Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente, ha incentrato la Sua meditazione sul tema “L’annuncio è per tutti” (Lettura: Mt 28,18-20).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi nelle diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle!
Dopo aver visto, la scorsa volta, che l’annuncio cristiano è gioia, soffermiamoci oggi su un secondo aspetto: è per tutti, l’annuncio cristiano è gioia per tutti. Quando incontriamo veramente il Signore Gesù, lo stupore di questo incontro pervade la nostra vita e chiede di essere portato al di là di noi. Questo Egli desidera, che il suo Vangelo sia per tutti. In esso, infatti, c’è una “potenza umanizzatrice”, un compimento di vita che è destinata ad ogni uomo e ogni donna, perché per tutti Cristo è nato, è morto, è risorto. Per tutti: nessuno escluso.
In Evangelii gaudium si legge: «Tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile. La Chiesa non cresce per proselitismo ma “per attrazione”» (n. 14). Fratelli, sorelle, sentiamoci al servizio della destinazione universale del Vangelo, è per tutti; e distinguiamoci per la capacità di uscire da noi stessi - un annuncio per essere vero annuncio deve uscire dall’egoismo proprio - e avere anche la capacità di superare ogni confine. I cristiani si ritrovano sul sagrato più che in sacrestia, e vanno «per le piazze e per le vie della città» (Lc 14,21). Devono essere aperti ed espansivi, i cristiani devono essere “estroversi”, e questo loro carattere viene da Gesù, che ha fatto della sua presenza nel mondo un cammino continuo, finalizzato a raggiungere tutti, persino imparando da certi suoi incontri.
In questo senso, il Vangelo riporta il sorprendente incontro di Gesù con una donna straniera, una cananea che lo supplica di guarire la figlia malata (cfr Mt 15,21-28). Gesù rifiuta, dicendo di essere stato mandato solo «alle pecore perdute della casa di Israele» e che «non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini» (vv. 24.26). Ma la donna, con l’insistenza tipica dei semplici, replica che anche «i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni» (v. 27). Gesù rimane colpito e le dice: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri» (v. 28). Questo incontro con questa donna ha qualcosa di unico. Non solo qualcuno fa cambiare idea a Gesù, e si tratta di una donna, straniera e pagana; ma il Signore stesso trova conferma al fatto che la sua predicazione non debba limitarsi al popolo a cui appartiene, ma aprirsi a tutti.
La Bibbia ci mostra che quando Dio chiama una persona e stringe un patto con alcuni il criterio è sempre questo: elegge qualcuno per raggiungere altri, questo è il criterio di Dio, della chiamata di Dio. Tutti gli amici del Signore hanno sperimentato la bellezza ma anche la responsabilità e il peso di essere “scelti” da Lui. E tutti Hanno provato lo scoraggiamento di fronte alle proprie debolezze o la perdita delle loro sicurezze. Ma la tentazione forse più grande è quella di considerare la chiamata ricevuta come un privilegio, per favore no, la chiamata non è un privilegio, mai. Noi non possiamo dire che siamo privilegiati in confronto agli altri, no. La chiamata è per un servizio. E Dio sceglie uno per amare tutti, per arrivare a tutti.
Anche per prevenire la tentazione di identificare il cristianesimo con una cultura, con un’etnia, con un sistema. Così, però, perde la sua natura veramente cattolica, ossia per tutti, universale: non è un gruppetto di eletti di prima classe. Non dimentichiamo: Dio sceglie qualcuno per amare tutti. Questo orizzonte di universalità. Il Vangelo non è solo per me, è per tutti, non lo dimentichiamo. Grazie.
[01769-IT.02] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker:
Frères et sœurs, la Bonne Nouvelle est une joie destinée à tout le monde. Les chrétiens ont le devoir de l'annoncer sans exclure personne. Nous devons nous sentir au service de la destination universelle de l'Évangile, et nous distinguer par notre capacité à sortir de nous-mêmes, à dépasser toutes les frontières. Tous les amis du Seigneur ont fait l'expérience de la beauté, mais aussi de la responsabilité et du poids d’avoir été "choisis" par Lui. Une tentation est de considérer l'appel reçu comme un privilège : se sentir détenteur d'une exclusivité qui nous sépare des autres. Au contraire, lorsque Dieu choisit quelqu'un, c'est pour aimer tout le monde. Dieu ne nous appelle pas pour nous mettre sur un piédestal, mais pour faire de nous des instruments libres et courageux de son amour grand et inclusif. L'Église n'est pas un lieu réservé aux parfaits et aux privilégiés, mais une communauté de disciples qui témoignent de Jésus et intercèdent pour tous, priant, aimant et se sacrifiant pour le monde. Jésus ne veut pas que nous soyons exclusifs, mais accueillants, parce que l'Évangile n'est pas seulement pour moi, mais pour tout le monde.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare i giovani provenienti dalla Francia, i pellegrini delle Diocesi di Marsiglia e Troyes, la Fondazione San Giovanni di Dio.
