Questa sera, alle ore 20.30, il Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, presiede il Rito della Via Crucis al quale prendono parte più di trecentomila giovani partecipanti alla XV Giornata Mondiale della Gioventù, e tra questi coloro che provengono dai Paesi in guerra.
Il Rito, per il quale viene utilizzata la Croce dell’Anno Santo, inizia dalla Basilica di Santa Maria in Ara Cœli e termina al Colosseo.
Pubblichiamo di seguito il testo della preghiera che il Cardinale Ruini pronuncia a conclusione della Via Crucis:
● PREGHIERA DEL CARD. CAMILLO RUINI
Signore Gesù, che sei venuto nel mondo per darci la certezza che Dio ama ogni uomo e ogni donna - ciascuno di noi - , questa sera abbiamo cercato di entrare, uniti con te, nel mistero della tua passione e della tua morte in croce.
Apri, Signore, la nostra intelligenza, orienta e fortifica la nostra volontà e la nostra libertà, perchè possiamo comprendere che la tua croce è il dono supremo dell’amore di Dio Padre, è l’espressione perfetta della tua ubbidienza e della tua libertà, è il luogo, fra tutti il più misterioso, il più terribile ma anche il più consolante, nel quale la bontà e la misericordia di Dio si incontrano con la malizia del nostro cuore, con la storia senza fine del peccato, del dolore, della morte.
Signore Gesù, abbiamo appena ascoltato le parole dell’Apostolo Paolo, che esprimono la fede comune della Chiesa delle origini e della Chiesa di tutti i tempi. Queste parole ci insegnano a tenere sempre unite la tua croce e la tua risurrezione, l’umiliazione che hai subito e accettato fino in fondo e la pienezza della gloria che per questo il Padre ti ha dato.
Fa, Signore Gesù, che questa fede della Chiesa sia anche, pienamente e senza riserve, la fede personale di ciascuno di noi. Aiutaci, attraverso il tuo Santo Spirito che opera dentro di noi, a riconoscere in te il Figlio unigenito, che è una cosa sola con Dio Padre e che si è fatto nostro fratello, simile a noi in tutto fuorchè nel peccato: anzi, quel fratello innocente che si è fatto peccato per noi perchè noi possiamo diventare giusti davanti a Dio, in lui.
Contro tutti i dubbi, le perplessità, le esitazioni che tormentano il nostro animo e che rendono incerto il nostro cammino, rendici capaci, Signore Gesù, di vedere e di ammirare l’inesauribile fecondità della tua croce, i fiori e i frutti di santità, di amore, di libertà, di giustizia e di pace che sono germogliati e maturati attraverso questi duemila anni di cristianesimo.
Sì, Signore Gesù, tu rispetti fino in fondo la nostra fragile libertà, e così il peccato continua ad abbondare, ma la tua grazia è più abbondante, è più forte, è più feconda di bene. Così è stato, Signore Gesù, per tutti i Martiri che hanno versato il loro sangue a somiglianza di te, per tutti i Santi e le Sante che hanno saputo amare con il tuo stesso amore.
Signore Gesù, ti supplichiamo con tutto il nostro cuore: il tuo sangue sia fecondo anche per noi e per i nostri fratelli, per il tempo che si apre davanti a noi. Fa di ciascuno di noi un tuo testimone, umile ma coraggioso, sincero e senza ipocrisia. Dacci la forza di portare anche noi la croce, insieme con te, e di portarla con gioia, perchè sappiamo che tu ami colui che dona con gioia.
Signore Gesù, questa sera desideriamo chiederti ancora una cosa. La tua croce è inseparabile dalla tua risurrezione. Concedi pure a noi di essere sempre certi, nel profondo del nostro cuore, che anche la nostra morte non è la porta che si chiude, ma che attraverso la morte ciascuno di noi entra con te nella pienezza eterna della vita: questa, Signore Gesù, è la sorte che tu hai riservato a chi crede nel tuo amore.
[01699-01.01] [Testo originale: Italiano]