PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI NOTIZIARIO 12/2006
Cari amici, un evento su tutti ha segnato la vita del nostro Dicastero nel primo semestre di questÂÂanno: lÂÂincontro del Santo Padre con i movimenti ecclesiali e le nuove comunità nella vigilia di Pentecoste. La decisione dÂÂincontrare queste nuove realtà aggregative si situa molto significativamente tra le prime scelte operative di Benedetto XVI. Il Santo Padre ha infatti manifestato questo suo desiderio nel corso della prima udienza ufficiale che mi ha concesso come presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. Era il 14 maggio 2005  per una coincidenza davvero singolare, vigilia di Pentecoste! LÂÂappuntamento che papa Ratzinger ha voluto dare a movimenti e comunità il 3 giugno scorso è un importante segnale di continuità con il magistero di Giovanni Paolo II, che vedeva in essi doni preziosi dello Spirito alla Chiesa di oggi e un grande segno di speranza per lÂÂumanità del nostro tempo. I rapporti di papa Benedetto XVI con i movimenti ecclesiali datano da lungo tempo e hanno una storia della quale egli stesso ha parlato in varie occasioni. I suoi primissimi contatti con queste realtà  che si sono poi intensificati e approfonditi, trasformandosi in una vera amicizia  risalgono alla metà degli anni Sessanta, quando era ancora professore a Tübingen. Era il periodo difficile del post-Concilio, ma agli occhi del teologo quei nuovi carismi si rivelano subito come un dono provvidenziale. Diceva ai partecipanti al Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali, organizzato dal nostro Dicastero nel maggio del 1998: ÂÂEcco, allÂÂimprovviso, qualcosa che nessuno aveva progettato. Ecco, che lo Spirito Santo, per così dire, aveva chiesto di nuovo la parola. E in giovani uomini e in giovani donne risbocciava la fede, senza ÂÂse né ÂÂmaÂÂ, senza sotterfugi né scappatoie, vissuta nella sua integralità come dono, come un regalo prezioso che fa vivereÂÂ. A fianco di Giovanni Paolo II come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Ratzinger è stato interprete autorevole del suo magistero sui movimenti ecclesiali e le nuove comunità, divenendo per loro un interlocutore attento e prodigo di saggi consigli. Egli vede nei movimenti ÂÂmodi forti di vivere la fedeÂÂ, nella loro opera ÂÂqualcosa che davvero indica il futuroÂÂ, nella loro funzione il ruolo di quelle ÂÂminoranze creative che secondo Arnold Toynbee sono determinanti per il futuro del mondo. Il suo contributo teologico alla definizione dellÂÂidentità ecclesiale dei movimenti è fondamentale. Nel pensiero del cardinale Ratzinger, per impostare correttamente il discorso teologico su queste nuove realtà aggregative non basta la dialettica dei principi che contrappone istituzione e carisma, perché la Chiesa è edificata organicamente e non dialetticamente. La giusta collocazione teologica dei movimenti nella Chiesa è da individuare nella apostolicità, che è la dimensione dalla quale scaturisce il vincolo particolare che li unisce al ministero del Successore di Pietro. Affermava nel corso del Congresso citato sopra: ÂÂIl papato non ha creato i movimenti, ma è stato loro essenziale sostegno nella struttura della Chiesa, il loro pilastro ecclesiale [...] Il Papa ha bisogno di questi servizi, e questi hanno bisogno di lui, e nella reciprocità delle due specie di missione si compie la sinfonia della vita ecclesialeÂÂ. Salito al soglio pontificio, Benedetto XVI non ha cessato di manifestare attenzione nei confronti dei movimenti ecclesiali, a proposito dei quali, ancora il 21 agosto dello scorso anno a Colonia, diceva ai vescovi tedeschi: ÂÂLa Chiesa deve valorizzare queste realtà e al contempo deve guidarle con saggezza pastorale, affinché contribuiscano nel modo migliore, con i loro diversi doni allÂÂedificazione della comunità [...] Le Chiese locali e i movimenti non sono in contrasto tra loro, ma costituiscono la struttura viva della ChiesaÂÂ. Il desiderio di convocarli tutti insieme a Roma per la seconda volta e di nuovo nella vigilia di Pentecoste nasce proprio dalla grande considerazione nella quale il Santo Padre tiene queste realtà e da una sollecitudine pastorale che si è manifestata pure nel corso dei preparativi dellÂÂincontro, che il Papa ha seguito da vicino e con attenzione. Al popolo dei movimenti e delle nuove comunità giunto a Roma il 3 giugno scorso per rivivere con il Successore di Pietro il mistero della Pentecoste, proclamare la gioia di credere in Gesù Cristo e rinnovare lÂÂimpegno a essergli discepoli in questo nostro tempo, egli diceva tra lÂÂaltro: ÂÂLa Pentecoste è questo: Gesù, e mediante Lui Dio stesso, viene a noi e ci attira dentro di sé [e] lo Spirito Santo, attraverso il quale Dio viene a noi, ci porta vita e libertàÂÂ. I movimenti ecclesiali  continuava  sono nati proprio dalla sete della vita vera ed essi vogliono e devono essere scuole di libertà, della vera libertà dei figli di Dio. In essi la presenza dello Spirito si dimostra anche nello slancio missionario che li porta ad annunciare il Signore in tutti gli ambiti della vita umana senza timori, senza presunzione e senza scoraggiamento. Esortandoli perciò a operare  nella loro molteplicità ÂÂ, per lÂÂunità dellÂÂunico Corpo, il Santo Padre ha rivolto loro il pressante invito a essere ÂÂancora di più, molto di più, collaboratori nel ministero apostolico universale del Papa, aprendo le porte a Cristo [...], il miglior servizio della Chiesa agli uominiÂÂ. LÂÂincontro di Benedetto XVI con i movimenti è stato preceduto dal secondo Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità sul tema ÂÂLa bellezza di essere cristiani e la gioia di comunicarloÂÂ. Nucleo dei due eventi, dei quali leggerete più ampiamente nelle pagine che seguono, la persona di Cristo, ÂÂil più bello tra i figli dellÂÂuomo (Sal 45 [44]). E al centro della riflessione del congresso la domanda, inevitabile per i discepoli del Signore: Come trasmettere lo splendore della bellezza di Cristo al mondo di oggi? Perché è questa la sfida che siamo chiamati a raccogliere: essere testimoni della bellezza di Cristo e del suo Vangelo nel cuore del nostro mondo post-moderno e, come dice qualcuno, post-cristiano. LÂÂesperienza della bellezza di essere cristiani ha trovato e trova ai nostri giorni un terreno particolarmente fertile proprio nei movimenti ecclesiali e nelle nuove comunità. I carismi dai quali sono nati hanno infatti generato itinerari pedagogici che continuano a formare schiere di autentici testimoni della bellezza di Cristo, cristiani per i quali la fede è tuttÂÂaltro che una teoria aureolata di sentimentalismo, bensì scelta radicale di vita che porta alla sequela del Signore. E così, nel grigiore del nostro mondo insidiato dalla mediocrità spuntano luci di speranza, luoghi dÂÂirresistibile irradiazione della Bellezza che salva il mondo, come diceva Dostojevski. I cristiani devono annunciare al mondo che il Vangelo non è una utopia, ma cammino verso la vita piena; che la fede non è un fardello, un giogo che piega lÂÂuomo, ma avventura affascinante che gli restituisce, con la sua piena umanità, tutta la dignità e la libertà dei figli di Dio; che Cristo è lÂÂunica risposta al desiderio di felicità che ci portiamo nel cuore. In una parola, devono far risplendere la Bellezza che tanti hanno incontrato proprio grazie ai movimenti ecclesiali e alle nuove comunità. La bellezza di essere cristiani e la gioia di comunicarlo LÂÂincontro di Benedetto XVI con i movimenti ecclesiali e le nuove comunità La Pentecoste del 2006 passerà alla storia dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità come una nuova ÂÂpietra miliare posta sul cammino della loro vita e del loro servizio alla Chiesa. Il 3 giugno 2006, vigilia della solennità, il santo padre Benedetto XVI ha incontrato gli aderenti a queste nuove realtà ecclesiali in piazza San Pietro, una piazza traboccante di presenze, fino a riempire via della Conciliazione e giungere a largo Giovanni XXIII e oltre: centinaia di migliaia di persone provenienti dal mondo intero, radunati a Roma attorno alla persona del Successore di Pietro, hanno voluto rispondere al suo invito e rivivere insieme a lui il mistero della Pentecoste.Fin da quando lÂÂincontro è stato annunciato, ha avuto inizio una intensa collaborazione tra il Pontificio Consiglio per i Laici e queste aggregazioni, un lavoro comune di preparazione allÂÂappuntamento del 3 giugno a Roma. Responsabili di oltre 100 movimenti e comunità hanno espresso la loro gratitudine al Santo Padre per lÂÂinvito e hanno dato il loro contributo alla realizzazione di questo importante evento ecclesiale. È così che allÂÂincontro hanno aderito movimenti e comunità grandi e meno grandi, dal Cammino neocatecumenale a Comunione e Liberazione, dal movimento dei Focolari alle varie realtà che formano il Rinnovamento carismatico cattolico; e ancora Regnum Christi, i Cursillos de Cristiandad, la Comunità di SantÂÂEgidio, il movimento di Schönstatt, il Movimento di vita cristiana, la Comunità de lÂÂEmmanuel, la Comunità Papa Giovanni XXIII, il Sermig, lÂÂArche, Fede e luce, la Comunità missionaria di Villaregia, le Comunità laiche marianiste, lÂÂEquipes de Notre Dame, il Fasta, il movimento Vivere In, lÂÂOpera di Nazareth, la Comunità Adsis e molti altri ancora. Gli anni trascorsi dallÂÂindimenticabile esperienza del maggio 1998, quando si tenne il primo incontro di questo genere con il servo di Dio Giovanni Paolo II, sono stati caratterizzati da un significativo incremento di relazioni tra i movimenti e le nuove comunità, e tra di loro con il Pontificio Consiglio per i Laici; relazioni vissute in spirito di comunione che hanno portato a una più approfondita conoscenza reciproca e a una maggiore consapevolezza del ruolo che hanno nellÂÂopera della nuova evangelizzazione. Significativo è stato, in questo tempo, il rapporto di più stretta collaborazione instaurato con il Pontificio Consiglio per i Laici, loro ÂÂcasa comune e naturale punto di riferimento. Ora, dopo questo incontro con Benedetto XVI, ci si aspetta un ulteriore progresso verso la meta della piena ÂÂmaturità ecclesialeÂÂ, auspicata da Giovanni Paolo II. Il Santo Padre, nellÂÂomelia tenuta nel corso della celebrazione dei primi vespri della Pentecoste, ha parlato ai movimenti ecclesiali e alle nuove comunità con il suo linguaggio semplice e profondo, chiaro e denso: un vero e proprio insegnamento che arricchirà la riflessione comune di questa multiformità di realtà ecclesiali, per un cammino da percorrere insieme. Partendo dalla domanda ÂÂchi o che cosa è lo Spirito Santo? Come possiamo riconoscerlo? In che modo noi andiamo a Lui ed Egli viene a noi? Che cosa opera?ÂÂ, Benedetto XVI ha sviluppato il suo discorso mettendo a fuoco in modo particolare il tema della vita e della libertà, primi doni dello Spirito Santo, e il tema dellÂÂunità, perché lo Spirito opera ÂÂin vista dellÂÂunico corpo e nellÂÂunità dellÂÂunico corpoÂÂ, ha spiegato il Papa. ÂÂVita e libertà sono le cose a cui tutti noi aneliamo. Ma che cosa è questo  si è chiesto Benedetto XVI  dove e come troviamo la ÂÂvitaÂÂ?ÂÂ. Certamente non nellÂÂesperienza fatta dal figlio prodigo della parabola evangelica. ÂÂQuando della vita ci si vuole soltanto impadronire, essa si rende sempre più vuota, più povera [ ] No, in questo modo noi non troviamo la vita [ ] La vita la si trova soltanto donandola; non la si trova volendo impossessarsene. È questo che dobbiamo imparare da Cristo; e questo ci insegna lo Spirito Santo, che è puro dono, che è il donarsi di Dio. Più uno dà la sua vita per gli altri, per il bene stesso, più abbondantemente scorre il fiume della vitaÂÂ. Da qui, allora, lÂÂesortazione ai movimenti: ÂÂCari amici, i Movimenti sono nati proprio dalla sete della vita vera; sono Movimenti per la vita sotto ogni aspetto. Dove non scorre più la vera fonte della vita, dove soltanto ci si appropria della vita invece di donarla, là è poi in pericolo anche la vita degli altri; là si è disposti a escludere la vita inerme non ancora nata, perché sembra togliere spazio alla propria vita. Se vogliamo proteggere la vita, allora dobbiamo soprattutto ritrovare la fonte della vita; allora la vita stessa deve riemergere in tutta la sua bellezza e sublimità; allora dobbiamo lasciarci vivificare dallo Spirito Santo, la fonte creativa della vitaÂÂ. Alla parabola del figlio prodigo il Papa si è riallacciato anche per parlare della libertà: ÂÂEgli vuole la vita, e per questo vuol essere totalmente libero. Essere libero significa, in questa visione, poter fare tutto quello che si vuole; non dover accettare alcun criterio al di fuori e al di sopra di me stesso. Seguire soltanto il mio desiderio e la mia volontà. Chi vive così, ben presto si scontrerà con lÂÂaltro che vuole vivere nella stessa maniera. La conseguenza necessaria di questo concetto egoistico di libertà è la violenza, la distruzione vicendevole della libertà e della vitaÂÂ. I cristiani sanno, però, che la Sacra Scrittura insegna diversamente e ÂÂcollega il concetto di libertà a quello di figliolanzaÂÂ, e i figli non sono gli schiavi. ÂÂLa vera libertà si dimostra nella responsabilità  ha proseguito il Santo Padre  in un modo di agire che assume su di sé la corresponsabilità per il mondo, per se stessi e per gli altri [ ] Egli [lo Spirito Santo] ci coinvolge nella stessa responsabilità di Dio per il suo mondo, per lÂÂumanità intera [ ] Noi facciamo il bene non come schiavi che non sono liberi di fare diversamente, ma lo facciamo perché portiamo personalmente la responsabilità per il mondo; perché amiamo la verità e il bene, perché amiamo Dio stesso e quindi anche le sue creature. È questa la libertà vera, alla quale lo Spirito Santo vuole condurciÂÂ. Per questo, per essere testimoni e promotori di questa libertà ÂÂi movimenti ecclesiali vogliono e devono essere scuole di libertà, di questa libertà vera [ ] In questo mondo, così pieno di libertà fittizie che distruggono lÂÂambiente e lÂÂuomo, vogliamo, con la forza dello Spirito Santo, imparare insieme la libertà vera; costruire scuole di libertà; dimostrare agli altri con la vita che siamo liberi e quanto è bello essere veramente liberi nella vera libertà dei figli di DioÂÂ. Insieme a vita e libertà, lo Spirito Santo porta anche unità. Unità che non significa uniformità, perché ÂÂin Lui molteplicità e unità vanno insiemeÂÂ, ed è questo che Egli vuole per i movimenti, ha spiegato il Papa rivolgendosi ancora ai numerosi aderenti a queste nuove aggregazioni: ÂÂEgli vuole la vostra multiformità, e vi vuole per lÂÂunico corpo, nellÂÂunione con