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L’Udienza Generale, 27.11.2019


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa ha incentrato la sua meditazione sul Suo Viaggio Apostolico in Tailandia e Giappone, conclusosi ieri sera (Brano biblico: dal Vangelo Secondo Matteo, 28, 16-20).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Ieri sono ritornato dal viaggio apostolico in Tailandia e Giappone, un dono del quale sono tanto grato al Signore. Desidero rinnovare la mia riconoscenza alle Autorità e ai Vescovi di questi due Paesi, che mi hanno invitato e mi hanno accolto con grande premura, e soprattutto ringraziare il popolo tailandese e il popolo giapponese. Questa visita ha accresciuto la mia vicinanza e il mio affetto per questi popoli: Dio li benedica con abbondanza di prosperità e di pace.

La Tailandia è un antico Regno che si è fortemente modernizzato. Incontrando il Re, il Primo Ministro e le altre Autorità, ho reso omaggio alla ricca tradizione spirituale e culturale del popolo Thai, il popolo del “bel sorriso”. La gente laggiù sorride. Ho incoraggiato l’impegno per l’armonia tra le diverse componenti della nazione, come pure perché lo sviluppo economico possa andare a beneficio di tutti e siano sanate le piaghe dello sfruttamento, specialmente delle donne e dei minori. La religione buddista è parte integrante della storia e della vita di questo popolo, perciò mi sono recato in visita al Patriarca Supremo dei buddisti, proseguendo sulla strada della reciproca stima iniziata dai miei Predecessori, perché crescano nel mondo la compassione e la fraternità. In questo senso è stato molto significativo l’incontro ecumenico e interreligioso, avvenuto nella maggiore Università del Paese.

La testimonianza della Chiesa in Tailandia passa anche attraverso opere di servizio ai malati e agli ultimi. Tra queste eccelle l’Ospedale Saint Louis, che ho visitato incoraggiando il personale sanitario e incontrando alcuni pazienti. Ho poi dedicato momenti specifici ai sacerdoti e alle persone consacrate, ai vescovi, e anche ai confratelli gesuiti. A Bangkok ho celebrato la Messa con tutto il popolo di Dio nello Stadio Nazionale e poi con i giovani nella Cattedrale. Lì abbiamo sperimentato che nella nuova famiglia formata da Gesù Cristo ci sono anche i volti e le voci del popolo Thai.

Poi, mi sono recato in Giappone. Al mio arrivo alla Nunziatura di Tokio, sono stato accolto dai Vescovi del Paese, con i quali abbiamo subito condiviso la sfida di essere pastori di una Chiesa molto piccola, ma portatrice dell’acqua viva, il Vangelo di Gesù.

Proteggere ogni vita” è stato il motto della mia visita in Giappone, un Paese che porta impresse le piaghe del bombardamento atomico ed è per tutto il mondo portavoce del diritto fondamentale alla vita e alla pace. A Nagasaki e Hiroshima ho sostato in preghiera, ho incontrato alcuni sopravvissuti e familiari delle vittime, e ho ribadito la ferma condanna delle armi nucleari e dell’ipocrisia di parlare di pace costruendo e vendendo ordigni bellici. Dopo quella tragedia, il Giappone ha dimostrato una straordinaria capacità di lottare per la vita; e lo ha fatto anche recentemente, dopo il triplice disastro del 2011: terremoto, tsunami e incidente alla centrale nucleare.

Per proteggere la vita bisogna amarla, e oggi la grave minaccia, nei Paesi più sviluppati, è la perdita del senso di vivere.

Le prime vittime del vuoto di senso di vivere sono i giovani, perciò un incontro a Tokyo è stato dedicato a loro. Ho ascoltato le loro domande e i loro sogni; li ho incoraggiati ad opporsi insieme ad ogni forma di bullismo, e a vincere la paura e la chiusura aprendosi all’amore di Dio, nella preghiera e nel servizio al prossimo. Altri giovani li ho incontrati nell’Università “Sophia”, insieme con la comunità accademica. Questa Università, come tutte le scuole cattoliche, sono molto apprezzate in Giappone.

