D E C R E T O Speciali Indulgenze in occasione della XXI Giornata Mondiale del Malato
La Redenzione si è compiuta mediante la santa Croce di Cristo, ossia mediante la sua passione. Tutte le sofferenze umane, in verità, possono partecipare alla sofferenza redentrice del Signore; dice, infatti, l’Apostolo san Paolo: “Do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col, 1, 24). Nel corrente Anno della fede, dedicato in particolare alla professione della vera fede e alla sua retta interpretazione, giova rammentare il luminoso insegnamento del Concilio Vaticano II circa il senso cristiano della sofferenza e della sua condivisione tra i fratelli: “Poiché le opere di carità e di misericordia offrono una splendida testimonianza di vita cristiana, la formazione apostolica deve condurre anche al loro esercizio, in modo che fin dalla fanciullezza i fedeli imparino a condividere le sofferenze dei fratelli e a soccorrerli generosamente quando ne hanno bisogno” (Decr. Apostolicam Actuositatem, 31 c). Perciò, spinto dal desiderio che l’annuale celebrazione della Giornata Mondiale del Malato, quest’anno particolarmente solenne, si riveli una sempre più efficace catechesi sul senso salvifico della sofferenza e sensibilizzi maggiormente tutti coloro che, a vario titolo, sono impegnati a servizio di chi soffre nell’anima e nel corpo, il Santo Padre ha scelto come tema della XXI Giornata Mondiale del Malato, che sarà celebrata dal 7 all’11 del prossimo mese di febbraio, il Buon Samaritano: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso” (Lc 10, 37), che insegna a “fare del bene a chi soffre e fare del bene con la propria sofferenza” (Lett. ap. Salvifici doloris, 30). A conclusione della Giornata, nella memoria liturgica della Beata Vergine di Lourdes, Sua Eccellenza Mons. Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, Inviato Speciale di Sua Santità, presiederà nel Santuario Mariano di Altötting, della Diocesi di Passau, una solenne Celebrazione eucaristica con l’amministrazione del sacramento dell’Unzione degli infermi. Affinché i fedeli si preparino spiritualmente a partecipare nel modo migliore all'avvenimento, Sua Santità Benedetto XVI, nell'Udienza concessa, il giorno 18 del corrente mese di gennaio, ai sottoscritti Cardinale Penitenziere Maggiore e Reggente di questa Penitenzieria Apostolica, ha benignamente elargito il dono delle Indulgenze a tenore del seguente dispositivo, purché i fedeli, veramente pentiti e stimolati dalla carità, sull’esempio del Buon Samaritano, con spirito di fede e con animo misericordioso, pongano se stessi a servizio dei fratelli sofferenti e, se a loro volta malati, sopportino i dolori e le avversità della vita, innalzando con umile fiducia l’anima a Dio e offrendo aperta testimonianza di fede attraverso la via del Vangelo della sofferenza: A. L’Indulgenza plenaria, che i fedeli, con animo veramente pentito e contrito, potranno ottenere una volta al giorno alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) ed anche applicare in suffragio alle anime dei fedeli defunti, ogniqualvolta che, dal 7 all'11 febbraio prossimo, nel Santuario Mariano di Altötting o in qualsiasi altro luogo stabilito dall'Autorità ecclesiastica, parteciperanno devotamente a una cerimonia celebrata per impetrare da Dio i propositi della Giornata Mondiale del Malato e reciteranno il Padre Nostro, il Credo ed una pia invocazione alla Beata Vergine Maria. I fedeli che negli ospedali pubblici o in qualsiasi casa privata assistono caritatevolmente, come il Buon Samaritano, gli ammalati e, a motivo del loro servizio, non possono partecipare alle funzioni sopra indicate, otterranno il medesimo dono dell'Indulgenza plenaria, se in quei giorni presteranno generosamente almeno per qualche ora la loro caritatevole assistenza come se lo facessero allo stesso Cristo Signore (cf. Mt 25, 40) e reciteranno il Padre Nostro, il Credo ed una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, avendo l'animo distaccato da ogni peccato e il proposito di adempiere, non appena possibile, alle condizioni richieste per l'ottenimento dell'Indulgenza plenaria. I fedeli infine che per malattia, per età avanzata o per altra simile ragione, sono impediti dal prendere parte alla cerimonia sopra indicata, otterranno l'Indulgenza plenaria, purché, avendo l'animo distaccato da qualsiasi peccato e proponendosi di adempiere non appena possibile le solite condizioni, partecipino spiritualmente alle sacre funzioni nei giorni determinati, particolarmente mentre le Celebrazioni liturgiche ed il Messaggio del Sommo Pontefice verranno trasmessi per televisione e per radio, preghino devotamente per tutti gli ammalati e offrano a Dio, attraverso la Vergine Maria, Salus infirmorum, le loro sofferenze fisiche e spirituali. B. L’Indulgenza parziale a tutti i fedeli ogniqualvolta rivolgeranno a Dio misericordioso, con cuore contrito, nei giorni sopra segnati, devote preghiere in aiuto degli infermi nello spirito del corrente Anno della fede. Il presente Decreto ha vigore per questa occasione. Nonostante qualunque disposizione contraria. Dato a Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 25 gennaio 2013, nella Solennità della Conversione di san Paolo, che chiude la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Manuel Card. Monteiro de Castro Mons. Krzysztofc Nykiel L. + S.
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