PONTIFICIA COMMISSIONE PER I BENI CULTURALI DELLA CHIESA Meditazione mariana durante l’omaggio musicale alla Immacolata Concezione di Maria RIFLESSIONE DI S.E. MONS. MAURO PIACENZA Patriarcale Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore 22 novembre 2004 È caratteristica ordinaria del comportamento di Dio verso di noi, che la santità personale accompagni ogni alta dignità spirituale di funzione o di ufficio. Gli angeli che – come dice la parola stessa – sono i messaggeri di Dio, sono anche perfetti nella santità; senza santità nessuno può vedere Dio; niente di impuro può entrare nel Regno del Cielo. I Serafini, che si trovano alla presenza immediata della Gloria divina, esclamano sempre: «Santo, Santo, Santo, il Signore degli eserciti!». C’è uno stretto legame tra santità e verità. Esso fa capire che la fontana da cui sgorga una dottrina pura deve essere essa stessa pura. Fa capire altresì che la casa consacrata dove si proclama la parola di Dio e da cui essa si diffonde per la salvezza, deve essere santa come è santa quella parola. La verità prima entra nella mente e nel cuore e li viene appresa ed elaborata. Poi esce dalla bocca di chi parla come un fiume dalla sorgente. La parola divina è generata in coloro che la predicano e ne assume il carattere e lo stile. Così è nel caso dell’anima; così è anche per il corpo. Come la stirpe della santità è santa, nel caso di nascite spirituali, così è santa nel caso di nascite corporee. Il figlio è come il genitore. Maria non fu soltanto uno strumento del dono divino; la parola di Dio non venne semplicemente a Lei per andarsene da Lei; Egli non è solamente passato attraverso di Lei. Non fu un corpo celeste quello che l’Eterno figlio assunse, un corpo modellato dagli Angeli e portato giù dal Cielo in questo basso mondo: no! Egli assimilò e assorbì il sangue e la sostanza di Lei trasformandoli nella propria Persona divina; Egli diventò uomo da Lei. Ne ricevette perciò i lineamenti e i caratteri nell’aspetto con cui doveva manifestarsi al mondo. Senza dubbio Egli era noto a tutti come suo Figlio, anche per la somiglianza. Ecco perché sua madre è la prima di tutti i Profeti, perché da Lei è venuta corporalmente la Parola; Ella è l’unico oracolo della Verità, perché colui che è «Via, Verità, Vita» ha voluto nascere da Lei; Ella è l’unica forma in cui la Sapienza divina ha voluto essere plasmata. Certamente se il primo frutto è santo, tutti gli altri sono anch’essi santi; e se la radice è santa, così sono anche i rami. Era bello che fosse proprio così; ed era giusto che, tutto ciò che l’Onnipotente poteva fare nella persona del finito, dovesse essere fatto in Lei. Se i Profeti ai quali giunge la parola di Dio devono essere santi, cosa diremo di Lei, così privilegiata che la vera e sostanziale Parola – e non la sua ombra o la sua voce – si fece carne in Lei e nacque da Lei? Ella non fu semplicemente l’organo del messaggio di Dio, ma l’origine della sua esistenza umana, la fonte viva da cui Egli trasse il suo preziosissimo sangue e la materia della sua santissima carne. Era più che mai conveniente che l’Eterno Padre La preparasse a questo compito con qualche forma pre-eminente di santificazione. Era da aspettarsi che, se il figlio era Dio, la Madre dovesse essere tanto degna di Lui quanto la grazia dovesse avere in Lei il suo perfetto compimento; che, se Ella dava alla luce la Sapienza Eterna, doveva essere Lei quella sapienza creata in cui è tutta la grazia della Vita e della Verità. Se Ella era la madre del bell’amore e del timore e della conoscenza e della conoscenza e della santa speranza, doveva emanare un profumo come il cinnamomo e il balsamo, e una dolcezza come mirra preziosa. Possiamo mettere limiti alla santità di Colei che doveva essere la madre del Tre volte Santo? Tale è la verità custodita sempre nel cuore della Chiesa, che nessun limite, se non quello che appartiene ad una creatura, può essere posto alla santità di Maria. - Abramo credette che dalla sua anziana moglie doveva nascergli un figlio? Fu più grande la fede di Maria quando accolse il messaggio di Gabriele. - Giuditta consacrò a Dio la sua vedovanza tra lo stupore del suo popolo? Fece ben di più Maria quando gli dedicò la sua verginità fin dalla prima giovinezza. - Samuele da bambino abitò nel Tempio, ritirato dal mondo? Anche Maria fu posta dai suoi genitori nello stesso luogo sacro all’età in cui i bambini cominciano a scegliere tra il bene e il male. - Salomone appena nato fu detto «caro al Signore»? E Colei che era destinata ad essere Madre di Dio non doveva essergli cara fin dal primo momento della sua nascita? - Ma ancora di più: Giovanni Battista fu santificato dallo Spirito prima della nascita; e Maria sarà soltanto pari a lui? Come potrebbe allora sorprenderci che la grazia che anticipò di tre mesi la nascita del Battista, dovesse, nel caso, risalire al primo momento della sua esistenza, strappare l’imputazione del peccato e precedere l’usurpazione di Satana? Maria non potrebbe non superare tutti i Santi dei quali è Regina: «Regina Sanctorum omnium!». La sua concezione fu dunque immacolata; sorpassa così tutti i Santi nell’inizio come nella pienezza della sua santificazione. Immacolata nella sua concezione! Maria è veramente la Santa Madre nella fede e nella venerazione della Chiesa. Maria, custode di tutta la verità, grazia, luce e sorriso di ogni preghiera. In Maria, per quanto ci è dato capire, si adempie un disegno originale dell’Altissimo. Madre cara, solo il tuo volto e la tua figura bastano a parlarci dell’Eterno; non come fa la bellezza terrena, pericolosa da guardare, ma come la stella del mattino, che è il tuo emblema, lucida ed armoniosa, che spira purezza, parla del Cielo e infonde pace. O messaggera del giorno! O speranza del pellegrino! Guidaci ancora, come ci hai sempre guidato; nella notte buia, nello squallore del deserto, guidaci ancora fino al Signore Gesù, portaci a casa. Maria, madre della grazia, Madre di misericordia, proteggici dal nemico, accoglici nell’ora della nostra morte. Amen! Mauro Piacenza Presidente della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra |