● NOTA INTRODUTTIVA 

● TAB. 1: VESCOVI NEL 1978, NEL 1988 E NEL 1998: LORO DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E VARIAZIONE NEL PERIODO

● TAB. 2: SACERDOTI -DIOCESANI O RELIGIOSI -NEL 1978, NEL 1988 E NEL 1998 PER CONTINENTE: VARIAZIONE NEL PERIODO

● TAB. 3: OPERATORI PASTORALI NEL MONDO CATTOLICO AL 31 DICEMBRE 1998 

● TAB. 4: SEMINARISTI MAGGIORI (DIOCESANI E RELIGIOSI) PER CONTINENTE AL 31 DICEMBRE DEGLI ANNI DAL 1978 AL 1998 

● TAB. 5: NOVIZI E NOVIZIE NEGLI ISTITUTI RELIGIOSI E NELLE SOCIETÀ DI VITA APOSTOLICA DI DIRITTO PONTIFICIO

1. Esce in questi giorni l'Annuario Statistico della Chiesa relativo ai dati dell'anno 1998.

La pubblicazione fornisce una radiografia dei principali fenomeni quantitativi che interessano la Chiesa Cattolica nei vari Continenti e nei diversi paesi. Ecco alcuni aspetti che paiono costituire le tendenze più marcate e di maggiore importanza.

2. L'aumento dei cattolici battezzati a livello planetario, registrato fra il 1996 e il 1997, è proseguito anche nel 1998. Non è privo di interesse sottolineare che l'incremento dell'ultimo anno considerato risulta lievemente superiore a quello rilevato nel corso del 1997 (+1,29% e, rispettivamente +1,02%) ed ancora che tale incremento riesce superiore a quello della popolazione mondiale fra il 1997 e il 1998; di modo che la presenza dei fedeli cattolici battezzati aumenta di un millesimo: si passa da 17,3 cattolici per 100 abitanti nel 1997 a 17,4 nell'anno successivo.

La distribuzione dei cattolici battezzati, in accordo con il differente peso demografico dei diversi continenti, risulta piuttosto diversa nelle varie aree geografiche in cui è stato suddiviso il pianeta: in particolare, il continente America raccoglie quasi la metà dei cattolici dell'intera Terra (con peso particolarmente di rilievo per l'America del Sud - 28,4% di tutti i cattolici del mondo - e per quella Centrale e Continentale, 14%), mentre l'Europa accoglie il 27,8% di cattolici. Quote minori si rinvengono in Africa (11,5%), Asia (10,4%) peraltro quasi tutti concentrati nel Sud-Est asiatico, e Oceania (0,8%). I valori che abbiamo rammentato si riferiscono, come annunciato, al 1998 e risultano sostanzialmente uguali a quelli dell'anno precedente, mentre divergono un po’ da quelli del 1978: mette conto rilevare la tendenza alla contrazione dell'importanza relativa del numero dei cattolici in Europa ed il movimento di crescita dell'importanza relativa dell'Africa e dell'Asia.

3. Nel periodo che va dal 1978 al 1998, il numero dei Vescovi è passato da 3.714 a 4.439, con un aumento relativo che è di poco inferiore al 20%. Tuttavia gli incrementi risultano piuttosto differenziati dal punto di vista geografico. Se calcoliamo l'incremento medio lineare ci accorgiamo della differente consistenza del fenomeno nelle varie parti del globo terrestre: si va, ordinando le aree in modo decrescente, da un valore massimo per l'Africa, dell'1,66%, al valore minimo per l'Europa dello 0,82% (altri valori: Oceania 1,17, Asia 0,94 e America 0,91).

Dunque si osserva chiaramente che l'Africa ha registrato un aumento relativo piuttosto elevato in confronto alle altre zone e, si può asserire, elevatissimo rispetto all'Europa. Ma più che queste cifre globali possono suscitare qualche interesse gli aumenti temporali.

La dinamica del periodo preso in considerazione fa sì che rispetto al 1978 la distribuzione dei Vescovi nelle differenti aree geografiche sia rimasta sostanzialmente invariata: in particolare l'intera America raccoglie il 37,7% di tutti i presuli, seguita dall'Europa con il 32,9%, dall'Asia con il 13,9%, dall'Africa con il 12,9% e dall'Oceania con il 2,6%.