gli ordini durevoli  le giunture  della Chiesa, con i successori degli apostoli e con il successore di san PietroÂÂ. LÂÂinvito del Papa, a questo punto, è stato quello di rinnovare lo slancio missionario in cui si dimostra la presenza dello Spirito Santo, uno slancio nellÂÂannuncio e nella testimonianza nella propria famiglia, nel proprio ambiente di lavoro, in ogni ambito dellÂÂesistenza; senza scoraggiamenti e senza confini, per collaborare sempre di più con la Chiesa: ÂÂCari amici, vi chiedo di essere, ancora di più, molto di più, collaboratori nel ministero apostolico universale del Papa  ha concluso Benedetto XVI  aprendo le porte a Cristo. Questo è il miglior servizio della Chiesa agli uomini e in modo tutto particolare ai poveri, affinché la vita della persona, un ordine più giusto nella società e la convivenza pacifica tra le nazioni trovino in Cristo la ÂÂpietra angolare su cui costruire lÂÂautentica civiltà, la civiltà dellÂÂamoreÂÂ. La celebrazione dei primi vespri è stata preparata da due ore di animazione, introdotte dal saluto ai partecipanti di S.E. mons. Clemens. LÂÂanimazione è consistita in canti guidati dal coro composto, per lÂÂoccasione, da rappresentanti di movimenti e nuove comunità; testimonianze dal Congresso di Rocca di Papa; brevi video tratti dallÂÂincontro del maggio del 1998 con le parole di Giovanni Paolo II e dei fondatori di alcuni movimenti; ascolto di brani tratti dagli scritti dellÂÂallora card. Ratzinger sui movimenti e dallÂÂenciclica di Benedetto XVI Deus caritas est. Quando poi Benedetto XVI è comparso con la sua ÂÂpapamobileÂÂ, ha percorso i corridoi di piazza San Pietro fino a tutta via della Conciliazione, dando anche ai più lontani la possibilità di gioire della sua vicinanza. Un simbolico abbraccio alla moltitudine dei fedeli durato mezzÂÂora, alla quale è seguito il saluto di S.E. mons. Ryłko che, a nome di tutti, ha espresso la gratitudine per il dono di questo incontro eÂÂper i frutti di santità di vita, di comunione, di coraggio e di fantasia missionaria che questi nuovi carismi fanno fiorire nella Chiesa del nostro tempo e che sono segni di una rinnovata primavera cristianaÂÂ. Anche Chiara Lubich, assente per motivi di salute, ha voluto in qualche modo partecipare a questo incontro con un messaggio letto a suo nome subito dopo il saluto di S.E. mons. Ryłko. La celebrazione dei primi vespri della Pentecoste è stata arricchita da commenti ai salmi e al cantico, offerti da Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di SantÂÂEgidio, da Kiko Arguëllo, iniziatore del Cammino neocatecumenale, e da don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione. Le loro parole sono state meditazioni sui temi dei salmi e del cantico arricchite dallÂÂesperienza del proprio movimento di appartenenza, espressione di quella multiformità di cui poi ha parlato lo stesso Santo Padre nel corso della sua omelia. ÂÂUn carisma fruttifica con la preghiera e con il cuore da bambini. Perché è dono!ÂÂ, ha detto Andrea Riccardi, che ha testimoniato come la preghiera sia il modo per non soccombere, per non rassegnarsi di fronte alla ÂÂpovertàÂÂ, alla ÂÂsterilità del mondo di oggi, e anzi sia ÂÂil tessuto in cui il carisma non si spegne né si svuota nellÂÂorgoglio, ma fruttificaÂÂ. E di questi nuovi carismi ha parlato anche Kiko Arguëllo, presentandoli al Santo Padre come ÂÂle nuove realtà che lo Spirito Santo suscita in aiuto ai preti, alle parrocchie, ai vescovi, al papaÂÂ, il modo in cui oggi ÂÂil Signore ricostruisce GerusalemmeÂÂ. La situazione drammatica del mondo di oggi, povero e bisognoso di senso ÂÂrende più bruciante la struggente domanda di Cristo: Ma il Figlio dellÂÂuomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? (Lc 18,8)ÂÂ, ha detto don Julián Carrón. ÂÂRispondere a questa domanda ci fa diventare più consapevoli della portata di questo incontro e dellÂÂÂÂurgenza del compito a cui siamo chiamatiÂÂ. A seguito dellÂÂomelia del Papa è stata fatta memoria del sacramento della Confermazione. Sulle note della corale e dellÂÂorchestra del maestro mons. Marco Frisina, che ha guidato i vespri, e sulle parole della preghiera di invocazione allo Spirito Santo, sette membri di movimenti e nuove comunità hanno acceso altrettanti bracieri simbolo dei doni dello Spirito Santo dati ai fedeli. Al termine della celebrazione, a nome di tutti i presenti, Patti Gallagher Mansfield, del Rinnovamento carismatico cattolico, e Luis Fernando Figari, fondatore del Movimento di vita cristiana, hanno rivolto al Santo Padre parole di ringraziamento. Un freddo vento, insolito a Roma per i primi di giugno, ha caratterizzato la celebrazione. Un vento che ha richiamato  come è stato ricordato più volte nel corso dellÂÂincontro  quel vento gagliardo della prima Pentecoste, che ha spinto i primi discepoli a diffondere il messaggio evangelico a tutte le genti. Un vento che chiama ancora oggi ad andare, a sentirsi spinti e allo stesso tempo guidati verso le genti del nostro tempo per annunciare la bellezza dellÂÂincontro con Cristo. II Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità In vista del raduno in piazza San Pietro della vigilia di Pentecoste, si è tenuto a Rocca di Papa, dal 31 maggio al 2 giugno 2006, il II Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità sul tema: ÂÂLa bellezza di essere cristiani e la gioia di comunicarloÂÂ. Il Pontificio Consiglio per i Laici ha riunito oltre 300 delegati provenienti da vari paesi e diverse esperienze aggregative, per riflettere sul tema ispirato alle parole pronunciate da Benedetto XVI nellÂÂomelia della Santa Messa per lÂÂinizio del ministero petrino, il 24 aprile del 2005: ÂÂNon vi è niente di più bello che essere raggiunti, sorpresi dal Vangelo, da Cristo. Non vi è niente di più bello che conoscere lui e comunicare agli altri lÂÂamicizia con luiÂÂ. Il Congresso ha avuto lo scopo di riflettere sulla natura stessa dellÂÂavvenimento cristiano, su come esso venga vissuto nei movimenti e nelle nuove comunità, sullÂÂeducazione a esso e sul modo di comunicarlo per venire incontro ai desideri e alle attese degli uomini del nostro tempo. Non si è trattato, quindi, di una ulteriore presentazione dei movimenti e delle nuove comunità che, nel loro complesso, hanno ormai alle spalle decenni di storia e una larga diffusione nella vita della Chiesa. La maggioranza di queste nuove realtà aggregative infatti ha ormai ottenuto il riconoscimento canonico da parte della Santa Sede e opera in molte chiese locali dei cinque continenti. LÂÂindimenticabile esperienza del 30 maggio 1998 ha contribuito a una più approfondita consapevolezza della natura, del servizio e delle opere di queste diverse realtà che edificano la Chiesa e la rinnovano nella sua missione. Il II Congresso è stato organizzato, quindi, per unÂÂulteriore crescita verso la meta della piena ÂÂmaturità ecclesialeÂÂ, auspicata da Giovanni Paolo II, nonché come preziosa occasione per condividere la ricchezza dei diversi carismi, evidenziarne la valenza educativa e rinnovarne lo slancio missionario. Tra gli oltre 300 partecipanti al Congresso cÂÂerano fondatori, iniziatori e responsabili di circa 100 realtà ecclesiali, in gran parte riconosciute a livello internazionale dalla Santa Sede; erano presenti anche alcune aggregazioni riconosciute a livello diocesano ma già presenti in diverse chiese particolari. Tra gli invitati, inoltre, anche alcuni rappresentanti dei dicasteri della Curia romana, alcuni membri e consultori del Pontificio Consiglio per i Laici, una quarantina di vescovi di diversi continenti, ÂÂosservatori di varie istituzioni cattoliche e delegati di altre chiese e confessioni cristiane. Un autorevole contributo ai lavori del Congresso è stato offerto dal messaggio che il Santo Padre ha voluto inviare al suo inizio, nel corso del quale ha rivolto un appello ai movimenti: ÂÂPortate la luce di Cristo in tutti gli ambienti sociali e culturali in cui vivete Illuminate lÂÂoscurità di un mondo frastornato dai messaggi contraddittori delle ideologie! Non cÂÂè bellezza che valga se non cÂÂè una verità da riconoscere e da seguire, se lÂÂamore scade a sentimento passeggero, se la felicità diventa miraggio inafferrabile, se la libertà degenera in istintivitàÂÂ. A tutte queste riduzioni dellÂÂesperienza umana autentica, che generano un mondo ÂÂturbatoÂÂ, secondo una sua espressione, il Papa invita a offrire ÂÂla testimonianza della libertà con cui Cristo ci ha liberati. La straordinaria fusione tra lÂÂamore di Dio e lÂÂamore del prossimo rende bella la vita e fa rifiorire il deserto in cui spesso ci ritroviamo a vivere ÂÂ. È stato S.E. mons. Stanisław Ryłko a leggere il testo ai partecipanti, al momento dellÂÂintroduzione ai lavori. Il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici ha voluto poi ricordare lÂÂevento del 1998 facendo un bilancio del cammino percorso negli otto anni trascorsi dallÂÂincontro con Giovanni Paolo II, elencando i segni della maturità ecclesiale dei movimenti: ÂÂil senso della comunione sempre più salda col Papa e con i pastori e una comunione fraterna fra le diverse realtàÂÂ; ÂÂlÂÂimpegno missionario. I carismi generano percorsi di educazione cristiana che portano a vivere la fede con radicalismo evangelicoÂÂ; ÂÂla maturità, questa giovinezza dello spirito, frutto della loro quotidiana fedeltà al carisma che li ha originatiÂÂ. Le tre relazioni principali sono state affidate ai cardinali Christoph Schönborn, O.P., Marc Ouellet, P.S.S. e Angelo Scola i quali hanno affrontato rispettivamente le questioni cristologiche (ÂÂCristo, il più bello tra i figli di AdamoÂÂ), ecclesiologiche (ÂÂLa bellezza di essere cristianiÂÂ) e pastorali (ÂÂMovimenti ecclesiali e nuove comunità nella missione della Chiesa: priorità e prospettiveÂÂ) del tema scelto. ÂÂIl significato profondo di questo Congresso in preparazione allÂÂincontro di Pentecoste  ha detto il card. Schönborn, arcivescovo di Vienna, nella sua densa relazione  sta proprio nel vedere come i semi della bellezza gettati da Cristo, crescono e portano fruttoÂÂ. Cristo stesso è la bellezza, ha affermato il cardinale, pertanto ÂÂil vero, il buono, il bello, non sono attributi esteriori a Dio, ma coincidono con lÂÂessere stesso di Dio. Dio è la Verità, il Bene, lÂÂAmore, la BellezzaÂÂ. E Gesù Cristo ci porta verso la sua stessa bellezza, una bellezza divina ÂÂresa accessibile dalla sua incarnazioneÂÂ. Aprirsi a Cristo, quindi, è ÂÂpermettere che un flusso vitale di bellezza si riversi su di noi, sul mondo avvilito dal peccato, sfigurato dal maleÂÂ, ha ancora detto il card. Schönborn. E ha indicato nella santità il frutto più prezioso della bellezza di Cristo: ÂÂNon cÂÂè niente di più bello al mondo che la santità. Dei santi si può dire quanto lÂÂepistola agli ebrei afferma di Cristo: sono come ÂÂlÂÂirradiazione della gloria di DioÂÂÂÂ. LÂÂarcivescovo di Vienna non ha mancato di delineare un altro volto di Cristo, quello descritto dai salmi: il volto dellÂÂuomo del dolore, abbandonato dagli uomini, oggetto di scherno, quel volto senza bellezza che non attira lo sguardo. È il volto del crocifisso. Ma proprio dalla croce si sprigiona unÂÂaltra bellezza, quella della misericordia, di quellÂÂamore che ha fatto dire a san Paolo: ÂÂNon conosco che Cristo e Cristo CrocifissoÂÂ. Il cardinale Ouellet, arcivescovo di Québec e primate del Canada, ha svolto la sua relazione partendo da alcune domande: ÂÂLÂÂestetica è davvero una via feconda per la Chiesa di oggi? Per certi aspetti, il cristianesimo attuale, sradicato dalle sue forze vive, non rischia di irrigidirsi in una situazione di residuo culturale di unÂÂaltra epoca? Oso azzardare come ipotesi o come scommessa che la via della bellezza mi sembra essere quella dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità. AllÂÂinizio del terzo millennio non siamo (forse) chiamati a ripartire dalla bellezza di Cristo?ÂÂ. Citando Hans Urs von Balthasar, lÂÂarcivescovo di Québec ha sottolineato come ÂÂla via del bello vada incontro alle aspirazioni più profonde del cuore umanoÂÂ. Ha quindi notato che ÂÂè urgente oggi esplorare questa via della bellezza dal momento che il punto di vista della verità e della bontà raggiungono con meno vivezza lÂÂuomo attuale imbevuto di scetticismo e di relativismo. Il compito dei cristiani consiste nel restaurare questÂÂarmonia tra la verità, la bontà e la libertà, a partire dallÂÂincontro vivo di Cristo perché risvegli il cuore dellÂÂuomo e dia un senso alla sua vita aprendolo alla totalità del realeÂÂ. LÂÂultima giornata del Congresso dei movimenti e nuove comunità, venerdì 2 giugno, è stata segnata dalla magistrale relazione del patriarca di Venezia, il card. Angelo Scola, che ha delineato priorità e prospettive di movimenti e nuove comunità nella missione della Chiesa. Dopo aver ricordato che motore assoluto della missione dei singoli cristiani e delle comunità cristiane è lo Spirito Santo, lo Spirito di Gesù Cristo, il cardinale Scola ha puntualizzato il significato del termine ÂÂcoessenzialità riferito alle dimensioni istituzionale e carismatica della Chiesa: ÂÂÈ importante notare che quando si parla di co-essenzialità di dimensione istituzionale e dimensione carismatica  ha spiegato il Patriarca di Venezia  non si deve in alcun modo pensare a ÂÂdue componenti dalla cui sintesi dialettica scaturirebbe la realtà della Chiesa. La parola co-essenzialità indica, al contrario, lÂÂunità duale propria dellÂÂevento Chiesa in quanto tale: quella istituzionale e quella carismatica sono dimensioni di ogni realizzazione della Chiesa [ ] È quindi pretestuoso, e alla fine errato, ridurre i movimenti nellÂÂambito della pura dimensione carismatica e relegare diocesi, parrocchie e aggregazioni classiche a quella istituzionale. Entrambe le dimensioni, con diverse gradazioni, sono costitutive di ciascuna e di tutte queste realtàÂÂ. ÂÂParlare di prospettive e priorità  ha detto poi il cardinale, entrando nel cuore della sua relazione  significa indicare le condizioni essenziali cui movimenti e nuove comunità debbono restar fedeli, se vogliono che lÂÂorigine gratuita della loro esperienza diventi sorgente permanente della libera adesione di ogni loro membro allÂÂincontro con il Signore, e strada grata per la missione ai nostri fratelli uominiÂÂ. Quindi non si tratta di inventare nuovi programmi o piani pastorali, ma di comprendere come restare fedeli al proprio carisma e continuare a proporlo in tempi di ÂÂcambio generazionaleÂÂ; si tratta di mostrare la fecondità di questi ÂÂnuovi carismi ÂÂnella misura in cui concorrono efficacemente a rendere reperibile Gesù Cristo