Il Vangelo è per tutti, non solo per noi, è per tutti. Dio vi benedica!
Speaker :
Je salue cordialement les personnes de langue française, en particulier les jeunes venus de France, les pèlerins des diocèses de Marseille et de Troyes, la Fondation Saint Jean de Dieu.
L’Évangile est destiné à tous, pas seulement pour nous mais pour tous. Que Dieu vous bénisse!
[01770-FR.02] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
Dear brothers and sisters!
In our continuing catechesis on apostolic zeal, we are reflecting on the Apostolic Exhortation Evangelii Gaudium and its summons to proclaim “the joy of the Gospel”. That joy is meant for everyone, since the risen Lord wishes to call all men and women to share in the fullness of life. In fidelity to the mission we received in baptism, we have a duty to share the Gospel with all whom we meet, not excluding anyone, because Christ was born, died, and rose again for all. The Scriptures reveal that when God calls individuals to discipleship, he also sends them forth as witnesses of his redeeming love. The Church herself is “catholic”, universal, for she has been entrusted with the mission of making disciples of all nations, while also fostering unity that respects and reconciles the rich variety of histories and cultures. May we who have experienced the beauty and joy of the Gospel become ever more conscious that its message is good news for all, and strive to show the face of a Church that is welcoming and embraces all.
Santo Padre:
Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua inglese specialmente ai gruppi provenienti da Inghilterra, Finlandia, Paesi Bassi, Malaysia, Filippine, Corea e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!
Speaker:
I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors, especially the groups from England, Finland, the Netherlands, Malaysia, the Philippines, Korea and the United States of America. Upon all of you I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. God bless you!
[01771-EN.02] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern, nachdem wir in der letzten Katechese die Freude als ein wesentliches Merkmal der Verkündigung herausgestellt haben, möchte ich heute an einen weiteren wichtigen Aspekt erinnern: Die Frohe Botschaft ist für alle bestimmt. Jesus Christus ist für alle geboren, gestorben und auferstanden. „Alle haben das Recht, das Evangelium zu empfangen“ und wir „Christen haben die Pflicht, es ausnahmslos allen zu verkünden“ (Evangelii gaudium, 14). Diese universale Dimension der Sendung Jesu wird auch in der Begegnung Jesu mit der Kanaanäerin (Mt 15,21-28) offenbar: Der bewundernswerte Glaube dieser fremden und heidnischen Frau macht deutlich, dass die Botschaft Jesu nicht nur einem Volk, sondern allen Menschen gilt. Wenn Gott in der Heiligen Schrift einzelne Menschen oder bestimmte Gruppen beruft, so tut er dies immer, um viele andere zu erreichen und allen seine Liebe zu schenken. Eine Berufung ist nicht als Privileg für den Einzelnen zu verstehen, durch das er sich über die anderen erheben kann. Vielmehr besteht die Berufung jedes Christen darin, freies und mutiges Werkzeuge seiner Liebe zu sein und so den Glauben im Gebet und im Dienst für die anderen zu bezeugen.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i fedeli di lingua tedesca. Alla fine dell’anno liturgico volgiamo il nostro sguardo verso Cristo, Re dell’universo e Principe della Pace. Diamo spazio al suo Regno nei nostri cuori, nelle nostre società e nel mondo intero. Preghiamo per il dono della sua pace!
Speaker:
Herzlich grüße ich die Gläubigen deutscher Sprache. Am Ende des Kirchenjahres richten wir unseren Blick auf Christus, den König des Universums und Fürst des Friedens. Geben wir seinem Reich Raum in unseren Herzen, in unserer Gesellschaft und in der ganzen Welt. Beten wir um die Gabe seines Friedens!
[01772-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
En la catequesis precedente reflexionamos sobre la alegría como el primero de los cuatro grandes temas sobre el celo apostólico inspirados en la exhortación Evangelii gaudium. Hoy nos detenemos en el segundo aspecto —el primero fue la alegría—, hoy es: el anuncio es para todos. Alegría para todos. Esto significa que nuestra misión tiene un alcance universal, que estamos llamados a evangelizar sin excluir a nadie, saliendo de nosotros mismos y superando las barreras que nos separan, compartiendo la buena noticia con gozo y sencillez de corazón.
