VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL V INCONTRO NAZIONALE DELLA PASTORALE ISPANO-LATINA
[Grapevine (Texas), 20-23 settembre 2018]
Cari fratelli Vescovi e delegati al V Incontro Nazionale di Pastorale Ispano/Latina,
Mi rallegro di avere l’opportunità di parlarvi in questa occasione. È un fatto storico per la Chiesa negli Stati Uniti.
Attraverso questo V Incontro voi cercate di creare una cultura dell’incontro che susciti la speranza: diverse culture, diversi modi di vivere, di pensare, di sentire s’incontrano e si cammina nella speranza. Vi siete proposti di ottenere un modo diverso di essere e di relazionarsi, che incoraggi ogni persona e ogni gruppo a condividere la ricchezza delle sue tradizioni, la ricchezza delle sue esperienze, ad abbattere muri, a costruire ponti.
Vedo che il V Incontro è un modo concreto della Chiesa negli Stati Uniti per rispondere alla sfida di “uscire” da ogni tipo di comodità, di sistemazione, e diventare fermento di comunione con tutti coloro che cercano un futuro di speranza, specialmente con i giovani e con le famiglie che vivono nelle periferie della società.
Mi fa anche piacere vedere che il V Incontro, in continuità con quelli precedenti, riconosce e apprezza i doni specifici che i cattolici ispanici offrono oggi, e che continueranno a offrire in futuro alla Chiesa nel loro paese. E questa esperienza dell’Incontro però va ben oltre. È parte di un processo molto più grande di rinnovamento, d’impulso missionario, al quale sono chiamate tutte le Chiese locali, le Chiese particolari, con la ricca diversità umana e culturale. Questa è stata sempre l’esperienza in diverse diocesi del vostro paese, dove il processo dell’Incontro ha incluso tutti i fedeli.
So che il processo di questo V Incontro ha confortato molti immigranti che vivono in situazioni di timore e d’incertezza. Il V Incontro ha offerto loro un senso più grande di comunità, amicizia e sostegno. È stato anche uno strumento di grazia che ha portato alla conversione del cuore di molte persone e, soprattutto, alla conversione pastorale di situazioni, e alla conversione pastorale delle Chiese particolari, delle parrocchie, dei collegi, di ogni tipo d’incontro ecclesiale. La conversione pastorale attraverso l’incontro, naturalmente, nell’adorazione di Gesù Cristo.
Spero che questo V Incontro continui a dare frutti. E che la Chiesa, in tutti i suoi ambiti, continui ad accompagnare tale processo con la propria riflessione, con il proprio discernimento pastorale, anche dopo lo svolgimento dell’Incontro Nazionale. Ossia, che le Chiese particolari continuino ad accompagnare tutto questo processo. In modo particolare, vi chiedo di considerare in che modo le vostre Chiese particolari possono rispondere meglio alla crescente presenza, ai doni e al potenziale della gioventù e delle famiglie ispaniche e di altre culture.
Sono consapevole dell’apporto che la comunità ispanica offre alla vita della nazione e prego affinché il V Incontro continui a contribuire al rinnovamento della società e all’apostolato della Chiesa negli Stati Uniti d’America.
Con molta gratitudine verso tutti coloro che hanno partecipato alla preparazione del V Incontro, al V Incontro, e a quanti parteciperanno al processo successivo, vi assicuro della mia vicinanza personale e delle mie preghiere per questa importante iniziativa della Conferenza Episcopale. Vi affido alla nostra Madre di Guadalupe e le chiedo di guardarvi. Lasciatevi guardare da Lei! E chiedo al Signore di benedire tutti e ognuno di voi. E a voi chiedo di non dimenticarvi di pregare per me. Andate avanti!
(da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLVIII, n.215, 22/09/2018)
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