oggiÂÂ. Ma occorre evitare il grave rischio di indebite omologazioni: ÂÂPer la missione dei movimenti e delle nuove comunità non esiste unÂÂunica strada che tutte queste realtà debbano percorrereÂÂ. ÂÂÈ maturo  ha detto inoltre il cardinale Scola  il tempo di riconoscere che lÂÂazione e la riflessione sulla missione dei nuovi movimenti nella Chiesa non può più essere ritenuta un capitolo a sé stante, ma deve necessariamente svolgersi, allÂÂinterno della Chiesa universale e delle chiese particolari, nella comune sinfonia di tutte le aggregazioni di fedeli, incluse quelle classicheÂÂ. Le tavole rotonde hanno consentito di avviare un confronto su due dimensioni fondamentali dellÂÂazione di movimenti e nuove comunità: gli itinerari educativi e la testimonianza della bellezza di Cristo al mondo dÂÂoggi, grazie ai contributi di iniziatori e responsabili dei principali movimenti e comunità, nonché di alcuni esperti in questi campi. I dibattiti e i gruppi di lavoro che sono seguiti alle relazioni principali hanno avuto lo scopo di permettere a tutti i partecipanti di arricchire il Congresso con le loro esperienze e riflessioni. Il Pontificio Consiglio per i Laici ha già dato il via alla realizzazione del volume degli atti del Congresso che verrà pubblicato nei prossimi mesi nelle varie lingue, uno strumento fondamentale per il proseguimento della riflessione. Il Congresso è stato caratterizzato da un vero clima di amicizia, respirato sia nel corso dei lavori come anche durante i vari intervalli e al momento dei pasti; occasioni utili per lÂÂapprofondimento della conoscenza reciproca e il confronto. La serata del 1° giugno è stata dedicata ad un concerto di musica classica, mentre nel pomeriggio e nella serata del 2 giugno, a lavori finiti, vari movimenti e nuove comunità si sono assunti la responsabilità di organizzare incontri e veglie di preghiera in diverse basiliche e chiese di Roma. Sono stati offerti ai vari pellegrini già convenuti nella ÂÂcittà eterna momenti forti di preghiera e di preparazione spirituale allÂÂincontro della vigilia di Pentecoste, per consentire una maggiore apertura e disponibilità di cuore ad accogliere pienamente il dono dello Spirito Santo in atteggiamento di profonda comunione con il Santo Padre. Discepoli e missionari di Gesù Cristo oggi I Congresso dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità in America Latina Centoventidue responsabili di quarantacinque movimenti e nuove comunità, provenienti da ventitré Paesi dellÂÂAmerica Latina, si sono riuniti a Bogotá, in Colombia, per riflettere sulla figura del cristiano, nel primo Congresso dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità in America Latina che si è tenuto dal 9 al 12 marzo scorso. Insieme a loro erano presenti trentadue vescovi, la presidenza del Consiglio Episcopale Latinoamericano e, in rappresentanza del Pontificio Consiglio per i Laici, S.E. mons. Stanisław Ryłko, S.E. mons. Josef Clemens, il prof. Guzmán Carriquiry e il dott. Roberto Ragusa. Il Congresso, organizzato dal Consiglio episcopale latinoamericano in collaborazione con il nostro dicastero, ha voluto porre al centro della sua riflessione il discepolo di Cristo, dato che non si può parlare di nuova evangelizzazione senza interrogarsi sul soggetto chiamato a realizzarla. E davanti alle sfide che il cristiano si trova ad affrontare oggi, i partecipanti al Congresso hanno individuato tre priorità che si sono impegnati ad assumere a nome dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità che rappresentavano. Tali priorità sono state tracciate nella lettera che i congressisti hanno voluto indirizzare al Santo Padre Benedetto XVI al termine dellÂÂassise. Una lettera con la quale è stata espressa gratitudine per la sollecitudine con cui il Papa ha seguito lÂÂiniziativa, e per il messaggio che, attraverso il cardinale Sodano, è stato inviato ai partecipanti: una ÂÂparola orientatrice che ha testimoniato la ÂÂvicinanza paterna alla Chiesa e ai popoli latinoamericani dimostrata dal Papa, ÂÂun abbraccio pieno di amore e di speranzaÂÂ. La prima e maggiore priorità presentata nella lettera è la formazione cristiana. ÂÂÈ in crisi la capacità delle generazioni adulte di educare i propri figliÂÂ, si legge nel documento. ÂÂSi vive come se la verità non esistesse, come se il desiderio di felicità insito nel cuore dellÂÂuomo fosse destinato a restare senza risposta. LÂÂinfluenza di questa cultura colpisce anche i battezzati, tanto da generare personalità cristiane deboli e confuseÂÂ. Davanti a questa sfida, allora, i movimenti e le nuove comunità propongono la loro propria formazione, ambito in cui si esprime lÂÂoriginalità dei carismi di queste varie realtà, ciascuna delle quali fonda il processo educativo della persona su una pedagogia propria e specifica, avendo al centro lÂÂincontro personale con Cristo vivo. La seconda grande urgenza è la necessità di offrire al mondo un ÂÂannuncio forteÂÂ. La formazione cristiana deve avere sempre portata missionaria. La missione aiuta a scoprire in pienezza la propria vocazione battesimale, difende dalla tentazione di un ripiegamento egoista su di sé, protegge dal pericolo di considerare il movimento di appartenenza come una specie di rifugio, in un clima di calda amicizia, per difendersi dai problemi del mondo. Nel corso del Congresso, è stato illustrato lÂÂimpegno missionario dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità e la capacità indiscutibile che essi possiedono di risvegliare nei laici lÂÂentusiasmo apostolico e il coraggio missionario. ÂÂIn questo modo  hanno scritto al Papa i partecipanti allÂÂincontro  si risponde a una delle necessità più urgenti della Chiesa dei nostri tempi, vale a dire la catechesi agli adulti, intesa come autentica iniziazione cristiana che rivela loro tutto il valore e la bellezza del sacramento del BattesimoÂÂ. Apprezzando il radicato senso del mistero che si manifesta nella pietà popolare di cui i popoli dellÂÂAmerica Latina sono ricchi, i movimenti e le nuove comunità offrono pedagogie di evangelizzazione che possono contribuire con efficacia a orientare la devozione verso la formazione di discepoli e missionari di Cristo. È stato illustrato anche con quanta naturalezza e coraggio queste aggregazioni laicali si rivolgano alle difficili frontiere dei moderni areopaghi della cultura, dei mezzi di comunicazione sociale, dellÂÂeconomia e della politica per incoraggiare la costruzione di forme di vita più degne per ogni uomo e per tutti gli uomini. È stata fatta presente, inoltre, lÂÂimportanza dellÂÂinserimento di movimenti e nuove comunità nel tessuto delle Chiese locali per trasformarsi in segni eloquenti dellÂÂuniversalità della Chiesa e della sua missione. LÂÂultimo, ma non meno importante, impegno che movimenti e nuove comunità si sono voluti assumere è la speciale attenzione per i sofferenti, per i poveri e gli emarginati. ÂÂDi fronte a tante forme nuove e antiche di povertà  hanno scritto al Sommo Pontefice  con le quali conviviamo nella nostra realtà latinoamericana (e che costituiscono una contraddizione stridente e interpellante rispetto alla tradizione cattolica dei nostri popoli), vogliamo sforzarci, come ci insegna lÂÂenciclica Deus caritas est, a ideare e sostenere con creatività opere e progetti che mostrino lÂÂamore di Dio per ogni uomo che soffre e aprano cammini alla potenza trasformatrice della carità di fronte alle grandi sfide di maggiore giustizia, solidarietà, pace e unità nella vita dei nostri popoliÂÂ. Tra gli scopi del Congresso cÂÂè stato quello di offrire un contributo alla preparazione e alla realizzazione della V Conferenza generale dellÂÂepiscopato latinoamericano, prevista ad Aparecida (Brasile) nel maggio 2007 sul tema ÂÂDiscepoli e missionari di Gesù Cristo perché in Lui i popoli abbiano vita. Io sono la via, la verità e la vita (Gv 14,6). E per questo  si legge a conclusione della lettera inviata al Santo Padre  ÂÂci impegniamo sin da ora a suscitare ovunque uno scambio di esperienze, riflessioni e proposte che possano aiutare a costruire la via di preparazione di un evento così importanteÂÂ. Le relazioni e i contributi delle tavole rotonde verranno raccolti nel volume degli atti che sarà pubblicato a cura del Consiglio episcopale latinoamericano. La parrocchia ritrovata. Percorsi di rinnovamento XXII Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici Dal 20 al 24 settembre 2006 si terrà a Roma, presso Villa Aurelia, la XXII Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici. Come i nostri lettori certamente ricorderanno, nella precedente Assemblea plenaria, tenutasi nel novembre del 2004, il Pontificio Consiglio per i Laici ha iniziato a proporre allÂÂattenzione dei membri e dei consultori la realtà della parrocchia, adottando il tema: ÂÂRiscoprire il vero volto della parrocchiaÂÂ. Ricordiamo con gioia che in quella occasione il Dicastero fu ricevuto per lÂÂultima volta dal santo padre Giovanni Paolo II di venerata memoria, da sempre vicino al Pontificio Consiglio per i Laici, non solo durante tutto il suo pontificato, ma già da cardinale di Cracovia, come consultore autorevole e molto attivo del nostro Dicastero. Durante lÂÂultima Assemblea si volle porre lÂÂaccento sia sulle nuove sfide che provengono dal mondo sempre più secolarizzato e globalizzato, sia sui possibili orientamenti pastorali che la parrocchia deve assumere per formulare risposte convincenti. Si è trattato di unÂÂampia riflessione tanto di ricapitolazione dellÂÂesistente, quanto di valutazione giuridico-pastorale, nonché di proposta, attraverso la raccolta di indicazioni di linee programmatiche fondamentali, in termini però molto generali. Gli atti della XXI Assemblea plenaria sono stati pubblicati nel volume Riscoprire il vero volto della parrocchia, uscito in italiano nel 2005. LÂÂargomento della prossima plenaria riguarderà ancora la parrocchia, e costituirà quindi il necessario completamento dellÂÂAssemblea precedente, seguendo il programma concordato in quella circostanza con i membri e i consultori. Il tema sarà dunque: ÂÂLa parrocchia ritrovata: percorsi di rinnovamentoÂÂ. LÂÂobiettivo questa volta sarà di presentare le nuove forme di vita parrocchiale concretamente emerse dopo il Concilio; la discussione pertanto non sarà orientata sul piano della progettazione teorica, ma sullÂÂanalisi di quanto è emerso di valido dalle numerose esperienze di rinnovamento intraprese in tutto il mondo. La struttura dei lavori rifletterà questa esigenza; ci sarà unÂÂunica relazione di carattere generale, sullo stato della riflessione circa il rinnovamento della parrocchia e sulle prospettive che si stanno aprendo; gli altri interventi programmati  molto numerosi  saranno coordinati in tavole rotonde o in dialoghi, e riguarderanno lÂÂesperienza concreta di laici e sacerdoti, movimenti e nuove comunità, progetti pastorali e di organizzazione sul territorio attivi nel rinnovamento della parrocchia. La formula che privilegia le tavole rotonde, e quindi la discussione aperta, è stata adottata per lasciare ampio spazio ad altri interventi di testimonianza, perché i membri e i consultori, provenienti da tutto il mondo, possano arricchire il quadro complessivo segnalando tutte le iniziative efficaci di cui sono a conoscenza. Il mondo dello sport oggi: campo dÂÂimpegno cristiano Seminario internazionale di studio della Sezione ÂÂChiesa e sport Nei giorni 11 e 12 novembre 2005, la Sezione ÂÂChiesa e sport ha tenuto, presso gli uffici del Pontificio Consiglio per i Laici, il seminario internazionale sul tema ÂÂIl mondo dello sport oggi: campo dÂÂimpegno cristianoÂÂ. Si è trattato di un evento unico e storico, sia per questa nuova Sezione che per la Santa Sede poiché è stata la prima volta che un ufficio vaticano ha dedicato un seminario di studio al fenomeno globale dello sport. LÂÂidea di fondo del seminario è stata quella di compiere unÂÂanalisi preliminare del vasto mondo dello sport in tutte le sue complessità, per offrire ai membri del Dicastero, e ai partecipanti tutti, una visione panoramica; allo stesso tempo, si sono volute mettere a fuoco le questioni più critiche e le sfide che riguardano più direttamente questa Sezione. Il lavoro del primo giorno è consistito in unÂÂanalisi del fenomeno globale dello sport e delle sue ripercussioni antropologiche, culturali, educative e etiche nella società contemporanea. Sua Eccellenza lÂÂarcivescovo mons. Stanisław Ryłko, ha introdotto i lavori del seminario situando lo sport in due importanti contesti: quello globale che coinvolge sia lo spettatore che lÂÂatleta dilettante o professionista; e quello della nuova evangelizzazione, per cui lo sport è visto come un campo adatto alla missione della Chiesa chiamata a estendere il Regno di Dio. LÂÂitaliana esperta di storia dello sport, dott.ssa Maria Aiello, ha offerto una rassegna dello sviluppo storico dello sport dallÂÂantica Grecia fino ai nostri giorni. Al suo puntuale intervento ha fatto seguito una relazione sul tema ÂÂLo sport nella cultura contemporanea svolta dal prof. Dietmar Mieth, teologo moralista allÂÂUniversità di Tubinga che ha delineato alcuni dei valori e dei principi sui quali potrebbe essere elaborata unÂÂetica cristiana dello sport. La tavola rotonda del pomeriggio su ÂÂProblemi e sfide dello sport oggi ha affrontato temi come la commercializzazione, la violenza, il doping e lÂÂuso dei media nello sport. Tra gli intervenuti, il gesuita e già allenatore di basket padre Vincent Capuano, dellÂÂUniversità di Salta, in Argentina; il professor Clark Power dellÂÂUniversità di Notre Dame, negli Stati Uniti; la sig.ra Elaine Raakman di ÂÂJust Play Sports (Canada); il dott. Pasquale Bellotti dellÂÂUniversità ÂÂLa Sapienza di Roma, e il dott. Fabrizio Maffei, direttore di Rai Sport (Italia). Il presidente del Centro sportivo italiano, Edio Costantini, ha chiuso la giornata con una relazione su ÂÂLo sport: risorse di rinnovamento e prospettiveÂÂ, esplorando le sue dimensioni educative e formative viste in modo particolare tramite la ricca tradizione italiana degli oratori parrocchiali, modello tuttora attuabile, siano essi affiliati alla parrocchia o indipendenti da essa. Il secondo giorno di lavoro è iniziato con una sintesi organica degli insegnamenti del Magistero della Chiesa riguardo lÂÂattività sportiva, svolta da mons. Carlo Mazza, direttore dellÂÂUfficio per il turismo, lo sport e il tempo libero della Conferenza episcopale italiana. Mons. Mazza ha fatto notare che degli oltre duecento discorsi sullo sport trovati negli scritti dei pontefici, da Pio X fino al