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Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People People on the Move N° 112 (Suppl.), June 2010 SALUTO DEL PRESIDENTE AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI S.E. Mons. Antonio Maria Vegliò Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti Beatissimo Padre, Laccoglienza, che Ella ci riserva in questo speciale incontro, è motivo di grande gioia. Con viva gratitudine, insieme allEccellentissimo Segretario, sono personalmente lieto e onorato di porgerLe il saluto devoto e filiale dei Membri, dei Consultori e degli Officiali del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, riuniti in occasione della Sessione Plenaria. Nei lavori di questi giorni stiamo riflettendo sul tema Pastorale della mobilità umana oggi, nel contesto della corresponsabilità degli Stati e degli Organismi Internazionali. Santità, oggi molteplici fattori spingono milioni di uomini e donne a varcare le frontiere nazionali e continentali, alla ricerca di maggior sicurezza e stabilità. Nonostante le misure restrittive adottate da diversi Paesi, le persone continuano a spostarsi in cerca di migliori possibilità. Litineranza dei popoli, tuttavia, si presenta oggi non solo come problema che gli Stati e gli Organismi internazionali si sforzano di risolvere, ma anche come fenomeno profetico che manifesta il disordine di un sistema che ha posto grande attenzione allo sviluppo socio-economico senza, tuttavia, curare le corrispondenti dinamiche sociali, culturali ed etiche e, soprattutto, la salvaguardia della dignità e della centralità della persona umana. In tale contesto, soprattutto gli Stati e gli Organismi internazionali hanno specifica responsabilità nel promuovere una cultura di convivenza pacifica e di coesione sociale, in una parola, lautentica cultura dellaccoglienza, che garantisca a tutti coloro che condividono il medesimo territorio lesercizio di uguali diritti e doveri. In tale contesto, Santo Padre, ci guidano gli orientamenti preziosi del Suo Magistero, in particolare lEnciclica Caritas in veritate, di cui Le siamo sinceramente grati, non meno che la considerazione e lattenzione che, ben sappiamo, Ella riserva alle dinamiche delle migrazioni, del rifugio e, in generale, della mobilità umana. Attendiamo, ora, la Sua parola e lApostolica Benedizione, affinché il nostro lavoro quotidiano diventi risposta ecclesiale alle necessità pastorali di tanti fratelli e sorelle in movimento, in cooperazione con le amministrazioni pubbliche, le istanze di governo, le entità religiose, politiche e sociali, sia nazionali che internazionali. Loccasione è altresì propizia per manifestarLe tutta la nostra vicinanza nel ministero che il Signore le ha affidato, a guida della Chiesa, pellegrina e peccatrice, ma amata da Cristo, desiderosa di purificazione e di santità e, al tempo stesso, santa perché ne è capo Cristo, il Santo per eccellenza. |