A Tokyo ho avuto l’opportunità di fare visita all’Imperatore Naruhito, al quale rinnovo l’espressione della mia gratitudine; e ho incontrato le Autorità del Paese con il Corpo Diplomatico. Ho auspicato una cultura di incontro e dialogo, caratterizzata da saggezza e ampiezza di orizzonte. Rimanendo fedele ai suoi valori religiosi e morali, e aperto al messaggio evangelico, il Giappone potrà essere un Paese trainante per un mondo più giusto e pacifico e per l’armonia tra uomo e ambiente.

Cari fratelli e sorelle, affidiamo alla bontà e alla provvidenza di Dio i popoli della Tailandia e del Giappone. Grazie.

[01915-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Chers frères et sœurs, hier je suis revenu de mon voyage apostolique en Thaïlande et au Japon. En Thaïlande, j’ai encouragé l’engagement pour l’harmonie entre les diverses composantes de la nation. La religion bouddhiste est partie intégrante de l’histoire et de la vie de ce peuple. En rendant visite au Patriarche suprême des bouddhistes j’ai voulu poursuivre le chemin d’estime réciproque initié par mes prédécesseurs, afin que grandissent dans le monde la compassion et la fraternité. Le témoignage de l’Eglise en Thaïlande passe aussi par le service des malades et des personnes laissées pour compte. Lors des messes célébrées avec le peuple de Dieu et avec les jeunes, nous avons fait l’expérience que, dans la nouvelle famille formée par Jésus Christ, il y a aussi les visages et les voix du peuple Thaï. Puis je me suis rendu au Japon. Dès mon arrivée, nous avons échangé avec les Evêques sur le défi d’être les pasteurs d’une Eglise toute petite, mais porteuse de l’eau vive de l’Evangile de Jésus. «Protéger toute vie», était la devise de ma visite dans un pays qui porte les marques du bombardement atomique. A Nagasaki et à Hiroshima j’ai prié, j’ai rencontré des survivants et des familles de victimes et j’ai confirmé la ferme condamnation des armes nucléaires et de l’hypocrisie de parler de paix en construisant et en vendant des engins de guerre. J’ai encouragé les jeunes à s’opposer à toute forme de harcèlement et à vaincre la peur et la fermeture en s’ouvrant à l’amour de Dieu dans la prière et le service du prochain. J’ai souhaité aussi que le Japon développe une culture de la rencontre et du dialogue, caractérisée par la sagesse et la largeur d’horizons.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini provenienti dalla Francia e da altri paesi di lingua francese, in particolare il gruppo di studio sulle relazioni con la Santa Sede dell'Assemblea Nazionale Francese. Cari fratelli e sorelle, vi invito ad affidare con me, alla bontà e alla provvidenza di Dio, i popoli della Tailandia e del Giappone. Dio vi benedica.

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins venus de France et d’autres pays francophones, en particulier le groupe d’études sur les relations avec le Saint-Siège de l’Assemblée Nationale française. Chers frères et sœurs, je vous invite à confier avec moi à la bonté et à la providence de Dieu les peuples de la Thaïlande et du Japon. Que Dieu vous bénisse.

[01916-FR.02] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: Yesterday I returned from my Apostolic Journey to Thailand and Japan. I thank the civil authorities and my brother bishops, and in particular the Thai and Japanese people, for their warm welcome. In Thailand, I met with the Supreme Buddhist Patriarch as a sign of esteem and of the importance of promoting respect and cooperation between the religions, and I encouraged the local Church’s support of the sick and poor at Saint Louis hospital. Among the highlights of my visit were the meetings with priests, consecrated men and women, the bishops and finally a group of young people. In the two celebrations of Mass we saw clearly how the Gospel is being inculturated among the Thai people. In Japan, the motto for my visit was “Protect All Life”: a vital theme for a country that experienced the devastation of the atom bomb and more recent disasters. I was able to spend time in prayer at Nagasaki and Hiroshima, where I met with survivors and their families, and I repeated my appeal for the abolition of nuclear weapons. In my meeting with young people, I encouraged them to face the future without fear by opening their hearts to God’s love in prayer and in service of others. I ask you to join me in entrusting the people of Thailand and Japan to God’s loving providence. May he bless them with prosperity and peace.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente i gruppi provenienti da Inghilterra, Australia, Canada e Stati Uniti d’America. Su di voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially the groups from England, Australia, Canada and the United States of America. Upon all of you, and your families, I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ. May God bless you!