La Biblia nos muestra que Dios elige a algunos hombres y mujeres para que sean sus testigos y, a través de ellos, su amor llegue a muchas más personas, hasta los confines de la tierra. También a nosotros el Señor nos ha elegido para que transmitamos su mensaje a otros hermanos y hermanas que aún no lo conocen. Esta vocación es un don, que no debemos asumir como un privilegio sino como un servicio; y una responsabilidad, que requiere de nosotros coherencia y fidelidad.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. El próximo domingo celebraremos la solemnidad de Cristo Rey del universo. Pidamos a Jesús que reine en nuestras vidas y conceda a nuestros jóvenes ser testigos generosos de la alegría del Evangelio que Dios nos ha dado como don. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.
[01773-ES.02] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
Na catequese da semana passada, refletimos que o anúncio de Cristo é alegria; hoje, quero sublinhar que esse anúncio é para todos. Todos são destinatários da alegria que trazemos dentro de nós e que brota do amor de Jesus e das palavras do seu Evangelho. Por isso, para nós cristãos, evangelizar é um dever porque todos têm o direito de conhecer Jesus Cristo. E esta tarefa, que nos foi atribuída, não é pesada, mas acontece naturalmente: «como quem partilha uma alegria, indica um horizonte estupendo, oferece um banquete apetecível». Fomos escolhidos e chamados para atrair muitos outros a uma experiência jubilosa: o encontro com Deus, que a todos ama no seu Filho Jesus. É este o mistério da nossa vocação de batizados. Vemos na Bíblia que Deus, quando escolhe uma pessoa, não o faz para criar privilegiados e muito menos para excluir quem quer que seja, mas é para amar a todos. Daí que a Igreja não seja uma associação de gente perfeita, mas a comunidade dos discípulos que, por graça divina, conheceram Jesus e d’Ele dão testemunho, rezando pelo mundo e oferecendo por todos a sua vida ao Senhor.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua portoghese, in particolare a quanti vengono da Belo Horizonte. La gioia di conoscere Cristo e il desiderio che abbiamo di portarLo a tutti sono il nostro modo di costruire un mondo più fraterno. La Madonna costudisca questi semi di speranza che portiamo nel cuore. Dio vi benedica!
Speaker:
Dirijo uma saudação cordial aos peregrinos de língua portuguesa, especialmente aos que vêm de Belo Horizonte. A alegria de conhecer Cristo e o desejo que temos de O levar a todos são a nossa maneira de construir um mundo mais fraterno. Nossa Senhora guarde estas sementes de esperança que trazemos no coração. Deus vos abençoe!
[01774-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua araba
Speaker:
تكلَّمَ قَداسَةُ البابا اليَومَ على البشارةِ بالإنجيل، وعلى أنَّها حقٌّ للجميع. قال: عندما نلتقِي بالرَّبِّ يسوع، فإنَّ دهشةَ هذا اللقاءِ تملأُ حياتَنا وتَقتَضِي منَّا أنْ نَحمِلَها إلى الآخرين. لأنَّ الإنجيلَ هو للجميع. لذلك يجبُ على المسيحيّ أنْ يكونَ مُنفَتِحًا وأنْ يَتَجِّهَ اهتمامُهُ إلى خارجِ ذاتِه، مِثلَ يسوعَ المسيح الَّذي جعلَ حضورَه في العالمِ مسيرةً مستمرَّة، هدفُها الوصولُ إلى الجميع. ففي لقاءِ يسوعَ معَ المرأةِ الكنعانيَّةِ الغريبة، الَّتي توسَّلَت إليهِ أنْ يشفيَ ابنَتَها المريضَة، رأَى يسوعُ نفسُه في هذِه الحادِثَةِ أنَّ كِرازَتَهُ ليست فقط للشعبِ الَّذي ينتمِي إليه، بل هي للجميع. وقالَ قداسَتُه: الكتابُ المقدَّس يُبَيِّنُ لنا أنَّ الله، إذا دعا شخصًا، فهو يدعُوهُ مِن أجلِ كثيرينَ غيرِه. فالله لا يدعونا ليُجلِسَنا على عَرش، بل لنكون أدواتٍ حرَّةً وشجاعةً لمحبَّتِهِ الكبيرةِ والشَّاملة. إعلانُنا للبشارةِ يجبُ أنْ يكونَ موجَّهًا للجميع. يسوع لا يريدُنا أن نُقصِيَ أحدًا، بل أنْ نكون مُرَحِّبِينَ بالجميعِ مِن غيرِ تمييزٍ ولا استثناء، لأنَّ الإنجيلَ ليس لي وحدي، بل للجميع.
