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L’Udienza Generale, 29.04.2020


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

 

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.30 nella Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi sulle Beatitudini, ha incentrato la sua meditazione sulla ottava ed ultima, dal titolo: «Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,10).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai fedeli.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Con l’udienza di oggi concludiamo il percorso sulle Beatitudini evangeliche. Come abbiamo ascoltato, nell’ultima si proclama la gioia escatologica dei perseguitati per la giustizia.

Questa beatitudine annuncia la stessa felicità della prima: il regno dei Cieli è dei perseguitati così come è dei poveri in spirito; comprendiamo così di essere arrivati al termine di un percorso unitario dipanato negli annunci precedenti.

La povertà in spirito, il pianto, la mitezza, la sete di santità, la misericordia, la purificazione del cuore e le opere di pace possono condurre alla persecuzione a causa di Cristo, ma questa persecuzione alla fine è causa di gioia e di grande ricompensa nei cieli. Il sentiero delle Beatitudini è un cammino pasquale che conduce da una vita secondo il mondo a quella secondo Dio, da un’esistenza guidata dalla carne – cioè dall’egoismo – a quella guidata dallo Spirito.

Il mondo, con i suoi idoli, i suoi compromessi e le sue priorità, non può approvare questo tipo di esistenza. Le “strutture di peccato”,1 spesso prodotte dalla mentalità umana, così estranee come sono allo Spirito di verità che il mondo non può ricevere (cfr Gv 14,17), non possono che rifiutare la povertà o la mitezza o la purezza e dichiarare la vita secondo il Vangelo come un errore e un problema, quindi come qualcosa da emarginare. Così pensa il mondo: “Questi sono idealisti o fanatici…”. Così pensano loro.

Se il mondo vive in funzione del denaro, chiunque dimostri che la vita può compiersi nel dono e nella rinuncia diventa un fastidio per il sistema dell’avidità. Questa parola “fastidio” è chiave, perché la sola testimonianza cristiana, che fa tanto bene a tanta gente perché la segue, dà fastidio a coloro che hanno una mentalità mondana. La vivono come un rimprovero. Quando appare la santità ed emerge la vita dei figli di Dio, in quella bellezza c’è qualcosa di scomodo che chiama ad una presa di posizione: o lasciarsi mettere in discussione e aprirsi al bene o rifiutare quella luce e indurire il cuore, anche fino all’opposizione e all’accanimento (cfr Sap 2,14-15). È curioso, attira l’attenzione vedere come, nelle persecuzioni dei martiri, cresce l’ostilità fino all’accanimento. Basta vedere le persecuzioni del secolo scorso, delle dittature europee: come si arriva all’accanimento contro i cristiani, contro la testimonianza cristiana e contro l’eroicità dei cristiani.

Ma questo mostra che il dramma della persecuzione è anche il luogo della liberazione dalla sudditanza al successo, alla vanagloria e ai compromessi del mondo. Di cosa si rallegra chi è rifiutato dal mondo per causa di Cristo? Si rallegra di aver trovato qualcosa che vale più del mondo intero. Infatti «quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita?» (Mc 8,36). Quale vantaggio c’è lì?

È doloroso ricordare che, in questo momento, ci sono molti cristiani che patiscono persecuzioni in varie zone del mondo, e dobbiamo sperare e pregare che quanto prima la loro tribolazione sia fermata. Sono tanti: i martiri di oggi sono più dei martiri dei primi secoli. Esprimiamo a questi fratelli e sorelle la nostra vicinanza: siamo un unico corpo, e questi cristiani sono le membra sanguinanti del corpo di Cristo che è la Chiesa.

Ma dobbiamo stare attenti anche a non leggere questa beatitudine in chiave vittimistica, auto-commiserativa. Infatti, non sempre il disprezzo degli uomini è sinonimo di persecuzione: proprio poco dopo Gesù dice che i cristiani sono il «sale della terra», e mette in guardia dal pericolo di “perdere il sapore”, altrimenti il sale «a null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente» (Mt 5,13). Dunque, c’è anche un disprezzo che è colpa nostra, quando perdiamo il sapore di Cristo e del Vangelo.

Bisogna essere fedeli al sentiero umile delle Beatitudini, perché è quello che porta ad essere di Cristo e non del mondo. Vale la pena di ricordare il percorso di San Paolo: quando pensava di essere un giusto era di fatto un persecutore, ma quando scoprì di essere un persecutore, divenne un uomo d’amore, che affrontava lietamente le sofferenze della persecuzione che subiva (cfr Col 1,24).