[01917-EN.02] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, gestern bin ich von meiner Apostolischen Reise nach Thailand und Japan zurückgekehrt. Thailand besitzt eine reiche spirituelle und kulturelle Tradition. Mit meinem Besuch beim Obersten Buddhistischen Patriarchen führte ich den von meinen Vorgängern begonnenen Weg der gegenseitigen Wertschätzung weiter, damit in der Welt Verbundenheit und Solidarität wachsen. In diesem Sinn war auch das ökumenische und interreligiöse Treffen in Bangkok von Bedeutung. Das Zeugnis der Kirche in Thailand wiederum zeigt sich besonders in ihrem Dienst für die Kranken und die Armen. Der Besuch in Japan stand unter dem Motto „Jedes Leben schützen“. Im Gedenken an die Atombombenabwürfe in Hiroshima und Nagasaki habe ich die Forderung nach einer nuklearwaffenfreien Welt unterstrichen. Japan hat seinen Einsatz für das Leben auch nach der dreifachen Katastrophe – Erdbeben, Tsunami und Atomunfall – im Jahr 2011 unter Beweis gestellt. Eine Bedrohung für das Leben stellt heute oft der Verlust des Lebenssinns dar. Zu den ersten Opfern der Sinnleere zählen junge Menschen. Beim Jugendtreffen in Tokio habe ich dazu ermutigt, Angst und Abschottung zu überwinden und sich der Liebe Gottes im Gebet und im Dienst an den Mitmenschen zu öffnen. Diese Liebe haben uns auch die vielen japanischen Märtyrer bezeugt, die große Vorbilder für die Treue im Glauben sind.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua tedesca presenti a quest’Udienza. Sono grato al Signore per il mio viaggio in Tailandia e Giappone. Affidiamo alla sua provvidenza i fedeli e tutte le persone di questi due Paesi. E vi chiedo di pregare anche per me e il mio ministero per la Chiesa universale. Buon soggiorno a Roma!

Speaker:

Einen herzlichen Gruß richte ich an die Pilger deutscher Sprache, die an dieser Audienz teilnehmen. Ich danke dem Herrn für meine Reise nach Thailand und Japan. Seiner Vorsehung wollen wir die Gläubigen und alle Menschen in diesen beiden Ländern anvertrauen. Und ich bitte euch, auch für mich und meinen Dienst für die universale Kirche zu beten. Schönen Aufenthalt in Rom!

[01918-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos:

Ayer regresé del viaje apostólico en Tailandia y en Japón. Un don que agradezco al Señor, y a todos los que lo hicieron posible.

En Tailandia quise rendir homenaje a la rica tradición espiritual y cultural del pueblo Thai, y animar el compromiso por la armonía entre los diversos componentes de la nación. Visité al Patriarca supremo de los budistas, siendo la religión budista parte integrante de la historia y de la vida de ese pueblo. Además, participé en el encuentro ecuménico e interreligioso. Posteriormente visité el Hospital Saint Louis, y tuve un tiempo con sacerdotes, religiosos y obispos, como también con los jóvenes en la catedral.

Después fui a Japón: El lema de mi visita a aquel país fue: “Proteger todo tipo de vida”. Este mensaje es significativo en aquella tierra que lleva las heridas del bombardeo atómico y del triple desastre del 2011; pero es una nación que se ha hecho portavoz del derecho fundamental por la vida y la paz. En Nagasaki y en Hiroshima condené nuevamente las armas nucleares y la hipocresía de hablar de paz cuando se construye y se vende material bélico. Pude además recordar en aquellos lugares la memoria de los mártires san Paolo Miki y los 25 compañeros, el beato Justo Takayama y tantos hombres y mujeres que han conservado la fe en los momentos de persecución.

