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SALUTO DEL SANTO PADRE FRANCESCO 
AL GRUPPO "PROYECTO ESPERANZA"
DEL CONSIGLIO EPISCOPALE LATINOAMERICANO (C.E.L.AM.)

Auletta dell’Aula Paolo VI
Mercoledì, 30 ottobre 2024

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Cari fratelli e sorelle,

Grazie per essere venuti, sono felice di accogliervi in questa casa di tutta la Chiesa nella lieta celebrazione dei 25 anni di servizio a persone la cui sofferenza è indescrivibile.

L’arrivo di ogni neonato suole essere sinonimo di una gioia che ci pervade in modo misterioso e che rinnova la speranza. È come se percepissimo, senza riuscire a spiegarlo, che ogni bambino è annunzio della nascita di Betlemme.

Forse per questo il Signore nella pedagogia del suo Vangelo ci ha voluto rendere partecipi di un dolore che, essendo l’antitesi di questa gioia, ci scuote nel profondo. «Una voce si ode da Rama, lamento e pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, rifiuta d’essere consolata perché non sono più» (Ger 31, 15).

Un antico autore citato da san Tommaso interpretava questo brano dicendo che il primo gemito si riferiva ai bambini, i santi innocenti, e il loro dolore cessava con la morte, mentre il pianto amaro era il lamento delle madri che «si rinnova sempre con la memoria» (Catena Aurea Mt 2, 17-18).

Il brano di san Matteo prosegue con la fuga in Egitto, quasi a dire che un male così grande allontana da noi Gesù, gli impedisce di entrare nella nostra casa, di trovare posto nella nostra locanda. Ma non dobbiamo perdere la speranza: il male non ha l’ultima parola, non è mai definitivo. Come l’angelo nel sogno di san Giuseppe, Dio ci annuncia che, dopo questo deserto, il Signore riprenderà possesso della sua casa. 

Per molte persone voi siete come quell’angelo, e vi ringrazio davvero per questo. Confidate nella mano ferma di san Giuseppe affinché questi nostri fratelli e sorelle possano trovare Gesù nella desolazione. Con Lui arriveranno nel luogo caldo e sicuro di Nazaret.

Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa si prenda cura di voi. E continuate a lavorare, andate avanti.

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L'Osservatore Romano, Edizione QUotidiana, Anno CLXIV n. 247, mercoledì 30 ottobre 2024, p. 11.



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