L’esclusione e la persecuzione, se Dio ce ne accorda la grazia, ci fanno somigliare a Cristo crocifisso e, associandoci alla sua passione, sono la manifestazione della vita nuova. Questa vita è la stessa di Cristo, che per noi uomini e per la nostra salvezza fu “disprezzato e reietto dagli uomini” (cfr Is 53,3; At 8,30-35). Accogliere il suo Spirito ci può portare ad avere tanto amore nel cuore da offrire la vita per il mondo senza fare compromessi con i suoi inganni e accettandone il rifiuto. I compromessi con il mondo sono il pericolo: il cristiano è sempre tentato di fare dei compromessi con il mondo, con lo spirito del mondo. Questa – rifiutare i compromessi e andare per la strada di Gesù Cristo – è la vita del Regno dei cieli, la più grande gioia, la vera letizia. E poi, nelle persecuzioni c’è sempre la presenza di Gesù che ci accompagna, la presenza di Gesù che ci consola e la forza dello Spirito che ci aiuta ad andare avanti. Non scoraggiamoci quando una vita coerente col Vangelo attira le persecuzioni della gente: c’è lo Spirito che ci sostiene, in questa strada.

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[1] Cfr Discorso ai partecipanti al workshop “Nuove forme di fraternità solidale, di inclusione, integrazione e innovazione”, 5 febbraio 2020: «L’idolatria del denaro, l’avidità, la corruzione, sono tutte “strutture di peccato” – come le definiva Giovanni Paolo II – prodotte dalla “globalizzazione dell’indifferenza”».

[00546-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, nous arrivons aujourd’hui à la conclusion de notre parcours sur les Béatitudes. La dernière nous parle de la proclamation de la joie eschatologique des persécutés pour la justice.«Heureux ceux qui sont persécutés pour la justice, car le Royaume des cieux est à eux» (Mt 5, 10). En effet, la route des Béatitudes est un cheminement pascal qui nous fait passer d’une existence vécue selon le monde et selon la chair à une existence guidée par l’Esprit. Pour les structures de péché engendrées par la mentalité humaine, la vie selon l’Evangile est une erreur et un problème. Dans la beauté de la sainteté et la vie des enfants de Dieu il y a quelque chose d’inconfortable qui appelle à une prise de position pour ou contre le bien. C’est pourquoi le drame de la persécution est aussi le lieu de la libération de l’assujettissement au succès, à la vaine gloire et aux compromis mondains. Dans le monde entier, beaucoup de chrétiens sont les membres ensanglantés du corps du Christ qu’est l’Eglise à cause des persécutions qu’ils subissent. Mais nous ne devons pas lire cette béatitude en termes de victimisation. Le mépris des hommes n’est pas toujours synonyme de persécution. Il y a un mépris qui est de notre faute, quand nous perdons la saveur du Christ et de l’Evangile. L’exclusion et la persécution, manifestation de la vie nouvelle, nous configurent au Christ crucifié en nous associant à sa passion.

Santo Padre:

Sono lieto di salutare i fedeli di lingua francese. Venerdì prossimo ricorrerà la festa di San Giuseppe lavoratore: per sua intercessione, affido alla misericordia di Dio le persone colpite dalla disoccupazione a causa dell’attuale pandemia. Possa il Signore essere la Provvidenza di tutti i bisognosi e incoraggiarci ad aiutarli! Dio vi benedica!

Speaker:

Je suis heureux de saluer les personnes de langue française. En célébrant saint Joseph travailleur, le 1er mai prochain, je confie à la miséricorde de Dieu toutes les personnes frappées par le chômage dû à la pandémie actuelle. Que le Seigneur soit la Providence de tous ceux qui sont dans le besoin et nous incite à leur venir en aide! Que Dieu vous bénisse!

[00547-FR.02] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: Today we conclude our catechesis on the Beatitudes with the final Beatitude: “Blessed are those who are persecuted for righteousness’ sake, for theirs is the kingdom of heaven” (Mt 5:10). All the attitudes contained in the Beatitudes, when lived for Christ, can lead to oppression by the world; yet ultimately this persecution is a cause of joy in heaven. The way of the Beatitudes is an Easter path, leading us from selfishness to a life guided by the Spirit. We see this in the saints who show that the experience of persecution can set the Christian free from worldly compromise. Tragically, today many of our brothers and sisters still face persecution, and we express our closeness to them. May we too always remain “salt of the earth”, lest by losing the “taste” of the Gospel we lead others to disdain it. By God’s grace, whatever trials we do face can draw us to become more like Christ, who leads us to new life. In this manner, following the humble way of the Beatitudes, we will come to experience the kingdom of heaven: our greatest joy and happiness.

