DISCORSO DEL CANCELLIERE DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA, LUDWIG ERHARD, A SUA SANTITÀ PAOLO VI* Mercoledì, 29 gennaio 1964 A nome proprio, dei personaggi del Seguito e dell'intera Nazione Germanica, egli prega Sua Santità di voler gradire il più sentito ringraziamento per tutte le Sue amabili espressioni, ma soprattutto per la riconfermata stima e l'apprezzamento dimostrato verso il popolo tedesco. Già gli elevati intenti del Sommo Pontefice nel promuovere la grande causa della unità di tutti i cristiani è motivo di profondo conforto ovunque, ma singolarmente nella Germania, dove altra divisione, quella imposta, costituisce un problema non soltanto umano, ma etico e morale. È intenso sollievo, perciò, il sapere che il Santo Padre riconosce l'impegno della Nazione Germanica di volersi riunire nella pace: ed è tanto opportuna questa solenne circostanza per riaffermare che ogni tedesco farà tutto il possibile nel costruire non soltanto una bella e prospera Germania, ma una Germania libera e degna dei più alti valori dello spirito. Ciò è in armonia con l'altissima attività del Sommo Pontefice, il quale lavora intensamente per conservare e consolidare la pace e promuovere l'aiuto e la fraternità tra gli uomini. Infine uno speciale atto di gratitudine il Signor Cancelliere Erhard tiene a manifestare per l'amabile benevolenza con cui Sua Santità ha accolto il desiderio di un caro infermo di vedere una Sua parola e la Sua benedizione sul proprio libro di preghiere, affidato, per questo fine, allo stesso Cancelliere Federale.
*Insegnamenti di Paolo VI, vol. II p.106. L’Osservatore Romano, 30.1.1964. |