MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO,
A FIRMA DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO PIETRO PAROLIN,
IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ALFABETIZZAZIONE 2022
Signora Audrey Azoulay
Direttore generale dell’Unesco
Parigi
In occasione della Giornata Internazionale per l’Alfabetizzazione 2022, Sua Santità Papa Francesco mi ha incaricato di trasmettere il suo saluto cordiale e il suo incoraggiamento a tutte le persone che, in seno all’UNESCO, lavorano a favore dell’alfabetizzazione. Auspica il pieno successo delle riflessioni e dei lavori di questa giornata, affinché rechino buoni frutti per un’efficace e duratura trasformazione degli spazi di apprendimento dell’alfabetizzazione.
Il nostro mondo è in costante trasformazione; è attraversato da molteplici crisi. Papa Francesco parla di una metamorfosi non solo culturale ma anche antropologica che genera nuovi linguaggi e rifiuta, senza discernimento, i paradigmi che ci vengono offerti dalla storia [1].
Ebbene, ogni cambiamento esige un percorso educativo che coinvolge tutti. Per questo è necessario costruire un «villaggio dell’educazione» in cui si condivida, nella diversità, l’impegno di creare una rete di relazioni umane e aperte. Un proverbio africano dice che «ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino» [2]. In tal senso, il Santo Padre sottolinea che è necessario firmare un patto che dia un’anima ai processi educativi formali e informali, i quali non possono ignorare il fatto che tutto è intimamente legato nel mondo e che occorre trovare, secondo una sana antropologia, altri modi di comprendere l’economia, la politica, la crescita e il progresso. In un percorso di ecologia integrale, il valore specifico di ogni creatura viene messo al suo giusto posto, in relazione con le persone e con la realtà che la circonda, e viene proposto uno stile di vita che rifiuta la cultura dello scarto [3].
In continuità con il Discorso pronunciato da Papa Giovanni Paolo II all’UNESCO, il 2 giugno 1980, Papa Francesco auspica vivamente un’educazione e un’alfabetizzazione il cui obiettivo principale sia di costruire un mondo a misura d’uomo, soggetto primordiale e fondamentale dell’educazione, che deve essere considerato nelle sue aspirazioni materiali, culturali e spirituali, come pure nel suo rapporto con gli altri, con la comunità, con la natura e con il suo ambito vitale.
Il Papa ci esorta a trovare una convergenza mondiale in vista di un’educazione portatrice di un’alleanza tra tutte le componenti della persona: tra lo studio e la vita; tra le generazioni; tra gli insegnanti, gli studenti, le famiglie e la società civile, secondo le loro espressioni intellettuali, scientifiche, artistiche, sportive, politiche, imprenditoriali e solidali. Un’alleanza tra gli abitanti della Terra e la «casa comune» che dobbiamo salvaguardare e rispettare. Un’alleanza che generi pace, giustizia e accoglienza tra tutti i popoli della famiglia umana, come pure dialogo tra le religioni [4].
In questo periodo di pandemia e di guerra, il Santo Padre ci ricorda che educare è sempre un atto di speranza che invita alla compartecipazione e alla trasformazione della logica sterile e paralizzante dell’indifferenza in una logica capace di accogliere la nostra appartenenza comune. Se gli spazi educativi si conformassero oggi alla logica della sostituzione e delle ripetizione, incapaci di generare e di mostrare nuovi orizzonti nei quali l’ospitalità, la solidarietà intergenerazionale e il valore della trascendenza fondano una nuova cultura, non staremmo mancando all’appuntamento con questo momento storico? [5].
Studi e analisi dell’impatto del Covid-19 sull’apprendimento degli adulti e sull’alfabetizzazione sembrano confermare che, in molti paesi, gli educatori provengono spesso da settori diversi da quello dell’insegnamento scolastico e sono insegnanti comunitari o volontari, che hanno situazioni contrattuali precarie, il che contribuisce a rendere questo settore poco attraente, in particolare per i giovani che vogliono diventare insegnanti.
Esprimendo l’augurio che le riflessioni e gli sforzi per la trasformazione degli spazi di apprendimento dell’alfabetizzazione possano contribuire a edificare una civiltà dell’armonia, dell’unità, della solidarietà, della fratellanza e di una pace duratura, il Santo Padre invoca su di lei, sui paesi membri dell’UNESCO e sui collaboratori dell’illustre Organizzazione di cui lei è Direttore Generale, le Benedizioni dell’Altissimo.
Cardinale Pietro Parolin
Segretario di Stato di Sua Santità
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[1] Papa Francesco, Messaggio in occasione del lancio del Patto Educativo, 12 settembre 2019.
[5] Papa Francesco , Videomessaggio in occasione dell’incontro promosso e organizzato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica: «Global Compact on Education. Together to look beyond», 15 ottobre 2020.
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