presente, tre sono di san Pio X, venti di Pio XII, trentacinque di papa Paolo VI e più di centoventi sono di papa Giovanni Paolo II. Poiché i documenti del Magistero sono il fondamento e lÂÂorientamento del nostro servizio, e una guida per uno studio e una ricerca sempre crescenti in questo campo, la relazione ha animato il resto dei lavori della giornata che hanno esplorato alcuni dei modi in cui la presenza cristiana nel mondo dello sport può essere promossa, e hanno messo in luce alcune delle specifiche risorse e strutture entro la Chiesa che possono essere ulteriormente sviluppate per servire a questo scopo. La tavola rotonda sul tema ÂÂLo sport: frontiera della nuova evangelizzazione ha presentato relatori provenienti da unÂÂampia gamma di ambiti pastorali del mondo dello sport: il prof. Norbert Müller, a lungo consulente del Comitato internazionale olimpico e esperto del pensiero di Pierre de Coubertin; Jeff Suppan, lanciatore della Major League Baseball nella squadra dei St. Louis Cardinals; Clemént Schertzinger, Presidente della F.I.C.E.P., federazione sportiva cattolica assai diffusa in Europa; mons. Fortunato Frezza, Cappellano della squadra di calcio di Serie A ÂÂRomaÂÂ; Arturo Salah, già allenatore della squadra nazionale di calcio del Cile; il rev. Hans-Gerd Schütt, Cappellano della squadra olimpica tedesca. Nel corso della discussione che ha fatto seguito, molti hanno detto quanto sia significativo il ruolo dellÂÂallenatore nella formazione umana e spirituale dellÂÂatleta. In alcuni Paesi, per esempio, i ragazzi passano solo venti ore allÂÂanno con il catechista, ma ne passano oltre duecento con lÂÂallenatore di programmi sportivi portati avanti dalla locale parrocchia o dalla scuola cattolica. Nel pomeriggio padre Kevin Lixey, L.C. ha presentato gli scopi e gli obiettivi della Sezione ÂÂChiesa e sport al fine di ricevere dai partecipanti un feedback alla luce di quanto detto durante il seminario. Dal seminario sono emersi due specifici ambiti di lavoro: quello accademico che continuerà a studiare gli insegnamenti della Chiesa riguardanti lo sport; e quello del servizio pastorale nello sport e attraverso lo sport, che cercherà di scoprire e promuovere i ÂÂmigliori allenamenti pastorali che si svolgono a livello locale. Concludendo il seminario, il vescovo S.E. mons. Josef Clemens ha messo in evidenza la necessità che la Sezione ÂÂChiesa e sport diventi un punto di riferimento e una voce autorevole nel mondo dello sport. Ha fatto anche notare come lo sport apra alla Chiesa una panoramica di opportunità unica in sé nel momento in cui ricerca soluzioni ai problemi della violenza e del doping, risolvibili solo con una sana antropologia della persona che riconosce e valorizza lÂÂaspetto spirituale tanto quanto la dimensione corporea. A questo riguardo la Sezione potrebbe anche servire come possibile ponte tra credente e non credente, e fungere da areopago di crescente riflessione e dialogo. Il seminario è servito anche per riunire un iniziale gruppo di persone con esperienze varie nel campo dello sport. Quarantacinque partecipanti provenienti da diciotto Paesi diversi hanno lavorato in squadra con il nostro Dicastero, rappresentando i diversi campi degli studenti, dei direttori di associazioni sportive cattoliche e di opere di apostolato sportivo gestite da movimenti laicali, degli atleti professionisti, degli allenatori, dei manager di squadra e dei rappresentanti delle conferenze episcopali nazionali alla guida di simili uffici per il servizio pastorale dello sport. Siamo stati lieti, infatti, della presenza di rappresentanti degli uffici ÂÂChiesa e sport delle conferenze episcopali di Austria, Germania, Ungheria, Italia e Polonia. QuestÂÂattiva partecipazione di esperti provenienti da quasi tutti i continenti del mondo ha rivelato alcuni degli aspetti più importanti da considerare nella promozione di un ministero pastorale nel campo dello sport a livello locale, e allo stesso tempo ha offerto una opportunità di scambio di idee e di raccolta di suggerimenti e iniziative che potranno servire alla Chiesa universale. Il seminario è stato lÂÂoccasione per gettare le fondamenta iniziali, ma già complete, per costruire il futuro di questa Sezione. Speriamo che gli atti, che saranno presto pubblicati in italiano e inglese, possano servire da guida preliminare a coloro che sono coinvolti in questo specifico servizio pastorale. Sebbene siamo ben consapevoli dei pericoli che lo sport può causare se ignora la centralità della persona umana, siamo coscienti anche delle opportunità pastorali che una sana pratica di questa attività può procurare. Come ha detto papa Benedetto XVI, salutando un gruppo di ragazzi riuniti in piazza San Pietro per un torneo di calcio, lo sport è una disciplina che, ÂÂse praticata nel rispetto delle regole, diventa strumento educativo e veicolo di importanti valori umani e spirituali (Udienza generale, 21 settembre 2005). Per mezzo di questa Sezione il Pontificio Consiglio per i Laici, operando in collaborazione con associazioni sportive, atleti, studenti, movimenti, ordini religiosi e conferenze episcopali, cercherà di rinnovare il potenziale educativo e formativo dellÂÂesercizio dello sport a ogni livello, perché sia a servizio della persona e della proclamazione del Vangelo, e un luogo di incontro e di dialogo tra i popoli. Verso la Giornata mondiale della gioventù di Sydney LÂÂitinerario delle catechesi La pubblicazione del messaggio di Benedetto XVI ai giovani del mondo, il 22 febbraio scorso, ha dato il via alla dinamica pastorale dellÂÂitinerario di preparazione verso Sydney. Nella parte finale del suo messaggio, infatti, il Papa scrive: ÂÂintraprenderemo un ideale pellegrinaggio verso lÂÂincontro mondiale dei giovani, che avrà luogo a Sydney nel luglio 2008ÂÂ. La scelta di prospettare in anticipo i temi di tre Gmg ha già dato risultati molto fruttuosi, sia nel triennio di preparazione al Grande Giubileo del 2000, sia in quello tra le celebrazioni di Toronto e di Colonia. Pubblicando i temi dei prossimi tre anni, il Santo Padre ci indica la direzione e traccia il percorso da seguire, precisando le tappe principali dellÂÂitinerario spirituale che ci condurrà fino allÂÂincontro mondiale previsto a Sydney dal 15 al 20 luglio 2008. I tre temi proposti costituiscono i punti di riferimento del nostro cammino: 2006: ÂÂLampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino (Sal 118[119], 105); 2007: ÂÂCome io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri (Gv 13, 34); 2008: ÂÂAvrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni (At 1, 8). Nel primo messaggio che Benedetto XVI rivolge ai giovani del mondo, egli scrive: ÂÂCi prepareremo a questo grande appuntamento, riflettendo insieme sul tema ÂÂLo Spirito Santo e la missioneÂÂ, attraverso tappe successiveÂÂ. Lo Spirito Santo sarà non solo il filo conduttore dellÂÂitinerario spirituale di preparazione, ma anche lÂÂelemento dinamico che unisce i tre temi. È una sorta di ÂÂtrittico attraverso il quale il Papa ci invita a riscoprire e contemplare lo Spirito Santo, terza persona della Santissima Trinità, come Spirito di verità, Spirito dÂÂamore, Spirito di forza e di testimonianza. Vediamo le indicazioni che il Santo Padre ci dà, per questo primo anno, nel suo messaggio: ÂÂQuestÂÂanno lÂÂattenzione si concentrerà sullo Spirito Santo, Spirito di verità, che ci rivela Cristo, il Verbo fatto carne, aprendo il cuore di ciascuno alla Parola di salvezza, che conduce alla Verità tutta interaÂÂ. Infatti, lo Spirito Santo ci rivela chi è il Cristo e ci permette di incontrarlo personalmente, di scoprirlo come una Persona vivente. È lo Spirito Santo che apre il nostro cuore alla Parola di Dio e ce la fa comprendere in profondità, nel nostro intimo, portandoci così alla Verità nella sua interezza. I messaggi che il Santo Padre rivolgerà ai giovani nel 2007 e 2008 saranno essenziali per aiutarci ad approfondire la nostra riflessione sulle altre due tappe del nostro itinerario pastorale verso la XXIII Giornata mondiale della gioventù; ma già ora possiamo riprendere alcune indicazioni che il Santo Padre ci ha fornito nel messaggio di questÂÂanno. In esso papa Benedetto XVI affronta già il secondo pannello del nostro ÂÂtritticoÂÂ. Egli scrive: ÂÂLÂÂanno prossimo, 2007, mediteremo su un versetto del Vangelo di Giovanni: ÂÂCome io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri (13, 34) e scopriremo ancor più a fondo come lo Spirito Santo sia Spirito dÂÂamore, che infonde in noi la carità divina e ci rende sensibili ai bisogni materiali e spirituali dei fratelliÂÂ. Infatti, così come lo Spirito Santo ÂÂillumina gli occhi della nostra mente (cfr Ef 1, 18) aprendoci alla comprensione delle Scritture, esso rinnova il nostro sguardo sugli altri, facendoci sperimentare la compassione di Cristo per loro, in particolare per tutti coloro che soffrono. Egli ci spinge ad andare verso di loro, ad alleviare le loro pene, a confortarli, ad amarli. Lo Spirito Santo, che è Spirito dÂÂamore, viene a trasformare il nostro cuore aprendolo ai bisogni degli altri. È lui che ci spinge a mettere in pratica la Parola di Dio e a vivere una concreta carità nei fatti. La terza e ultima tappa preparatoria, che deve orientare tutto lÂÂinsieme del nostro cammino pastorale, costituisce anche la meta del nostro pellegrinaggio. Nel suo messaggio ai giovani, papa Benedetto XVI scrive: ÂÂGiungeremo, infine, allÂÂincontro mondiale del 2008, che avrà per tema: ÂÂAvrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni (At 1, 8)ÂÂ. Questo versetto illustra il legame fondamentale tra lo Spirito Santo e la missione, che servirà da filo conduttore a tutto il nostro itinerario di preparazione. La luce della verità e la fiamma della carità che lo Spirito Santo suscita nei nostri cuori fanno crescere in noi il desiderio di salvezza per tutti gli esseri umani e ci predispone allÂÂevangelizzazione. QuestÂÂultima tappa del percorso inviterà quindi i giovani ad aprirsi pienamente allo Spirito Santo, Spirito di fortezza e di testimonianza, e a lasciarsi rinnovare dalla potenza divina, come gli apostoli nella Pentecoste. E per rispondere a questo appello, è bene rievocare lÂÂevento su cui si fonda la storia della Chiesa e della missione. Infatti, la promessa che Gesù rivolge ai suoi discepoli poco prima dellÂÂAscensione, si realizza nella Pentecoste quaranta giorni dopo, quando i discepoli, riuniti nel Cenacolo con la Vergine Maria, ricevono il dono dello Spirito Santo. Rinnovati profondamente in tutto il loro essere, gli apostoli sperimentano improvvisamente gli effetti di questa nuova forza che, malgrado le contraddizioni e le persecuzioni, li rende capaci di annunciare la Buona Novella ÂÂfino agli estremi confini della terra (cf. At 1, 8). Il tema scelto da papa Benedetto XVI per la Gmg del 2008 tiene conto anche della specificità del contesto della Chiesa australiana, che oggi deve far fronte a una forte ondata di secolarizzazione, come Giovanni Paolo II scriveva nellÂÂesortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in Oceania del 22 novembre 2001: ÂÂCon la potenza dello Spirito Santo, la Chiesa in Oceania si sta preparando per una nuova evangelizzazione di popoli che oggi sono affamati di Cristo [ ] La Chiesa deve adempiere alla sua missione evangelizzatrice in un mondo sempre più secolarizzato [ ] La nuova evangelizzazione è una priorità per la Chiesa in Oceania. In un certo senso, la missione della Chiesa è semplice e chiara: proporre ancora una volta allÂÂumana società tutto il Vangelo della salvezza in Gesù Cristo (cfr. n. 18). Seguendo questo itinerario di preparazione alla Gmg di Sydney, proposto dal Papa, i giovani potranno riscoprire lo Spirito Santo e aprirsi allÂÂevangelizzazione. Venendo numerosi a Sydney, saranno un segno di speranza per il mondo e un sostegno importante per i giovani australiani che li accoglieranno. E nello stesso tempo, le vostre Chiese locali beneficeranno di un nuovo slancio missionario. Non esitate dunque a ricordare ai giovani lÂÂesortazione di Benedetto XVI nel suo messaggio per il 2006: ÂÂSin dÂÂora, in un clima di incessante ascolto della Parola di Dio, invocate, cari giovani, lo Spirito Santo, Spirito di fortezza e di testimonianza, perché vi renda capaci di proclamare senza timore il Vangelo sino agli estremi confini della terraÂÂ. LÂÂincontro internazionale dei responsabili della pastorale giovanile Proprio mentre si celebrava la XXI Gmg i responsabili della pastorale giovanile di tutto il mondo, seguendo lÂÂitinerario tracciato da papa Benedetto XVI per i prossimi anni, si incontravano, su invito del Pontificio Consiglio per i Laici, a Sassone di Ciampino. È stato, quello tra il 7 e il 9 aprile scorsi, il primo incontro internazionale in vista dellÂÂevento di Sydney, programmato per lÂÂestate del 2008, una significativa tappa di riflessione per gli operatori, tanto che allÂÂincontro erano presenti al completo i comitati organizzatori di Colonia 2005 e di Sydney 2008. Il clima che caratterizza questi incontri, ormai abituali nel cammino di preparazione delle Gmg, rende visibile lÂÂunità della Chiesa nella diversità delle situazioni in cui la fede si incarna: ricchi di momenti di preghiera, di dibattiti e di riflessioni importanti, non cessano per questo di essere un momento di gioia e di festa. AllÂÂincontro erano presenti delegati di 85 Paesi e rappresentanti di 45 comunità, associazioni e movimenti giovanili cattolici, per un totale di circa 250 delegati: una partecipazione e uno sforzo organizzativo che dimostrano come ormai il cammino delle Gmg sia diventato il principale orientamento della pastorale giovanile ordinaria in tutto il mondo. Questa intuizione dellÂÂamato papa Giovanni Paolo II, che attraverso le Gmg ha reso evidente il particolare rapporto tra la Chiesa e i giovani, prosegue dunque il suo più che ventennale cammino in tutto il mondo, aprendosi a nuovi continenti. Venerdì 7 aprile i lavori si sono aperti con la concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. mons. Stanisław Ryłko: ÂÂCon questa Eucaristia vogliamo affidare al Signore i giorni di intenso lavoro che ci attendono. Vogliamo rendergli grazie per il dono della Gmg di Colonia  la prima presieduta dal Santo Padre Benedetto XVI  e per i frutti che essa ha generato nella vita di tanti giovani che vi hanno preso parte. Vogliamo porre nelle sue mani tutto lÂÂiter di preparazione pastorale della Gmg di Sydney, che si celebrerà nel 2008ÂÂ, ha detto il Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici allÂÂinizio della Santa Messa. Nel suo intervento introduttivo egli ha poi precisato che ÂÂogni volta che si avvia lÂÂitinerario di preparazione di una nuova Gmg, la questione che si ripresenta è quella di stabilire una profonda connessione tra il festoso avvenimento della sua celebrazione e lÂÂimpegno pastorale ordinario delle Chiese locali a favore dei giovani. Le Gmg non sono eventi a sé stanti; da sole non bastano. Dietro ogni Gmg devÂÂesserci sempre il lavoro pastorale delle Chiese particolari, delle parrocchie, e anche la vasta opera educativa di associazioni e movimenti ecclesiali [ ] DevÂÂesserci continuità tra lÂÂevento straordinario e la vita ordinaria dei giovani, che vanno aiutati ad assimilare fino in fondo il messaggio di ogni GmgÂÂ. Mons. Francis Kohn, responsabile della Sezione Giovani, ha poi introdotto il programma del convegno. La giornata è stata dedicata alla verifica della Gmg di Colonia, con gli autorevoli interventi di S.E. mons. Franz-Josef Bode, di S.E. il card. Joachim Meisner, di S.E. mons. Heiner Koch e di Hermann-Josef Johanns, i vertici del comitato organizzatore di Colonia 2005, con una relazione obiettiva e determinata sui problemi pastorali e logistici affrontati da parte del Comitato organizzatore tedesco e un dibattito animato da parte degli operatori della pastorale giovanile presenti: molti gli aspetti toccati dalla verifica, ma in particolare è stata molto apprezzata lÂÂaccoglienza calorosa che i tedeschi hanno riservato ai pellegrini, mentre si è sottolineata la necessità di custodire il bagaglio di esperienze che  da una Gmg allÂÂaltra  si va accumulando. LÂÂintervento principale della giornata è stato però quello di S.E. il card. Joachim Meisner, che ha parlato dei frutti della Gmg nellÂÂArchidiocesi di Colonia: frutti straordinari, tali da fargli dire: ÂÂLa fede è contagiosa quando è vissuta e condivisa nella gioia; se non sapete dove andare con le prossime Gmg, tornate a Colonia!