cúmulo de escombros.
Ha logrado una extraordinaria capacidad de intervenir
en las fuentes mismas de la vida:
Puede usarlas para el bien,
dentro del marco de la ley moral,
o ceder al orgullo miope
de una ciencia que no acepta límites,
llegando incluso a pisotear
el respeto debido a cada ser humano.
Hoy, como nunca en el pasado,
la humanidad está en una encrucijada.
Y, una vez más, la salvación está sólo y enteramente,
oh Virgen Santa, en tu hijo Jesús.
4. Por esto, Madre, como el apóstol Juan,
nosotros queremos acogerte en nuestra casa (cf. Jn 19, 27),
para aprender de ti a ser como tu Hijo.
"¡Mujer, aquí tienes a tus hijos!"
Estamos aquí, ante ti,
para confiar a tus cuidados maternos
a nosotros mismos, a la Iglesia y al mundo entero.
Ruega por nosotros a tu querido Hijo,
para que nos dé con abundancia el Espíritu Santo,
el Espíritu de verdad que es fuente de vida.
Acógelo por nosotros y con nosotros,
como en la primera comunidad de Jerusalén,
reunida en torno a ti el día de Pentecostés (cf. Hch 1, 14).
Que el Espíritu abra los corazones a la justicia y al amor,
guíe a las personas y las naciones
hacia una comprensión recíproca
y hacia un firme deseo de paz.
Te encomendamos a todos los hombres,
comenzando por los más débiles:
a los niños que aún no han visto la luz
y a los que han nacido en medio de la pobreza y el sufrimiento;
a los jóvenes en busca de sentido,
a las personas que no tienen trabajo
y a las que padecen hambre o enfermedad.
Te encomendamos a las familias rotas,
a los ancianos que carecen de asistencia
y a cuantos están solos y sin esperanza.
5. Oh Madre, que conoces los sufrimientos
y las esperanzas de la Iglesia y del mundo,
ayuda a tus hijos en las pruebas cotidianas
que la vida reserva a cada uno
y haz que, por el esfuerzo de todos,
las tinieblas no prevalezcan sobre la luz.
A ti, aurora de la salvación, confiamos
nuestro camino en el nuevo Milenio,
para que bajo tu guía
todos los hombres descubran a Cristo,
luz del mundo y único Salvador,
que reina con el Padre y el Espíritu Santo
por los silos de los siglos. Amén.
[02008-04.01] [Texto original: Italiano]
● TESTO IN LINGUA PORTOGHESE
1. "Mulher, eis aí o teu filho!" (Jo 19, 26)
Quando já se aproxima o termo deste Ano Jubilar,
no qual Tu, ó Mãe, nos deste novamente Jesus,
o fruto bendito do teu ventre puríssimo,
o Verbo encarnado, o Redentor do mundo,
é-nos particularmente doce ouvir esta palavra
com que Ele nos entrega a Ti, tornando-Te nossa Mãe:
"Mulher, eis aí o teu filho!"
Confiando-Te o apóstolo João,
e com ele os filhos da Igreja, e mesmo todos os homens,
Cristo, longe de atenuar, reiterava
o seu papel exclusivo de Salvador do mundo.
Tu és esplendor que nada tira à luz de Cristo,
porque existes n'Ele e por Ele.
Em Ti, tudo é um "fiat", "faça-se": Tu és a Imaculada,
és transparência e plenitude de graça.
Assim, eis aqui os teus filhos, congregados ao teu redor,
ao alvorecer do novo Milénio.
A Igreja, hoje, pela voz do Sucessor de Pedro,
à qual se junta a de tantos Pastores
aqui reunidos das várias partes do mundo,
procura refúgio sob a tua materna protecção
e implora confiadamente a tua intercessão
perante os desafios que o futuro encerra.
2. Muitos, neste ano de graça,
viveram e continuam a viver
a alegria superabundante da misericórdia
que o Pai nos concedeu em Cristo.
Nas Igrejas particulares espalhadas pelo mundo,
e ainda mais neste centro da cristandade,
acolheram este dom
as mais variadas categorias de pessoas.
Aqui vibrou o entusiasmo dos jovens,
daqui se elevou a súplica dos doentes.
