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Appello per la Colletta dei Cristiani in Terra Santa, 28.03.2019


 

Lettera del Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali

La Colletta “pro Terra Sancta”

Rapporto sommario della Custodia di Terra Santa su progetti e opere realizzati con la colletta 2017/2018

Lettera del Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali

Testo in lingua italiana

Testo in lingua francese

Testo in lingua inglese

Testo in lingua tedesca

Testo in lingua spagnola

Testo in lingua portoghese

Testo in lingua italiana

6 marzo 2019
Mercoledì delle Ceneri

Colletta pro Terra Santa 2019
Comunione e solidarietà con la Chiesa di Gerusalemme

Eccellenza Reverendissima,

Il cammino quaresimale invita ciascuno di noi a riandare ai luoghi e agli avvenimenti che hanno cambiato il corso della storia dell’umanità e l’esistenza personale di ognuno di noi: sono i luoghi e gli avvenimenti che ci trasmettono la memoria viva di tutto ciò che il Figlio di Dio incarnato ha detto, compiuto e sofferto per la nostra redenzione.

Centro di tutto l’anno liturgico è la Settimana Santa che inizia a Betfage, con l’entrata di Gesù a Gerusalemme. Lo seguiamo a Betania e assistiamo all’unzione col profumo di nardo, profezia della Sua passione, morte e resurrezione. Nel Cenacolo Egli offre se stesso per noi, nel pane e nel vino, e ci lava i piedi, insegnandoci l’umile servizio come comandamento nuovo dell’amore. Viviamo nel Getsemani il suo arresto e lo seguiamo da lontano con tutta la nostra fragilità, come Pietro che lo rinnega. Sotto la croce, con Maria e il discepolo amato siamo presenti alla sua morte, contemplando il suo costato trafitto. Deposto infine in quel sepolcro, presso il quale il mattino di Pasqua si reca Maria Maddalena, risorge e con la sua luce accarezza i nostri occhi e i nostri cuori, invitandoci a guardare dentro la storia del mondo e quella personale di ciascuno di noi.

Rivivendo i misteri della nostra salvezza, pensiamo con maggiore intensità ai fratelli e sorelle che vivono e testimoniano la fede nel Cristo morto e risorto in Terra Santa, esprimendo loro anche la solidarietà nella carità. Nella sua prima Udienza generale il 27 marzo 2013, Papa Francesco ha ricordato ai pellegrini: “Vivere la Settimana Santa seguendo Gesù vuol dire imparare ad uscire da noi stessi […] per andare incontro agli altri, per andare verso le periferie dell’esistenza, muoverci per primi verso i nostri fratelli e le nostre sorelle”.

Quest’anno, in occasione della Colletta pro Terra Sancta, assieme all’invito di Papa Francesco vogliamo riascoltare anche San Paolo VI, che volle recarsi in Terra Santa agli inizi di gennaio del 1964, primo Successore dell’Apostolo Pietro a compiere questo pellegrinaggio. Nell’Esortazione Apostolica Nobis in Animo, con la quale nel 1974 istituì la Colletta, afferma: “La Chiesa di Gerusalemme […] occupa un posto di predilezione nella sollecitudine della Santa Sede e nelle preoccupazioni di tutto il mondo cristiano, mentre l’interesse per i Luoghi Santi, ed in particolare per la città di Gerusalemme, emerge anche nei più alti consessi delle Nazioni e nelle maggiori Organizzazioni internazionali […]. Tale attenzione è oggi maggiormente richiesta dai gravi problemi di ordine religioso, politico e sociale ivi esistenti […]”.

Ancora oggi il Medio Oriente assiste ad un processo che ha lacerato i rapporti tra i popoli della regione, creando una situazione di ingiustizia tale che sperare la pace diventa quasi temerario. A Bari, lo scorso 7 luglio, all’inizio della preghiera del Santo Padre con i Capi delle Chiese Orientali del Medio Oriente, sono risuonate queste parole: “Su questa splendida regione si è addensata, specialmente negli ultimi anni, una fitta coltre di tenebre: guerra, violenza e distruzione, occupazioni e forme di fondamentalismo, migrazioni forzate e abbandono, il tutto nel silenzio di tanti e con la complicità di molti. Il Medio Oriente è divenuto terra di gente che lascia la propria terra. E c’è il rischio che la presenza di nostri fratelli e sorelle nella fede sia cancellata, deturpando il volto stesso della regione, perché un Medio Oriente senza cristiani non sarebbe Medio Oriente”.

