Alle ore 12 di oggi il Santo Padre Giovanni Paolo II si affaccia al balcone del Cortile interno del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per recitare l’Angelus insieme ai fedeli e ai pellegrini presenti.
In collegamento audio-video nell’Aula Paolo VI in Vaticano, partecipano alla recita dell’Angelus gli aderenti italiani al Movimento dei Cursillos de Cristiandad; anche i pellegrini presenti in Piazza San Pietro seguono il Santo Padre tramite il collegamento radio.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
● PRIMA DELL’ANGELUS
Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. Anche nel cuore dell'estate il Grande Giubileo non conosce soste. Ieri, Piazza San Pietro ha visto confluire tra i numerosi pellegrini quelli del movimento Cursillos de Cristiandad, nato in Spagna cinquant'anni or sono e diffuso in molti Paesi del mondo.
Caratteristica dei Cursillos, come di analoghi movimenti ecclesiali, è quella di una nuova evangelizzazione degli adulti. Il messaggio cristiano viene proposto attraverso momenti di intensa esperienza spirituale, capaci di far riscoprire la bellezza di incontrare Cristo e di essere Chiesa, come pure la gioia della fraternità e del servizio reciproco, permeando di spirito cristiano l'intera esistenza.
2. L'esigenza di un cristianesimo integrale, che non faccia sconti quando si tratta della verità e sappia al tempo stesso misurarsi con la storia e la modernità, ha segnato l'intero secolo passato ed è emersa con forza nel Concilio Ecumenico Vaticano II.
La Chiesa ha compreso sempre più chiaramente, nello scorrere degli eventi talora drammatici dei passati decenni, che suo compito è la cura e la responsabilità per l'uomo non "astratto", ma reale, "concreto" e "storico", al quale offrire incessantemente Cristo, unico suo Redentore. Solo in Cristo, infatti - e non si stanca di ripeterlo, specialmente nel corso di quest'Anno giubilare - l’essere umano può trovare il senso vero e pieno della sua esistenza. Il cristianesimo, pertanto, non può essere ridotto a dottrina, né a semplici principi, perché Cristo, centro del cristianesimo, è vivo e la sua presenza costituisce l’evento che rinnova costantemente le creature umane ed il cosmo. Questa verità di Cristo va oggi proclamata con vigore, come fu difesa coraggiosamente nel secolo ventesimo da tanti testimoni della fede e da illustri pensatori cristiani, tra i quali mi piace oggi ricordare Vladimir Sergeevič Solov’ëv, di cui ricorre proprio in questi giorni il centenario della morte.
Ricordando questa personalità russa di straordinaria profondità, che con grande chiarezza avvertì anche il dramma della divisione fra i cristiani e l’urgente necessità della loro unità, vorrei invitare a pregare perché i credenti in Cristo d’Oriente e d’Occidente possano ritrovare quanto prima la loro piena comunione. Perché ciò avvenga, è indispensabile che essi si convertano tutti a Cristo vivo, ieri, oggi, sempre e, vivendo senza compromessi il suo Vangelo, diventino fermento di una nuova umanità. È questa la preghiera che eleviamo oggi al cielo, sostenuti da Maria Santissima, Sede della divina Sapienza, alla quale ora con fiducia ci rivolgiamo.
[01621-01.01] [Testo originale: Italiano]
● DOPO L’ANGELUS
Saluto, ora, i pellegrini presenti. In particolare, i partecipanti alla nona edizione del "Festival della nuova canzone romana in tour" e le studentesse universitarie impegnate nel convegno "Arte del vivere, vivere dell'arte", organizzato dalla Fondazione Rui. Mi rivolgo poi a voi, cari cittadini di Castel Gandolfo, che celebrate la "Sagra delle pesche". Grazie per il dono che mi avete fatto ed auguro che questa vostra festa mantenga vivo in voi l'attaccamento alle belle tradizioni della vostra terra.
Je salue cordialement les francophones qui participent à l'Angélus, notamment les religieuses des Saints-Cœurs de Jésus et de Marie venant du Liban et les jeunes de l'aumônerie de Valenciennes. Que ce jour consacré à Dieu vous permette d'accueillir la Parole du Christ et de vous nourrir de son Corps, source de vie, pour être des missionnaires de l’Évangile! Avec ma Bénédiction apostolique.
Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, especialmente al grupo de la Obra de la Iglesia. Os invito a cada uno a vivir con entrega vuestra vocación cristiana, para que la Palabra de Dios sembrada en vuestro corazón dé fruto abundante.
Ante la ola de terrorismo que azota en estos días España, y que ayer se cobraba una nueva víctima, deseo expresar mi profundo dolor, así como mi solidaridad y cercanía a las familias de las víctimas.
Renuevo una vez más la condena más enérgica a estos actos contra el derecho a la libertad y a la vida, reafirmando que ninguna idea o concepción social o política puede imponerse por la violencia. Pido al Señor que el querido pueblo español pueda gozar siempre de una pacífica convivencia y armonía social.
Einen herzlichen Willkommensgruß richte ich an Euch, liebe Schwestern und Brüder deutscher Sprache. Der Herr möge Euch im Glauben bestärken und Euch durch die Ferien begleiten. Gerne erteile ich allen den Apostolischen Segen.
Desidero, poi, inviare un pensiero cordiale agli aderenti italiani al Movimento dei Cursillos de Cristiandad, radunati nell'Aula Paolo VI in Vaticano. Carissimi, lo Spirito Santo guidi la vostra azione nel campo dell'evangelizzazione là dove la Provvidenza vi ha posti, e benedica con frutti abbondanti il vostro impegno, così prezioso specie nel nostro tempo.
Desidero, inoltre, invitare tutti ad unirsi spiritualmente alla veglia di preghiera per la festa della Trasfigurazione che, in risposta all'appello del Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, si terrà la sera di sabato 5 agosto nella Patriarcale Basilica Lateranense, con lo scopo di rendere gloria a Dio che, in Cristo, si è manifestato pienamente quando ha affermato: "Questi è il mio Figlio diletto: ascoltatelo" (Mt 17,5).
Affido, infine, al Signore quanti in questi ultimi giorni di luglio sono in viaggio perché, prudenti nella guida, possano giungere felicemente alle varie località di villeggiatura. E non dimentico, anche quest'oggi, gli anziani, le persone sole e coloro che sono costretti a restare a casa.
A tutti la mia Benedizione.
[01622-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]