VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ LEONE XIV
IN TÜRKIYE E IN LIBANO
CON PELLEGRINAGGIO A İZNIK (TÜRKIYE)
IN OCCASIONE DEL 1700° ANNIVERSARIO DEL PRIMO CONCILIO DI NICEA
(27 novembre - 2 dicembre 2025)
CONFERENZA STAMPA DI PAPA LEONE XIV
NEL VOLO DA ISTANBUL A BEIRUT
Volo papale
Domenica, 30 novembre 2025
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Matteo Bruni:
Buon pomeriggio a tutti. Bentrovati. Abbiamo completato questa prima parte del viaggio e ringraziamo il Santo Padre per la sua presenza fra noi e per questa prima parte del viaggio che ci ha dato possibilità di seguire insieme a lui.
Non so se Lei vuole dire una parola… Poi ci sono alcuni giornalisti che hanno preparato… [delle domande]
Papa Leone:
Good afternoon, buon pomeriggio a tutti. I’ll speak English to start, I think most of you understand, I’m happy to greet you. I hope you all had as good a time in Türkiye as I did, I think it was a wonderful experience. As you know, the primary reason for coming to Türkiye was the 1700th anniversary of the Council of Nicaea. We had that magnificent celebration very simple, and yet very profound, on the site of one of the ancient basilicas of Nicaea to commemorate the great event of the agreement of the whole Chrisitan community and the profession of faith, the Nicene-Constantinopolitan Creed.
Besides that, of course, there were many other events that we celebrated. I personally I want to express to all of you my gratitude for all the work that went into planning the visit, beginning with the nuncio, the staff, the whole team from Rome, of course, that did all the organization, but in a very special way the government of Türkiye, president Erdogan and so many people that he put at our disposition in order to make sure that the trip would be a total success, his personal helicopter, many means of transportation, organization, etc, the presence of the ministers in various moments along the visit, so it was I think a great success.
I was very happy to have the different moments we had with the different Churches, with the different Christian communities, with the Orthodox Churches, culminating this morning with the Divine Liturgy with patriarch Bartholomew, so it was a wonderful celebration and I hope that all of you shared that same experience so thank you. I don’t know if there any questions or comments, just a couple because they are waiting for me for more photos.
[Parlerò in inglese per cominciare: penso che la maggior parte di voi capisca. Sono felice di salutarvi: spero che tutti voi abbiate vissuto in Turchia un periodo altrettanto piacevole quanto il mio. Penso sia stata un’esperienza meravigliosa. Come sapete, il motivo principale del viaggio in Turchia è stato il 1700° anniversario del Concilio di Nicea. Abbiamo avuto quella magnifica celebrazione, molto semplice eppure molto profonda, presso una delle antiche basiliche di Nicea per commemorare il grande evento dell’accordo dell’intera comunità cristiana e la professione di fede, il Credo niceno-costantinopolitano.
Inoltre, naturalmente, ci sono stati molti altri eventi che abbiamo celebrato. Personalmente vorrei esprimere a tutti voi la mia gratitudine per il lavoro che è stato fatto al fine di pianificare la visita, iniziando cominciando dal nunzio, dal personale di servizio, dall’intera squadra di Roma, certamente, che ha gestito tutta l’organizzazione. In modo molto speciale ringrazio il governo della Turchia, il presidente Erdogan e le tante persone che ha messo a nostra disposizione per assicurare che il viaggio fosse un successo totale: il suo elicottero personale, molti mezzi di trasporto, organizzazione, nonché la presenza dei ministri in vari momenti della visita, che penso che sia stata un grande successo.
Sono stato molto felice di sperimentare i diversi momenti che abbiamo avuto con le molte Chiese e comunità ecclesiali, con le Chiese ortodosse: sono culminati questa mattina nella Divina Liturgia col patriarca Bartolomeo. È stata una celebrazione meravigliosa e spero che tutti voi abbiate condiviso la stessa esperienza. Vi ringrazio: non so se ci siano domande o commenti, solo un paio perché mi stanno aspettando per altre foto.]
Matteo Bruni:
Abbiamo una prima domanda da parte di Baris Seçkin, un giornalista turco dell’agenzia di stampa Anadolu Ajansi:
Baris Seçkin (Anadolu Ajansi):
Thank you very much. At the beginning of your papal trip you made reference to world and regional peace. In this regard, what is your comment on Turkiye’s role in achieving and maintaining world and regional peace, and what were your discussions with president Erdogan on this matter? Thank you.
[Grazie mille. All’inizio del suo viaggio apostolico ha fatto riferimento alla pace mondiale e regionale. A questo proposito, quale è il suo commento sul ruolo della Turchia nel raggiungere e mantenere la pace mondiale e regionale, e come sono stati i suoi colloqui con il presidente Erdogan su questo tema? Grazie.]