Santo Padre:

Saluto i fedeli di lingua inglese collegati attraverso i mezzi di comunicazione sociale. Nella gioia del Cristo Risorto, invoco su di voi e sulle vostre famiglie l’amore misericordioso di Dio nostro Padre. Il Signore vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking faithful joining us through the media. In the joy of the Risen Christ, I invoke upon you and your families the loving mercy of God our Father. May the Lord bless you!

[00548-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, heute betrachten wir die letzte Seligpreisung, welche die Verheißung der ersten Seligpreisung zugunsten der Erben des Himmelreichs wiederaufgreift und dadurch die Einheit dieses Weges deutlich macht, der von einem Leben gemäß dieser Welt zu einem gottgemäßen Leben führt. Die Welt mit ihren Götzenbildern und ihren Strukturen der Sünde trachtet nach materiellem Gewinn und Vorteil, so dass sie die Botschaft des Evangeliums nicht verstehen kann und diejenigen, die sie annehmen, ausgrenzt und ablehnt. Auch heute gibt es viele Christen, die in verschiedenen Teilen der Welt verfolgt werden. In der Kirche als dem Leib Christi sind wir eng mit ihnen verbunden. Sie sind dessen blutende Glieder und halten uns vor Augen, dass es nichts nützt, die Welt zu gewinnen, dabei aber sein Leben, das wahre Leben in Christus, das uns von der Knechtschaft der Sünde befreit, einzubüßen. Indem also der Christ auf dem Weg der Seligpreisungen dem leidenden und gekreuzigten Christus folgt, leuchtet ihm die Verheißung des neuen Lebens in der Freude des Auferstanden auf.

Santo Padre:

Saluto di cuore i fedeli di lingua tedesca. La potenza del Cristo Risorto, di cui siamo membra, mantenga sempre viva in noi la gioia del Vangelo e la forza di esserne veraci testimoni. Il Signore vi accompagni con la sua pace.

Speaker:

Herzlich grüße ich die Gläubigen deutscher Sprache. Die göttliche Macht des auferstandenen Christus, dessen Glieder wir sind, möge in uns immerdar die Freude des Evangeliums und die Kraft, es wahrhaftig zu bezeugen, lebendig halten. Der Herr begleite euch mit seinem Frieden.

[00549-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy concluimos las catequesis dedicadas a las bienaventuranzas, y lo hacemos con la última de ellas que proclama la alegría que viene de la persecución a causa de la justicia. Esta bienaventuranza culmina un camino, que es el que conduce de una vida según este mundo a la de Dios, de una vida guiada por el egoísmo a la del Espíritu.

El mundo con sus ídolos y con sus estructuras de pecado no puede permitir un estilo de vida según el Espíritu de la verdad, por lo que rechaza la enseñanza del Evangelio, tachándola como un problema que se debe desechar y arrinconar. Esto muestra que la persecución lleva a la liberación interior, que rompe con las ataduras del mundo, produciendo una gran alegría, porque se ha encontrado un verdadero tesoro mucho mayor al que puede ofrecer el mundo. Por eso, tenemos que recordar a tantos cristianos, hermanos nuestros, que sufren persecución en diferentes partes del mundo. Ellos necesitan nuestra oración y experimentar nuestra cercanía.

La bienaventuranza que hoy meditamos no debe leerse en clave victimista. De hecho, no todo desprecio de los hombres es sinónimo de persecución. Jesús nos dice que somos «sal de la tierra», y llama nuestra atención ante el peligro de “perder el sabor”, porque no serviría más que para tirarla fuera y que la pisotee la gente. El cristiano está llamado a vivir el espíritu de las bienaventuradas y que toda su vida haga gustar a los demás el buen sabor de Cristo y del Evangelio.

Saludo cordialmente a los fieles de lengua española que siguen esta catequesis a través de los medios de comunicación social. Los animo a seguir la senda de las bienaventuranzas, haciéndolas vida con quienes tienen cerca y sufren, de modo particular en estos momentos de adversidad y dificultad. El Señor les concederá experimentar, en medio de las circunstancias que les toca vivir, una gran alegría y paz interior. Que Dios los bendiga.