En Tokio tuve encuentros con los jóvenes, con la comunidad académica de la Universidad de “Sophia”, y terminé mi estadía con la visita al Emperador Naruhito y a las autoridades del país, ante los cuales pude manifestar mi deseo de promover una cultura del encuentro y del diálogo, caracterizada por la amplitud de miradas y la sabiduría.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, venidos de España y de Latinoamérica. A todos los invito a rezar por los dos países que he visitado, Tailandia y Japón, para que sigan progresando en sendas de paz y justicia, y a los católicos les conceda el don de la perseverancia, siguiendo el ejemplo de los santos mártires. Que Dios los bendiga.

[01919-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

 

Speaker:

Queridos irmãos e irmãs, confiemos à bondade e misericórdia de Deus os povos da Tailândia e do Japão, que acabo de visitar. Desejo renovar aqui o meu agradecimento às autoridades e aos bispos de ambos os países, que me convidaram e acolheram com grande solicitude e amizade, e aos respetivos povos para quem imploro, de Deus, paz e prosperidade. Na Tailândia, pude encorajar os esforços em prol da harmonia entre as diversas componentes da Nação, com votos de que o progresso económico possa beneficiar a todos e se ponha termo à praga social que é a exploração sobretudo de mulheres e menores. Está seriamente empenhada nisto a Igreja local, cujo testemunho passa também através das suas obras ao serviço dos doentes e marginalizados. Na Eucaristia e sucessivo encontro com os jovens, pudemos sentir como a nova família formada por Jesus inclua também os rostos e as vozes do povo tailandês. Depois, sob o lema «proteger toda a vida», visitei o Japão, cujo povo traz gravadas na alma os estigmas das terríveis explosões atómicas de Hiroxima e Nagasáqui. Lá pude rezar, encontrar alguns sobreviventes e familiares das vítimas e reiterar uma firme condenação das armas nucleares, denunciando também a hipocrisia de se falar de paz e, ao mesmo tempo, construir tais bombas e vendê-las. O povo japonês, depois daquela tragédia, demonstrou uma capacidade extraordinária de lutar pela vida; e o mesmo haveria de fazer em 2011, o ano do tríplice desastre: o terremoto, o tsunami e o incidente na central nuclear de Fukushima. Para proteger a vida, toda a vida, é preciso amá-la; e hoje uma grave ameaça nos países mais desenvolvidos é a perda do sentido da vida e do amor à vida. E as primeiras vítimas deste vazio são os jovens. A abundância de recursos não basta; é preciso o amor de Deus Pai, que Jesus Cristo nos trouxe e oferece.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua portoghese, in particolare il gruppo di allievi dell’Accademia della Polizia Civile, dello Stato di San Paolo, e i fedeli della parrocchia Sacro Cuore di Gesù, in Petrópolis. Il Signore vi benedica, perché dovunque siate faro di luce del Vangelo per tutti. Possa questo pellegrinaggio rinvigorire, nei vostri cuori, il sentire e il vivere con la Chiesa. La Madonna vi accompagni e protegga voi tutti e i vostri cari!

 

Speaker:

Saúdo cordialmente os peregrinos de língua portuguesa, em particular o grupo de alunos da Academia da Polícia Civil, do Estado de São Paulo, e os fiéis da paróquia Sagrado Coração de Jesus, em Petrópolis. Que o Senhor vos abençoe, para serdes em toda a parte farol de luz do Evangelho para todos. Possa esta peregrinação fortalecer, nos vossos corações, o sentir e o viver com a Igreja. Nossa Senhora vos acompanhe e proteja a vós todos e aos vossos entes queridos.

