VISITA DEL CARDINALE TARCISIO BERTONE A CUBA DISCORSO PER LÂÂINAUGURAZIONE DEL VESCOVADO Domenica, 24 febbraio 2008
Caro Signor Vescovo di Guantánamo-Baracoa, Come ha ricordato molto bene Sua Eccellenza Monsignor Wilfredo Pino, il 24 gennaio 1998, Papa Giovanni Paolo II, al termine della Messa che ha celebrato a Santiago de Cuba, ha annunciato la creazione di una nuova Diocesi, quella di Guantánamo-Baracoa. Oggi, a distanza di dieci anni, abbiamo la gioia di inaugurare questa sede del Vescovado, avviata da Monsignor Carlos Jesús Baladrón Valdés, e che ha potuto contare sulla collaborazione e l'aiuto di tante persone e istituzioni civili ed ecclesiastiche, che ringraziamo per lo sforzo compiuto; al contempo esprimiamo la nostra riconoscenza ai suoi costruttori per lo stupendo lavoro realizzato. In quell'occasione, il venerato Papa ha incoraggiato tutti i sacerdoti e i fedeli «a edificare, come pietre vive intorno al suo pastore, questa Chiesa particolare» (Omelia a Santiago de Cuba, 24.1.1998). Da allora, questa giovane Comunità Diocesana di Guantánamo-Baracoa è cresciuta e si è consolidata sempre più, e un passo importante sono le strutture che stiamo per inaugurare. In un certo senso, potremmo dire che rappresentano un frutto visibile e anche un ricordo perenne di quell'appello del Santo Padre a impegnarvi nella costruzione di quell'edificio spirituale che è la Chiesa. Certamente, i mezzi materiali sono molto necessari e, senza di essi, sarebbe alquanto difficile poter portare a termine in modo adeguato qualsiasi attività pastorale o di evangelizzazione. Tuttavia, sebbene ciò sia certo, siamo anche pienamente convinti che la cosa più importante per noi, la realtà veramente determinante, è la presenza del Signore Gesù in seno alla sua Chiesa. Egli è il nostro tesoro, la nostra ricchezza, il bene più grande che possediamo e che desideriamo condividere con tutti. Tutto il resto deve essere al servizio di questa realtà e di questa missione: annunciare al mondo intero l'amore di Cristo, l'unico che può colmare pienamente i cuori umani con il suo messaggio di fede e di speranza. La Chiesa, edificata dallo Spirito Santo su quella pietra d'angolo che è Cristo, è anche per i cristiani la loro casa comune e il loro focolare. In essa siamo stati generati alla vita dello spirito ed essa, come buona madre, ci accoglie nel suo seno, ci alimenta con la sua parola e ci rafforza con i suoi sacramenti. Dobbiamo rendere grazie a Dio, cari fratelli, per averci concesso la fede e aver fatto di noi suoi figli, per quei nostri fratelli che ci ha dato per formare insieme la grande famiglia dei figli di Dio. Vi incoraggio con tutte le mie forze a far sì che ognuna delle comunità ecclesiali di questa Diocesi sia veramente quello spazio di libertà, di comunione e di riconciliazione, di amore fraterno e di convivenza pacifica, che permetta a tutti quelli che si avvicinano alla Chiesa di provare la gioia della fede, l'amore di Dio e la speranza a cui tanto anelano. Tutta questa meravigliosa realtà troverà qui, in questa sede del Vescovado, una fonte continua di irradiazione missionaria ed evangelizzatrice. Da qui, il Vescovo, in unione con i suoi collaboratori più diretti, potrà incoraggiare e dare impulso al lavoro pastorale della Diocesi, facendo sì che tutti si sentano responsabili di questo appassionante compito e felici di potersi dedicare nella Chiesa al servizio della fede e del Vangelo della pace e della riconciliazione. Mi felicito con voi, cari fratelli, per questo evento tanto importante nella vita della Diocesi e vi invito a continuare a lavorare in questa Chiesa particolare, sentendo l'incoraggiamento e la vicinanza spirituale del Papa Benedetto XVI. Potete essere certi che non appena giungerò a Roma, trasmetterò al Santo Padre tutto l'affetto degli abitanti di Guantánamo e gli parlerò anche della bellezza di questa sede del Vescovado che stiamo per inaugurare. Grazie a tutti e che Dio vi benedica!
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