La Chiesa, come ricorda san Paolo VI nella Nobis in animo, da tempo non è rimasta a guardare: “Dalla seconda metà del secolo scorso vi fu un importante aumento di opere pastorali, sociali, caritative, culturali, a beneficio della popolazione locale senza distinzioni e delle comunità ecclesiali in Terra Santa […]. Affinché la presenza cristiana bimillenaria nella sua origine e nella sua permanenza in Palestina, possa sopravvivere ed anzi consolidare la propria presenza in maniera attiva ed operare al servizio delle altre comunità con cui deve convivere, è necessario che i cristiani di tutto il mondo si mostrino generosi, facendo affluire alla Chiesa di Gerusalemme la carità delle loro preghiere, il calore della loro comprensione ed il segno tangibile della loro solidarietà”.

Nell’ultimo periodo, assistiamo con speranza ad una certa ripresa dei pellegrinaggi, toccando con mano la gioia della fede di tanti fedeli che giungono in Terra Santa sempre più numerosi dalla Cina, dall’India, dall’Indonesia, dalle Filippine e dallo Sri-Lanka: come non pensare al compimento della profezia evangelica “Verranno da Oriente e da Occidente, dal Settentrione e dal Mezzogiorno e siederanno a mensa nel Regno di Dio”? Tale vitalità apostolica è un segno grande per le comunità locali, e interpella quelle dell’Occidente talora tentate di scoraggiamento e rassegnazione nel vivere e testimoniare la fede nel quotidiano.

A Lei, ai Sacerdoti, ai Religiosi e ai Fedeli, che si adoperano per la buona riuscita della Colletta, in fedeltà ad un’opera che la Chiesa richiede di compiere a tutti i suoi figli secondo le modalità note, ho la gioia di trasmettere la viva riconoscenza del Santo Padre Francesco. E mentre invoco copiose benedizioni divine su questa Diocesi, porgo il più fraterno saluto nel Signore Gesù.

            Suo dev.mo

Leonardo Card. Sandri
Prefetto

+ Cyril Vasil’, S.I.
Arcivescovo Segretario

[00515-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Testo in lingua francese

le 6 Mars 2019
Mercredi des Cendres

Collecte pour la Terre sainte 2019
Communion et solidarité avec l’Église de Jérusalem

Excellence,

Le chemin du Carême invite chacun de nous à revenir sur les lieux et les événements qui ont changé le cours de l’histoire de l’humanité et l’existence personnelle de chacun de nous: ce sont les lieux et les événements qui nous transmettent la mémoire vivante de tout ce que le Fils de Dieu incarné a dit, accompli et souffert pour notre rédemption.

La Semaine sainte constitue le centre de toute l’année liturgique. Elle commence à Bethphagé, avec l’entrée de Jésus à Jérusalem. Nous le suivons jusqu’à Béthanie et assistons à l’onction avec le parfum de nard, prophétie de sa passion, de sa mort et de sa résurrection. Au Cénacle, Il s’offre pour nous, en pain et en vin, et Il nous lave les pieds, nous enseignant l’humble service comme nouveau commandement de l’amour. Nous vivons son arrestation à Gethsémani et nous le suivons de loin avec toute notre fragilité, comme Pierre qui le renia. Au pied de la Croix, avec Marie et le disciple bien-aimé, nous assistons à sa mort en contemplant son côté transpercé. Enfin, de ce sépulcre où Marie-Madeleine se rend au matin de Pâques, Il se relève et, avec sa lumière, caresse nos yeux et nos cœurs, nous invitant à explorer l’histoire du monde et l’histoire personnelle de chacun de nous.

En revivant les mystères de notre salut, nous pensons plus intensément à nos frères et sœurs qui vivent et témoignent de la foi dans le Christ mort et ressuscité en Terre sainte, leur exprimant également notre solidarité dans l’amour. Lors de sa première audience générale le 27 mars 2013, le Pape François a rappelé aux pèlerins: «Vivre la Semaine sainte en suivant Jésus signifie apprendre à sortir de soi-même [...] pour rencontrer les autres, pour aller à la périphérie de l’existence, avancer d’abord vers nos frères et sœurs».

Cette année, à l’occasion de Collecte pour la Terre sainte et à l’invitation du Pape François, nous souhaitons également écouter à nouveau saint Paul VI, qui avait souhaité se rendre en Terre sainte au début de janvier 1964, premier successeur de l’apôtre Pierre à effectuer ce pèlerinage. Dans l’Exhortation Apostolique Nobis in Animo, dans laquelle il a institué la Collecte en 1974, il affirmait:«L’Église de Jérusalem [...] occupe une place de prédilection dans la sollicitude du Saint-Siège et dans les préoccupations de l’ensemble du monde chrétien, tandis que pour les Lieux saints, et en particulier pour la ville de Jérusalem, cela se voit également dans les instances les plus hautes des Nations et dans les principales organisations internationales [...]. Cette attention est de nos jours davantage sollicitée par les graves problèmes religieux, politiques et sociaux qui existent là-bas [...]».

