PROMULGAZIONE DI DECRETI DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI ● I DECRETI PROMULGATI
● INDIRIZZO DI OMAGGIO AL SANTO PADRE DEL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE S.E. MONS. JOSÉ SARAIVA MARTINS
● I DECRETI PROMULGATI I DECRETI PROMULGATI
Questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, alla presenza del Santo Padre, sono stati promulgati i seguenti Decreti riguardanti:
- le virtù eroiche del Servo di Dio FRANCESCO SAVERIO SEELOS, Sacerdote professo della Congregazione del SS.mo Redentore, nato l’11 gennaio 1819 a Füssen (Germania) e morto il 4 ottobre 1867 a New Orleans (Stati Uniti d’America);
- il martirio del Servo di Dio NICOLA BUNKERD KITBAMRUNG, Sacerdote Diocesano, nato il 31 gennaio 1895 nella provincia di Nakhon Chaisri (Thailandia) e ucciso in odio alla Fede ("ex aerumnis carceris") il 12 gennaio 1944 a Bangkok (Thailandia);
- il martirio del Servo di Dio ANDREA, Laico Catechista, Protomartire del Vietnam, nato verso l’anno 1625 o 1626 a RanRan (oggi Vietnam) e ucciso in odio alla Fede il 26 luglio 1644 a Kè Khàm (oggi Vietnam);
- il martirio del Servo di Dio PIETRO CALUNGSOD, Laico Catechista, nato nella regione di Visayas (Filippine) e ucciso in odio alla Fede il 2 aprile 1672 nell’isola di Guam (Isole Marianne);
- un miracolo, attribuito all’intercessione della Beata CATERINA MARIA DREXEL, Fondatrice della Congregazione delle Suore del SS.mo Sacramento per i Pellerossa e la Gente di Colore, nata il 26 novembre 1858 a Philadelphia (Stati Uniti d’America) e morta il 3 marzo 1955 a Conwells Heights (Stati Uniti d’America);
- un miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio GIOVANNI XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli), Sommo Pontefice, nato il 25 novembre 1881 a Sotto il Monte (Bergamo, Italia) e morto il 3 giugno 1963 nella Città del Vaticano;
- un miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio COLUMBA (al secolo: Giuseppe Marmion), Sacerdote professo dell’Ordine di San Benedetto, nato il 1 aprile 1858 a Dublin (Irlanda) e morto il 30 gennaio 1923 a Maredsous (Belgio);
- un miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio GIORGIO PRECA, Sacerdote Diocesano e Fondatore della Società della Dottrina Cristiana, nato il 12 febbraio 1880 a Valletta (Malta) e morto il 26 luglio 1962 a Malta;
- un miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio MARIA TERESA CHIRAMEL MANKIDIYAN, Fondatrice della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia, nata il 26 aprile 1876 a Puthenchira (India) e morta l’8 giugno 1926 a Kuzhikattussery (India);
- un miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio MARIA ELISABETTA HESSELBLAD, Fondatrice dell’Ordine del Santissimo Salvatore e di Santa Brigida, nata il 4 giugno 1870 a Fåglavik (Svezia) e morta il 24 aprile 1957 a Roma (Italia);
- un miracolo attribuito all’intercessione del Servo di Dio FRANCESCO SAVERIO SEELOS, Sacerdote professo della Congregazione del Ss.mo Redentore, nato l’11 gennaio 1819 a Füssen (Germania) e morto il 4 ottobre 1867 a New Orleans (Stati Uniti d’America).
Erano presenti: i Ponenti delle Cause gli Em.mi Cardinali: Simon Lourdusamy, Henri Schwery, Pio Laghi; gli Ecc.mi Presuli: Mons. José Saraiva Martins, Prefetto del Dicastero, Luigi Barbarito, José Sebastian Laboa, Mario Rizzi, Piergiorgio Silvano Nesti, C.P.;
hanno letto i Decreti, S.E.R. Mons. Edward Nowak, Segretario del Dicastero; il Sotto-Segretario, Rev.mo Mons. Michele Di Ruberto e il Promotore della Fede, Rev.mo Mons. Sandro Corradini;
i Relatori: Rev.mo P. Ambrogio Eszer, O.P., Relatore Generale, Mons. José Luis Gutierrez, P. Cristoforo Bove, O.F.M.Conv.; P. Yvon Beaudoin, O.M.I.; P. Peter Gumpel, S.I.;
gli Officiali della Congregazione, Mons. Carlo Liberati, Mons. Robert J. Sarno e Dott. Cav. Aldo Marsili;
i Postulatori delle Cause: Mons. Charles Scicluna, Mons. Oscar Sanchez Barba, P. Olivier Raquez, O.S.B., P. Fernando Rojo, O.S.A., P. Luca De Rosa, O.F.M., P. Paolo Molinari, S.I., P. George Nedungatt, S.I., P. Antonio Marrazzo, C.SS.R., P. James Michael FitzPatrick, O.M.I., Avv. Andrea Ambrosi.
