CONFERENZA INTERNAZIONALE PER LA RICOSTRUZIONE DI HAITI DICHIARAZIONE DELLA SANTA SEDE New York La Chiesa cattolica e la Santa Sede, che è il suo governo centrale, si sono immediatamente unite alla straordinaria reazione dell'emergenza per il terremoto ad Haiti, contribuendo alla ricostruzione e alla riabilitazione dei sopravvissuti. Tramite le loro varie agenzie, associazioni e singole persone essa ha intrapreso azioni per fornire cibo, abiti e riparo, promuovendo reti capaci di condividere con la popolazione colpita le preoccupazioni per la vita, il lutto e la speranza. Nel primo mese dopo il terremoto, la Caritas Internationalis, che è il principale organismo caritativo della Chiesa cattolica, ha raccolto 200 milioni di dollari dai cattolici in 40 Paesi e soltanto nel primo mese ha nutrito 50.000 persone, ha fornito riparo a 43.000 persone e ha offerto assistenza medica a più di 15.000 persone. Diversi organismi cattolici internazionali indipendenti come Kirche in Not, nonché molte congregazioni religiose, hanno inviato donazioni dai 100.000 ai 2 milioni di dollari. Centodieci diocesi americane hanno depositato circa 30 milioni di dollari in uno speciale fondo di soccorso per Haiti e i Catholic Relief Services statunitensi hanno raccolto più di 90 milioni di dollari per il soccorso distribuendo più di 9 milioni di razioni giornaliere. In seguito agli appelli di Papa Benedetto XVI, i cattolici del mondo industrializzato e di quello in via di sviluppo hanno fatto donazioni individuali e collettive alla Croce Rossa Nazionale e Internazionale e ai Governi, contribuendo così a una parte sostanziale del fondo di 3 miliardi di dollari già raccolti dall'OCHA o comunque ad essa destinati. Molte istituzioni e migliaia di agenti umanitari e di volontari sul posto hanno distribuito gli aiuti delle Nazioni Unite e le donazioni dei governi e delle organizzazioni internazionali che non hanno strutture o una presenza permanente ad Haiti. La rete assistenziale cattolica è impegnata in progetti di ricostruzione per i prossimi cinque anni ad Haiti, che forniranno abitazioni, servizi sanitari, educazione e mezzi di sussistenza. La Santa Sede continuerà a lanciare appelli per contributi a favore di programmi di ricostruzione pubblici e privati nonché per il pieno e giusto inserimento di Haiti nel sistema economico mondiale. In questo senso, la Santa Sede è profondamente soddisfatta nell'apprendere della cancellazione del debito di Haiti verso la Banca Interamericana di Sviluppo e della moratoria e differimento dei pagamenti del debito alla Banca Mondiale e al Fondo Monetario Internazionale e reitera l'appello alla cancellazione totale il prima possibile. Il contributo delle organizzazioni di ispirazione religiosa haitiane e delle ONG locali è stato significativo e proseguirà per molto tempo, anche dopo la partenza dal Paese di molte organizzazioni internazionali e ONG. Quindi, queste organizzazioni hanno un ruolo fondamentale nel raggiungere la popolazione in un modo che tenga conto delle sue condizioni e rispetti i suoi costumi e le sue tradizioni. È dunque importante che queste organizzazioni di ispirazione religiosa e le ONG locali non vengano ignorate nell'elaborazione di un piano di lungo periodo per la ricostruzione del Paese e per la ripresa della vita.
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