Encore aujourd’hui, le Moyen-Orient subit une évolution qui déchire les relations entre les peuples de la région, créant une situation d’injustice telle qu’espérer la paix devient presque imprudent. À Bari, le 7 juillet dernier, au début de la prière du Saint-Père avec les chefs des Églises Orientales du Moyen-Orient, ces mots résonnaient: «Sur cette magnifique région, une épaisse couche de ténèbres s’est formée, surtout ces dernières années: guerre, violence et destruction, occupations et formes de fondamentalisme, migrations forcées et abandon, tout cela dans le silence et avec la complicité de nombreuses personnes. Le Moyen-Orient est devenu une terre de personnes fuyant leurs terres. Et le risque est réel que la présence de nos frères et sœurs dans la foi disparaissent, ce qui défigurerait le visage même de la région, car un Moyen-Orient sans chrétiens ne serait pas le Moyen-Orient».

Comme le rappelle saint Paul VI dans Nobis in Animo, l’Église n’est pas jamais restée simple spectatrice: “À partir de la seconde moitié du siècle dernier, les œuvres pastorales, sociales, caritatives et culturelles ont connu une croissance importante au profit de la population locale sans distinction et des communautés ecclésiales de Terre sainte [...]. Pour que la présence chrétienne bimillénaire en Palestine, depuis son origine et de manière permanente, puisse survivre et même se consolider de manière active et travailler pour les autres communautés avec lesquelles elle doit vivre, il est nécessaire que les chrétiens du monde entier se montrent généreux en apportant à l’Eglise de Jérusalem la charité de leurs prières, la chaleur de leur compréhension et le signe tangible de leur solidarité”.

Dernièrement, nous assistons avec espoir à une certaine reprise des pèlerinages, constatant la joie de la foi de tant de fidèles venus de plus en plus en Terre Sainte de Chine, d’Inde, d’Indonésie, des Philippines et du Sri Lanka. Comment ne pas penser à la réalisation de la prophétie évangélique: “Ils viendront de l’Orient et de l’Occident, du Nord et du Midi et ils prendront place à table dans le Royaume de Dieu?”. Cette vitalité apostolique est un grand signe pour les communautés locales et interpelle celles de l’Occident, parfois tentées par le découragement et la résignation dans la vie et le témoignage de leur foi au quotidien.

A vous prêtres, religieux et fidèles qui œuvrez au succès de la Collecte dans la fidélité à une œuvre que l’Église recommande à tous ses enfants d’accomplir selon ses possibilités, j’ai la joie de transmettre la profonde gratitude de notre Saint-Père le Pape François.

Implorant de nombreuses bénédictions divines sur votre diocèse, je vous présente mes salutations les plus fraternelles dans le Seigneur Jésus.

Leonardo Card. Sandri
Préfet

+Cyril Vasil’, S.I.
Archevêque Secrétaire

[00515-FR.01] [Texte original: Italien]

Traduzione in lingua inglese

March 6, 2019
Ash Wednesday

Collection for the Holy Land 2019
Communion and solidarity with the Church of Jerusalem

Your Excellency,

The Lenten journey invites us to return to the places and events that changed the course of human history and the personal existence of each one of us: they are the places and events that transmit the living memory of all that the incarnate Son of God said, did and suffered for our redemption.

The centre of the entire liturgical year is Holy Week, which begins at Bethphage, with the entrance of Jesus into Jerusalem. We follow Him to Bethany and are present at the anointing with the perfume of nard, a prophecy of His passion, death and resurrection. In the Upper Room, He offers Himself for us, in the bread and wine, and He washes our feet, teaching us humble service as the new commandment of love. We live His arrest in Gethsemane and follow Him from afar with all our fragility, like Peter who denies him. Under the cross, with Mary and the beloved disciple we are present at His death, contemplating His pierced side. Laid at last in that sepulchre, where Mary Magdalene comes on Easter morning, He rises again, and with His light caressing our eyes and our hearts, invites us to look into the history of the world and our personal histories with new hope.

Reliving the mysteries of our salvation, we think with greater intensity of our brothers and sisters who live the faith and witness to Christ who died and rose in the Holy Land, and we express our solidarity with them through acts of charity. In his first general audience on 27 March 2013, Pope Francis recalled to the pilgrims: “Living Holy Week, following Jesus means learning to come out of ourselves [...] in order to go to meet others, to go towards the outskirts of existence, to be the first to take a step towards our brothers and our sisters”.

