Intervento del Santo Padre
Traduzione in lingua inglese
Pubblichiamo di seguito l’intervento che il Santo Padre Francesco ha pronunciato questo pomeriggio, presso la Casina Pio IV in Vaticano, in occasione dell’Incontro “Climate Change and New Evidence from Science, Engineering, and Policy”, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze:
Intervento del Santo Padre
Illustri Signori e Signore,
saluto cordialmente ciascuno di voi oggi qui presenti: il Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e i Ministri delle Finanze di diverse Nazioni. Vi sono grato per essere venuti in Vaticano, a discutere di un argomento di grande importanza per l’umanità e per l’intero creato. Nel nostro tempo sembra che i profitti e le perdite siano maggiormente considerati di quanto non lo siano le vite e le morti, e nel quale al patrimonio netto di un’azienda viene data la precedenza sul valore infinito dell’umanità. Voi oggi siete qui per riflettere su come rimediare a questa profonda crisi causata da una confusione dei nostri conti morali con i nostri conti finanziari. Voi siete qui per aiutare a fermare una crisi che sta conducendo il mondo verso il disastro.
L’attuale interdipendenza globale ci obbliga a pensare al mondo come fosse un unicum con un piano comune (cfr Enc. Laudato si’, 164). Nel 2015 le Nazioni del mondo si sono unite consensualmente attorno a due importanti Accordi: quello degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e quello sul Clima nella COP21 di Parigi. È vostra responsabilità, come leader finanziari delle vostre Nazioni, perseguire e stimolare ad azioni volte a raggiungere gli obiettivi che i vostri Governi hanno adottato quattro anni fa per il bene dell’umanità di oggi e del futuro. Questa è un’impresa fondamentale. Dobbiamo raggiungere ciò che abbiamo concordato, perché la sopravvivenza e il benessere dipendono da questo.
I segni oggi non sono buoni. Gli investimenti in combustibili fossili continuano a crescere, nonostante gli scienziati ci dicano che i combustibili fossili devono rimanere nel sottosuolo. L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha recentemente riferito che gli investimenti in energia pulita sono nuovamente diminuiti per il secondo anno consecutivo, sebbene gli esperti abbiano più volte segnalato i vantaggi sull’ambiente umano derivanti dall’energia pulita proveniente dal vento, dal sole e dall’acqua. Noi continuiamo a camminare su strade vecchie perché siamo intrappolati dalla nostra cattiva contabilità e dalla corruzione di interessi acquisiti. Noi continuiamo a considerare e contare come profitto quello che minaccia la nostra stessa sopravvivenza.
Le conseguenze dell’inazione globale sono sorprendenti. Circa due settimane fa, alcuni centri di ricerca scientifica hanno registrato che la concentrazione di diossido di carbonio nell’atmosfera, tra le cause principali del riscaldamento globale legate ad attività umane, ha raggiunto le 415 parti per milione, il più elevato livello mai registrato. In giro per il mondo vediamo ondate di calore, siccità, incendi boschivi, inondazioni ed altri eventi meteorologici estremi, innalzamento dei livelli del mare, emersione di malattie e di ulteriori problemi che sono solo un duro avvertimento di qualcosa di molto peggio che potrebbe essere in arrivo, a meno che non si agisca e non si agisca con urgenza.
Oggi, durante il vostro incontro, avete ascoltato le parole di insigni climatologi ed esperti. Il loro messaggio è stato chiaro e urgente. Dobbiamo agire con decisione per porre fine alle emissioni di gas serra entro la metà del secolo al più tardi e fare anche di più. Le concentrazioni di diossido di carbonio devono diminuire in modo significativo al fine di assicurare la sicurezza della nostra casa comune. Avete anche ascoltato che questo può essere ottenuto a basso costo usando energia pulita e migliorando l’efficienza energetica.
Questa è l’indicazione della ragione, la base per la nostra azione comune. Decidiamo pertanto di lavorare insieme per questi fini:
- che apprezziamo ciò che è importante, non ciò che è superfluo;
- che correggiamo i nostri conti nazionali e i conti dei nostri “affari”, in modo tale da non perseguire più quelle attività che stanno distruggendo il nostro pianeta;
- che poniamo termine alla dipendenza globale dai combustibili fossili;
- che apriamo un nuovo capitolo di energia pulita e sicura, che ad esempio utilizzi risorse rinnovabili come il vento, il sole e l’acqua;
- soprattutto, che agiamo con prudenza e responsabilità nelle nostre economie per venire realmente incontro alle necessità umane, per promuovere la dignità umana, per aiutare i poveri, e per liberarci dall’idolatria del denaro che crea così tante sofferenze.
Voi siete i responsabili delle finanze dei vostri Paesi, che tenete i libri contabili per conto dei vostri rispettivi Governi. In primo luogo, però, dobbiamo riconoscere il “libro mastro” della vita stessa, della dignità umana, della sopravvivenza, perché quale vantaggio ha un uomo se guadagna il mondo intero e poi perde la propria vita? (cfr Mc 8,38). Sì, noi siamo di fronte ad una materia di calcolo, il calcolo di salvare il nostro mondo dall’indifferenza e dall’idolatria del denaro. Questo è ciò che Gesù intendeva quando ci disse che i poveri in spirito sono beati perché ad essi appartiene il Regno dei Cieli (cfr Mt 5,3).
