Alle ore 12 di oggi il Santo Padre Giovanni Paolo II si affaccia alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli ed i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro.
Queste le parole del Papa nell’introdurre la preghiera mariana:
● PRIMA DELL’ANGELUS
Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. "Laetare Ierusalem" - Rallegrati, Gerusalemme (cfr Is 66,10).
E' questo l'invito che risuona all'inizio della Messa nell'odierna domenica, tradizionalmente chiamata proprio per questo "Domenica Laetare". Siamo ormai a metà del cammino quaresimale e l'invito alla gioia ci incoraggia a proseguire senza sosta nell'itinerario penitenziale verso la Pasqua. Avviene nella Quaresima come in un pellegrinaggio, dove la fatica del cammino non attenua, anzi accresce la contentezza dell'andare verso la meta.
"Rallegrati, Gerusalemme...". Anch'io ho sperimentato, nei giorni scorsi, la gioia di farmi pellegrino da Roma in Terra Santa, gettando un ponte tra i due punti focali del Grande Giubileo del Duemila, Roma e Gerusalemme. Il gaudio spirituale che porto nel cuore per tale grazia è profondo, e di esso ringrazio continuamente il Signore. Sono grato, altresì, a tutti coloro che mi hanno accompagnato con la preghiera. In quei momenti, in quei luoghi sentivo presente con me tutta la Chiesa.
2. "Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza". Questa letizia, di cui parla la liturgia di questa quarta domenica di Quaresima, deriva dalla consapevolezza del mistero d'amore che ci sta dinanzi, e che oggi riecheggia nelle parole del Vangelo di Giovanni: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (Gv 3,16). Come non essere attratti da questo amore? Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva. Per vivere, l'uomo deve rivolgersi a Lui, deve abbandonare le vie che degradano la sua dignità e ritornare alla casa del Padre.
Ecco il senso del Giubileo, che in questo tempo quaresimale è entrato nella sua fase più intensa. A Roma, questo è ben visibile: le Porte Sante delle quattro Basiliche maggiori accolgono senza sosta i pellegrini sempre più numerosi. Lo stesso avviene nelle Diocesi, in ogni parte del mondo. Si può dire che i cristiani sono dappertutto in cammino, sia come singoli che come popolo di Dio.
3. In questo corale pellegrinaggio giubilare, Maria Santissima ci precede e ci incoraggia quale Madre tenera e misericordiosa. Impariamo da Lei ad "affrettare" il passo verso Cristo, che nella Pasqua contempleremo morto e risorto per noi. Custodiamo in noi, nei momenti più bui, il ricordo dell'invito di Dio: "Rallegrati ... il Signore è con te".
Vergine Santa, "causa nostrae laetitiae", ottienici di seguire Cristo fedelmente per ricevere in pienezza il dono della gioia pasquale.
[00739-01.01] [Testo originale:italiano]
● DOPO L’ANGELUS
Invio un caloroso saluto a quanti prendono parte al ventunesimo Congresso delle ACLI (Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani), che si svolge a Bruxelles, sul tema "Osare il futuro nella nuova Europa. Lavoro e solidarietà, radici dell'economia civile". Mentre esprimo apprezzamento per quest'iniziativa, che pone in luce l'importanza del contributo che le organizzazioni cristiane possono offrire alla formazione dell'Europa, vi invito, carissimi Fratelli e Sorelle, a testimoniare con coraggio la vostra fede ed il vostro impegno in coerente adesione al Vangelo ed agli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa. Prego perché Iddio renda fruttuoso il vostro sforzo e di cuore tutti vi benedico.
Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, especialmente a las parroquias San Isidro Labrador de Madrid y San José Obrero de Getafe. En esta Cuaresma del Año Santo, os invito a abrir el corazón a Cristo, anunciándolo con la palabra y el testimonio de vuestra vida. Muchas gracias.
Saluto i fedeli di lingua slovena ed italiana della parrocchia di San Bartolomeo Apostolo di Opičina. Sveta vera bodi Vam luč, materni jezik pa ključ do zveličavne narodove omike.
Saluto i numerosi pellegrini di lingua italiana. In particolare, i fedeli della Diocesi di Biella con il Vescovo, Mons. Massimo Giustetti; i giovani del Movimento "Fides Vita"; membri della Comunità di Sant'Egidio; i "Piccoli Cantori di San Francesco", di Rimini e Ravenna; ministranti della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa. Vi auguro, carissimi, che questo pellegrinaggio giubilare rafforzi in ciascuno di voi la fede e la testimonianza evangelica.
Saluto inoltre i gruppi parrocchiali di Percoto e Orzano (diocesi di Udine), Centobuchi di Monteprandone (Ascoli Piceno), Torrita Tiberina, La Forma (diocesi di Palestrina), Lenola (Diocesi di Gaeta), Montecalvo Irpino; San Stanislao in Roma, San Pietro in Sezze Romano, Sacro Cuore e Sant'Agostino in Altamura, San Pio X in Lecce e San Marco in Caselle di Maltignano (Ascoli Piceno). Carissimi, vi ringrazio per la vostra visita e di cuore benedico ogni vostra comunità parrocchiale.
Un pensiero va anche agli alunni e agli insegnanti delle scuole "Madre Mazzarello" di Torino, "San Silvestro Papa" di Montefalcone del Sannio ed all'istituto delle Suore Orsoline di Siracusa; come pure alle Suore Immacolatine, agli alunni e alle famiglie della scuola "Francesco Gattola" di Massa Lubrense. Incoraggio altresì le famiglie della scuola integrata tra sordi e udenti di Santa Croce di Carpi e le Suore educatrici venute per un convegno dell'USMI. Questa visita possa recare ad ognuno di voi, fratelli e sorelle carissimi, frutti abbondanti di bene.
A tutti auguro una buona Domenica e un buon cammino verso la Pasqua.
[00740-XX.01] [Testo originale:plurilingue]