This year, together with the invitation of Pope Francis, we want to listen again to St. Paul VI, who decided to go to the Holy Land in early January 1964, the first Successor of the Apostle Peter to make this pilgrimage. In the Apostolic Exhortation Nobis in Animo, with which he established the Collection for the Holy Land in 1974, Paul VI affirmed: “The Church of Jerusalem [...] occupies a place of predilection in the solicitude of the Holy See and in the concern of the whole Christian world, even as interest for the Holy Places, and in particular for the city of Jerusalem, also emerges in the highest assemblies of the nations and important international organizations [...]. This attention is demanded even more nowadays by the serious religious, political and social problems existing there […]”.

Even today, the Middle East is witnessing a process that has torn apart the relations between the peoples of the region, creating a situation of such injustice that hoping for peace seems almost rash. In Bari, last July 7, these words of the Holy Father resounded at the beginning of the prayer meeting with the Heads of the Eastern Churches of the Middle East: “This region so full of light, especially in recent years, has been covered by dark clouds of war, violence and destruction, instances of occupation and varieties of fundamentalism, forced migration and neglect. All this has taken place amid the complicit silence of many. The Middle East has become a land of people who leave their own lands behind. There is also the danger that the presence of our brothers and sisters in the faith will disappear, disfiguring the very face of the region. For a Middle East without Christians would not be the Middle East”.

The Church, as St. Paul VI recalled in Nobis in Animo, has long done more than simply watch: “From the second half of the last century there was an important increase in pastoral, social, charitable and cultural works, for the benefit of the local population without distinction and of the ecclesial communities in the Holy Land [...]. In order for the two-thousand-year-old Christian origins and continuing presence in Palestine to not only survive but even actively consolidate and work for the other communities with which it must live, it is necessary for Christians from all over the world to show their generosity, bringing to the Church of Jerusalem the charity of their prayers, the warmth of their understanding and the tangible sign of their solidarity”.

We notice, with hope, a certain recent resumption of pilgrimages, palpably sensing the joy of the faith in so many faithful who come to the Holy Land in ever-greater numbers from China, India, Indonesia, the Philippines and Sri Lanka: how can we fail to think of the fulfillment of the evangelical prophecy “they will come from the East and from the West, from the North and from the South and will sit at table in the Kingdom of God?” This apostolic vitality is a great sign for the local communities, and calls upon those of the West who are sometimes tempted to discouragement and resignation to live and witness to their faith in daily life.

To you, to the priests, the religious and the faithful, who strive in fidelity to prayer, sacrifice, almsgiving, and the other well-known works of charity requested by the Church for the success of the Collection, I have the joy of transmitting the deep gratitude of the Holy Father, Pope Francis. Invoking abundant divine blessings on this Diocese, I convey my most fraternal greeting in the Lord Jesus.

Leonardo Card. Sandri
Prefect

+ Cyril Vasil’, S.J.
Archbishop Secretary

[00515-EN.01] [Original text: Italian]

Testo in lingua tedesca

6. März 2019
Aschermittwoch

Kollekte für das Heilige Land 2019
Communio und Solidarität mit der Kirche von Jerusalem

Exzellenz,

Die Fastenzeit lädt uns alle ein, an die Orte und zu den Geschehnissen zurückzukehren, die den Lauf der Menschheitsgeschichte und die persönliche Existenz eines jeden von uns verändert haben: Es sind Orte und Geschehnisse, die uns eine lebendige Erinnerung von all dem vermitteln, was der menschgewordene Sohn Gottes für unsere Erlösung gesagt, getan und erlitten hat.

Mitte des ganzen liturgischen Jahres ist die Karwoche, die in Betfage mit dem Einzug Jesu in Jerusalem beginnt. Wir folgen ihm nach Bethanien und sind bei der Salbung Jesu mit Nardenöl dabei, ein Vorausbild seines Leidens, Sterbens und Auferstehens. Im Abendmahlssaal gibt er sich selbst in Brot und Wein für uns hin; er wäscht uns die Füße und lehrt uns den demütigen Dienst als neues Gebot der Liebe. Wir erleben in Gethsemane seine Verhaftung, und als Petrus ihn verleugnet, folgen wir ihm von weitem mit unserer ganzen Schwäche. Bei seinem Sterben sind wir dabei und stehen mit Maria und dem Jünger, den er liebte, unter dem Kreuz und betrachten seine durchstoßene Seite. Schließlich wird er in jenes Grab gelegt, zu dem Maria Magdalena am Ostermorgen gehen wird. Er wird auferweckt und mit seinem Licht berührt er sanft unsere Augen und unsere Herzen und lädt uns ein, die Welt und unsere persönliche Geschichte mit neuen Augen zu sehen.