[01920-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

بعد زيارتِه الرسوليةِ إلى تايلاند واليابان، أشادَ البابا بالتقاليدِ الروحيّةِ والثقافيةِ الغنيّةِ للشعبِ التايلاندي والجهودِ المبذولةِ من أجلِ التوافقِ والاحترامِ المتبادل بينَ مختلفِ مُكوّناتِهِ في سبيلِ خيرِ الأمّة. كما وأشادَ بشهادةِ الكنيسةِ التي تَظهرُ من خلالِ أعمالِ الخدمةِ للمرضى والمهمّشين. وفي اليابان رأى قداسةُ البابا التحدّي الموجود أمامَ الأساقفةِ في كونِهِم رعاةً لكنيسةٍ صغيرةٍ جدًا لكِنَها مصدرَ للماءِ الحي، لإنجيلِ الربّ يسوع. ومن هذا البلد الذي يحملُ جراحَ القصفِ الذري، شدّدَ على أهميةِ حمايةِ كلِّ حياةٍ وعلى الإدانةِ الصارمةِ للأسلحةِ النووية وعلى إدانةِ نِفاقِ التحدُّثِ عن السلام فيما يتمُّ بناءَ وبَيعَ القنابِلِ الحربية. وأكّد بالتالي على أهمّية المحبّةِ الواجبِ مَنْحَها للحياةِ المهدّدةِ بفقدان معناها؛ محبّةِ الله الآب التي منحنَا إياها يسوع المسيح وما زال يمنحُنا إياها. ودعا أيضًا الشبابَ / مواجهةً لهذا الخطر / لأن يتّحدوا في صدِّ جميع أشكالِ التنمر، وللتغلّبِ على الخوفِ والانغلاقِ من خلال الانفتاحِ على حبّ الله، عَبر الصلاةِ وخدمةِ الآخرين. وفي نهايةِ كلمتهِ، عبَّر عن أمنيتِه بثقافةِ لقاءٍ وحوارٍ تتميَّزُ بالحكمةِ وباتّساعِ الأفق.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dall’Iraq, dalla Giordania, dal Libano e dal Medio Oriente. Matteo ci insegna che Gesù Cristo rimarrà sempre con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Vi chiedo di andare avanti sempre senza paura e di portare Cristo a tutti i popoli. Il Signore cerca tutti, vuole che tutti sentano il calore della sua misericordia e del suo amore. Il Signore vi benedica e vi protegga ‎sempre dal‎ maligno‎‎‎‏!

Speaker:

أرحبُ بالحاضرينَ الناطقين باللغة العربية، وخاصةً بالقادمين من العراق، ومن سوريا، ومن الأردن ومن الشرق الأوسط. يعلّمُنا متى أن يسوعَ المسيح سيبقى معنا طَوالَ الأَيَّامِ إِلى نِهايةِ العالَم. أدعوكُم أن تنطَلِقوا دونَ خوفٍ وأن تَحمِلوا المسيحَ إلى كلِّ الشعوب. إن الربَّ يبحثُ عن الجميع، ويُريدُ أن يَشعُرَ الجميع بدفءِ رحمتِهِ ومحبّتِهِ. ليُبارِكْكُم الربّ جميعًا ويَحرُسْكُم دائمًا من الشرير!