[00550-ES.01] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Na leitura inicial, ouvimos a oitava e última das Bem-aventuranças, que proclama a alegria escatológica das pessoas perseguidas por causa de Cristo. É doloroso recordar que, neste mesmo momento em diversos pontos da terra, sofrem perseguição muitos cristãos; são os membros ensanguentados do Corpo de Cristo que é a Igreja; irmãs e irmãos nossos, a quem exprimimos fraterna solidariedade, com votos e esperança de que a tribulação deles termine quanto antes. Contudo a história ensina que o mundo, com as suas «estruturas de pecado», torna a mentalidade humana fechada e hostil às sugestões do Espírito de Deus. Na verdade, um mundo egoísta e indiferente sente-se incomodado à vista duma pessoa cuja vida é a prova de que se pode ser feliz na renúncia e na doação aos outros. Então o mundo ou aceita a proposta e se abre ao bem, ou rejeita a luz e endurece o coração, chegando à violência e perseguição. A senda das Bem-aventuranças é um caminho pascal que leva duma vida segundo o mundo à vida segundo Deus, duma vida guiada pela carne à vida guiada pelo Espírito da Verdade. Esta obediência ao Espírito faz brotar tanto amor no coração, que se chega ao ponto de oferecer a própria vida pela salvação dos perseguidores. Assim, o drama da perseguição é também o lugar da libertação das cadeias do sucesso à custa dos outros, da vanglória e domínio do mundo. Então de que se alegra a pessoa que é rejeitada pelo mundo por causa de Cristo? Alegra-se por ter encontrado algo que vale mais do que o mundo inteiro. De facto – como se lê no Evangelho de Marcos – «que aproveita ao homem ganhar o mundo inteiro, se perder a sua vida?»

Santo Padre:  

Saluto gli ascoltatori di lingua portoghese. Affido al buon Dio la vostra vita e quella dei vostri familiari. Pregate anche voi per me! Esorto le vostre famiglie a radunarsi quotidianamente per la recita del Rosario sotto lo sguardo della Vergine Madre, affinché in esse non si esaurisca l’olio della fede e della gioia, che sgorga dalla vita di quanti sono in comunione con Dio.

Speaker:

Saúdo os ouvintes de língua portuguesa e confio ao bom Deus a vossa vida e a dos vossos familiares. Rezai também vós por mim! Que as vossas famílias se reúnam diariamente para a reza do terço sob o olhar da Virgem Mãe, para que nelas não se acabe jamais o óleo da fé e da alegria, que brota da vida dos seus membros em comunhão com Deus! Obrigado!

[00551-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

اختتمَ قُدَّاسَةُ البَابَا اليَوْمَ تعَاليمَه حول التَّطْوِيبَاتِ بالتكلم عن التَّطْوِيبَةِ الثامنةِ والأخيرة: "طوبى لِلمُضطَهَدينَ على البِرّ فإِنَّ لَهم مَلكوتَ السَّمَوات". أوضح قداسته أنَّ هذه التطويبة، مثل التطويبة الأولى، تَعِدُ بملكوتِ السماوات، وأن في ذلك تأكيد على وحدة التطويبات، وعلى حقيقية أن اتّباعها يقود إلى الملكوت، حتى وإن تسبب في الاضطهاد. ونبّه البابا إلى أن الاضطهاد يأتي لأن العالم لا يستطيع فهم طريقة حياة تتم عَبر العطاءِ والتجرّدِ، بل يَعتبرها ضعفا وهوانا. كما حذر قداسته من خطر قراءة هذه التطويبات بعقليّة الضحيّة، داعيا إلى ضرورة عيشها بحسب المسيح وإنجيلها، أي بالسير ضد العالم وعقليته، حتى وإن تعرضنا للإقصاء والاضطهاد، تشبها بالمسيح المصلوب، الذي يدعونا لتقديم المحبة للجميع مهما كان الثمن. وهنا تكلم قداسة البابا بكثير من الأسف عن العديد من المسيحيّين الذين مازالوا، حتى يومنا هذا، يعانون من الاضطهاد في مناطق مختلفة من العالم. وأنهى تعليمه معلنًا أن ملكوت السماوات، الذي تتكلم عنه هذه التطويبة، هو الفرح الحقيقي، الذي يقدمه المسيح لتلاميذه الأمناء، والذي لا يمكن للعالم أن يقدمه.

