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I VOTI FINALI DEL 49° CEI DI QUÈBEC
 

 

Per assicurare un seguito alla riflessione e alle raccomandazioni del 49° Congresso Eucaristico Internazionale di Quèbec, secondo una tradizione già affermata, è stata costituita una particolare Commission del ateliers d’approfondissement composta da 400 persone che – nei pomeriggi dal 16 al 21 giugno  – si sono impegnate in ateliers d’approfondimento. Confrontando l’insegnamento quotidiano del Congresso con le loro pratiche pastorali e la loro vita eucaristica, sono giunte ad identificare degli argomenti, dei punti particolari, sui quali le comunità cristiane dovrebbero applicarsi*.

Ecco, distintamente, tali punti e i voti corrispondenti nel loro ordine originale.

 

Spiritualità eucaristica

«Bisogna favorire lo sviluppo di una spiritualità eucaristica presso tutti i battezzati. Questa spiritualità lega l’azione liturgica della Messa – prolungata nel culto eucaristico fuori della Messa – all’impegno cristiano nel cuore del mondo. Essa è interamente centrata sul mistero pasquale compiuto una volta per sempre in Gesù e continuamente attualizzata nella Chiesa di ogni tempo».

 

Azione liturgica: la celebrazione eucaristica

«Si ha una giusta spiritualità eucaristica quando la celebrazione della Messa impegna la piena partecipazione di tutti i battezzati – partecipazione tanto interiore che esteriore – e quando il desiderio di rendere gloria a Dio si coniuga ad una viva coscienza del mondo che essa ci invita a trasformare».

 

Culto eucaristico fuori dalla Messa

«La qualità della contemplazione, dell’adorazione e dell’attenzione  alla presenza di Cristo che caratterizza la devozione eucaristica fuori della Messa, si deve ritrovare nella celebrazione stessa della Messa. Allo stesso modo, le molteplici dimensioni della celebrazione liturgica devono informare le pratiche del culto eucaristico fuori della Messa: partecipazione comunitaria, ascolto della Parola di Dio, intercessione, offerta, sacrificio, azione di grazie, impegno per la missione della Chiesa nel cuore del mondo».

 

Chiesa Corpo di Cristo: il tessuto comunitario

«Perché le nostre celebrazioni e la nostra preghiera siano vere, devono sgorgare da una vera comunità e favorirne lo sviluppo».

 

Chiesa impegnata nella missione di Cristo: trasformare per mezzo della solidarietà

«Perché le nostre celebrazioni e la nostra preghiera siano vere, devono inviarci in missione verso il mondo ispirando, nutrendo e sostenendo il nostro impegno cristiano nel cuore del mondo».

 

Catechesi della liturgia, verso la liturgia, per mezzo della liturgia

«Bisogna sviluppare dei processi, degli strumenti e dei luoghi catechetici, che favoriscano una migliore conoscenza dell’Eucaristia ed una migliore capacità di parteciparvi pienamente – alla liturgia come al culto eucaristico fuori della Messa – soprattutto iniziando alla preghiera contemplativa».

A questi voti, la Commission du Rapport che radunava tre vescovi, due suore, il Segretario della Pontificia Commissione e due laiche ha aggiunto, a mo’ di conclusione, alcune Réflexion et souhaits (Riflessioni e desiderata) così formulati:

 

Eucaristia – Impegno sociale

Nel corso del Congresso, la quasi totalità degli interventi  ha segnalato le implicazioni sociali della partecipazione eucaristica e particolarmente l’importanza per l’autenticità della celebrazione eucaristica, di vivere seguendo il modello che Gesù ci dona: una vita donata per amore. In questo senso la commissione si augura che «tutti i movimenti sociali di ispirazione cattolica possano riesaminare il posto dell’Eucaristia nel loro agire e che tutte le chiese d’adorazione, i movimenti eucaristici e altri, s’interroghino sulla loro sensibilità sociale».