ÂÂ. LÂÂevento ha infatti portato ÂÂuna ventata di aria fresca nel cattolicesimo renano e ha determinato molti cambiamenti positivi: il comportamento dei giovani pellegrini è stato esemplare e ha molto colpito la popolazione di Colonia, così come lÂÂatteggiamento dei media è gradualmente cambiato nel corso del tempo in modo favorevole. Ma è nella vita stessa della Chiesa di Colonia e di Germania che si sono colti i frutti maggiori, tanto da poter dire che, per la Germania, il 2005 è stato un ÂÂannus CatholicusÂÂ. Sabato 8 aprile i lavori hanno preso il via dalla relazione di S.E. mons Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, che ha delineato la dinamica pastorale dellÂÂitinerario di preparazione a Sydney, riprendendo il messaggio ai giovani del Santo Padre: ÂÂCon lÂÂannuncio dei temi dei prossimi tre anni, il Santo Padre ci indica la direzione e la traccia del percorso da seguire, precisando le tappe principali dellÂÂitinerario spirituale che ci condurrà fino allÂÂIncontro mondiale previsto a Sydney dal 15 al 20 luglio 2008 [cf articolo precedente]. La giornata ha però avuto inizio con la S. Messa: S.E. il card. George Pell, arcivescovo di Sydney, ha presieduto la concelebrazione e ha poi delineato in assemblea le ragioni della scelta di Sydney, le sfide e le aspettative della Chiesa australiana. ÂÂPerché il Santo Padre ha scelto Sydney? Perché la Chiesa australiana ha chiesto di ospitare la Gmg? Lo abbiamo fatto per rafforzare la fede dei nostri giovani. Adoro lÂÂAustralia e il suo popolo, ma la maggior parte di esso non si occupa molto di religioneÂÂ. La sfida principale, secondo il card. Pell, è quella di organizzare un evento religioso, una Gmg in grado di chiamare i pellegrini alla conversione. La Gmg non sarà certamente, in questo senso, un evento limitato, ma va vista in un quadro assai più ampio di rievangelizzazione. Nel corso della giornata il coordinatore del Comitato organizzatore di Sydney 2008, S.E. mons. Anthony Fisher ha presentato la Chiesa australiana e le persone che fanno parte del Comitato organizzatore stesso, secondo i loro incarichi: in anteprima ai delegati è stato presentato e spiegato nei suoi elementi il logo di Sydney 2008: le fiamme pentecostali dello Spirito Santo, che rappresentano anche la Trinità e lÂÂaspro entroterra australiano, il potere dello Spirito che raduna i pellegrini da tutta la Terra, la croce innalzata, in segno di vittoria, e bianca, per significare che Gesù è la luce, e le vele dellÂÂOpera House, simbolo di Sydney, formano i petali di un originale fiore, mentre la scritta è in blu, a ricordare le acque dellÂÂOceania, ma anche quelle battesimali. In occasione di questo convegno è stato reso operativo anche il sito  www.wyd2008. org  dove si potrà effettuare in questi mesi un pellegrinaggio virtuale verso Sydney, oltre che ricevere tutte le informazioni necessarie. Mons. Anthony Fisher ha raccontato di una Chiesa molto giovane  i primi cattolici, coloni irlandesi, sono sbarcati in Australia alla metà del Settecento, i primi sacerdoti addirittura nel XIX secolo  ma che fin dallÂÂinizio porta nel nome il soffio vivificante dello Spirito: Terra Australis de Spiritu Sancto è il nome che questo immenso territorio ricevette dai primi esploratori. Oggi la fede cattolica è quella maggiormente diffusa (33% circa), con fedeli dalle origini più diverse: una Chiesa dinamica, dove però si fa sentire la secolarizzazione e per questo abbisogna di una nuova evangelizzazione. Perciò la sfida della Gmg, affinché  come ha sottolineato mons. Fisher  nulla sia più come prima. Con gli interventi dellÂÂon. Malcom Turnbull, segretario del Primo Ministro John Howard e del Primo Ministro del Nuovo Galles del Sud, on. Morris Iemma, presente anche S.E. Anne Maree Plunkett, Ambasciatore designato presso la Santa Sede, ci si è potuti rendere conto della grande importanza che lÂÂevento riveste per il Governo australiano e dello sforzo che esso compie per supportare nel miglior modo possibile lo svolgimento della Gmg. Grande spazio è stato dato a domande, suggerimenti e richieste da parte dei rappresentanti delle conferenze episcopali e delle associazioni, movimenti e comunità giovanili di tutto il mondo: nella serata si è potuto vivere unÂÂanteprima della festa australiana, animata dai 60 giovani venuti a Roma per ricevere la Croce dai giovani tedeschi. Domenica 9 aprile, infine, i delegati hanno concluso il loro incontro partecipando alla Messa delle Palme presieduta da Benedetto XVI in piazza San Pietro e con la celebrazione della XXI Giornata mondiale della gioventù: in questa occasione è avvenuto il tradizionale passaggio della Croce delle Gmg dai giovani tedeschi ai giovani australiani, momento di forte emozione che segna materialmente un ÂÂpassaggio di testimone tra i giovani del mondo. Per la prima volta in Africa la Croce delle Gmg Al termine della messa delle palme, il 9 aprile scorso, in presenza di Benedetto XVI, è avvenuta lÂÂormai consueta tradizione del passaggio della Croce delle Gmg e dellÂÂIcona della Vergine Salus Populi Romani. I giovani tedeschi, organizzatori della Gmg di Colonia 2005, le hanno consegnate ai loro coetanei australiani che ospiteranno la prossima Gmg di Sydney nel luglio del 2008. In questa occasione il Papa ha annunciato che, prima di giungere in Oceania per il pellegrinaggio preparatorio della Gmg 2008, fino al prossimo febbraio, la Croce e lÂÂIcona mariana faranno ÂÂtappa in alcuni paesi dellÂÂAfrica, per manifestare la vicinanza di Cristo e della sua Madre alle popolazioni di quel Continente, provate da tante sofferenze (S.S. Benedetto XVI, Angelus, 9 aprile 2006). Pur essendo il continente che, forse più degli altri, ha bisogno della speranza che annuncia la Croce e della consolazione che elargisce la Madre del Signore, finora lÂÂAfrica era lÂÂunica terra non ancora raggiunta da questo cammino di fede, cominciato ventidue anni or sono. Nel 2005, il Pontificio Consiglio per i Laici aveva presentato a tutte le conferenze episcopali africane lÂÂidea di un pellegrinaggio della Croce e dellÂÂIcona della Vergine nel loro continente, e molte di esse avevano risposto aderendo con entusiasmo al progetto. Certo, lÂÂAfrica è grande e il tempo a disposizione per questo pellegrinaggio è limitato; tuttavia, malgrado alcune nazioni  spesso per motivi politici e socio-economici  non siano in grado di accogliere la Croce e lÂÂIcona, ben 20 paesi sono coinvolti nel pellegrinaggio: Senegal, Guinea Bissau, Gambia, Ghana, Togo, Burkina Faso, Niger, Camerun, Gabon, Congo Brazzaville, Burundi, Rwanda, Tanzania, Malawi, Zambia, Botswana, Swaziland, Mozambico, Sud Africa, Madagascar. Così, subito dopo la cerimonia di passaggio tra i giovani tedeschi e i loro coetanei australiani la Croce e lÂÂIcona sono partite per Dakar, prima tappa in Africa. La Chiesa del Senegal ha riservato loro una festosa accoglienza. Poiché in questo paese i cristiani sono una minoranza, le parole di papa Giovanni Paolo II, pronunciate il 22 aprile 1984 al momento della consegna della Croce e incise sulla sua placca, risuonano nel cuore dei giovani senegalesi come una missione a loro particolarmente indirizzata: ÂÂAnnunciate a tutti che solo in Cristo, morto e risorto, cÂÂè salvezza e redenzioneÂÂ. Senza lasciarsi scoraggiare dalle distanze e tanto meno dal sole cocente, essi hanno proclamato questo messaggio di redenzione con fervore, partecipando alle manifestazioni organizzate durante la settimana santa, tra cui una imponente Via Crucis, lunga più di sei chilometri. LÂÂaffluenza alle veglie di preghiera e la devozione popolare che ha accompagnato questo pellegrinaggio sono state tali che in qualche diocesi, inaspettatamente, alcuni musulmani hanno voluto partecipare alle processioni. Un altro momento significativo del pellegrinaggio è stato quando, consegnando la Croce e lÂÂIcona alla diocesi di Ziguinchor, la Chiesa senegalese ha affidato a questi simboli la speranza di pace per quella regione del paese, martoriata da oltre 20 anni di ribellione. Lì, i giovani sono stati investiti della missione di diventare ÂÂla generazione non violentaÂÂ. In risposta, essi hanno avviato una ÂÂmarcia della pace che ha portato la Croce e lÂÂIcona in tutto il territorio diocesano, poi in Guinea Bissau e in Gambia. Dal 19 maggio allÂÂ11 giugno, il pellegrinaggio si è trasferito in Ghana. Qui, come in Senegal, la Croce e lÂÂIcona hanno riscosso un successo inaspettato presso la gente, cristiana e non. A questo evento alquanto singolare, moltissimi hanno risposto con curiosità ed entusiasmo, ma soprattutto accogliendo con fede questi simboli forti, che si sono fatti vicini alla popolazione, viaggiando su camioncini scoperti per le polverose strade delle città, dei villaggi e delle campagne del Ghana. Il calendario degli eventi programmati è saltato più volte a causa della grande folla che, pazientemente in fila, voleva toccare e adorare questi oggetti sacri, pregando davanti a essi. In altre occasioni le popolazioni, richiamate dalle campane e dai tamburi che annunciavano il passaggio del convoglio della Croce e dellÂÂIcona nei loro villaggi, sono uscite per le strade per acclamarle e per toccarle, interrompendone il viaggio. Il 12 giugno, il passaggio della Croce e dellÂÂIcona dal Ghana al Togo è avvenuto alla frontiera tra i due paesi con una cerimonia ricca di commozione. Come nelle tappe precedenti, è stata tutta la Chiesa ad accogliere la Croce dei giovani e lÂÂIcona della Vergine, dai laici ai religiosi, dai missionari ai Vescovi. Il pellegrinaggio è tuttora in corso, nel momento in cui scriviamo, ma lÂÂeco che ci perviene ci racconta di unÂÂintera nazione coinvolta in veglie che durano tutta la notte, di chiese affollatissime per la Messa attorno alla Croce e allÂÂIcona. Al di là dei canti e dei balli che in Africa ritmano il cammino della Croce e dellÂÂIcona, il ÂÂpellegrinaggio ha offerto e offrirà alla Chiesa di questi Paesi lÂÂoccasione per proporre una catechesi sul significato della Croce nella vita del cristiano e sullÂÂimportanza del culto mariano nella Chiesa. E i frutti sono già molto belli e numerosi. Tra gli impegni del Pontificio Consiglio per i Laici, gli incontri con i vescovi in visita ad limina apostolorum costituiscono uno dei compiti più importanti. Infatti questi proficui scambi, lungi dal ridursi a un mero adempimento formale o di cortesia, rappresentano una delle occasioni concrete più efficaci per realizzare fattivamente la comunione e la necessaria articolazione tra la Chiesa universale, significata dal ministero del Santo Padre coadiuvato dalla Curia romana, e le chiese particolari, rappresentate al massimo livello dai propri pastori. Proprio per la valenza a un tempo ecclesiologica e pastorale delle visite ad limina, il nostro Dicastero è interessato in modo particolare al dialogo con i vescovi di tutto il mondo. LÂÂespletamento delle competenze del Pontificio Consiglio per i Laici infatti richiede necessariamente dialogo e collaborazione a tutti i livelli, non solo per aiutare le numerose e diversificate aggregazioni laicali riconosciute a livello internazionale a inserirsi nelle realtà locali, ma anche per favorire la crescita di tutte le componenti del laicato cattolico che si registra un po dappertutto negli ultimi decenni, come abbiamo potuto constatare anche negli ultimi incontri. Dopo il Sinodo sullÂÂEucaristia, che ha impegnato i vescovi nel corso del mese di ottobre dello scorso anno, le visite sono riprese con i presuli dellÂÂAustria e della Repubblica Ceca, durante il mese di novembre, seguiti dai tre gruppi di vescovi polacchi, tra novembre e dicembre. Il 2006 è iniziato con la visita del primo gruppo dei vescovi della Repubblica Democratica del Congo, seguiti, ad aprile, dalla Conferenza episcopale del Ghana. Il Canada ha iniziato la sua visita ad limina con i vescovi del Québec e della regione atlantica durante il mese di maggio. A giugno abbiamo ricevuto la visita dei presuli di Estonia, Lettonia e Lituania. I temi trattati con i vescovi europei e canadesi hanno riguardato i problemi della secolarizzazione e le risposte che le chiese stanno elaborando; lÂÂaccento è stato posto sulla necessità di approntare itinerari formativi validi per tutte le componenti del popolo di Dio, soprattutto proponendo itinerari di iniziazione cristiana sistematici, che possano restituire ai fedeli laici una statura di fede adulta e un senso chiaro di appartenenza alla Chiesa. In questo senso abbiamo condiviso con i vescovi la constatazione che i movimenti e le nuove comunità forniscono un contributo indispensabile per lÂÂopera della nuova evangelizzazione, sia per raggiungere tanti ÂÂlontaniÂÂ, sia per