Erano inoltre presenti: Ecc.mo Mons. John Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; Ecc.mo Mons. Crescenzio Sepe, Segretario Generale del Comitato del Grande Giubileo dell’Anno 2000; Ecc.mo Mons. Giuseppe Mercieca, Arcivescovo di Malta; Ecc.mo Mons. Roberto Amadei, Vescovo di Bergamo; Mons. Giovanni Battista Roncalli; P. Pierre Paul, O.V.M. e P. Philippe Rouillard, O.S.B.; M. Tekla Famiglietti, O.SS.S., Abbadessa Generale dell’Ordine del SS.mo Salvatore e di Santa Brigida, M. Elisa Famiglietti, O.SS.S. e Sr. M. Karin Kwiatkowska, O.SS.S.; M. Juana Elizondo, Superiora Generale delle Figlie della Carità, Sr. Venera Cascina, Superiora provinciale di Napoli e Sr. Caterina Capitani; Sr. Cicily Manapparam, C.H.F. e Sr. Mariella Kattalan, C.H.F.; Rev. Don Ildebrando Leyson; Rev. Don Giuseppe Fenech; Sig. Victor Delicata S.D.C., Superiore Generale della Societas Doctrinae Christianae, Sezione Maschile e Sig. Joseph Abdilla, S.D.C., Superiore Maggiore; Sig.ra Phyllis Falzon, S.D.C., Superiora Generale della Societas Doctrinae Christianae, Sezione Femminile; S.E. il Sig. Bo Henrikson, Ambasciatore di Svezia presso la Santa Sede e la Sig.ra Margarita Henrikson.
[00274-01.03[Testo originale:italiano]
● INDIRIZZO DI OMAGGIO AL SANTO PADRE DEL PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE S.E. MONS. JOSÉ SARAIVA MARTINS
Riportiamo di seguito il testo dell’indirizzo rivolto al Santo Padre da S.E. Mons. José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi:
Beatissimo Padre,
Nell’omelia tenuta il 18 gennaio c.m. nella Patriarcale Basilica di San Paolo fuori le Mura durante la solenne celebrazione Ecumenica per l’apertura della Porta Santa, la Santità Vostra al cospetto di numerosi rappresentanti di Chiese e Comunità ecclesiali ha detto con forza: "Battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo" (1 Cor 12,13): ... noi, rappresentanti di popoli e nazioni diverse, di varie Chiese e Comunità ecclesiali, ci sentiamo direttamente interpellati da queste parole dell’Apostolo delle genti. Sappiamo di essere fratelli ancora divisi, ma ci siamo posti con decisa convinzione sulla via che conduce alla piena unità del Corpo di Cristo". E offrendo nel "bacio santo" (Rm 16,16) il Suo "Benvenuto" ai fratelli delle altre confessioni cristiane, Ella ha sottolineato che il Battesimo che abbiamo ricevuto "pone un vincolo sacramentale di unità tra tutti coloro che per suo mezzo sono stati rigenerati. Acqua purificatrice, ‘acqua di vita’, che permette il nostro passaggio attraverso l’unica ‘porta’ che è Cristo. ‘Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo’ (Gv 10,9). Cristo è la porta della nostra salvezza, che conduce alla riconciliazione, alla pace, all’unità... Conformandoci pienamente a Lui, siamo chiamati a recare questa luce nel nuovo secolo e nel nuovo millennio" (Osservatore Romano, 19 gennaio 2000, p. 6/7).
All’indomani della conclusione della Settimana di preghiere celebrata in tutta la Chiesa per il ristabilimento dell’unità di tutti i cristiani, il nostro Dicastero è particolarmente lieto di offrire al Suo ministero di Pastore universale della Chiesa e di Maestro nella fede ulteriori modelli di santità e comunione da proporre al popolo di Dio.
Il Papa Giovanni XXIII che oggi Vostra Santità segnala a tutta la Chiesa per un miracolo ottenuto attraverso la di lui intercessione presso il Signore, il 5 giugno 1960 creò il Segretariato per l’Unità dei Cristiana poi divenuto Pontificio Consiglio (12 giugno 1988). Il contatto pastorale con tanti fratelli e sorelle non in piena comunione con la Chiesa cattolica durante la sua missione in Bulgaria e in Turchia, generò in lui come un imperativo categorico per recuperare quell’unità smarrita nei secoli e per la quale Gesù poco prima della sua morte aveva innalzato al Padre una così ardente preghiera (Gv 17,21).
Il venerabile Papa Giovanni XXIII era animato dalle stesse convinzioni e mosso dalle stesse finalità che Vostra Santità ha voluto esporre a tutta la Chiesa Cattolica e alle Chiese cristiane sparse nel mondo affermando ancora: "Opportunamente il Concilio Vaticano II, ha ricordato che la divisione contraddice apertamente la volontà di Cristo, è di scandalo al mondo e danneggia la santissima causa della predicazione del Vangelo ad ogni creatura (Unitatis redintegratio, 1)" (Oss. Rom, 19.1.2000, p.6-7).
