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JOSEPH FÜHRICH (1800-1876)
VIA CRUCIS 1844-46
CHIESA DI SAN GIOVANNI NEPOMUCENO - VIENNA

 

QUATTORDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto nel sepolcro
  

V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R/. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.
 

Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 57 - 60

Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò.

 

MEDITAZIONE

Con la pietra che chiude l’ingresso del sepolcro tutto sembra davvero terminato. Poteva però rimanere prigioniero della morte l’Autore della vita? Perciò il sepolcro di Gesù, da allora fino ad oggi, non è solo diventato l’oggetto della più commossa devozione, ma ha anche provocato la più profonda divisione delle intelligenze e dei cuori: qui si dividono le strade tra i credenti in Cristo e coloro che invece in lui non credono, anche se spesso lo ritengono un uomo meraviglioso.

Quel sepolcro, infatti, ben presto è rimasto vuoto e mai si è potuto trovare una spiegazione convincente del perché sia rimasto vuoto, se non quella che hanno dato, da Maria di Magdala a Pietro agli altri Apostoli, i testimoni di Gesù risorto dai morti.

Davanti al sepolcro di Gesù sostiamo in preghiera, chiedendo a Dio quegli occhi della fede che ci consentano di unirci ai testimoni della sua risurrezione. Così il cammino della croce diventa anche per noi sorgente di vita.

 

Tutti:

Pater noster, qui es in cælis:
sanctificetur nomen tuum;
adveniat regnum tuum;
fiat voluntas tua, sicut in cælo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie;
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris;
et ne nos inducas in tentationem;
sed libera nos a malo.

Quando corpus morietur,
fac ut animæ donetur
paradisi gloria.
Amen.

  

DISCORSO DEL SANTO PADRE
E BENEDIZIONE APOSTOLICA

Il Santo Padre rivolge la sua parola ai presenti.

Al termine del discorso il Santo Padre imparte la Benedizione Apostolica:
 

V/. Dominus vobiscum.
R/. Et cum spiritu tuo.

V/. Sit nomen Domini benedictum.
R/. Ex hoc nunc et usque in sæculum.

V/. Adiutorium nostrum in nomine Domini.
R/. Qui fecit cælum et terram.

V/. Benedicat vos omnipotens Deus,
Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
R/. Amen.
     

CANTO

R. Crux fidelis, inter omnes arbor una nobilis,
Nulla talem silva profert, flore, fronde, germine!
Dulce lignum dulci clavo dulce pondus sustinens.

1. Pange, lingua, gloriosi prœlium certaminis,
Et super Crucis trophæo dic triumphum nobilem,
Qualiter Redemptor orbis immolatus vicerit. R.

2. De parentis protoplasti fraude factor condolens,
Quando pomi noxialis morte morsu corruit,
Ipse lignum tunc notavit, damna ligni ut solveret. R.

 

© Copyright 2010 - Libreria Editrice Vaticana

 

 

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