offrire validi percorsi formativi. I vescovi hanno anche testimoniato dei molti frutti portati dalla partecipazione dei loro giovani alla Giornata mondiale della gioventù di Colonia, e hanno concordato con il nostro Dicastero sulla necessità che i doni straordinari ricevuti trovino uno sviluppo adeguato nella pastorale giovanile ÂÂordinariaÂÂ. LÂÂincontro con i presuli africani ha permesso di constatare come lo Spirito Santo orienti tutte le chiese nella stessa direzione. Oltre a trattare temi analoghi a quelli discussi con le chiese europee, circa la formazione e la pastorale giovanile, abbiamo potuto ascoltare direttamente dalla voce dei pastori la loro esperienza sullÂÂorganizzazione pastorale in Congo e in Ghana. In particolare i vescovi ci hanno spiegato come la strutturazione delle parrocchie in piccole comunità cristiane guidate da un catechista laico in comunione con il parroco costituisca una valida risposta alle esigenze della numerosissima popolazione di recente urbanizzazione, sia dal punto di vista della partecipazione alla vita della Chiesa, sia come efficace punto di riferimento e coesione sociale. Il nostro saluto alla dott.ssa Lucienne Sallé Dopo ventinove anni di generoso servizio, nel febbraio scorso la dott.ssa Lucienne Sallé ha lasciato il Pontificio Consiglio per i Laici per il collocamento in pensione. Lucienne Sallé era arrivata al Dicastero nel 1977, portando con sé una lunga esperienza di responsabile in seno a due associazioni cattoliche, la Gioventù Indipendente Cristiana di Francia (JIC) e il Movimento Internazionale dÂÂApostolato dei Ceti Sociali Indipendenti (MIAMSI). Come aiutante di studio, ha seguito specialmente tutte le questioni relative alla vocazione e missione della donna nella Chiesa e nella società, e i contatti del Consiglio con le Organizzazioni Internazionali Cattoliche. Ha fatto parte delle delegazioni della Santa Sede alle conferenze internazionali dellÂÂOrganizzazione delle Nazioni Unite sulla donna, tenutesi a Copenhagen (1980), Nairobi (1985) e Pechino (1995). Un notevole contributo è stato da lei dato sia nel coordinamento dei lavori del gruppo ad hoc istituito in seno al Pontificio Consiglio per i Laici, incaricato di coordinare le attività della Santa Sede per lÂÂAnno internazionale degli anziani, indetto dallÂÂONU nel 1999, sia nellÂÂelaborazione del documento La dignità dellÂÂanziano e la sua missione nella Chiesa e nel mondo, pubblicato dal Dicastero nel 1998. Ricordandone la dedizione alla Santa Sede, la professionalità e lÂÂimpegno cristiano che lÂÂhanno sempre contraddistinta, le esprimiamo la nostra profonda gratitudine, augurandole ogni bene dal Signore. * * * Il lavoro della dott.ssa Sallé sarà proseguito dalla dott.ssa María Rocío Figueroa Alveár di Lima (Perù), membro della Fraternità Mariana della Riconciliazione, istituzione collegata al Movimento di Vita Cristiana, arrivata al nostro Dicastero lo scorso aprile e alla quale diamo il nostro benvenuto. Il ÂÂmestiere del laico La Pontificia Università Gregoriana, in conformità alla propria identità e missione, offre un itinerario di formazione per laici che li aiuti a vivere la loro specifica vocazione di impegno nelle realtà terrene e nella Chiesa. ÂÂEsistenza cristiana ed etica pubblica è un percorso biennale di formazione rivolto in modo particolare a quanti, inseriti nei diversi settori della vita professionale o impegnati in campo culturale, sociale, economico, politico o nel volontariato, avvertono lÂÂesigenza di una formazione etica qualificata secondo modalità che corrispondono al proprium della loro vocazione laicale, che è quello della secolarità.LÂÂimpostazione dellÂÂitinerario è di carattere teologico e filosofico-etico. Da una parte, conduce una esplorazione dellÂÂaspirazione e del bisogno religiosi (Christifideles laici, 4) e introduce in maniera organica ai fondamentali nuclei tematici della fede, con grande attenzione alla comunione intra-ecclesiale e alla relazione con lÂÂambiente civile: si intende così contribuire a fornire strumenti appropriati a sostenere  nella peculiarità della identità e del contributo di ciascuno  la reciproca conoscenza e la collaborazione tra diverse realtà ecclesiali (movimenti, associazioni, nuove forme di consacrazione e di vita comunitaria); una specifica attenzione è rivolta alle esigenze del dialogo ecumenico, interreligioso e con le culture contemporanee. DÂÂaltra parte, vengono affrontate anche le scienze umane attinenti lÂÂimpegno sociale e politico: lÂÂobiettivo non è quello di conferire una competenza tecnica sulle singole discipline, bensì di dare agli studenti una competenza di base, richiesta dalla natura del loro impegno in modo tale che esso corrisponda alla loro vocazione specifica che è quella ÂÂdellÂÂanimazione dellÂÂordine temporale mediante lo spirito cristianoÂÂ; ciò comporta la necessità di offrire le conoscenze dei fenomeni sociali e politici necessarie per la loro valutazione teologica ed etica; e di attuare una lettura cristiana (e, dunque, pienamente umana) delle discipline stesse. LÂÂitinerario, che conduce al conseguimento di un Diploma universitario, si compone di 4 semestri, in ognuno dei quali è prevista la frequenza di corsi o seminari, distribuiti in 5 pomeriggi, per un totale di 135 crediti. Sono previsti anche un lavoro scritto e un esame finali, che forniscono ulteriori 20 crediti. Il totale dei crediti richiesti può essere raggiunto anche sommando corsi da 1 credito (giornata di studio). Lo studente ha lÂÂobbligo di frequentare almeno due seminari (4 cd ciascuno). Le numerose materie sono coordinate allÂÂinterno di diverse aree tematiche: lÂÂarea teologica; lÂÂarea filosofico-politica; lÂÂarea etica, con particolare riferimento allÂÂetica politica, economica, finanziaria, del lavoro, sindacale, aziendale; lÂÂarea scientifico-sociale; lÂÂarea giuridica. Ne risulta un curriculum di studi agile e articolato. Ogni anno alcuni corsi, scelti soprattutto tra quelli di etica professionale, sono tenuti in maniera intensiva durante alcuni fine-settimana, per facilitare la frequenza a chi lavora o risiede lontano da Roma. Altri corsi vengono erogati nella forma di conferenze pubbliche, e dunque si avvalgono del contributo di numerosi esperti il cui lavoro è coordinato da un docente responsabile. È possibile svolgere un programma di un solo anno alla conclusione del quale viene rilasciato il relativo attestato. È possibile sviluppare percorsi di studio e programmi di ricerca personalizzati, anche con lavori scritti, a seconda degli interessi degli studenti. Per ulteriori informazioni si può visitare il sito: www.unigre.it/pug/isr/Isr.htm Contatti con associazioni e movimenti  Il 3 ottobre S.E. mons. Josef Clemens ha celebrato lÂÂEucaristia nella basilica di San Pietro per lÂÂassociazione laicale tedesca S. Liborio dellÂÂarchidiocesi di Paderborn.  Il 25 ottobre il prof. Guzmán Carriquiry ha ricevuto il sig. Moysés de Azevedo Filho, fondatore e moderatore della Comunità Cattolica Shalom di Fortaleza (Brasile).  Il 26 ottobre S.E. mons. Stanisł aw Ryłko e S.E. mons. Clemens hanno ricevuto i responsabili della Comunità delle Beatitudini.  Il 27 ottobre S.E. mons. Clemens ha ricevuto il sig. Knuth Erbe e padre Andreas Mauritz, rispettivamente presidente e assistente spirituale del Bund der Deutschen Katholischen Jugend (BDKJ), la federazione delle associazioni della gioventù cattolica tedesca.  Il 28 ottobre S.E. mons. Clemens ha incontrato il gen. Ernest König, Presidente della Conferenza delle Organizzazioni Internazionali Cattoliche (COIC), e il col. Jürgen Bringmann, Segretario. Lo stesso giorno ha ricevuto la dott.ssa Monika Pankoke-Schenk, Presidente della Päpstliches Missionswerk der Frauen in Deutschland, la pontificia opera missionaria delle donne in Germania.  Il 31 ottobre S.E. mons. Ryłko si è incontrato con il sig. Luis Fernando Figari, fondatore del Movimento di Vita Cristiana (MVC).  Il 5 e 6 novembre, in occasione del 25 anniversario di fondazione della Comunità Missionaria di Villaregia, S.E. mons. Clemens ha inaugurato a Villaregia (RO) la mostra iconografica e missionaria ÂÂLÂÂEterno nel tempo e ha presieduto la celebrazione eucaristica.  Il 7 novembre S.E. mons. Ryłko ha ricevuto padre Yves Le Saux, responsabile dei ministri ordinati della Comunità dellÂÂEmmanuele.  Il 7 novembre S.E. mons. Clemens e il prof. Carriquiry hanno incontrato il nuovo Presidente delle Comunità laiche marianiste, sig. Anthony Garascia, con i nuovi membri del Direttivo.  LÂÂ8 novembre mons. Delgado Galindo ha incontrato la signora Barbara Middleton, presidente dellÂÂassociazione Holy Trinity Apostolate.  Il 9 novembre S.E. mons. Ryłko ha ricevuto la dott.ssa Loreto Ballester, direttrice generale dellÂÂIstituzione Teresiana, e don Robert Tyrała, assistente ecclesiastico della Foederatio Internationalis Pueri Cantores (FIPC).  Il 10 novembre S.E. mons. Clemens ha ricevuto padre Bernard Michon, Responsabile dei Foyers de Charité.  Il 15 novembre il prof. Carriquiry ha ricevuto padre Jonas Abib, fondatore della comunità carismatica brasiliana Canção Nova, insieme ad alcuni suoi collaboratori.  Il 18 novembre il prof. Carriquiry e la dott.ssa Sallé hanno incontrato il sig. Pascal Pingault, fondatore della Comunità del Pane di Vita.  Mons. Delgado Galindo ha rappresentato il Dicastero allÂÂassemblea generale della Conferenza delle Organizzazioni Internazionali Cattoliche (COIC) svoltasi a Gerusalemme nei giorni 18-22 novembre.  Il 19 novembre S.E. mons. Clemens ha presieduto una celebrazione eucaristica per la Comunità di S. Egidio nella basilica di S. Maria in Trastevere. Tra i presenti anche il fondatore, prof. Andrea Riccardi.  Il 23 novembre S.E. mons. Clemens ha ricevuto don Matthias Leineweber, responsabile della Comunità di S. Egidio a Würzburg (Germania).  Il 28 novembre S.E. mons. Clemens, mons. Delgado Galindo e la dott.ssa Sallé hanno incontrato lÂÂéquipe internazionale del Movimento Internazionale di Apostolato dei Bambini (MIDADE) composta dal sig. Olivier Thouret, presidente, dal sig. Apollinaire Binangou, segretario generale, e dallÂÂassistente ecclesiastico padre Philippe Tam Im.  Il 29 novembre il prof. Carriquiry ha ricevuto padre Aníbal Ernesto Fosbery, O.P., fondatore della Fraternità dei Gruppi di San Tommaso dÂÂAquino (FASTA), con alcuni responsabili dellÂÂassociazione.  Il 30 novembre S.E. mons. Clemens, mons. Delgado Galindo e la dott.ssa Sallé, hanno incontrato il dott. Baldur Hermans e mons. Robert Guglielmone, rispettivamente Segretario generale e Assistente ecclesiastico della Conferenza Internazionale Cattolica dello Scoutismo (CICS).  S.E. mons. Ryłko ha tenuto il discorso introduttivo ai lavori del X Congresso nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) svoltosi a Roma nei giorni 2-4 dicembre sul tema ÂÂIl lavoro: chiave essenzialeÂÂ.  Il 6 dicembre, S.E. mons. Clemens ha ricevuto padre Luis Kondor, SVD, Segretario del World Apostolate of Fatima.  Il 10 dicembre la dott.ssa Sallé ha ricevuto i membri dellÂÂéquipe nazionale francese dellÂÂAction Catholique des Milieux Indépendants, accompagnati dal vescovo di Verdun, S.E. mons. François Maupu.  Il 12 dicembre S.E. mons. Ryłko si è incontrato con il sig. Klaus Reder della Comunità di SantÂÂEgidio a Würzburg, in Germania.  Il 12 dicembre mons. Delgado Galindo e mons. Francis Kohn hanno ricevuto il sig. Henry Cappello, Presidente di Youth Arise International, organizzazione al servizio dellÂÂevangelizzazione dei giovani.  Il 15 dicembre S. E. mons. Ryłko ha ricevuto il prof. Matteo Calisi, presidente della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships.  Il 15 dicembre S.E. mons. Clemens ha partecipato al ricevimento natalizio della Comunità di S. Egidio nella chiesa di S. Maria in Trastevere a Roma.  Il 17 dicembre S.E. mons. Clemens, mons. Delgado Galindo e la dott.ssa Sallé hanno incontrato lÂÂÉquipe internazionale e lÂÂAssistente ecclesiastico, padre Irving G. Amaro Ramayo C.M., della Jeunesse Indépendante Chrétienne Internationale (JICI). Lo stesso giorno, la dott.ssa Sallé ha ricevuto il sig. Paul de Viguerie, Presidente delle Associations Familiales Catholiques accompagnato da altri due responsabili dellÂÂassociazione.  Il 19 dicembre il prof. Carriquiry e la dott.ssa Sallé hanno ricevuto la sig.ra Dolores Varea Andrés e padre Albert Arrufat Prades, nuova Coordinatrice e nuovo Assistente ecclesiastico dellÂÂÉquipe internazionale della Fraternité Chrétienne Intercontinentale des Personnes Malades et Handicapées.  Il 28 dicembre S.E. mons. Ryłko ha tenuto il discorso di apertura al XXXIII Congresso internazionale della Foederatio Internationalis Pueri Cantores svoltosi in Vaticano. Il Dicastero era rappresentato anche da S.E. mons. Clemens.  Il 29 dicembre S.E. mons. Clemens ha incontrato il Presidente, M° J. M. Torrents, il Tesoriere M° G. Luca Paolucci, e il Segretario, W. Oeschger, della Foederatio Internationalis Pueri Cantores.  Il 5 gennaio S.E. mons. Clemens, padre Kevin Lixey L.C., e mons. Delgado Galindo, hanno ricevuto il sig. Clément Schertzinger, Presidente della Federazione Internazionale Cattolica di Educazione Fisica e Sportiva (FICEP), il sig. Jean Vintzel, Presidente della Fédération Sportive et Culturelle de France (FSCF); il sig. Edio Costantini, Presidente del Centro Sportivo Italiano (CSI); il sig. Volker Monnerjahn, Presidente del Deutsche Jugend Kraft (DJK), Germania. Lo stesso giorno mons. Clemens e padre Lixey hanno ricevuto il sig. Math Pieters, Presidente della FISEC (Fédération Internazionale Sportive de lÂÂEnseignement Catholique), e la sign.ra Fedora Parisse, Segretaria della FISIAE (FISEC Italia).  S.E. mons. Ryłko è intervenuto al 6° Convegno generale della Comunità Magnificat del Rinnovamento nello Spirito Santo svoltosi a Montesilvano (Pescara) nei giorni 5-8 gennaio sul tema ÂÂMaria, uno specchio per la ComunitàÂÂ. Nel corso del ritiro, mons. Ryłko ha presieduto la celebrazione eucaristica del giorno dellÂÂEpifania e ha partecipato alla cerimonia di rinnovo dellÂÂimpegno di alleanza della Comunità.  Il 6 gennaio S.E. mons. Clemens si è incontrato con un gruppo dellÂÂassociazione La Dieci di Bassano del Grappa.  Il 12 gennaio S.E. mons. Clemens ha ricevuto mons. Francesco Rosso, Assistente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori.  Il 16 gennaio mons. Delgado Galindo ha incontrato il sig. Manoj Sunny, coordinatore internazionale del movimento Jesus Youth.  