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MESSAGGIO DEL CARD. ANGELO SODANO PER LA 77ª GIORNATA PER L'UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE Un'opera di "pazienza intellettuale" Illustrissimo Signor Rettore, in occasione dell'annuale Giornata per l'Università Cattolica del Sacro Cuore, che sarà celebrata il prossimo 29 aprile, sono lieto di farLe pervenire le rinnovate espressioni di apprezzamento e di affetto del Santo Padre per codesta illustre Istituzione Accademica, che onora la cultura e la Chiesa in Italia. Il Sommo Pontefice esprime cordiale stima per Lei, Signore Rettore, per i Docenti e per gli Studenti, mentre ringrazia il Signore per la testimonianza che codesta Comunità universitaria offre alla Chiesa nel difficile e urgente compito di mostrare la forte saldatura che esiste tra l'esercizio della ragione e l'esperienza della fede. Allo stesso tempo, il Papa auspica che, dopo la ricca esperienza del Grande Giubileo, questa ricorrenza costituisca l'occasione per un rinnovato slancio apostolico. Fu questo lo spirito con cui operò Giuseppe Toniolo, a cui è intitolato l'Istituto che presiede alla vita dell'Università Cattolica. Al suo pensiero e al suo esempio si ispirò Padre Agostino Gemelli nell'ideare l'Ateneo, a cui affidò il compito di promuovere il riconoscimento effettivo di quanto la fede cristiana possa fare a sostegno della ragione nel suo cammino di ricerca della verità. Nell'orizzonte della rivelazione di Dio in Gesù Cristo, la ragione non è mortificata, ma è chiamata piuttosto a osare sempre di più. Come il Papa ha ricordato nella Lettera Enciclica "Fides et ratio", cui fa riferimento il tema scelto per l'attuale Giornata: "L'audacia della ragione, la libertà della fede", "la Rivelazione... immette nella nostra storia una verità universale e ultima che provoca la mente dell'uomo a non fermarsi mai; la spinge, anzi, ad allargare continuamente gli spazi del proprio sapere fino a quando non avverte di avere compiuto quanto era in suo potere, senza nulla tralasciare" (n. 14). Questa consapevolezza necessita di continue verifiche per risultare intellegibile all'uomo contemporaneo e diventare premessa per l'annuncio della verità del Vangelo. Occorre impegnarsi in un tenace lavorio intellettuale per far emergere il potenziale liberante che la fede cristiana possiede nei confronti della ragione umana. A quest'opera di "pazienza intellettuale" sono chiamati, in particolare, quanti svolgono attività di studio e di ricerca in una Università che si qualifica Cattolica: le grandi sfide alla vita e alla dignità della persona rappresentate da recenti scoperte scientifiche, specialmente nell'ambito delle biotecnologie, stimolano i cristiani ad offrire il proprio apporto di riflessione per un'adeguata e competente mediazione culturale. Occorre mostrare le ragioni del cristianesimo e spiegare i motivi di fondo delle posizioni della Chiesa su punti delicati e controversi, "sottolineando soprattutto che non si tratta di imporre ai non credenti una prospettiva di fede, ma di interpretare e difendere i valori radicati nella natura stessa dell'essere umano" (Novo Millennio ineunte, 51). Collegare "libertà della fede" e "audacia della ragione": ecco un esigente programma di rifondazione culturale nel quale l'Università Cattolica deve sentirsi protagonista, in costante sintonia con gli orientamenti proposti dall'Episcopato italiano nel noto "progetto culturale". L'odierno disagio, che si rivela nel disorientamento delle intelligenze giovanili di fronte a un pragmatismo esasperato, frutto di una visione utilitaristica e strumentale della vita, attende risposte autorevoli ed esaustive. Va contrastato il tentativo diffuso di ridurre l'esistenza alle mere dimensioni materiali ed economiche, ignorando l'inesauribile ansia di trascendenza che l'essere umano porta in sé. La fede, consentendo all'uomo l'accesso alla Verità ultima dell'esistenza e al senso decisivo della vita, accende in lui la consapevolezza della singolare libertà che il Crocifisso ha testimoniato e garantito per tutti. È libertà che scaturisce dall'affidamento all'Onnipotente in atteggiamento di fiducia piena e incondizionata, e dall'impegno verso il prossimo, al di là di ogni egoistica riserva. "Duc in altum" (Lc 5,4). Queste parole del Salvatore esortano a "riprendere il largo" anche nell'impegno dell'"audacia della ragione" in nome della "libertà della fede". Mentre nella società civile e negli spazi della ricerca scientifica emerge da più parti l'esigenza di individuare un'adeguata soluzione ai tanti problemi contemporanei attraverso una nuova negoziazione dei limiti da imporre alla libertà della ricerca e alla soddisfazione dei bisogni, l'Università Cattolica è stimolata a porre in atto tutti gli strumenti a sua disposizione per testimoniare quanto la fede cristiana costituisca un grande spazio di libertà per l'uomo e per la sua investigazione scientifica. Essa è chiamata, altresì, a mostrare come la riscoperta di un'etica del limite vada concepita non tanto come freno alla deriva incontrollabile della nostra società, quanto come opportunità per accedere alle possibilità offerte dal Creatore alla libera responsabilità dell'uomo. Nella ricerca scientifica il doveroso riconoscimento del limite non apparirà allora come un condizionamento arbitrario ed esterno, ma aiuterà ad identificare l'orizzonte nel quale orientare gli sviluppi scientifici alla maggiore gloria di Dio, che per il cristiano rappresenta il massimo bene dell'uomo, la sua felicità e la sua gioia perché, come ricorda sant'Ireneo, "la gloria di Dio è l'uomo vivente". Il Sommo Pontefice auspica che codesto Ateneo, nel solco della sua lunga e benemerita tradizione accademica, continui a porre ogni cura perché il dialogo tra ragione e fede esalti sempre più la ricerca scientifica e l'autentica libertà dell'uomo. Con tali voti, invocando la protezione materna di Maria, Sede della Sapienza, su di Lei, sul Presidente e sui componenti il Comitato Permanente dell'Istituto Giuseppe Toniolo, sul Corpo accademico e sui membri del Consiglio di Amministrazione, sui Collaboratori, sugli Studenti e su quanti condividono l'esperienza e i progetti di codesto Ateneo, Sua Santità imparte a tutti la Benedizione Apostolica, rinnovato segno del Suo affetto e della Sua benevolenza. Nell'unirmi a tali auspici, sono lieto di trasmetterLe l'accluso dono con il quale il Santo Padre manifesta la Sua paterna attenzione per l'Università Cattolica del Sacro Cuore e, porgendoLe il mio cordiale saluto, mi confermo con sensi di distinto ossequio Suo dev.mo nel Signore ANGELO Card. SODANO Segretario di Stato |