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 Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People

People on the Move 

N° 94,  April 2004, pp. 221

“Stella Maris”, la solidarietà che salva gli

equipaggi delle navi “dimenticate”*

Matteo LIUT

Sono 11 attualmente le navi che ormeggiate in un porto italiano non possono partire poiché poste sotto sequestro. Gli equipaggi di queste imbarcazioni spesso non ricevono lo stipendio da mesi e non possono allontanarsi perché rischie­rebbero di essere considerati clandestini. La piaga delle navi abbandonate é il tema più importante sul quale vuole attirare l’attenzione il tour «See over sea», organizzato dal­l’Apostolato del mare e partito da Trieste.

L’inadeguatezza della normativa vigente spesso rende difficile interventi in grado di risolvere i sequestri in tempi brevi Le associazioni di volontariato, i centri pastorali di assistenza «Stella Maris» e le Caritas diocesane quasi sempre sono gli unici che possono fare qualcosa di concreto per queste persone bloccate a bordo dei mercantili abbandonati dagli armatori.

A Trieste, durante la tavola rotonda presso la Capitaneria di porto, i responsabili ed i rappresentanti degli enti portuali e sindacali dei lavoratori del mare hanno tentato di tracciare possibili profili di intervento, che siano in grado di creare una rete istituzionale volta ad evitare o a risolvere queste situazioni di emergenza. «Accanto ai piani di intervento istituzionali - ha affermato il preside dell’istituto nautico di Trieste, il più antico d’Europa - va valorizzata la dimensione educativa al volontariato anche nelle scuole: per aiutare gli uomini ci vogliono gli uomini».
 
*Da Avvenire, 6 novembre 2003
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