Il 16 gennaio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il prof. Hans Joachim Meyer, Presidente del Comitato dei Cattolici Tedeschi, e il Segretario generale dott. Stefan Vesper. Lo stesso giorno, il prof. Carriquiry e la dott.ssa Sallé hanno incontrato i Presidenti della Gioventù Operaia Cristiana (JOC-JOCF) accompagnati dal loro Assistente ecclesiastico.  Il 19 gennaio mons. Kohn ha incontrato alcuni membri del Coordinamento internazionale della Gioventù Operaia Cristiana (CIJOC): padre John Marsland (Assistente spirituale), la sig.ra Jacquie Hocquet (Tesoriera) e alcuni responsabili della JOC francese con il loro Assistente spirituale.  Il 27 gennaio S.E. mons. Clemens ha incontrato il Segretario generale di Misereor, il rev. prof. Josef Sayer.  Il 1° febbraio mons. Kohn ha incontrato Frère Nathanaël, membro della Comunità delle Beatitudini e uno degli animatori del Centro Giovanile Internazionale San Lorenzo.  Il 4 febbraio S.E. mons. Clemens ha inaugurato a Roma la nuova sede internazionale del Movimento di Spiritualità ÂÂVivere In e ne ha incontrato il fondatore, don Nicola Giordano, e i responsabili.  LÂÂ8 febbraio la dott.ssa Sallé ha partecipato allÂÂincontro delle Organizzazioni internazionali cattoliche che hanno la loro sede a Roma. Erano presenti rappresentanti della Caritas Internationalis, CIJOC, ICCRA, CVX, FIAC, FIHC, MIAMSI.  Il 13 febbraio S.E. mons. Clemens ha partecipato a Castelgandolfo allÂÂincontro dei vescovi amici del Movimento dei Focolari.  Il 15 febbraio mons. Delgado Galindo ha incontrato padre Ricardo E. Facci, fondatore e presidente di Hogares Nuevos  Obra de Cristo. Lo stesso giorno S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. Otmar Oehring, Responsabile della sezione ÂÂDiritti umani dellÂÂAssociazione Missio.  Il 17 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. W. Oeschger, Segretario della Foederatio Internationalis Pueri Cantores.  Nei giorni 19-20 febbraio S.E. mons. Clemens ha partecipato a Würzburg alle celebrazioni del XXV anniversario di presenza della Comunità di S. Egidio in Germania e ha presieduto la liturgia eucaristica.  Il 22 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto la sig.ra Jacqueline Hocquet della segreteria del Coordinamento Internazionale della Gioventù Operaia Cristiana (CIJOC).  Il 25 febbraio S.E. mons. Clemens ha incontrato la sig.ra Barbara Stadtler e la sig.ra Traudl Wallbrecher, responsabili della Comunità Cattolica dÂÂIntegrazione.  Il 1° marzo S.E. mons. Ryłko ha ricevuto il dott. Ernesto Preziosi, Segretario generale della Federazione Internazionale degli Uomini Cattolici (FIHCUnum Omnes).  Il 15 marzo mons. Kohn ha ricevuto il sig. Marc Fromager, Direttore nazionale francese di Aiuto alla Chiesa che soffre.  Il 16 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto i sigg. Loüc Mérian e Bruno Nougayrède, responsabili del Forum pour la Nouvelle Evangelisation.  Il 22 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto il sig. Edio Costantini, Presidente del Centro Sportivo Italiano (CSI).  Il 31 marzo S.E. mons. Clemens ha presieduto, nella basilica di San Lorenzo in Damaso a Roma, la Santa Messa di ringraziamento dellÂÂInternational Catholic Charismatic Renewal Services (ICCRS).  Il 7 aprile mons. Delgado Galindo ha incontrato la sig.na Christine Brandmeir del Movimento Internazionale della Gioventù Agricola e Rurale Cattolica (MIJARC).  S.E. mons. Ryłko ha presieduto la concelebrazione eucaristica in programma il 24 aprile nellÂÂambito della 29a Convocazione nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo, che si è tenuta a Rimini nei giorni 22-25 aprile sul tema ÂÂVoi siete il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le sue opere meravigliose (1 Pt 2, 9).  Il 24 aprile S.E. mons. Clemens ha ricevuto il Presidente internazionale del Movimento Internazionale di Apostolato dei Ceti Sociali Indipendenti (MIAMSI), sig. Daniel Guery, accompagnato dalla sig.ra B.M. Pisoni.  S.E. mons. Ryłko ha presieduto la Messa solenne che ha segnato il momento culminante delle celebrazioni del 25° anniversario di fondazione della Comunità Missionaria di Villaregia, organizzate a Roma nei giorni 24-26 aprile. Alle celebrazioni ha partecipato anche S.E. mons. Clemens con lÂÂintervento inaugurale.  Il 29 aprile S.E. mons. Ryłko ha celebrato la Santa Messa per i partecipanti agli esercizi spirituali della Fraternità di Comunione e Liberazione svoltisi a Rimini dal 28 al 30 aprile sul tema ÂÂSi vive per amore di qualcosa che sta accadendo ora (don Luigi Giussani).  Il 6 maggio mons. Kohn ha incontrato il Presidente, sig. Manoj Matthew, e lÂÂAssistente spirituale, padre Mike Deeb, del Coordinamento internazionale della Gioventù Studentesca Cattolica e del Movimento Internazionale degli Studenti Cattolici (JECI-MIEC), insieme a due responsabili della JEC in Uganda, incaricati dellÂÂorganizzazione della Conferenza internazionale sulla formazione in programma per il mese di agosto 2007.  Il 10 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto padre Francio Manoukian e lÂÂéquipe della Scuola Internazionale di Formazione ed Evangelizzazione di Altötting (Germania).  Il 29 maggio mons. Kohn ha ricevuto i giovani dellÂÂEcole Internationale de Formation et dÂÂEvangélisation di Paray-le-Monial, della Comunità dellÂÂEmmanuele, accompagnati dal Direttore, sig. Michel Bronstuin, e dallÂÂAssistente spirituale, padre Vincent Bedon; un gruppo di giovani della scuola Jeunesse Lumière, accompagnati dai padri René-Luc e André Manaranche; un gruppo di giovani dellÂÂEcole de la Foi, della diocesi di Coutances.  Il 5 giugno mons. Kohn ha ricevuto padre Xavier Brizard e la sig.ra Marie-Noëlle de Solan, responsabili dellÂÂanno propedeutico della Comunità dellÂÂEmmanuel a Namur (Belgio), accompagnati da trenta giovani candidati al sacerdozio, originari di diversi paesi del mondo.  Il 5 giugno S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di studenti dellÂÂÂÂAccademia per lÂÂEvangelizzazione di Vienna, della Comunità dellÂÂEmmanuele, guidati dal Domkuraten Mag. Alphons Pachta-Rayhofen. Lo stesso giorno ha ricevuto anche il sig. Jerome Coniker, Presidente dellÂÂApostolate for Family Consecration (USA) e la presidenza dellÂÂOpera Internazionale di Schönstatt, in vista dellÂÂapprovazione degli Statuti.  S.E. mons. Ryłko ha portato il saluto del Pontificio Consiglio per i Laici ai partecipanti alla Conferenza internazionale del Rinnovamento Carismatico Cattolico, organizzata a Fiuggi nei giorni 5-9 giugno dallÂÂInternational Catholic Charismatic Renewal Services (ICCRS).  Il 6 e 7 giugno S.E. mons. Clemens ha partecipato al Convegno Internazionale dei Foyers de Charité a Châteauneuf-de-Galaure (Francia) con una relazione sul tema ÂÂErano un cuor solo e unÂÂanima sola (At 4, 32).  LÂÂ8 giugno S.E. mons. Ryłko ha portato il saluto del Dicastero ai partecipanti al Seminario di studio annuale della Federazione Internazionale degli Uomini Cattolici (FIHCUnum Omnes), svoltosi a Roma. Lo stesso giorno S.E. mons. Clemens ha ricevuto il M. Josep Maria Torrents e padre Robert Tyrała, rispettivamente Presidente e Assistente ecclesiastico della Foederatio Internationalis Pueri Cantores (FIPC).  Il 12 giugno mons. Delgado Galindo ha ricevuto il sig. Pascal Pingault e la moglie Marie-Annick, fondatori della Comunità Pain de Vie.  Il 16 giugno S.E. mons. Clemens ha ricevuto il col. Reinhard Kloss, Presidente, il col. Michael Jedlička, Segretario generale, e lÂÂAssistente ecclesiastico, mons. Werner Freistetter, dellÂÂApostolato Militare Internazionale (AMI).  Il 28 giugno S.E. mons. Ryłko ha ricevuto padre Laurent Fabre, Superiore generale della Comunità Chemin Neuf. Altri appuntamenti  Il 1° ottobre S.E. mons. Josef Clemens ha ricevuto il sig. Philipp Mißfelder, Presidente della Junge Union Deutschlands, lÂÂunione dei giovani cristiano-democratici tedeschi.  S.E. mons. Stanisław Ryłko ha partecipato alla XI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi svoltasi in Vaticano nei giorni 2-23 ottobre sul tema ÂÂLÂÂEucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della ChiesaÂÂ.  Il 4 ottobre mons. Francis Kohn ha incontrato il Coordinatore internazionale di Jesus Youth, sig. Manoj Sunny.  Dal 7 al 10 ottobre S.E. mons. Clemens ha partecipato a Buenos Aires al Congresso dei Laici promosso dalla Conferenza episcopale argentina sul tema ÂÂVerso lÂÂArgentina del BicentenarioÂÂ, durante il quale ha tenuto una prolusione sulle sfide lanciate al laicato del ventunesimo secolo e ha presieduto la celebrazione eucaristica conclusiva.  LÂÂ8 ottobre S.E. mons. Ryłko ha celebrato la Santa Messa nella chiesa di San Carlo al Corso per i partecipanti allÂÂIncontro internazionale dei gruppi giovanili di adorazione eucaristica organizzato a Roma nei giorni 4-9 ottobre sul tema ÂÂEucaristia e identità dellÂÂuomoÂÂ.  LÂÂ11 ottobre S.E. mons. Ryłko è intervenuto, presso la Sala Stampa della Santa Sede, alla conferenza stampa di presentazione del libro La rivoluzione di Dio che raccoglie gli interventi di Benedetto XVI in occasione della Giornata mondiale della gioventù celebrata a Colonia.  In vista della Gmg che avrà luogo a Sydney nel 2008, S.E. mons. Ryłko, S.E. mons. Clemens e mons. Kohn si sono incontrati, il 17 ottobre, con il ministro australiano per lÂÂimmigrazione, senatrice Amanda Vanstone, e con il sig. Theodore Duerrigl-Knez, Incaricato dÂÂaffari dellÂÂAmbasciata australiana presso la Santa Sede.  Il 17 ottobre S.E. mons. Clemens ha ricevuto una rappresentanza dellÂÂOrdine dei Cavalieri del Santo Sepolcro dellÂÂarchidiocesi di Colonia. Lo stesso giorno ha partecipato alla presentazione del nuovo Direttore della sede romana della seconda rete televisiva pubblica tedesca (Zweites Deutsches Fernsehen) e ha incontrato il sig. Markus Schächter, Direttore generale della ZDF.  Il 18 ottobre S.E. mons. Clemens, in vista dei XX Giochi olimpici invernali di Torino, ha ricevuto lÂÂon. Mario Pescante, Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali. Lo stesso giorno si è incontrato con un gruppo di insegnanti di religione della diocesi di Hildesheim (Germania).  Il 24 ottobre S.E. mons. Ryłko ha ricevuto la sig.ra Cora Mateo dellÂÂUfficio per i Laici e la Famiglia della Federazione delle Conferenze Episcopali Asiatiche (FABC).  Il 3 novembre S.E. mons. Clemens ha incontrato lÂÂon. dott. Edmund Stoiber, Primo Ministro della Baviera, e il gruppo parlamentare cristiano-sociale della Baviera con i quali ha avuto uno scambio sulla Gmg di Colonia e sulle attività del Pontificio Consiglio per i Laici.  Mons. Miguel Delgado Galindo ha rappresentato il Dicastero allÂÂincontro dei presidenti dei comitati nazionali del Forum Europeo dei Laici, tenutosi a Danzica (Polonia) dal 4 al 6 novembre.  Il 9 novembre S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. Götz della Fondazione Götz del Liechtenstein.  Il 14 novembre S.E. mons. Clemens ha ricevuto lÂÂon. Fritz Schösser con una delegazione della Deutscher Gewerkschaftsbund, la federazione dei sindacati tedeschi.  Il 16 novembre S.E. mons. Ryłko ha presieduto la celebrazione eucaristica per lÂÂinaugurazione dellÂÂanno accademico dellÂÂUniversità ÂÂLa Sapienza di Roma.  Il 17 novembre il prof. Guzmán Carriquiry ha incontrato padre Domenico Di Raimondo Romo, Superiore generale dei Missionari dello Spirito Santo.  Il 19 novembre S.E. mons. Clemens ha incontrato il sig. Michael Braun, responsabile della sede romana della Fondazione Friedrich Ebert (Friedrich Ebert Stiftung).  Il 21 novembre S.E. mons. Ryłko è intervenuto alla cerimonia di commemorazione del servo di Dio Giovanni Paolo II, svoltasi nella sede della Pontificia Accademia delle Scienze, alla presenza di Sua Santità Benedetto XVI.  Il 21 novembre il prof. Carriquiry e mons. Kohn hanno incontrato S.E. mons. Dominique Rey, Vescovo di Fréjus-Toulon, accompagnato da trenta sacerdoti della sua diocesi.  Il 21 novembre S.E. mons. Clemens ha partecipato a una trasmissione della Radio Vaticana sul tema ÂÂIl mondo dello sport oggi: campo dÂÂimpegno cristianoÂÂ, oggetto dei lavori del primo seminario internazionale organizzato dalla Sezione ÂÂChiesa e sport del Pontificio Consiglio per i Laici nei giorni 11 e 12 novembre.  Il 27 novembre S.E. mons. Clemens ha celebrato la Santa Messa per la Katholische Akademie Hamburg nella chiesa di San Pellegrino in Vaticano.  Il 28 novembre mons. Kohn si è incontrato con Frère Aloïs Löser, nuovo Priore di Taizé, per uno scambio sulla Gmg di Colonia e sul raduno internazionale di giovani che la Comunità ha organizzato a Milano alla fine dellÂÂanno.  Il 29 novembre S.E. mons. Clemens ha presentato, presso il Centro Russia Ecumenica di Roma, il libro di Jeanne Perego La Baviera di Joseph Ratzinger; lo stesso giorno ha ricevuto un gruppo di dirigenti della prima rete della televisione pubblica tedesca (ARD).  Il 1° dicembre S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo della Gesellschaft Katholischer Publizisten, lÂÂassociazione dei giornalisti cattolici tedeschi; lo stesso giorno ha incontrato il nuovo Priore della Comunità di Taizé, Frère Aloïs Löser.  Il 2 dicembre mons. Kohn e la dott.ssa Lucienne Sallé hanno incontrato un gruppo di giornalisti della Fédération Française de la Presse Catholique, guidato dal presidente, sig. Bernard Cattaneo, e dal segretario generale, sig. François Fauvel.  Il 2 dicembre il prof. Carriquiry ha tenuto una conferenza sui laici e la dottrina sociale della Chiesa a una vasta rappresentanza delle parrocchie e dei centri culturali di Sesto San Giovanni (Milano).  Dal 2 al 4 dicembre S.E. mons. Clemens ha tenuto tre conferenze su ÂÂPapa Benedetto XVI come teologo davanti alle sfide del tempo presente agli studenti del Seminario arcivescovile di Monaco di Baviera.  Nei giorni 4-6 dicembre padre Kevin Lixey, L.C., ha partecipato alla seconda Conferenza di Magglingen (Svizzera) sul tema ÂÂSport e sviluppoÂÂ, svoltasi nel quadro delle iniziative per lÂÂAnno internazionale dello sport e dellÂÂeducazione fisica, tenendo la relazione ÂÂPerché la Chiesa ÂÂcrede nello sportÂÂ.  Il 5 dicembre don Antonio Grappone ha rappresentato il Dicastero alla Giornata di studio promossa dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sul tema ÂÂMusica sacra: una sfida liturgica e pastoraleÂÂ.  S.E. mons. Ryłko è intervenuto al Convegno sul tema ÂÂIn mezzo agli uomini come pastori e fratelliÂÂ, organizzato dalla Congregazione per il Clero in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense nella ricorrenza del 40° anniversario della promulgazione del decreto conciliare Presbyterorum ordinis. Al Convegno, che si è svolto presso il suddetto ateneo nei giorni 6-7 dicembre, mons. Ryłko ha dato la comunicazione ÂÂIl sacerdote e i movimentiÂÂ.  