Papa Leone XIV:
To have come to Turkiye, and of course now to Lebanon, on this trip there was of course a special theme of, if you will, being a messenger of peace, of wanting to promote peace throughout region. Turkiye has a number of, if you will, qualities about it, it is a country of, the vast majority being Muslims and yet the presence of numerous Christian communities there, although a very small minority, and yet people of different religions are able to live in peace. And that is one example I would say of I think what we all would be looking for throughout the world.
To say that in spite of religious differences, in spite of ethnic differences, in spite of many other differences people can indeed live in peace. Turkiye itself has had, of course, in its history various moments when it was not always the case and yet to have experienced that and to have been able to speak also with president Erdogan about peace I think was an important element, a worthwhile element of my visit.
[Nel viaggio in Turchia, e in Libano, c’era naturalmente un intento speciale, se vogliamo, quello di essere messaggeri di pace, di voler promuovere la pace in tutta la regione. A proposito, la Turchia ha diverse qualità, per così dire: è un paese in cui la grande maggioranza è musulmana, eppure vi sono presenti numerose comunità cristiane, sebbene siano una piccola minoranza. Persone di religioni diverse riescono a vivere in pace. Questo è un esempio, direi, di un obiettivo che tutti noi cercheremmo in tutto il mondo: nonostante le differenze religiose, nonostante le differenze etniche, nonostante molte altre differenze, le persone possono effettivamente vivere in pace. Nella sua storia, la Turchia stessa ha avuto, certo, vari momenti in cui non è sempre stato così, eppure aver sperimentato la pacifica convivenza e poter parlare anche con il presidente Erdogan della pace penso sia stato un elemento importante, un elemento significativo della mia visita.]
Matteo Bruni:
Grazie Baris, grazie Santità. L’altra domanda arriva da Seyda Canepa, della televisione turca:
Seyda Canepa:
Santità, con il presidente Erdogan, al di là delle dichiarazioni ufficiali, avete parlato della situazione a Gaza visto che il Vaticano e la Turchia ha la stessa veduta sulla soluzione dei due popoli, due Stati? E poi sull’Ucraina, il Vaticano più di una volta ha sottolineato il ruolo della Turchia a cominciare dall’apertura del corridoio del grano all’inizio del conflitto. Quindi, vede le speranze per una tregua in Ucraina e per un processo di pace più veloce a Gaza in questo momento? Grazie mille.
Papa Leone XIV:
Grazie! Certamente abbiamo parlato di tutte e due le situazioni. La Santa Sede già da diversi anni pubblicamente appoggia la proposta di una soluzione dei due Stati. Sappiamo tutti che in questo momento ancora Israele non accetta questa soluzione, ma la vediamo come unica soluzione che potrebbe offrire – diciamo – una soluzione al conflitto che continuamente vivono. Noi siamo anche amici di Israele e cerchiamo con le due parti di essere una voce mediatrice che possa aiutare ad avvicinarci a una soluzione con giustizia per tutti. Abbiamo parlato di questo con il presidente Erdogan, lui certamente è d’accordo con questa proposta. La Türkiye ha un ruolo importante che potrebbe giocare in questo.
Lo stesso con l’Ucraina. Già qualche mese fa con la possibilità di dialogo tra le parti Ucraina e Russia, il presidente ha aiutato molto a convocare le due parti. Ancora non abbiamo visto purtroppo una soluzione, però oggi di nuovo ci sono proposte concrete per la pace. E speriamo che il presidente Erdogan con il suo rapporto con il presidente di Ucraina, della Russia e degli Stati Uniti, possa aiutare in questo senso a promuovere il dialogo, il cessate il fuoco e vedere come risolvere questo conflitto, questa guerra in Ucraina. Grazie.
Saluto tutti. Buon viaggio! Mi suggerisce [Matteo Bruni] che dica una parola dopo la riunione importante ecumenica a Nicea. Ieri mattina abbiamo parlato di futuri incontri possibili. Uno sarebbe nell’anno 2033, duemila anni della Redenzione, della Resurrezione di Gesù Cristo, che evidentemente è un evento che tutti i cristiani vogliamo celebrare. È stata accolta l’idea, l’invito ancora non lo abbiamo fatto ma la possibilità è di celebrare per esempio in Gerusalemme nel 2033 questo grande evento della Resurrezione. Ci sono anni per prepararlo ancora. Però è stato un incontro molto bello, perché cristiani di diverse tradizioni sono stati presenti e hanno potuto anche partecipare a questo momento.
Grazie! Grazie a tutti.
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