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RODÉ Card. Franc, C.M.


RODÉ Card. Franc, C.M.

Il Cardinale Franc Rodé, C.M., Prefetto emerito della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, Arcivescovo emerito di Ljubljana, è nato il 23 settembre del 1934 a Jarše, Ljubljana (Slovenia), settimo e ultimo figlio di una famiglia profondamente religiosa.

Nel maggio del 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, davanti all'avanzata dei partigiani di Tito, la famiglia Rodé si trasferì in Austria, da dove - tre anni più tardi - emigrò in Argentina. Il giovane Franc completò così gli studi secondari a Buenos Aires e il 6 marzo 1952 entrò nella Congregazione della Missione (Padri Lazzaristi), emettendo i voti perpetui nel 1957. Dopo il noviziato e gli studi di filosofia i Superiori lo mandarono a proseguire gli studi a Roma, presso l'Università Gregoriana e poi all'Institut Catholique di Parigi, dove fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1960. Tre anni più tardi si laureò in teologia, con una tesi sul miracolo nella controversia modernista. Il suo lavoro fu pubblicato da Beauchesne nella collana Théologie historique, con il titolo Le miracle dans la controverse moderniste.

All'inizio del 1965, su richiesta dei Superiori, tornò in patria, nell’ex-Jugoslavia, dopo venti anni di esilio e malgrado le difficoltà causate dalla presenza del regime comunista. Fu successivamente vice-parroco a Celje ed a Sentajakob ob Savi, quindi, dal 1967 al 1970, Direttore dello Scolasticato dei Lazzaristi, e dal 1973 al 1981 visitatore (provinciale) della Provincia di Jugoslavia. Contemporaneamente venne chiamato alla Facoltà di Teologia di Ljubljana, dove insegnò teologia fondamentale, introduzione all'ateismo e religioni non cristiane. Il suo impegno fu di aprire i giovani alla cultura occidentale, in un’atmosfera di libertà di parola e di apertura alla grande tradizione della cultura cattolica, specie francese, rappresentata da autori come Péguy, Claudel, Bernanos, Mauriac, Emmanuel e dal suo preferito, Romano Guardini. Un vasto campo di attività era rappresentato anche dagli studenti delle Università statali e dai gruppi di intellettuali cattolici del Paese. Un gruppo di giovani professori- tra cui Franc Perko, più tardi Arcivescovo di Belgrado, e Anton Stres, poi Ausiliare di Maribor - si impegnava a presentare la visione cristiana del mondo, della storia e dell'uomo, in contrasto con la «visione scientifica del mondo» del marxismo-leninismo.

Le posizioni del prof. Rodé sui rapporti tra Chiesa e Stato, la sua scelta coraggiosa per una scuola non ideologica e rispettosa dei valori cristiani, l'attacco dei miti fondanti del comunismo, non potevano non richiamare l'attenzione della polizia segreta. I suoi interventi pubblici erano seguiti e intorno a lui si aggiravano persone incaricate di sorvegliarlo.

Durante quegli anni era regolarmente presente sulla stampa cattolica del Paese con articoli di attualità, come anche con pubblicazioni, frutto del suo insegnamento alla Facoltà di teologia. Basti ricordare: Introduzione all'ateismo moderno, Religioni viventi, Teologia della storia, La vita illuminata dalla fede, Un mese sull'isola rossa, diario del suo viaggio in Madagascar.

Nel 1981 Mons. Paul Poupard - poi Cardinale - lo invitò a far parte dell'équipe dei suoi collaboratori al Segretariato per i non-credenti, dove ebbe l'incarico di Sotto-Segretario e, dal 1987, di Segretario. Dopo la soppressione del Dicastero, nel 1993 divenne Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura.

Il 5 marzo 1997 Giovanni Paolo II lo nominò Arcivescovo Metropolita di Ljubljana. Ricevette l'ordinazione episcopale il successivo 6 aprile.

Nei suoi 7 anni di episcopato in Slovenia, durante i quali è stato anche Presidente della Conferenza dei Vescovi, si impegnò strenuamente in difesa della vita e della famiglia. Ebbe cura in modo particolare delle vocazioni sacerdotali e tenne sempre presente il problema della scuola. Uno dei compiti principali fu la celebrazione di un Concilio plenario per l'intera Slovenia. Indetto il 26 maggio 1997, un mese e mezzo dopo l'ingresso in Ljubljana, ebbe due sessioni generali. Il documento finale fu promulgato il 18 maggio 2002, alla presenza del Cardinale Tomko, rappresentante del Santo Padre. Rese inoltre possibile l'arrivo in diocesi delle Monache Clarisse e fondò un Monastero di Carmelitane. Iniziò il processo di beatificazione di uno dei suoi predecessori, Mons. Vovk. Una delle sue preoccupazioni fu quella di raggiungere un accordo tra la Repubblica di Slovenia e la Santa Sede, Accordo che fu firmato il 14 dicembre 2001 e ratificato dal Parlamento il 28 gennaio del 2004.

L'11 febbraio 2004 Giovanni Paolo II lo ha chiamato a Roma come Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.

Prefetto emerito della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, 4 gennaio 2011.

Ha partecipato al conclave del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco.

Da Benedetto XVI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 24 marzo 2006, del Titolo di San Francesco Saverio alla Garbatella, Diaconia elevata pro hac vice a Titolo presbiterale.