4. Il numero dei sacerdoti, siano essi diocesani oppure religiosi, è in regresso dal 1978, anche se con differenze continentali non di poco conto, ed anche temporali. Nel 1998 il loro numero complessivo ammontava a 404.626, di cui 246.202 membri del clero diocesano e 140.424 del clero religioso.

Nel periodo 1978-1998 i sacerdoti diocesani subiscono una variazione positiva, molto accentuata in Africa; di minore intensità, ma pur sempre largamente positiva, in Asia ed in America (per questo Continente uno sguardo più attento ci permette di vedere il comportamento differenziale fra le nazioni del Nord, con andamenti più simili a quelli europei e di regresso, e quelle del Centro Sud in forte espansione). A queste tendenze fa riscontro la cospicua flessione europea e il non ben definito andamento oceanico con valori sia positivi sia negativi.

Quanto ai sacerdoti religiosi, in prevalente seppur lento regresso nell'Africa, nell’America ed in Asia ed in debole espansione in Europa, è possibile constatare che il consolidamento delle Chiese nazionali favorisce un certo movimento di rientro di tali sacerdoti verso le zone di originaria provenienza.

5. Tuttavia occorre notare che accanto alla decresita dei sacerdoti, sopratutto in Europa e nell'America Settentrionale, sono in forte espansione i diaconi permanenti, religiosi e diocesani, i membri laici di istituti secolari, i missionari laici e i catechisti. Quest'ultima categoria, peraltro, ha una rilevanza numerica che sopravanza tutte le altre. Tali tendenze dunque favoriscono il manifestarsi di scelte differenti nel corpo degli operatori pastorali, oltre ad un corrente ridimensionamento complessivo delle relative categorie. Anche se i dati a disposizione non ci permettono di cogliere con precisione l'ordine di grandezza degli spostamenti temporali fra le varie categorie a causa dell'eterogeneità dei riferimenti temporali e spaziali, non sembra privo di interesse cogliere la composizione percentuale, per continente, delle singole categorie al 1998. Si possono leggere nella Tavola i seguenti valori, posto pari a 1000 il valore continentale, e rilevare le forti differenze di composizione.

Dovrebbe risultare non privo di interesse poter analizzare le variazioni che nel corso del tempo si sono manifestate per le citate categorie, anche alla luce dei primi risultati qui sommariamente indicati e secondo i quali si assisterebbe ad un bilanciamento e ad un riproporzionamento delle varie categorie di operatori pastorali: alla decrescita di alcune corrisponderebbe la crescita di altre in un movimento compensativo indice di scelte religiose di differente genere. Cogliere i flussi da una categoria all'altra che, come si vede dai dati della precedente tabella, mostrano una consistenza relativa assai difforme da Continente a Continente, potrebbe aprire un occhio su una realtà in mutamento.

6. Infine vogliamo sottolineare il comportamento delle giovani forze propulsive della Chiesa, cioè dei candidati al sacerdozio, ma con interesse ancora maggiore rispetto ai novizi e alle novizie presenti negli istituti religiosi. Il quadro dei flussi dei candidati al sacerdozio appare particolarmente soddisfacente nella Chiesa africana e americana (in particolar modo per quella dell'America latina), mentre in Europa la situazione è di stasi nella parte occidentale e di forte ripresa in quella orientale (caso a sé è costituito dalla Polonia che, in forte espansione nel decennio 1978-1988, ha fatto registrare un marcato regresso nel periodo successivo). Le tendenze temporali del numero di novizi e di novizie - le seconde sempre più numerose dei primi - mostrano, seguendo da presso il quadro appena delineato per i candidati al sacerdozio, un rapido e diffuso sviluppo in Africa ed un diffuso regresso in Europa. In situazione intermedia si pongono le Americhe, con una dicotomia fra Nord e Sud, in quanto al regresso del primo corrisponde un prevalente sviluppo del secondo, e l'Asia che presenta tendenze non ben delineate.

● TAB. 1: VESCOVI NEL 1978, NEL 1988 E NEL 1998: LORO DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA E VARIAZIONE NEL PERIODO

● TAB. 3: OPERATORI PASTORALI NEL MONDO CATTOLICO AL 31 DICEMBRE 1998

[00752-01.05] [Testo originale:italiano]