Santo Padre:

Saluto tutti i fedeli di lingua araba che seguono questa Udienza attraverso i mezzi di comunicazione sociale! Le Beatitudini rappresentano un cammino di santità, sul quale camminiamo per diventare veri discepoli di Cristo. Sono l’unica via per seguire il Suo esempio, per diventare come Lui, e così accogliere il Suo Regno e ottenere la vera gioia. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre dal‎ maligno‎‎‎‏!

Speaker:

أحيي جميع المؤمنين الناطقين باللغة العربية، المتابعين لهذه المقابلة عبر وسائل التواصل الاجتماعي. إن التطويبات هي مسيرة قداسة، نسير فيها لنصبح تلاميذًا حقيقيين للمسيح. إنها الطريق الوحيد لنصير مثله، وننعم بملكوته، وننال الفرح الحقيقي. ليبارككم الرب جميعا ويحرسكم دائما من الشرير!

[00552-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, dzisiaj kończymy cykl katechez na temat ewangelicznych błogosławieństw, wypowiedzianych przez Pana Jezusa w Kazaniu na Górze. Ostatnie z nich zapowiada eschatologiczną radość tych, którzy cierpią prześladowanie dla sprawiedliwości. Odrzucenie, jakiego doznają z powodu Chrystusa, staje się przyczyną ich szczęścia i wspaniałej nagrody w niebie, gdyż, jak powie Jezus w innym miejscu: „Cóż za korzyść stanowi dla człowieka zyskać świat cały, a swoją duszę utracić?” (Mk 8,36). Prześladowani dla sprawiedliwości znaleźli wartość większą niż świat, hołdujący bożkom, kompromisom, priorytetom, bogactwu. Także dzisiaj wielu chrześcijan doznaje prześladowań w różnych regionach świata. Musimy modlić się, aby ich ucisk ustał jak najszybciej. Okażmy tym naszym braciom i siostrom serdeczną bliskość. Wszyscy jesteśmy jednym ciałem, a ci chrześcijanie są krwawiącymi członkami Ciała Chrystusa, którym jest Kościół. Doświadczając odrzucenia, lekceważenia i prześladowań z powodu Chrystusa, pamiętajmy, że te sytuacje najpełniej upodabniają nas do Ukrzyżowanego Pana, łącząc nas z Jego męką i tajemnicą Królestwa Bożego.

Santo Padre:

Cari Polacchi, saluto cordialmente ognuno di voi e le vostre famiglie. Dopo domani inizieremo il mese mariano, il mese di maggio. Rimanendo nelle case a causa della pandemia, sfruttiamo questo tempo per riscoprire la bellezza di pregare il Rosario e la tradizione delle funzioni mariane. In famiglia, oppure individualmente, in ogni momento fissate con lo sguardo il Volto di Cristo e il cuore di Maria. La sua materna intercessione vi aiuti ad affrontare questo tempo di particolare prova. Vi benedico di cuore.

Speaker:

Drodzy Polacy, serdecznie pozdrawiam każdego z was i wasze rodziny. Pojutrze rozpoczniemy maryjny miesiąc maj. Pozostając w domach z powodu pandemii, wykorzystajmy ten czas do odkrycia na nowo piękna modlitwy różańcowej i tradycji nabożeństw majowych. Z rodziną, bądź indywidualnie, wpatrujcie się w każdej chwili w Oblicze Chrystusa i w serce Maryi. Niech Jej matczyne orędownictwo pomoże wam przetrwać czas tej szczególnej próby. Z serca wam błogosławię.

[00553-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Saluto i fedeli di lingua italiana. Oggi celebriamo la festa di Santa Caterina da Siena, compatrona d’Italia. Questa grande figura di donna attinse dalla comunione con Gesù il coraggio dell’azione e quella inesauribile speranza che la sostenne nelle ore più difficili, anche quando tutto sembrava perduto, e le permise di influire sugli altri, anche ai più alti livelli civili ed ecclesiastici, con la forza della sua fede. Il suo esempio aiuti ciascuno a saper unire, con coerenza cristiana, un intenso amore alla Chiesa ad una efficace sollecitudine in favore della comunità civile, specialmente in questo tempo di prova. Chiedo a Santa Caterina che protegga l’Italia durante questa pandemia; e che protegga l’Europa, perché è patrona d’Europa, che protegga tutta l’Europa perché rimanga unita.

Rivolgo un pensiero speciale ai giovani, agli anziani, ai malati e agli sposi novelli. Tutti esorto ad essere testimoni del Cristo risorto il quale mostra ai discepoli le piaghe ormai gloriose della sua Passione. Di cuore vi benedico.

[00554-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0251-XX.02]