Wenn wir uns die Geheimnisse unserer Erlösung vergegenwärtigen, fühlen wir uns noch inniger mit unsern Brüdern und Schwestern verbunden, die im Heiligen Land leben und die dort den Glauben an den gestorbenen und auferstandenen Christus bezeugen, und drücken ihnen unsere Solidarität auch durch konkrete Akte tätiger Liebe aus. In seiner ersten Generalaudienz am 27. März 2013 erinnerte Papst Franziskus die Pilger daran: „Die Karwoche zu leben und Jesus nachzufolgen heißt zu lernen, aus uns selbst herauszugehen […] um den anderen entgegenzugehen, um an die Peripherien der Existenz zu gehen, als erste auf unsere Brüder und unsere Schwestern zuzugehen. „

Dieses Jahr wollen wir die Kollekte Pro Terra Sancta, zusammen mit der Einladung von Papst Franziskus, zum Anlass nehmen, auch den Hl. Paul VI. zu hören, der Anfang Januar 1964 in das Heilige Land reiste und damit als erster Nachfolger des Heiligen Petrus diese Wallfahrt gemacht hat. In der Apostolischen Exhortation Nobis in Animo, mit der er diese Kollekte einrichtete, schrieb er: „Die Kirche von Jerusalem nimmt in der Sorge des Heiligen Stuhls und der ganzen christlichen Welt einen besonders wichtigen Platz ein. Das hohe Interesse für die Heiligen Stätten, und besonders für die Stadt Jerusalem, wird auch in den höchsten Zusammenkünften der Nationen und der wichtigsten internationalen Organisationen […] deutlich. Diese Aufmerksamkeit ist heute aufgrund der gravierenden religiösen, politischen und sozialen Probleme vor Ort heute umso nötiger […] „.

Auch jetzt geht der Nahe Osten durch einen Prozess, der die Beziehungen der Völker der Region untereinander verletzt hat. Das hat zu einer Situation der Ungerechtigkeit geführt, sodass auf Frieden hoffen nun ziemlich verwegen erscheint. Am vergangenen 7. Juli wurden beim Gebet des Heiligen Vaters mit den Kirchenoberhäuptern der orientalischen Kirchen im Nahen Osten folgende Worte gesprochen: „Doch über diese wunderschöne Region hat sich besonders in den letzten Jahren eine dicke Decke der Dunkelheit gebreitet: Krieg, Gewalt und Zerstörung, Besetzungen und Formen des Fundamentalismus, zwangsmäßige Migration und Flucht. All das geschah unter dem Stillschweigen und der Mitschuld vieler. Der Nahe Osten ist zu einem Land von Menschen geworden, die ihre Heimat verlassen. Und es besteht die Gefahr, dass die Präsenz unserer Brüder und Schwestern im Glauben ausgelöscht wird. Dies würde das Gesicht der Region selbst entstellen, denn ein Naher Osten ohne Christen wäre nicht mehr der Nahe Osten.“

Der Heilige Paul VI. erinnert in Nobis in animo daran, dass die Kirche schon seit längerem nicht einfach nur zuschaut: „Von der zweiten Hälfte des Jahrhunderts an nahmen die pastoralen, sozialen, caritativen und kulturellen Werke zu, die ohne einen Unterschied zu machen sich für das Wohl der örtlichen Bevölkerung und der kirchlichen Gemeinden im Heiligen Land einsetzen […]. Damit die zweitausendjährige christliche Präsenz an ihrem Ursprungsort in Palästina überleben kann und die Christen ihr Anwesenheit sogar aktiv konsolidieren und sich für die anderen gesellschaftlichen Gruppen, mit denen sie zusammenleben, einsetzen können, müssen die Christen der ganzen Welt sich großzügig zeigen und das Liebeszeugnis ihrer Gebete, die Wärme ihres Verständnisses und konkrete Zeichen ihrer Solidarität fließen lassen.“

In der letzten Zeit erleben wir einen gewissen Wiederanstieg der Pilgerfahrten. Das schenkt Hoffnung, und so können wir mit Händen die Glaubensfreude der vielen Gläubigen greifen, die immer zahlreicher aus China, Indien, Indonesien, den Philippinen und Sri Lanka kommen: Wie könnte man nicht an die Weissagung des Evangeliums denken: „Und sie werden von Osten und Westen und von Norden und Süden kommen und im Reich Gottes zu Tisch sitzen?“ (Lk 13,29). Diese apostolische Vitalität ist ein großes Hoffnungszeichen für die Gemeinden vor Ort und stellt einen Appell an die Gemeinden des Westens dar, die zuweilen versucht sind, sich entmutigen zu lassen, und die resigniert aufgeben, den Glauben im Alltag zu leben und zu bezeugen.

