Il Cardinale Francesco Monterisi, Arciprete emerito della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, è nato il 28 maggio 1934 a Barletta (Italia), nell'arcidiocesi pugliese di Trani-Barletta-Bisceglie, discendente di una famiglia che ha dato alla Chiesa alcune note personalità ecclesiastiche, tra queste l'arcivescovo di Salerno Nicola Monterisi, l'arcivescovo di Potenza Ignazio Monterisi e il gesuita Giuseppe Filograssi, professore di teologia alla Pontificia Università Gregoriana.
Ha studiato a Roma nei Pontifici Seminari Minore e Maggiore fino al 1958. Ha poi conseguito il dottorato in teologia alla Pontificia Università Lateranense. Ordinato sacerdote il 16 marzo 1957 nella cattedrale di Barletta, dal 1958 al 1961 è stato vice rettore del seminario arcivescovile diocesano "Don Pasquale Uva" a Bisceglie. Contemporaneamente, per l'anno accademico 1960-1961, ha insegnato filosofia al Pontificio seminario regionale pugliese "Pio XII" a Molfetta.
Nel 1961 è entrato nella Pontificia Accademia Ecclesiastica e nel 1964 ha anche ottenuto il dottorato in diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense. Nell'agosto 1964 ha iniziato il servizio diplomatico della Santa Sede. Come primo incarico è stato addetto di nunziatura nella delegazione apostolica in Madagascar. Due anni dopo è stato nominato segretario della nunziatura apostolica nella Repubblica Araba d'Egitto. Rientrato in segreteria di Stato, nel 1970 è stato incaricato di seguire le delicate questioni del Medio Oriente.
Il 24 dicembre 1982 è stato nominato nunzio apostolico in Corea ed eletto alla Chiesa titolare arcivescovile di Alba marittima. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 6 gennaio 1983 da Giovanni Paolo II nella basilica Vaticana. Durante i quattro anni del suo servizio in Corea, ha accolto dal 3 al 5 maggio 1984 Papa Wojtyła nella sua prima visita nel Paese asiatico, per la canonizzazione di centotré martiri a Seoul, contribuendo così alla realizzazione di uno degli avvenimenti più importanti della storia cristiana in quelle terre.
Quindi dal 1987 al 1990 si è occupato delle questioni africane nella sezione per i Rapporti con gli Stati della segreteria di Stato e ha anche insegnato alla Pontificia Accademia Ecclesiastica.
Il 28 agosto 1990 è stato nominato delegato per le Rappresentanze Pontificie, incarico che ha svolto per otto anni. Intanto nel pieno della violenta crisi che ha colpito la ex Jugoslavia, l'11 giugno 1993 è diventato il primo nunzio apostolico in Bosnia ed Erzegovina. In un contesto estremamente difficile, per cinque anni è stato accanto alle popolazioni sofferenti, portando avanti, in collaborazione con la Chiesa cattolica locale, una missione di pace e di riconciliazione basata sull'apertura al dialogo con tutte le parti in causa. Non sono mancati momenti di gravi tensioni e di vero e proprio pericolo. Ha contribuito anche all'organizzazione e alla realizzazione della storica visita di Giovanni Paolo II a Sarajevo il 12 e 13 aprile 1997, dopo aver lavorato a quella prevista per il settembre 1994, ma all'ultimo momento resa impossibile dalla situazione sul campo.
Dopo l'esperienza in Bosnia ed Erzegovina e quella di delegato per le Rappresentanze Pontificie, il 7 marzo 1998 è stato nominato segretario della Congregazione per i Vescovi e del Collegio Cardinalizio, un servizio che ha svolto per undici anni, ricoprendo in questa veste anche l'ufficio di segretario del conclave che il 19 aprile 2005 ha eletto Benedetto XVI. Si è occupato anche del lavoro della Pontificia Commissione per l'America Latina, del coordinamento pastorale degli Ordinariati militari e dell'organizzazione delle visite ad limina dei vescovi. Tra i suoi primi atti, nel luglio 1998, la presentazione, con l'allora cardinale Ratzinger, della Lettera apostolica Apostolos suos di Giovanni Paolo II in forma di motu proprio sulla natura teologica e giuridica delle Conferenze dei vescovi. Inoltre, nel giugno 2008, ha presentato le motivazioni dei provvedimenti adottati da Benedetto XVI su alcune circoscrizioni ecclesiastiche dei Balcani.
Nell'ambito della Curia romana, fa parte della Pontificia Commissione per l'America Latina ed è stato membro del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
Il 3 luglio 2009 è stato nominato Arciprete della Basilica papale di San Paolo fuori le mura, dove ha raccolto dal card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo l'eredità spirituale dell'Anno paolino, celebrato dal 28 giugno 2008 al 29 giugno 2009 per il bimillenario della nascita dell'apostolo delle genti. Nella basilica Ostiense presiede anche i consigli per le attività pastorali e per gli affari amministrativi.
Arciprete emerito della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, 23 novembre 2012.
Ha partecipato al conclave del marzo 2013 che ha eletto Papa Francesco.
Da Benedetto XVI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 20 novembre 2010, del Titolo di San Paolo alla Regola, Diaconia elevata pro hac vice a Titolo presbiteriale (3 maggio 2021).