UFFICIO DEL REVISORE GENERALE Officium Recognitoris Generalis PROFILO Papa Francesco con la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio Fidelis dispensator et prudens del 24 febbraio 2014, ha affidato al Revisore Generale l’incaricato di compiere la revisione (audit) dei Dicasteri della Curia Romana, delle Istituzioni collegate alla Santa Sede o che fanno riferimento ad essa e delle Amministrazioni del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Con l'emanazione del nuovo Statuto il 21 gennaio 2019, Papa Francesco ha indicato le funzioni e le competenze dell’Ufficio del Revisore Generale. Oltre a compiere in autonomia e indipendenza revisioni contabili su tutti gli Enti della Santa Sede e dello Stato Città del Vaticano, l’Ufficio del Revisore Generale ricopre il ruolo di Autorità Anticorruzione ai sensi della Convenzione di Mérida, in vigore per la Santa Sede e per lo Stato della Città del Vaticano dal 19 ottobre 2016. L’Ufficio del Revisore Generale svolge inoltre revisioni su situazioni particolari connesse ad anomalie nell’impiego o nell’attribuzione di risorse finanziarie o materiali, irregolarità nella concessione di appalti o nello svolgimento di transazioni o alienazioni, atti di corruzione o frode. Sulle medesime situazioni particolari, il Revisore Generale riceve segnalazioni dalle persone che ne sono a conoscenza nell’esercizio delle proprie funzioni, proteggendone l'identità, le analizza e le presenta con una relazione ad una apposita Commissione (c.d. whistleblowing). Il Revisore Generale si rapporta funzionalmente con il Consiglio per l’Economia, a cui sottopone il programma annuale di revisione, per valutazione ed approvazione, nonché la relazione annuale delle proprie attività.
Revisore Generale: Alessandro Cassinis Righini
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