Por aqui passaram sacerdotes e religiosos,
artistas e jornalistas,
os homens do trabalho e da ciência,
crianças e adultos,
e todos reconheceram, no teu amado Filho,
o Verbo de Deus, feito carne no teu seio.
Com a tua intercessão, ó Mãe, faz
que não se percam os frutos deste Ano,
e que as sementes de graça se desenvolvam
até à medida plena da santidade
à qual todos somos chamados.
3. Queremos, hoje, consagrar-Te o futuro que nos espera,
pedindo-Te que nos acompanhes no nosso caminho.
Somos homens e mulheres dum período extraordinário,
tão cheio de triunfos como de contradições.
A humanidade possui, hoje, instrumentos de força inaudita:
pode fazer deste mundo um jardim,
ou reduzi-lo a um amontoado de ruínas.
Conseguiu uma capacidade extraordinária de intervenção
sobre as próprias fontes da vida:
pode usá-la para o bem, dentro das margens da lei moral,
ou ceder ao orgulho míope
duma ciência que não aceita confins,
até espezinhar o respeito devido a todo o ser humano.
Hoje, como nunca no passado,
a humanidade encontra-se numa encruzilhada.
E, uma vez mais, a salvação está total e unicamente,
ó Virgem Santa, no teu Filho Jesus.
4. Por isso, Mãe, tal como o Apóstolo João,
queremos receber-Te na nossa casa (cf. Jo 19, 27),
para aprendermos de Ti a conformar-nos com o teu Filho.
"Mulher, eis aqui os teus filhos!"
Viemos à tua presença
para consagrar à tua solicitude materna
nós mesmos, a Igreja, o mundo inteiro.
Intercede por nós junto do teu amado Filho
para que nos dê o Espírito Santo em abundância,
o Espírito de verdade que é fonte de vida.
Acolhe-O por nós e connosco,
como na primeira comunidade de Jerusalém,
aconchegada ao teu redor no dia de Pentecostes (cf. Act 1, 14).
O Espírito abra os corações à justiça e ao amor,
incite os indivíduos e as nações à mútua compreensão
e a uma vontade firme de paz.
Nós Te consagramos todos os homens, a começar pelos mais débeis:
as crianças que ainda não foram dadas à luz
e as nascidas em condições de pobreza e de sofrimento,
os jovens à procura de um sentido,
as pessoas carecidas de emprego
e atribuladas pela fome e pela doença.
Consagramos-Te as famílias em crise,
os anciãos sem assistência
e quantos vivem sozinhos e sem esperança.
5. Ó Mãe que conheces os sofrimentos
e as esperanças da Igreja e do mundo,
assiste os teus filhos nas provas quotidianas
que a vida reserva a cada um
e faz com que, graças ao esforço de todos,
as trevas não prevaleçam sobre a luz.
A Ti, aurora da salvação, entregamos
o nosso caminho no novo Milénio,
para que, sob a tua guia,
todos os homens descubram Cristo,
luz do mundo e único Salvador,
que reina com o Pai e o Espírito Santo
pelos séculos dos séculos. Amen.
[02008-06.01] [Texto original: Italiano]
● TESTO IN LINGUA POLACCA
1. «Niewiasto, oto syn Twój!» (J 19, 26).
Gdy zbliża się ku końcowi Rok Jubileuszowy,
w którym Ty, o Matko, na nowo ofiarowałaś nam Jezusa,
błogosławiony owoc Twego przeczystego łona,
wcielone Słowo, Odkupiciela świata,
szczególne wzruszenie budzą w nas te słowa,
bo kierują nasze myśli ku Tobie i czynią Cię naszą Matką:
«Niewiasto, oto syn Twój!»
Zawierzając Ci apostoła Jana,
a wraz z nim synów Kościoła i wszystkich ludzi,
Chrystus nie umniejszył, ale raczej potwierdził
swą rolę jedynego Zbawiciela świata.
Ty jesteś blaskiem, który nie przyćmiewa światłości Chrystusa,
bo istniejesz w Nim i przez Niego.
Całą swą istotą mówisz «fiat»: Tyś jest Niepokalana,
w Tobie jaśnieje pełnia łaski.
I oto Twoje dzieci gromadzą się wokół Ciebie
u zarania nowego Millennium.