Ich habe die freudige Aufgabe, die große Dankbarkeit des Heiligen Vaters Franziskus ausdrücken zu dürfen. Er dankt Ihnen als Bischof, den Priestern, den Ordensleuten und allen Gläubigen, die sich für den Erfolg der Kollekte, die nach den bekannten Modalitäten durchgeführt wird, einsetzen und die so dem Wunsch der Kirche an ihre Kinder entsprechen. Den reichen Segen Gottes auf Ihr Bistum herabrufend, grüße ich Sie brüderlich im Herrn Christus Jesus.

Ihr

                                                            Leonardo Card. Sandri
                                                                                 Präfekt

                                                                   + Cyril Vasil’, S.I.
                      Erzbischof - Sekretär

[00515-DE.01] [Originalsprache: Italienisch]

Testo in lingua spagnola

a 6 de Marzo de 2019
Miércoles de Ceniza

Colecta para la Tierra Santa 2019
Comunión y solidaridad con la Iglesia de Jerusalén

Excelencia Reverendísima:

El camino cuaresmal nos invita a todos nosotros a volver a los lugares y acontecimientos que han cambiado el curso de la historia de la humanidad y la existencia personal de cada uno de nosotros: son los lugares y los acontecimientos que nos transmiten la memoria viva de todo aquello que el Hijo de Dios encarnado ha dicho, realizado y sufrido por nuestra redención.

Centro de todo el año litúrgico es la Semana Santa que inicia en Betfagé, con la entrada de Jesús en Jerusalén. Le seguimos hasta Betania y asistimos a la unción con el perfume de nardo, profecía de su pasión, muerte y resurrección. En el Cenáculo Él se ofrece a sí mismo por nosotros, en el pan y en el vino, y nos lava los pies, enseñándonos con este humilde servicio el mandamiento nuevo del amor. Vivimos en Getsemaní su arresto y le seguimos de lejos con toda nuestra fragilidad, como Pedro, que le reniega. A los pies de la Cruz, con María y el discípulo amado presenciamos su muerte, contemplando su costado traspasado. Colocado, en fin, en el sepulcro -al que acude María Magdalena en la mañana de la Pascua resucita, y con su luz acaricia nuestros ojos y nuestros corazones, invitándonos a mirar adentro de la historia del mundo y de la historia personal de cada uno de nosotros.

Reviviendo los misterios de nuestra salvación, pensamos con mayor intensidad en los hermanos y hermanas que viven y testimonian la fe en Cristo, muerto y resucitado en Tierra Santa, expresándoles también nuestra solidaridad en la caridad. En su primera Audiencia general, el 27 de marzo de 2013, el Papa Francisco recordó a los peregrinos: “Vivir la Semana Santa siguiendo a Jesús quiere decir aprender a salir de nosotros mismos (...) para ir al encuentro de los demás, para ir hacia las periferias de la existencia, movernos nosotros en primer lugar hacia nuestros hermanos y nuestras hermanas”..

Este año, con la ocasión de la Colecta para la Tierra Santa, junto a la invitación del Papa Francisco deseamos escuchar también a San Pablo VI, que quiso ir a Tierra Santa a inicios de enero de 1964, primer Sucesor del Apóstol Pedro que ha realizado esta peregrinación. En la Exhortación Apostólica Nobis in animo, con la que en 1974 instituyó la Colecta, afirma: “La Iglesia de Jerusalén (...) ocupa un lugar de predilección en la solicitud de la Santa Sede y en las preocupaciones de todo el mundo cristiano, mientras el interés por los Santos Lugares y en particular por la ciudad de Jerusalén aparece incluso en las más altas asambleas de las Naciones y en las mayores Organizaciones internacionales (...). Tal atención hoy es requerida principalmente por los graves problemas de orden religioso, político y social allí existentes (...)”.

Todavía hoy el Medio Oriente asiste a un proceso que ha herido las relaciones entre los pueblos de la región, creando una tal situación de injusticia que esperar la paz resulta casi temerario. En Bari, el pasado 7 de julio, al inicio de la oración del Santo Padre con los Jefes de las Iglesias Orientales del Medio Oriente, resonaron estas palabras: Pero sobre esta espléndida región se ha ido concentrando, especialmente en los últimos años, una densa nube de tinieblas: guerra, violencia y destrucción, ocupaciones y diversas formas de fundamentalismo, migraciones forzosas y abandono, y todo esto en medio del silencio de tantos y la complicidad de muchos. Oriente Medio se ha vuelto una tierra de gente que deja la propia tierra. Y existe el riesgo de que se extinga la presencia de nuestros hermanos y hermanas en la fe, desfigurando el mismo rostro de la región, porque un Oriente Medio sin cristianos no sería Oriente Medio.

