LETTERA DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO AI PARTECIPANTI
A S.E. Mons. Felice di Molfetta, 1 agosto 2009 Eccellenza Reverendissima, in occasione della 60.ma Settimana Liturgica Nazionale, che si terrà a Barletta dal 24 al 28 agosto prossimo, sono lieto di far giungere a Lei, ai collaboratori del Centro Azione Liturgica, ai relatori e a tutti i partecipanti il cordiale saluto del Sommo Pontefice, il Quale augura un sereno e proficuo svolgimento dell’incontro e assicura per tutti uno speciale ricordo nella preghiera. Egli esprime apprezzamento per l’impegno posto in questi decenni, in costante adesione alla dottrina e alle indicazioni della Costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, e in sapiente obbedienza all’Episcopato e alla Santa Sede, per proporre il Mistero della fede, che si dà all’uomo nella Chiesa in quanto celebrato (cfr SC, 6-7). Invita al tempo stesso il CAL a proseguire questo cammino, con la medesima fedeltà e il medesimo spirito, aiutando ad infondere negli operai della vigna del Signore nuovo coraggio e nuova perseveranza. In questi 60 anni le Settimane Liturgiche hanno offerto a Vescovi, sacerdoti, persone consacrate, studiosi, responsabili diocesani, fedeli amanti della liturgia preziose occasioni di approfondimento, sempre in una prospettiva di servizio ecclesiale, quello cioè di far crescere la comunità nello spirito e nella prassi liturgica. Il Mistero è stato così accostato nel suo centro (la Pasqua, l’Eucaristia), nelle sue articolazioni (Sacramenti, Parola di Dio, Liturgia delle Ore, Anno Liturgico) e nel suo rapporto con la vita, la cultura, l’arte, la musica. Grazie alla successione ininterrotta delle Settimane e al valido lavoro di quanti le hanno programmate e attuate, la Chiesa in Italia, e soprattutto le Diocesi in cui sono state celebrate, ne hanno tratto grande beneficio, vedendo crescere lo zelo per "l’incremento della liturgia: essa, infatti, è la prima e per di più necessaria sorgente alla quale i fedeli possano attingere uno spirito veramente cristiano" (SC, 14). Il tema della 60.ma Settimana: Celebrare la Misericordia. "Lasciatevi riconciliare con Dio" (2 Cor 5,20), si inserisce in questo solco puntando l’attenzione sul Sacramento della Penitenza o Riconciliazione, con scelta quanto mai opportuna sia per l’importanza sia per l’attualità, a 35 anni dall’entrata in vigore per la Chiesa italiana del nuovo Rito della Penitenza, ed in felice coincidenza con l’Anno Sacerdotale. Intendimento del vostro incontro è cogliere l’intero processo penitenziale della vita cristiana, in cui il Sacramento si inserisce quale momento forte, sempre in un contesto ecclesiale. E sarà interessante verificare se, al di là del cambiamento rituale, si sia formata un’adeguata mentalità teologica, spirituale e pastorale. A questo riguardo, il Sommo Pontefice, in un messaggio inviato ai partecipanti al recente XX Corso per il foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica, affermava: "In questo nostro tempo, costituisce una delle priorità pastorali quella di formare rettamente la coscienza dei credenti, perché… nella misura in cui si perde il senso del peccato, aumentano purtroppo i sensi di colpa, che si vorrebbero eliminare con insufficienti rimedi palliativi. Alla formazione delle coscienze contribuiscono molteplici e preziosi strumenti spirituali e pastorali da valorizzare sempre più" (L’Osservatore Romano, 12.4.2009). Ed aggiungeva: "Come tutti i sacramenti, anche quello della Penitenza richiede una catechesi previa e una catechesi mistagogica per approfondire il sacramento ‘per ritus et preces’ … alla catechesi va unito un sapiente utilizzo della predicazione che nella storia della Chiesa ha conosciuto forme diverse secondo la mentalità e le necessità pastorali dei fedeli" (ibid.). Inoltre, accanto a un’adeguata formazione della coscienza morale e a un modo maturo di vivere e celebrare il Sacramento, è necessario favorire nei fedeli l’esperienza dell’accompagnamento spirituale. Proprio per questo – osservava ancora il Papa - oggi "c’è bisogno di maestri di spirito saggi e santi", esortando i sacerdoti a "mantenere sempre viva in se stessi la consapevolezza di dover essere degni ministri della Misericordia Divina e responsabili educatori delle coscienze", ispirandosi all’esempio del Curato d’Ars, san Giovanni Maria Vianney, di cui proprio quest’anno ricordiamo il 150° anniversario della morte. (cfr ibid.). Sua Santità invoca la celeste intercessione della Vergine Maria, Madre di Misericordia, perché la 60.ma Settimana Liturgica contribuisca a favorire una ripresa e un rinnovamento nella celebrazione della Misericordia e nell’esperienza significativa del Perdono divino,e, grato per il servizio che il Centro Azione Liturgica rende alla Chiesa in Italia, imparte di cuore a Vostra Eccellenza, all’Arcivescovo di Trani–Barletta–Bisceglie e Nazareth, agli altri Vescovi e ai sacerdoti presenti, ai relatori e a tutti i partecipanti una speciale Benedizione Apostolica. Assicuro da parte mia un ricordo nella preghiera, e mi valgo della circostanza per confermarmi Suo dev.mo nel Signore Card. Tarcisio Bertone
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