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80° GENETLIACO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II (CONTINUAZIONE), 19.05.2000


80° GENETLIACO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II (CONTINUAZIONE)

PAROLE DEL SANTO PADRE IN OCCASIONE DEL PRANZO PRESSO LA DOMUS SANCTAE MARTHAE

SALUTO DEL SANTO PADRE AL TERMINE DEL CONCERTO NELL’AULA PAOLO VI 

PAROLE DEL SANTO PADRE IN OCCASIONE DEL PRANZO PRESSO LA DOMUS SANCTAE MARTHAE  

Pubblichiamo di seguito le parole di ringraziamento che Giovanni Paolo II ha rivolto ieri mattina ai Cardinali e ai Presbiteri presenti al pranzo presso la Domus Sanctae Marthae, in occasione del Suo 80° Genetliaco (cfr. bollettino N. 0312 del 18 maggio 2000):

Carissimi!

La giornata odierna è tutta all'insegna del "rendimento di grazie", dell'"eucaristia", e prima di salutarci mi è caro ancora ringraziare.

Grazie anzitutto a Dio, che "corona l'anno con i suoi benefici" (Salmo), e tra i giorni del grande Giubileo ci ha concesso di vivere questo, dedicato ai Sacerdoti. Sono particolarmente lieto di ricordare il mio compleanno in questa dimensione sacerdotale, che è quella fondamentale della mia vita, come della vostra.

Grazie a Lei, caro Cardinale Bernardin Gantin, per le Sue parole, e a tutti voi, cari Confratelli Cardinali, che generosamente avete voluto offrire questo pranzo. Il mio pensiero riconoscente si rivolge qui alle Suore e a tutto il personale della Domus Sanctae Marthae, per la cortesia e l'efficienza con cui ci hanno ospitati, davvero degne della Patrona di questa Casa. Dopo la celebrazione di stamattina, solenne e insieme carica di affetto fraterno, questo momento conviviale mi ha permesso di esprimere il vincolo di familiarità che mi lega a ciascuno di voi, con la significativa partecipazione di un gruppo di Sacerdoti in rappresentanza di quanti hanno preso parte a questa celebrazione giubilare.

Desidero ricambiare le vostre espressioni di affetto e mi è caro farlo proprio nello stile sacerdotale, assicurando di ricordarvi questa sera nella preghiera dei Vespri e affidando ciascuno di voi alla Vergine Santa, Madre dei Sacerdoti.

[01140-01.02] [Testo originale:italiano]

SALUTO DEL SANTO PADRE AL TERMINE DEL CONCERTO NELL’AULA PAOLO VI

Nel pomeriggio di ieri, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, ha avuto luogo un concerto in onore di Giovanni Paolo II, nella ricorrenza del Suo 80° Genetliaco.

L’Oratorio "La Creazione" di Joseph Haydn è stato eseguito da "The Philharmonia Orchestra and Chorus", diretti dal Maestro Gilbert Levine.

Al termine del concerto, il Santo Padre ha rivolto agli artisti e ai presenti le seguenti parole:

Illustri Signori e gentili Signore!

Carissimi Fratelli e Sorelle!

1. Grazie per questo concerto che mi avete offerto, in occasione dell'ottantesimo compleanno. Esso conclude una giornata che è stata per me di commossa riconoscenza al Signore per l'inestimabile dono della vita e per le numerose grazie con cui Egli ha voluto arricchirla.

With affection, I turn in the first place to the organizers and musicians who with this presentation have wished to express to me their sentiments of esteem and good wishes. I sincerely thank the conductor, Maestro Gilbert Levine, who has interpreted with deep sensitivity the score of "The Creation", the masterpiece of Joseph Haydn, and has directed with artistic intensity the Soloists, Players and Choir of the Philharmonia Orchestra. I thank the musicians and singers, as well as those who have contributed to the success of the concert.

Rivolgo il mio rispettoso saluto alle Autorità ed agli Ecclesiastici presenti. In particolare, desidero salutare le illustri Personalità della Comunità Ebraica ed i Rappresentanti delle altre Chiese e Comunità Ecclesiali, che hanno voluto cortesemente unirsi a tutti coloro che, in questa ricorrenza, mi sono stati vicini con la preghiera e con gradite espressioni augurali.

2. La splendida esecuzione delle prime due Parti dell'Oratorio di Joseph Haydn ci ha consentito di contemplare con gioia ed emozione il racconto biblico della creazione, proposto, attraverso il potere evocativo delle parole del Sacro Testo e della poesia, con la mediazione del linguaggio arcano ed universale della musica. Coinvolti nel medesimo racconto, abbiamo così potuto partecipare alla gioia espressa dai Cori di lode al Signore e ci siamo sentiti tutti figli del medesimo Dio Creatore. "I cieli narrano la gloria di Dio / e l'opera delle sue mani / si manifesta nel firmamento". Quale potente richiamo alla trascendenza di Dio ed alla sacralità e grandezza del creato!

Questo solenne affresco musicale ha proposto, attraverso la trasparenza dei suoni e la bellezza del testo, l'alba della creazione. La narrazione si sviluppa secondo il ritmo dei sei giorni che segnarono l'apparire della luce - quando si ritira "il caos e nasce l'ordine" -, del cielo e della terra, delle cose e delle creature viventi.

Ma il genio artistico di Joseph Haydn, riproponendo con forza e bellezza il racconto biblico, sottolinea che il vertice della creazione è costituito dalla comparsa dell'uomo: "E Dio fece l'uomo a propria immagine, secondo l'immagine di Dio Egli lo creò. Egli fece il maschio e la femmina. Soffiò dinanzi a loro il respiro vitale e l'uomo divenne anima vivente". La conclusione non può che essere un inno di lode: "La magnifica opera è compiuta. / Il nostro canto sia lode al Signore! / Ché Egli solo è l'Altissimo".

3. Fratelli e Sorelle! Grazie per averci offerto questa singolare esperienza di meditazione spirituale ed estetica sul mistero della creazione, che fonda la certezza della nostra comune origine. Auspico che, attraverso l'arte e la musica, anche nel nostro tempo possano essere sempre vivi l'attenzione all'uomo e il rispetto per la natura.

Possa, inoltre, la riflessione sulla comune origine contribuire a far riscoprire a ciascuno i profondi legami di fraternità che scaturiscono dall'essere tutti figli dell'unico Dio, Creatore del cielo e della terra. Al suo amore di Padre affido voi, qui presenti, i promotori e gli organizzatori, gli artisti e gli interpreti di questa manifestazione, invocando per ciascuno la benedizione divina.

[01141-XX.03] [Testo originale:plurilingue]