Santo Padre:
Saluto i fedeli di lingua araba. Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione che non è mai un servizio solitario, isolato o individualistico, ma di comunità e per tutti. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Speaker:
أُحيِّي المُؤمِنِينَ النَّاطِقِينَ باللُغَةِ العربِيَّة. كلُّ معمَّد، مهما كانت مُهِمَّتُهُ في الكنيسة، ومستوَى تَنشِئَتِهِ الإيمانيَّة، هو عنصرٌ نشيطٌ للتَّبشيرِ بالإنجيل، وهذا ليسَ عملًا منفَرِدًا، ولا مُنعَزِلًا أو فردِيًّا، بل عملُ جماعةٍ ومِن أجلِ الجميع. بارَكَكُم الرَّبُّ جَميعًا وَحَماكُم دائِمًا مِن كُلِّ شَرّ!
[01775-AR.01] [Testo originale: Arabo]
In lingua polacca
Speaker:
Ewangelia Pana jest dla wszystkich – Chrystus narodził się, umarł i zmartwychwstał dla wszystkich. Jak mówi Evangelii gaudium: „Chrześcijanie mają obowiązek głoszenia Ewangelii, nie wykluczając nikogo, nie jak ktoś, kto narzuca nowy obowiązek, ale jak ktoś, kto dzieli się radością, ukazuje piękny horyzont”.
Biblia pokazuje, że kiedy Bóg powołuje jakąś osobę i zawiera z nią przymierze, wybiera ją, aby dotrzeć do wielu innych. Istnieje pokusa traktowania otrzymanego powołania jako przywileju, wyłączności, która oddziela od innych; twierdzenia: „Bóg jest nasz”, jakbyśmy mogli dysponować Nim dla własnych interesów. Bóg nie powołuje nas, by nas postawić na piedestale, ale by uczynić nas wolnymi i odważnymi narzędziami swojej wielkiej i włączającej miłości. Kościół nie jest miejscem ludzi doskonałych i uprzywilejowanych, lecz wspólnotą uczniów, która daje świadectwo o Jezusie, którego poznali dzięki łasce, a który wstawia się za wszystkimi, modląc się, miłując i ofiarując siebie dla świata.
Nie można ulegać pokusie utożsamiania chrześcijaństwa z jakąś kulturą, grupą etniczną, z jakimś systemem. W ten sposób traci ono bowiem swoją naturę prawdziwie katolicką, swój specyficzny rys uniwersalny, nagina się do schematów świata, staje się elementem podziału, wrogości. Nasza modlitwa, ofiarowanie życia Panu jest również dla innych. Nasze głoszenie, nasza posługa jest dla wszystkich.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, domenica prossima celebreremo la solennità di Gesù Cristo, Re dell’Universo. La nostra vita, i nostri cuori siano aperti alla sua signoria perché Lui è la meta, verso cui camminiamo. Vi benedico di cuore.
Speaker:
Witam serdecznie pielgrzymów polskich. Drodzy bracia i siostry, w najbliższą niedzielę będziemy obchodzić uroczystość Jezusa Chrystusa, Króla Wszechświata. Niech nasze życie i nasze serca będą otwarte na Jego panowanie, bo On jest celem, ku któremu zdążamy. Z serca wam błogosławię.
[01776-PL.01] [Testo originale: Polacco]
In lingua italiana
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai fedeli di San’Elpidio a Mare e di Sant’Andrea in Andria, all’Associazione culturale Musadoc, ai Genieri e Trasmettitori d’Italia, all’Associazione vittime della violenza.
Accolgo con affetto i partecipanti all’Assemblea Nazionale delle Scuole Cattoliche, auspicando un effettivo riconoscimento della loro importante opera formativa.
Saluto infine gli anziani, i malati, gli sposi novelli e i giovani, tra cui numerose scolaresche. Domenica prossima, ultima del Tempo Ordinario, celebreremo la solennità di Cristo Re. Vi esorto a porre Gesù al centro della vostra vita, e da Lui riceverete luce e coraggio in ogni scelta quotidiana.
E non dimentichiamo di perseverare nella preghiera per quanti soffrono a causa delle guerre in tante parti del mondo, specialmente per le care popolazioni dell’Ucraina, la martoriata Ucraina, e di Israele e della Palestina. Questa mattina ho ricevuto due delegazioni, una di israeliani che hanno parenti come ostaggi in Gaza e un’altra di palestinesi che hanno dei parenti che soffrono a Gaza. Loro soffrono tanto e ho sentito come soffrono ambedue: le guerre fanno questo, ma qui siamo andati oltre le guerre, questo non è guerreggiare, questo è terrorismo. Per favore, andiamo avanti per la pace, pregate per la pace, pregate tanto per la pace. Che il Signore metta mano lì, che il Signore ci aiuti a risolvere i problemi e non andare avanti con le passioni che alla fine uccidono tutti. Preghiamo per il popolo palestinese, preghiamo per il popolo israeliano, perché venga la pace.
A tutti la mia Benedizione!
[01777-IT.02] [Testo originale: Italiano]
[B0813-XX.02]