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LETTERA DEL CARDINALE SEGRETARIO DI STATO
ALLÂ’ARCIVESCOVO DI URBINO-URBANIA-SANTÂ’ANGELO IN VADO
IN OCCASIONE DEL QUINTO CENTENARIO
DELLA FONDAZIONE DELLÂ’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO

3 dicembre 2005

Eccellenza Reverendissima,

con gentile lettera del 13 settembre scorso, Vostra Eccellenza ha informato Sua Santità dellÂ’apertura delle celebrazioni per il quinto centenario dellÂ’Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo". Grato per i sentimenti che hanno suggerito il devoto gesto, il Santo Padre, ben lieto di farSi spiritualmente presente a tale evento, rivolge al Magnifico Rettore, alle Autorità accademiche, ai Professori, agli studenti e al personale tecnico-amministrativo il Suo cordiale saluto.

La Chiesa guarda con costante sollecitudine alle Università, che rivestono un singolare ruolo nel mondo della cultura e dellÂ’educazione, specialmente per quanto concerne la formazione delle nuove generazioni e il dialogo con le varie istanze culturali della società. A questo proposito, è notevole lÂ’influenza esercitata nei secoli dallÂ’Università urbinate. Sorta per iniziativa ducale nel 1506, essa fu sempre sostenuta dai Sommi Pontefici e dai Vescovi diocesani. Il Papa Giulio II approvò il Collegio dei Dottori appena costituito, mentre Pio IV, con la bolla Sedes Apostolica, concesse al Collegio stesso la facoltà di conferire agli studenti i diversi titoli dottorali. I Papi successivi confermarono e potenziarono il nuovo Studio, soprattutto quando Urbino entrò a far parte dello Stato Pontificio. Un sensibile sviluppo impresse il Cardinale Cybo, Legato Pontificio a metà del Seicento. Accogliendo i suoi auspici, il Papa Clemente X, con la bolla Aeternae Sapientiae del 1671, istituì "unam Universitatem Studii Generalis", comprendente ben quattordici cattedre. LÂ’urbinate Giovanni Francesco Albani, il futuro Papa Clemente XI, promosse ulteriormente lÂ’Università e, in particolare, ne arricchì la biblioteca, mentre il suo successore, Innocenzo XIII, con la bolla Inter multiplices del 1721, raccolse e convalidò lÂ’intera normativa concernente lÂ’Ateneo.

Nel corso dei secoli anche i Vescovi diocesani hanno svolto un significativo ruolo nella vita universitaria di Urbino, soprattutto nel Settecento e nel primo Ottocento, quando il Vescovo era il supremo rappresentante e protettore dello Studio. Determinante, fin dalle origini, si è pure rivelata la presenza della scuola teologica dei Frati Minori Conventuali che, in seguito, insieme con i Domenicani, assicurarono nellÂ’Università, oltre allÂ’insegnamento della teologia, anche la direzione della biblioteca. Nel Novecento, e specialmente dal dopoguerra ad oggi, è andato crescendo il numero degli iscritti fino a superare la quota di ventimila: un incremento, questo, favorito dal fatto che Urbino è una tranquilla città di non grandi dimensioni, ricca di arte e di storia.

In questa fausta ricorrenza giubilare, mi è gradito trasmettere lÂ’espressione del compiacimento di Sua Santità per lÂ’attenzione che Ella, quale Pastore della Diocesi, riserva a codesta Istituzione universitaria. Il Santo Padre Benedetto XVI auspica che la formazione culturale delle nuove generazioni sia sempre obiettivo primario dellÂ’Ateneo, che potrà trarre in tale senso un valido apporto dallÂ’Istituto Superiore di Scienze Religiose "Italo Mancini", in esso operante da oltre un ventennio. NellÂ’ambito della legittima autonomia, che deve contraddistinguere le relazioni tra Chiesa e Stato, esso tiene viva la tradizione urbinate dellÂ’insegnamento teologico, permettendo ai giovani di confrontare la loro ricerca esistenziale, intellettuale e sociale con la suprema sintesi di verità e di vita rivelata da Cristo. Egli è la "Stella" che il Sommo Pontefice ha indicato alla gioventù nel recente incontro mondiale di Colonia. Cristo, Logos incarnato, non toglie nulla di ciò che è autentico, ma esalta ogni seme di unità, di bellezza e di verità e lo orienta verso il bene dellÂ’uomo e della società, a gloria di Dio.

Il Sommo Pontefice, mentre Le chiede di trasmettere allÂ’intera Comunità universitaria il Suo augurio di successo per ogni valida iniziativa programmata in questa fausta occasione, assicura un ricordo nella preghiera e, invocando la celeste protezione della Vergine Immacolata, ben volentieri invia a Lei, a quanti a vario titolo fanno parte dellÂ’Università e alla Diocesi di Urbino una speciale Benedizione Apostolica.

Profitto volentieri della circostanza per confermarmi

Suo dev.mo in Domino

Cardinale Angelo Sodano
Segretario di Stato

        

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