Il 6 dicembre S.E. mons. Clemens ha ricevuto il GrandÂÂOspedaliere del Sovrano Militare Ordine di Malta, barone Albrecht von Böselager.  Il 10 dicembre S.E. mons. Clemens ha presieduto la celebrazione eucaristica per lÂÂammissione agli ordini sacri del diaconato e presbiterato di alcuni seminaristi del Collegio ecclesiastico internazionale Sedes Sapientiae di Roma.  Nei giorni 13-16 dicembre il Responsabile della Sezione Giovani, mons. Kohn, è intervenuto al II Congresso mondiale di pastorale per gli studenti stranieri organizzato a Roma dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.  Il 16 dicembre mons. Kohn si è incontrato con padre Jan Balik e un gruppo di giovani della Repubblica Ceca in pellegrinaggio a Roma.  Il 17 dicembre S.E. mons. Clemens e la dott.ssa Sallé hanno incontrato un gruppo di seminaristi del Pontificio Seminario Francese di Roma.  Il 19 dicembre S.E. mons. Ryłko ha ricevuto il presidente della Conferenza episcopale francese, S.E. mons. Jean-Pierre Ricard, accompagnato da alcuni collaboratori.  Il 9 gennaio S.E. mons. Clemens ha ricevuto la dott.ssa Maria Aiello, esperta di Storia dello sport e Diritto sportivo.  Il 10 gennaio mons. Kohn ha ricevuto padre Michel Remery, responsabile della Pastorale giovanile delle diocesi olandesi, con un gruppo di giovani.  Il 17 gennaio mons. Kohn ha ricevuto mons. Mauro Parmeggiani, Segretario generale del Vicariato di Roma e responsabile della pastorale giovanile della diocesi.  Il 19 gennaio S.E. mons. Clemens si è incontrato con il sig. Günther H. Oettinger, Ministro Presidente del Land Baden-Württemberg (Germania).  Il 23 gennaio mons. Kohn ha ricevuto padre Josif Ivan Milyan, responsabile della pastorale giovanile della Conferenza episcopale ucraina.  Il 24 gennaio S.E. mons. Clemens e padre Lixey hanno ricevuto un gruppo di seminaristi del Mundelein Seminary dellÂÂarcidiocesi di Chicago.  Il 26 gennaio mons. Kohn ha ricevuto S.E. mons. Raymond Seguy, Vescovo di Autun-Chalon-Mâcon (Francia).  Il 26 gennaio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il Vescovo della diocesi di Gurk-Klagenfurt, S.E. mons. Aloïs Schwarz, con 40 decani e vicari foranei. Lo stesso giorno mons. Clemens si è incontrato con il Rabbino Israel Singer, Presidente del ÂÂGoverning Board del Congresso Ebraico Mondiale.  Il 27 gennaio mons. Kohn ha ricevuto padre Georg Austen, del comitato organizzativo della Gmg di Colonia del 2005, in vista dellÂÂorganizzazione del passaggio della croce nel corso della celebrazione della domenica delle palme in piazza San Pietro.  S.E. mons. Ryłko ha tenuto la relazione ÂÂLe Giornate mondiali della gioventù: singolare intuizione di Giovanni Paolo II per evangelizzare i giovani al Colloquio organizzato a Roma dal 5 allÂÂ8 febbraio dalla Comunità dellÂÂEmmanuele in collaborazione con lÂÂIstituto Pastorale Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense sul tema ÂÂSe Dio dona la salvezza a ogni uomo, perché evangelizzare? Postmodernità e nuova evangelizzazioneÂÂ.  Il 7 febbraio mons. Kohn ha incontrato un gruppo di 36 giovani di diversi paesi dellÂÂEuropa dellÂÂEst, di cui alcuni sacerdoti, che hanno partecipato allÂÂultima ÂÂGiornata Cattolica CentraleÂÂ.  Il 10 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. Bernd Posselt, membro del Parlamento Europeo e Presidente della Paneuropa-Union Deutschland.  Il 22 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto lÂÂarcivescovo di Trujillo, S.E. mons. Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, O.F.M., Presidente della Conferenza episcopale peruviana.  Il 24 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di studenti e professori di Diritto canonico della Facoltà di Teologia di Münster.  Il 27 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il prof. dott. Hubert Gindert del Forum Deutscher Katholiken.  S.E. mons. Ryłko ha portato il saluto del Dicastero ai partecipanti al Seminario informativo e di riflessione sul tema ÂÂGiovani, fede e cultura nei progetti della Chiesa italianaÂÂ, svoltosi presso la sede del Pontificio Consiglio per i Laici il 28 febbraio con la partecipazione del Presidente della Conferenza episcopale italiana, S.Em. il card. Camillo Ruini, e del Segretario generale, S.E. mons. Giuseppe Betori. Al seminario hanno partecipato anche S.E. mons. Clemens, il prof. Carriquiry e mons. Kohn.  Il 1° marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto il prof. Maram Stern, rappresentante per lÂÂEuropa del Congresso Ebraico Mondiale.  Il 2 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto lÂÂarcivescovo di La Plata (Argentina), S.E. mons. Héctor Rubén Aguer.  Il 17 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto il prof. Ludger Müller, docente di Diritto canonico presso la Facoltà di Teologia Cattolica dellÂÂUniversità di Vienna, con un gruppo di studenti.  Il 23 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto il nuovo Nunzio apostolico in Zambia e Malawi, S.E.R. mons. Nicola Girasoli.  Il 24 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di 20 studenti dellÂÂEcole Expérimentale dellÂÂUniversità di Atene, accompagnati dai docenti di Religione cattolica e ortodossa, dott.ssa Constantina Peppa e dott. Georges Papadakis.  Il 28 marzo S.E. mons. Clemens, in vista della Gmg 2008, ha ricevuto 30 redattori di Radio FFH di Francoforte (Germania).  Il 29 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto mons. Carlo Mazza, Direttore dellÂÂUfficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale italiana.  Il 31 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di caporedattori e giornalisti austriaci, accompagnati da S.E. mons. Egon Kapellari, Vescovo di Graz e Vicepresidente della Conferenza episcopale austriaca.  Il 1° aprile S.E. mons. Clemens ha amministrato il Sacramento della Cresima nel corso della celebrazione eucaristica presieduta nella parrocchia romana di S. Maria Consolatrice.  Il 4 aprile mons. Kohn ha ricevuto padre Olivier Frölich, responsabile della pastorale dei giovani per il Belgio francofono.  Il 10 aprile S.E. mons. Clemens ha ricevuto il sig. Dirk Tänzler, nuovo Presidente del BDKJ (Bund der Deutschen Kath. Jugend), con don Andreas Mauritz, Assistente ecclesiastico nazionale. Lo stesso giorno ha ricevuto un gruppo di giovani della parrocchia della cattedrale di S. Stefano di Vienna.  Il 22 aprile, su invito della Sezione di Ischia della International Federation of Business and Professional Women (FIDAPA), S.E. mons. Clemens ha tenuto una conferenza sul tema ÂÂLa collaborazione dellÂÂuomo e della donna nella Chiesa e nel mondoÂÂ.  Il 26 aprile S.E. mons. Clemens si è incontrato con S. Em. il card. Friedrich Wetter, Arcivescovo di Monaco e Frisinga.  Il 27 aprile S.E. mons. Clemens ha ricevuto la presidenza della Conferenza dei Superiori Maggiori dei religiosi e religiose degli USA.  Il 28 aprile S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di responsabili della Comunità evangelica ÂÂBruderhof di Ulster Park, New York (USA).  Il 29 aprile S.E. mons. Clemens ha ricevuto la sig.ra Marie-Louise Dött MdB, presidente della Bund Katholischer Unternehmer, lÂÂassociazione degli imprenditori tedeschi, con un gruppo del BKU della diocesi di Berlino.  Il 2 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto padre Andreas Rohde, cappellano universitario, accompagnato da un gruppo della comunità cattolica universitaria dellÂÂUniversità di Paderborn.  S.E. mons. Ryłko è intervenuto alla XII Sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali che ha avuto luogo nei giorni 28 aprile  2 maggio, tenendo la relazione ÂÂI giovani delle Gmg, protagonisti della rivoluzione di Dio oggiÂÂ. Egli ha inoltre celebrato la Santa Messa in programma per i partecipanti il 1° maggio, festività di san Giuseppe lavoratore, presso lÂÂAltare della Tomba di San Pietro.  Il 4 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di giornalisti bavaresi, in vista della visita del Papa in Baviera (9-14 settembre 2006).  Il 6 maggio S.E. mons. Ryłko ha conferito lÂÂordinazione diaconale a un gruppo di seminaristi del Collegio ecclesiastico internazionale Sedes Sapientiae e del Seminario filosofico teologico internazionale ÂÂGiovanni Paolo IIÂÂ. Il rito è stato celebrato nella basilica di Santa Maria in Trastevere.  Il 7 maggio S.E. mons. Clemens è intervenuto, a Colonia, alla consacrazione episcopale di S.E. mons. Heiner Koch, già responsabile della Gmg di Colonia.  S.E. mons. Clemens ha partecipato allÂÂAssemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, svoltasi a Roma nei giorni 11-13 maggio.  Il 12 maggio S.E. mons. Ryłko ha presieduto e introdotto i lavori della terza sessione del Congresso internazionale ÂÂAmare lÂÂamore umano. LÂÂeredità di Giovanni Paolo II sul matrimonio e la famigliaÂÂ, organizzato a Roma nei giorni 11-13 maggio dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia per celebrare il XXV della sua fondazione da parte del Servo di Dio.  Il 15 maggio S.E. mons. Clemens ha partecipato allÂÂapertura dei lavori dellÂÂAssemblea plenaria del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.  Il 19 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il prof. Roberto Rizzo della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice.  S.E. mons. Clemens ha tenuto la relazione introduttiva alla 19a Assemblea plenaria del Forum Europeo dei Comitati Nazionali dei Laici svoltasi a Saarbrücken (Germania) nei giorni 26-28 maggio.  Il 27 maggio S.E. mons. Clemens ha partecipato a una tavola rotonda sul tema ÂÂLo sviluppo della pastorale giovanile in GermaniaÂÂ, organizzato dalla Federazione della gioventù cattolica tedesca (BDKJ) in occasione del ÂÂKatholikentag di Saarbrücken.  Il 29 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di sacerdoti dellÂÂarcidiocesi di Paderborn, nel X anniversario della loro ordinazione presbiterale.  Il prof. Carriquiry ha tenuto la conferenza dÂÂapertura al II Congresso iberoamericano ÂÂCattolici e vita pubblicaÂÂ, organizzato presso lÂÂUniversità Santo Tomás di Santiago del Cile dal 7 al 9 giugno. Nel corso del suo soggiorno in Cile, egli ha tenuto inoltre conferenze alla Pontificia Università Cattolica del Cile, al Seminario Pontificio, al Seminario dei Padri di Schönstatt, ai responsabili della Pastorale universitaria di Santiago.  LÂÂ8 giugno, in vista della Gmg di Sydney, S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. Ch. Berndorff, presidente della ÂÂPax-Bank di Colonia, e il sig. Michael Smyrek, responsabile della sede di Roma.  S.E. mons. Ryłko ha presieduto il Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto giunto questÂÂanno alla sua 28a edizione, celebrando la Santa Messa del 10 giugno sera allÂÂinizio del cammino dei 60.000 pellegrini che vi hanno preso parte e accogliendoli lÂÂ11 giugno mattina nel Santuario della Santa Casa.  Il 12 giugno mons. Kohn ha ricevuto il sig. Giovanni Gut del Dipartimento Studi e Formazione del Movimento Cristiano Lavoratori.  NellÂÂanniversario delle apparizioni del 1917, il 12 e 13 giugno S.E. mons. Clemens ha presieduto due concelebrazioni eucaristiche nel Santuario di Nostra Signora di Fatima (Portogallo).  Il 18 giugno S.E. mons. Clemens ha presieduto la concelebrazione eucaristica e la processione della Solennità del Corpus Domini presso lÂÂabbazia delle Monache Benedettine di Rosano (FI).  Il 19 giugno S.E. mons. Clemens si è incontrato con il rev. Dietmar Heeg e con il rev. Hans-Gerd Schütt, rispettivamente responsabile per le comunicazioni sociali e della Pastorale dello Sport in seno alla Conferenza episcopale tedesca.  Il 20 giugno S.E. mons. Clemens ha ricevuto il sig. Peter-Stephan Englert, Amministratore generale del ÂÂSankt Gundekar-Werk Eichstätt con un gruppo di responsabili di questa opera sociale.  Il 21 giugno S.E. mons. Clemens ha ricevuto il sig. Michael Braun, responsabile della sede romana della Fondazione Friedrich Ebert di Berlino, con un gruppo internazionale di borsisti per trattare il tema della Sante Sede come istituzione internazionale.  Il 22 giugno S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di religiosi, seminaristi e studenti laici di diritto canonico della Facoltà di Teologia delle Università di Salisburgo e Innsbruck (Austria), guidati dal prof. mons. Hans Paarhammer.  Il 23 giugno S.E. mons. Ryłko e S.E. mons. Clemens hanno partecipato allÂÂapertura della fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione del servo di Dio card. Eduardo F. Pironio, per dodici anni Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici.  Il 23 giugno mons. Kohn ha celebrato la Santa Messa al Centro Internazionale San Lorenzo per la chiusura dellÂÂanno di attività. Lo stesso giorno ha accompagnato S.E. mons. Ryłko, in visita alla Emmanuel School of Mission.  Il 24 giugno S.E. mons. Clemens ha incontrato il sig. Hermann Kroll-Schlüter, Presidente della Katholische Landvolkbewegung Deutschlands, il Movimento cattolico rurale tedesco.  Il 26 giugno S.E. mons. Clemens ha ricevuto il Direttore generale delle Edizioni San Paolo, don Vincenzo Santarcangelo. Lo stesso giorno egli ha ricevuto S.E. il sig. Gerhard Westdickenberg e S.E. il sig. Helmut Türk, rispettivamente Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania e Ambasciatore dÂÂAustria presso la S. Sede.  Il 27 giugno S.E. mons. Clemens ha incontrato il Direttore generale della Radio Vaticana padre Federico Lombardi S.I., e 25 padri gesuiti, responsabili dei programmi linguistici.  Il 28 giugno S.E. mons. Ryłko ha incontrato S.Em. il card. William H. Keeler, Arcivescovo di Baltimora, accompagnato da un gruppo di persone dellÂÂarcidiocesi impegnate nella promozione del laicato e della vita familiare. Lo stesso giorno mons. Ryłko ha ricevuto la visita dellÂÂAmbasciatore di Spagna presso la Santa Sede, S.E. il sig. Jorge Dezcallar de Mazarredo.  Il 30 giugno S.E. mons. Clemens ha ricevuto lÂÂambasciatrice della Georgia presso la Santa Sede, S.A.R. la principessa Bagration de Moukhrani Khétévane.  Nel corso del primo semestre dellÂÂanno, mons. Kohn ha incontrato i presuli di diverse diocesi africane con i quali ha trattato del pellegrinaggio della Croce delle Gmg in Africa.  In preparazione alla Gmg di Sydney, mons. Kohn ha avuto diverse riunioni di lavoro con S.E. mons. Fisher, vescovo ausiliare di Sydney e responsabile del comitato organizzatore locale. Alla riunione del 5 aprile erano presenti anche S.E. mons. Ryłko, S.E. mons. Clemens, S.Em. il card. George Pell, Arcivescovo di Sydney, e due suoi collaboratori.
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