La Iglesia, como recuerda Pablo VI en la Nobis in animo, desde mucho tiempo atrás, no se ha quedado inoperante: “Desde la segunda mitad del siglo pasado hubo un importante aumento de obras pastorales, sociales, caritativas, culturales, en beneficio de la población local sin distinciones y de las comunidades eclesiales en Tierra Santa (...). Para que la comunidad cristiana que vive en Palestina, bimilenaria por su origen y por su permanencia, pueda sobrevivir y, aún más, consolidar la propia presencia de manera activa y obrar al servicio de las otras comunidades con las que debe convivir, es necesario que los cristianos de todo el mundo se muestren generosos, haciendo llegar a la Iglesia de Jerusalén la caridad de sus oraciones, el calor de su ánimo favorable y el signo tangible de su solidaridad.

En el último periodo, asistimos con esperanza a una cierta recuperación del flujo de las peregrinaciones, tocando con la mano el gozo de la fe de tantos fieles que llegan a Tierra Santa, cada vez más numerosos, desde China, India, Indonesia, Filipinas y Sri Lanka: cómo no pensar en el cumplimiento de la profecía evangélica: vendrán de oriente y de occidente, del septentrión y del mediodía, y se sentarán a la mesa en el reino de Dios? Esa vitalidad apostólica es un signo grande para las comunidades locales, y un estímulo para las de Occidente, a veces tentadas por el desaliento y la resignación en el vivir y testimoniar la fe en lo cotidiano.

A usted, a los sacerdotes, a los religiosos y a los demás fieles que colaboran con empeño en favor del buen resultado de la Colecta, con fidelidad a una obra que la Iglesia pide que sea cumplida por todos sus hijos, según los modos habituales, tengo la alegría de transmitirles el vivo agradecimiento del Santo Padre Francisco. Y, mientras invoco abundantes bendiciones divinas sobre esa Diócesis, expreso mi más fraterno saludo en el Señor Jesús.

Suyo devotísimo

Leonardo Card. Sandri
Prefecto

+ Cyril Vasil’, S.I.
Arzobispo Secretario

[00515-ES.01] [Texto original: Español]

Testo in lingua portoghese

6 de Março de 2019
Quarta-feira de Cinzas

Colecta para a Terra Santa 2019
Comunhão e solidariedade com a Igreja de Jerusalém

Excelência Reverendíssima

O caminho quaresmal convida cada um de nós a voltar aos lugares e aos acontecimentos que mudaram o curso da história da Humanidade e a existência pessoal de cada um de nós: são os lugares e os acontecimentos que nos transmitem a memória viva de tudo aquilo que o Filho de Deus incarnado disse, cumpriu e sofreu para a nossa Redenção.

O centro de todo o ano litúrgico é a Semana Santa que inicia em Betfagé com a entrada de Jesus em Jerusalém. Depois seguimo-Lo até Betânia e assistimos à unção com perfumo de nardo, profecia da Sua Paixão, Morte e Ressurreição. No cenáculo Ele oferece-se a si mesmo por nós, no pão e no vinho, e nos lava os pés, ensinando-nos o humilde serviço como mandamento novo do amor. Vivemos em Getsémani a sua prisão e seguimo-Lo, à distância, com toda a nossa fragilidade, como Pedro que o renega. Sob a cruz, com Maria e o discípulo amado presenciamos a sua morte e contemplamos o seu lado rasgado. Finalmente, deposto no sepulcro, junto do qual na manhã de Páscoa chegou Maria Madalena, ressuscita, e com a sua luz acaricia os nossos olhos e os nossos corações, convidando-nos a olhar para dentro da história do mundo e para a história pessoal de cada um de nós.

Revivendo os mistérios da nossa salvação, podemos pensar, com maior fervor, nos irmãos e irmãs que vivem e testemunham a fé em Cristo morto e ressuscitado na Terra Santa, exprimindo-lhes, também, a nossa solidariedade na caridade. Na sua primeira Audiência geral, de 27 de Março de 2013, o Papa Francisco recordou aos peregrinos: “Viver a Semana Santa seguindo Jesus quer dizer aprender a sair de nós mesmos [ ... ] para ir ao encontro dos outros; para andar em direcção às periferias da existência; ser os primeiros a ir ao encontro dos nossos irmãos e irmãs”.