In questo contesto ecumenico spicca la Venerabile Elisabetta Hesselblad costantemente impegnata nell’opera dell’unità specialmente con i Luterani e il variegato mondo delle confessioni protestanti.
I Decreti che proclamiamo alla Sua augusta presenza di Vicario di Cristo riguardano 10 Cause, relative 1 alla Canonizzazione, 6 alla Beatificazione, 3 alla dichiarazione del Martirio, 1 al riconoscimento delle Virtù eroiche.
Va alla Canonizzazione la Beata Caterina Maria Drexel nata da padre cattolico e da madre protestante e che, battezzata nella fede cattolica il 29 dicembre 1858 ed educata in famiglia come in una autentica "Chiesa domestica" sentirà vivissima nella sua coscienza di donna capace di straordinaria oblatività, quella carità di Cristo che nasce dall’incontro con l’Eucarestia e che riceve ricchezza di carismi nell’ascolto dello Spirito della risurrezione e dell’Amore trinitario. La Beata Caterina Maria Drexel ha fondato una Congregazione denominata del Ss.mo Sacramento dedita totalmente alla difesa e alla promozione dei Pellerossa e della gente di colore degli Stati Uniti d’America dando vita, tra l’altro, alla "Xavier University" per offrire, alle minoranze etniche ogni possibilità di sviluppo umano attraverso l’educazione cattolica e proponendosi in quel tempo come "autentica pioniere" dei diritti umani.
Quanto ai Martiri che rappresentano la Chiesa missionaria nell’Asia della seconda metà di questo millennio, la nostra attenzione corre a quello sconfinato Continente dove i Missionari cattolici hanno scritto una pagina esaltante della storia della Chiesa e che è degna di ogni considerazione.
Il sacerdote Nicola Bunkerd Kitbamrung, in Thailandia, il catechista Andrea in Vietnam, l’altro catechista Pietro Calungsod nelle Isole Filippine rappresentano con il dono delle loro ardenti vite al Signore la giovinezza perenne della Chiesa e quell’entusiasmo della fede che unisce i fratelli Martiri dell’Asia alla stessa freschezza sorgiva della fede dei Martiri di ogni altro Continente.
La dichiarazione del Martirio di questi Catechisti servirà di stimolo e di conforto alle varie centinaia di migliaia di catechisti che ormai in ogni nazione sia di antica come di nuova evangelizzazione proclamano senza sosta l’incarnazione del Verbo nella storia e indicano Cristo presente nel nostro tempo.
Per l’esercizio eroico delle virtù risplende la personalità del sacerdote redentorista Francesco Saverio Seelos che dalla Germania non esitò a portarsi negli Stati Uniti d’America dove, svolgendo un intenso apostolato tra i tedeschi immigrati, contrasse, in tempi di assoluta mancanza di ogni assistenza sanitaria la febbre gialla finché ne morì, circondato da grande fama di santità. L’Europa e l’America gioiscono nel saperlo presto nel novero dei Beati.
Vi si trovano oggi rappresentati uomini e donne di ogni ceto, diverse condizioni sociali, stati di vita e nazionalità diverse, cioè la Germania, l’Italia, l’Irlanda, la Svezia, Malta, gli Stati Uniti d’America, le Filippine, l’India, la Thailandia, il Vietnam.
Padre Santo,
Nella Sua Lettera Apostolica "Tertio Millennio adveniente" per la preparazione del Giubileo che si sta felicemente celebrando in questo Anno di Grazia, Vostra Santità a più riprese richiamandosi con orgoglio e vigore alla "seminagione di martiri e al patrimonio di santità che caratterizzarono le prime generazioni cristiane" (T.M.A., n. 37) e garantirono lo sviluppo della Chiesa nei secoli, ha affermato che "l’ecumenismo dei santi, dei martiri, è forse il più convincente. La communio sanctorum parla con voce più alta dei fattori di divisione" (T.M.A., n. 37).
Il 18 gennaio u.s. nella Patriarcale Basilica di San Paolo, rivolgendosi a tutti i cristiani del mondo la Santità Vostra ha detto: "Da questa Basilica ..., io spingo avanti lo sguardo verso il nuovo millennio. L’auspicio che mi sgorga dal cuore e si fa supplica accorata davanti al trono dell’Eterno è che in un futuro non lontano i cristiani, finalmente riconciliati, possano tornare a camminare insieme come unico popolo, obbedienti al disegno del Padre ... con la gioia di una rinnovata fraternità (Ef. 1,3)."
Il Signore Gesù esaudisca per intercessione della "Regina Sanctorum" il grido del Suo cuore di Pastore e di Padre e la nostra comune e intensa preghiera di figli e figlie della Chiesa.
[00273-01.03] [Testo originale:italiano]