Auspico che, in qualità di amministratori delle finanze del mondo, vi poniate d’accordo su un piano comune, che sia in armonia con la scienza del clima, con la nuova ingegneria dell’energia pulita e anzitutto con l’etica della dignità umana. Vi esorto a chiedere ai vostri colleghi Ministri delle Finanze di tutto il mondo di unire i vostri sforzi e i vostri piani. Possa il vostro lavoro con gli scienziati e i tecnici e con i popoli delle vostre Nazioni, specialmente con i più poveri, raggiungere gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile e dell’Accordo di Parigi sul Clima.
Una volta che il piano comune sia concordato dai vostri Governi, spero che possiamo nuovamente incontrarci, per ringraziare Dio per la sua misericordia che ci consente di correggere il nostro cammino prima che sia troppo tardi. Il tempo è essenziale. Attendiamo la vostra decisiva azione per il bene di tutta l’umanità.
Con questi pensieri di nuovo vi esprimo la mia gratitudine e invoco su tutti voi abbondanti benedizioni divine. Grazie!
[00933-IT.01] [Testo originale: Italiano]
Traduzione in lingua inglese
Ladies and Gentlemen,
I extend a cordial welcome to each of you here: the President of the General Assembly of the United Nations and Ministers of Finance from various nations. I am grateful that you have come to the Vatican to discuss an issue of great importance for humanity and the whole of creation. We live at a time when profits and losses seem to be more highly valued than lives and deaths, and when a company’s net worth is given precedence over the infinite worth of our human family. You are here today to reflect on how to remedy this profound crisis caused by a confusion of our moral ledger with our financial ledger. You are here to help stop a crisis that is leading the world towards disaster.
Today’s global interdependence obliges us to think in terms of one world with a common plan (Laudato Si’, 164). In 2015, the nations of the world joined, by mutual consent, in supporting two important agreements: the United Nations’ Sustainable Development Goals and the Paris Climate Agreement COP21. As the financial leaders of your nations, you have the responsibility of working to achieve the goals that your governments have adopted, for the sake of humanity today and in the future. This is a basic commitment. We must achieve what we have agreed upon, for our survival and wellbeing depend on it.
The signs today are not good. Investments in fossil fuels continue to rise, even though scientists tell us that fossil fuels should remain underground. The International Energy Agency recently reported that investments in clean energy fell again for the second consecutive year, even though experts have consistently demonstrated the benefits to the human environment provided by clean energy from wind, sun, and water. We continue along old paths because we are trapped by our faulty accounting and by the corruption of vested interests. We still reckon as profit what threatens our very survival.
The effects of global inaction are startling. About two weeks ago, several scientific research centres recorded the concentration of carbon dioxide in the atmosphere – one of the key global causes of global warming linked to human activity – as having reached 415 parts per million, the highest level ever recorded. Around the world, we are seeing heat waves, droughts, forest fires, floods and other extreme meteorological events, rising sea levels, the emergence of diseases and further problems that are only a dire premonition of things much worse to come, unless we act and act urgently.
During your meeting today, you heard from leading climatologists and experts. Their message was clear and insistent. We need to act decisively to put an end to all emissions of greenhouse gases by mid-century at the very latest, and to do even more than that. Carbon dioxide concentrations have to decline significantly to ensure the safety of our common home. You also heard that this can be accomplished at low cost by employing clean energy and improving energy efficiency.
Reason itself makes this clear and should serve as the basis for our common action. Let us therefore resolve to work together for these ends:
- to value what is important, not what is superfluous;
- to correct our national accounts and our business accounts, so as to stop engaging in activities that are destroying our planet;
- to put an end to global dependency on fossil fuels;
- to open a new chapter of clean and safe energy, that utilizes, for example, renewable resources such as wind, sun and water;
- above all, to act prudently and responsibly in our economies to actually meet human needs, promote human dignity, help the poor and be set free of the idolatry of money that creates so much suffering.
You are your nations’ financial leaders; you keep the books for your respective governments. Before all else, though, we must recognize the ledger of life itself, of human dignity and survival. For what shall it profit a man if he shall gain the whole world, but lose his soul? (cf. Mk 8:36). It is a matter of adding things up, the reckoning needed to save our world from indifference and from the idolatry of money. That is what Jesus meant when he told us that the poor in spirit are blessed, for theirs is the kingdom of heaven (cf. Mt 5:3).
It is my prayerful hope that, as stewards of the world’s finances, you will agree upon a common plan that accords with climate science, the latest in clean energy engineering, and above all the ethics of human dignity. I ask you to invite your fellow finance ministers around the world to join your efforts and plans. May your work with scientists, technicians and the peoples of your nations, especially the poorest, achieve the Sustainable Development Goals and the Paris Climate Agreement.
Once the common plan is agreed upon by your governments, I hope that we may meet again, to thank God for his mercy that enables us to correct our path before it is too late. Time is of the essence. We await your decisive action for the sake of all humanity.
With these thoughts, I once more express my gratitude and I invoke upon all of you an abundance of divine blessings. Thank you!
[00933-EN.01] [Original text: Italian]
[B0454-XX.01]