[01921-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Wczoraj powróciłem z podróży apostolskiej do Tajlandii i Japonii, za którą jestem bardzo wdzięczny Panu. Tajlandia to pradawne królestwo, które bardzo się unowocześniło. Składając hołd bogatej tradycji duchowej i kulturowej narodu tajskiego, zachęcałem do starań o harmonię między różnymi komponentami narodu. Religia buddyjska jest integralną częścią historii i życia tego narodu, dlatego odwiedziłem Najwyższego Patriarchę Buddystów, podążając drogą wzajemnego szacunku, zapoczątkowaną przez moich poprzedników. Kolejnymi etapami wizyty były: spotkanie ekumeniczne i międzyreligijne, odwiedziny chorych w szpitalu św. Ludwika, spotkania z biskupami, kapłanami i osobami konsekrowanymi oraz Msze św. w Bangkoku na Stadionie Narodowym, a następnie z młodzieżą w katedrze. Nastąpnie udałem się do Japonii. „Chronić każde życie” - takie było motto tej wizyty w kraju, który nosi blizny po bombardowaniach atomowych i dla całego świata jest rzecznikiem podstawowego prawa do życia i pokoju. W Nagasaki i Hiroszimie trwałem na modlitwie wraz z ocalałymi i członkami rodzin ofiar. Wyraziłem stanowcze potępienie broni nuklearnej. Niosąc Chrystusowe przesłanie o miłości Boga Ojca, podczas Mszy św. oraz spotkań z młodymi w Tokyo i na uniwersytecie Sophia, odwoływaliśmy się do świadectwa męczenników świętego Pawła Miki i 25 towarzyszy, błogosławionego Justyna Takayamy Ukona i wielu anonimowych mężczyzn i kobiet, którzy zachowali wiarę w długich czasach prześladowań. Japonia pozostając wierną swoim wartościom religijnym i moralnym oraz będąc otwartą na przesłanie Ewangelii, może być krajem wiodącym w budowaniu bardziej sprawiedliwego i pokojowego świata oraz harmonii między człowiekiem a środowiskiem. Drodzy bracia i siostry, powierzmy narody Tajlandii i Japonii dobroci i opatrzności Boga.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, vi ringrazio d’avermi accompagnato nella preghiera durante il viaggio in Tailandia e in Giappone. Questa visita si è svolta nell’atmosfera di fratellanza, fondata sui valori umani e spirituali comuni, per coloro che vivono profondamente la propria fede nel rispetto degli altri. Ringraziamo il Signore per questo tempo di grazia! Vi benedico di cuore.

Speaker:

Serdecznie pozdrawiam polskich pielgrzymów. Drodzy bracia i siostry, dziękuję wam, że towarzyszyliście mi w modlitwie podczas podróży do Tajlandii i w Japonii. Ta wizyta przebiegała w atmosferze braterstwa budowanego na wartościach ludzkich i duchowych wspólnych dla tych, którzy głęboko żyją swoją wiarą, z szacunkiem dla innych. Dziękujmy Panu za ten czas łaski! Z serca wam błogosławię.

[01922-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

 

Vorrei inviare un saluto e la mia vicinanza al caro popolo albanese, che ha sofferto tanto in questi giorni. L’Albania è stato il primo Paese d’Europa che ho voluto visitare. Sono vicino alle vittime, prego per i morti, per i feriti, per le famiglie. Che il Signore benedica questo popolo a cui voglio tanto bene.

Sabato scorso, a Tambaύ (Brasile), è stato proclamato Beato il sacerdote Donizetti Tavares de Lima, pastore totalmente dedito alla sua gente, testimone di carità evangelica e coraggioso difensore dei poveri. I sacerdoti, le persone consacrate, ma anche i fedeli laici possano fare propria la testimonianza di fede del Beato Donizetti, con la coerenza delle scelte di vita, ispirate al Vangelo. Un applauso al nuovo Beato!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i partecipanti all’Assemblea dell’Unione Apostolica del Clero, con S.E. Monsignor Mansi; i Padri Somaschi; e i gruppi parrocchiali. Saluto inoltre l’Associazione Nazionale San Paolo; l’Istituto per Ispettori della Polizia di Stato di Nettuno; il personale della Questura di Bari; l’Associazione nazionale Contact; e la Federazione Autonoma Piccole Imprese.

Saluto infine i giovani, gli anziani, gli ammalati e gli sposi novelli. Domenica prossima inizierà il Tempo liturgico dell’Avvento. Mi recherò a Greccio per pregare nel posto del primo presepio che ha fatto San Francesco d’Assisi e per inviare a tutto il popolo credente una lettera per capire il significato del presepio. Auguro a tutti voi che nell’Avvento l’attesa del Salvatore riempia il vostro cuore di speranza e vi trovi gioiosi nel servizio dei più bisognosi. Grazie.

[01923-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0930-XX.02]