Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, 14.10.2019


Testo in lingua italiana

Traduzione in lingua inglese

Traduzione in lingua spagnola

Testo in lingua italiana

Lo scorso 2 ottobre alcuni organi di stampa hanno pubblicato una Disposizione di Servizio riservata, firmata dal Comandante del Corpo della Gendarmeria, dottor Domenico Giani, riguardante gli effetti di alcune limitazioni amministrative disposte nei confronti di personale della Santa Sede.

Tale pubblicazione è altamente lesiva sia della dignità delle persone coinvolte, sia della stessa immagine della Gendarmeria.

Volendo garantire la giusta serenità per il proseguimento delle indagini coordinate dal Promotore di Giustizia ed eseguite da personale del Corpo, non essendo emerso al momento l’autore materiale della divulgazione all’esterno della disposizione di servizio - riservata agli appartenenti al Corpo della Gendarmeria e della Guardia Svizzera Pontificia – il Comandante Giani, pur non avendo alcuna responsabilità soggettiva nella vicenda, ha rimesso il proprio mandato nelle mani del Santo Padre, in spirito di amore e fedeltà alla Chiesa ed al Successore di Pietro.

Nell’accogliere le dimissioni, il Santo Padre si è intrattenuto a lungo col Comandante Giani e gli ha espresso il proprio apprezzamento per questo gesto, riconoscendo in esso un’espressione di libertà e di sensibilità istituzionale, che torna ad onore della persona e del servizio prestato con umiltà e discrezione al Ministero Petrino e alla Santa Sede.

Papa Francesco ha voluto ricordare anche la sua ventennale, indiscussa, fedeltà e lealtà e ha sottolineato come, interpretando al meglio il proprio stile di testimonianza in ogni parte del mondo, il Comandante Giani abbia saputo costruire e garantire intorno al Pontefice un clima costante di naturalezza e sicurezza.

Nel salutare il dottor Domenico Giani, il Santo Padre lo ha anche ringraziato per l’alta competenza dimostrata nell’espletamento dei molteplici, delicati servizi, anche in ambito internazionale, e per il livello di indiscussa professionalità a cui ha portato il Corpo della Gendarmeria.

[01633-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua inglese

On 2nd October some media outlets published a confidential order, signed by the Commander of the Vatican Gendarmerie, Domenico Giani, concerning the consequences of certain administrative limitations imposed upon Holy See staff members. This publication was prejudicial to the dignity of the people involved and to the image of the Gendarmerie.

In order to assure the proper serenity to the ongoing investigation, coordinated by the Promoter of Justice and carried out by the Gendarmerie, since the perpetrator of the external circulation of the order - reserved to the staff of the Gendarmerie and of the Pontifical Swiss Guard - remains unknown, and although the Commander bears no personal responsibility in the unfolding of the events, Domenico Giani has tendered his resignation to the Holy Father out of love for the Church and faithfulness to Peter’s Successor.

In receiving his resignation, the Holy Father conversed at length with Domenico Giani and expressed his appreciation to the Commander for his gesture, an expression of freedom and institutional sensitivity, which honours Commander Giani and the work he has carried out with humility and discretion in the service of the Petrine Ministry and the Holy See. Pope Francis also recalled Domenico Giani’s twenty years of unquestionable faithfulness and loyalty and underlined how, by offering an outstanding witness in many parts of the world, Commander Giani was able to establish and guarantee a lasting atmosphere of ease and security around the Holy Father.

In his farewell to Domenico Giani, the Holy Father also thanked him for the extreme competence shown in the performance of his many sensitive tasks, also at international level, and for the undisputed professionalism he has brought to the Vatican Gendarmerie.

[01633-EN.01] [Original text: Italian - working translation]

Traduzione in lingua spagnola

El pasado 2 de octubre, algunos medios de comunicación publicaron una orden confidencial, firmada por el Comandante de la Gendarmería Vaticana, Dr. Domenico Giani, sobre las consecuencias de ciertas limitaciones administrativas impuestas a personal de la Santa Sede. Dicha publicación perjudicaba gravemente tanto la dignidad de las personas implicadas como la imagen de la Gendarmería.

Para asegurar la debida serenidad a la investigación en curso, coordinada por el Promotor de Justicia y realizada por el Cuerpo de Gendarmería, ya que el autor de la divulgación externa de la orden confidencial -reservada a los pertenecientes al Cuerpo de la Gendarmería y de la Guardia Pontificia Suiza- sigue siendo desconocido, y aunque el Comandante no tenga ninguna responsabilidad personal en el desarrollo de los acontecimientos, Domenico Giani ha presentado su dimisión al Santo Padre por amor a la Iglesia y fidelidad al Sucesor de Pedro.

El Santo Padre, al recibir la dimisión, ha conversado largamente con Domenico Giani y expresado su aprecio al Comandante por su gesto, expresión de libertad y sensibilidad institucional, que honra al Comandante Giani y el trabajo que ha realizado con humildad y discreción al servicio del Ministerio Petrino y de la Santa Sede. El Papa Francisco ha recordado también los veinte años de fidelidad y lealtad incuestionables de Domenico Giani y subrayado cómo, dando un testimonio excepcional en muchas partes del mundo, el Comandante Giani ha sabido construir y garantizar en torno al Pontífice una atmósfera constante de tranquilidad y seguridad.

En su despedida de Domenico Giani, el Santo Padre le dio también las gracias por la extrema competencia demostrada en el desempeño de sus muchas y delicadas tareas, también a nivel internacional, y por el indiscutible profesionalismo que ha aportado a la Gendarmería Vaticana.

[01633-ES.01] [Texto original: Italiano - Traducción no oficial]

[B0796-XX.01]