Głosem Następcy Piotra,
z którym łączą się liczni pasterze,
przybyli tu z wszystkich części świata,
Kościół z ufnością błaga Cię dziś o wstawiennictwo,
uciekając się pod Twoją macierzyńską opiekę
w obliczu wyzwań, jakie kryje przyszłość.
2. W tym roku łaski
wielu zaznało i nadal zaznaje
przeobfitej radości z daru miłosierdzia,
którego Ojciec udzielił nam w Chrystusie.
W Kościołach partykularnych rozsianych po świecie,
a zwłaszcza tutaj, w centrum chrześcijaństwa,
wiele różnych grup wiernych przyjęło ten dar.
To miejsce rozbrzmiewało entuzjazmem młodzieży,
stąd zanosili swoje modlitwy chorzy.
Tędy przeszli kapłani i zakonnicy,
artyści i dziennikarze,
ludzie pracy i nauki,
dzieci i dorośli,
i wszyscy rozpoznali w Twoim umiłowanym Synu
Słowo Boże, które stało się ciałem w Twoim łonie.
Swoim wstawiennictwem wyjednaj nam, o Matko,
aby owoce tego Roku nie zostały zmarnowane,
a ziarna łaski rozwijały się
aż do pełnej miary świętości,
do jakiej wszyscy jesteśmy powołani.
3. Pragniemy Ci dzisiaj zawierzyć przyszłość, która nas czeka,
prosząc Cię, byś towarzyszyła nam w drodze.
Żyjemy w niezwykłej epoce,
porywającej i zarazem pełnej sprzeczności.
Ludzkość dysponuje dziś niesłychanie skutecznymi środkami,
którymi może zamienić świat w kwitnący ogród
albo obrócić go w ruinę.
Posiadła niezwykłe możliwości oddziaływania
na same ródła życia:
może je wykorzystywać ku dobru,
w granicach zakreślonych przez prawo moralne,
ale może też iść za głosem krótkowzrocznej pychy,
która każe nauce odrzucać wszelkie ograniczenia
i prowadzi ją nawet do podeptania szacunku należnego każdej istocie ludzkiej.
Dzisiaj bardziej niż kiedykolwiek w przeszłości
ludzkość stoi na rozdrożu.
Także teraz, Najświętsza Panno,
zbawienie jest tylko i wyłącznie w Twoim Synu Jezusie.
4. Dlatego, Matko, pragniemy zabrać Cię do siebie
jak apostoł Jan (por. J 19, 27),
aby uczyć się od Ciebie, jak naśladować Twego Syna.
«Niewiasto, oto dzieci Twoje!»
Stajemy tutaj przed Tobą,
aby zawierzyć Twojej macierzyńskiej opiece
samych siebie, Kościół i cały świat.
Proś za nami Twego umiłowanego Syna,
aby udzielił nam obficie Ducha Świętego,
Ducha prawdy, który jest ródłem życia.
Przyjmij Go dla nas i z nami,
jak w pierwotnej wspólnocie jerozolimskiej,
zgromadzonej wokół Ciebie w dniu Pięćdziesiątnicy (por. Dz 1, 14).
Niech Duch otworzy serca na sprawiedliwość i miłość,
niech prowadzi ludzi i narody ku wzajemnemu zrozumieniu
i wzbudza w nich stanowczą wolę pokoju.
Zawierzamy Ci wszystkich ludzi, poczynając od najsłabszych:
dzieci, które jeszcze nie przyszły na świat
oraz te, które narodziły się pośród ubóstwa i cierpienia,
młodych poszukujących sensu,
ludzi pozbawionych pracy,
nękanych przez głód i choroby.
Zawierzamy Ci rozbite rodziny,
starców pozbawionych opieki
i wszystkich, którzy są samotni i nie mają nadziei.
5. O Matko, która znasz cierpienia
i nadzieje Kościoła i świata,
wspomagaj swoje dzieci w codziennych próbach,
jakich życie nie szczędzi nikomu,
i spraw, aby dzięki wspólnym wysiłkom wszystkich
ciemności nie przemogły światła.
Tobie, Jutrzenko zbawienia, powierzamy
naszą drogę w nowym Millennium,
aby pod Twoim przewodnictwem
wszyscy ludzie odnaleli Chrystusa,
światłość świata i jedynego Zbawiciela,
który króluje z Ojcem i Duchem Świętym
na wieki wieków. Amen.
[02008-09.01] [Testo originale: Italiano]