 

Eucaristia – Mistero pasquale

Tra i più bei doni che il Vaticano II ha fatto alla Chiesa c’è la stretta sottolineatura tra l’Eucaristia e il Mistero pasquale. La Commissione crede che: «deve essere data una accresciuta attenzione in tutti i luoghi di formazione catechetica, teologica e pastorale affinché si radichi nel cuore dei cristiani la prospettiva fondamentale dell’Eucaristia come memoriale della morte e della risurrezione del Signore».

 

Eucaristia – Dono trinitario

Già il documento base del Congresso invitava a considerare l’Eucaristia come un dono trinitario e all’argomento ha dato spazio anche il Symposium teologico che ha preceduto il CEI. La Commissione si augura che: «continui l’educazione del popolo di Dio affinché  riconosca l’Eucaristia come dono trinitario dell’amore dei tre che sono uno. I cristiani sono sufficientemente consapevoli che l’Eucaristia è atto d’adorazione suprema di Cristo al Padre, adorazione alla quale  noi siamo invitati a comunicare? Sono consapevoli del ruolo dello Spirito Santo nell’Eucaristia. Si dà una attenzione particolare alle epiclesi e alla grande dossologia trinitaria  che conclude la preghiera eucaristica?».

 

Mensa della Parola – Mensa del Pane di Vita

Nel Symposium che ha preceduto il CEI, si era intuito che il sinodo romano sulla Parola di Dio avrebbe fatto sorgere la questione dello stretto legame tra la Mensa della Parola e la Mensa del Pane di Vita. Nel ricordo di quanto il Vaticano II ebbe ad affermare: «La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso di Cristo, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di nutrirsi del pane di vita dalla mensa sia della parola di Dio che del Corpo di Cristo, e di porgerlo ai fedeli» (DV, 21).

 

Eucaristia – Dies Domini

La commissione si dispiace che, nonostante la catechesi dell’Arcivescovo di Washington S.E. Mons. Wuerl e l’evocazione dei martiri di Abitene da parte di S. E. il Card. Arinze, «gli ateliers di approfondimento non si siano soffermati di più sulla riunione eucaristica del Giorno del Signore, vista la disaffezione di un buon numero di cristiani per questo impegno e l’urgenza di una azione pastorale concertata al fine di rimetterlo in valore».

 

Eucaristia – Rendimento di grazie

Il termine stesso di Eucaristia così come la composizione della preghiera eucaristica sottolineano l’importanza del rendimento di grazie: «Il rendimento di grazie, lo sviluppo di una cultura “eucaristica”, non servirebbero a mettere in rilievo l’Eucaristia come Dono di Dio?».

 

Eucaristia – Maria

Nel Congresso, a partire dal testo base, si è messo in rilievo il rapporto Maria-Eucaristia e in che modo la santa Vergine  può essere considerata modello dell’alleanza tra il Cristo e la Chiesa sua sposa. «Su questo punto ci sembra che la Chiesa deve assicurare un seguito al Congresso».

 

Eucaristia – Adorazione fuori della Messa

«Si impone un lavoro pastorale affinché il popolo cristiano capisca sempre più che il sacrificio o culto spirituale di Gesù sulla croce è il suo atto di adorazione suprema e che nella celebrazione dell’Eucaristia noi ci uniamo all’adorazione di Gesù che adora il Dio della vita. L’adorazione fuori della Messa sarebbe mal compresa se non fosse vissuta come prolungamento di questa adorazione suprema».

 

Eucaristia – Sacramento del sacrificio di Cristo

Negli ateliers di approfondimento si è poco considerata l’Eucaristia come sacramento del Sacrificio di Cristo. Questa dimensione del mistero è da riprendere e sviluppare.

 


* Alla lettera del 26 gennaio 2009 con cui si chiedeva a Jean Picher, segretario generale del 49° CEI di Quèbec, se si potessero considerare come “voti finali” i “souhaits” raccolti nel “Rapport de la Commission des ateliers d’approfondissement” inviato a suo tempo, lo stesso mons. Picher ha risposto che «i “souhaits” raccolti nel “Rapport de la Commission des ateliers d’approfondissement” costituiscono i “voti finali” del Congresso e che le proposte di questo rapporto… possono ispirare varie azioni pastorali nei diversi Paesi».

 

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