Este ano, por ocasião da Colecta para a Terra Santa, unidos ao convite do Papa Francisco queremos também ouvir de novo São Paulo VI que quis recolher-se na Terra Santa, no início de Janeiro de 1964, sendo o primeiro Sucessor do Apóstolo Pedro a realizar tal peregrinação. Na Exortação Apostólica Nobis in Animo, com a qual em 1974 institui a Colecta, afirma: “A Igreja de Jerusalém [ ... ] ocupa um lugar de eleição na solicitude da Santa Sé e na preocupação de todo o mundo cristão, enquanto o interesse pelos Lugares Santos, e em particular pela cidade de Jerusalém, emerge mesmo nos grandes consensos das Nações e nas maiores Organizações internacionais [ ... ]. Tal atenção é hoje primordialmente pedida em razão dos graves problemas de ordem religiosa, política e social ali existentes [ ... ]”.

Ainda hoje o Médio Oriente assiste a um processo que dilacera as relações entre os povos daquela região criando uma situação de injustiça tal, que esperar a paz se torna quase temerário. Na cidade de Bari, no passado dia 7 de Julho, no início da oração do Santo Padre com os chefes das Igrejas Orientais do Médio Oriente, ressoaram estas palavras: “Sobre esta região esplêndida adensou-se, especialmente nos últimos anos, uma espessa cortina de trevas: guerra, violência e destruição, ocupações e formas de fundamentalismo, migrações forçadas e abandono. Tudo no silêncio de tantos e com a cumplicidade de muitos. O Médio Oriente tornou-se terra de gente que deixa a própria terra e há o risco de ser cancelada a presença dos nossos irmãos e irmãs na fé, deturpando a própria fisionomia da região, porque um Médio Oriente sem cristãos não seria Médio Oriente”.

A Igreja, como recorda São Paulo VI na Nobis is animo, há muito tempo que não fica a olhar: “Desde a segunda metade do século passado aumentou consideravelmente as obras pastorais, sociais, caritativas, culturais, em benefício das populações locais sem distinção, e das comunidades eclesiais na Terra Santa […]. Para que a presença cristã bimilenária na sua origem e na sua permanência na Palestina possa sobreviver e, mais ainda, consolidar a sua própria presença de maneira activa a trabalhar no serviço às outras comunidades com as quais deve conviver, é necessário que os cristãos de todo o mundo se mostrem generosos, fazendo afluir à Igreja de Jerusalém a caridade das suas orações, o calor da sua compreensão e o sinal tangível da sua solidariedade”.

Nos últimos tempos, assistimos com esperança a uma certa retoma dos peregrinos, tocando com a mão a alegria da fé de tantos fiéis que peregrinam à Terra Santa cada vez mais em maior número da China, da Índia, da Indonésia, das Filipinas e do Sri-Lanka: como não pensar no cumprimento da profecia evangélica: “virão do Oriente e do Ocidente, do Norte e do Sul sentar-se à mesa do Reino de Deus?”. Tal vitalidade apostólica é um grande sinal para a comunidade local, e interpela as do Ocidente, que são tentadas ao desencorajamento e à resignação, a viver e a testemunhar a fé quotidianamente.

A Vossa Reverência, aos Sacerdotes, aos Religiosos e aos Fiéis que se empenham numa Colecta proveitosa, em fidelidade a uma obra que a Igreja pede cumprimento a todos os seus filhos segundo os modos referidos, tenho a alegria de transmitir-lhe o vivo reconhecimento do Santo Padre Francisco. Enquanto invoco copiosas bênçãos divinas para a sua Diocese, apresento-lhe uma viva saudação fraternal no Senhor Jesus.

Leonardo Card. Sandri
Prefeito

+ Cyril Vasil’, S.I.
Arcebispo Secretario

[00515-PO.01] [Texto original: Português]

La Colletta “pro Terra Sancta”

 

CONGREGAZIONE PER LE CHIESE ORIENTALI
Anno 2018

Introduzione

La “Colletta per la Terra Santa” nasce dalla volontà dei Papi di mantenere forte il legame tra tutti i Cristiani del mondo e i Luoghi Santi. La Colletta, che tradizionalmente viene raccolta nella giornata del Venerdì Santo, è la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi Santi; è anche lo strumento che la Chiesa si è data per mettersi a fianco delle comunità ecclesiali del Medio Oriente. Nei tempi più recenti, Papa Paolo VI, attraverso l’Esortazione Apostolica ‘Nobis in Animo’ (25 marzo 1974), diede una spinta decisiva in favore della Terra Santa.

La Custodia attraverso la Colletta può sostenere e portare avanti l’importante missione a cui è chiamata: custodire i Luoghi Santi, le pietre della memoria, e favorire la presenza cristiana, le pietre vive di Terra Santa, attraverso tante attività di solidarietà, come ad esempio il mantenimento delle strutture pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali.

I territori che beneficiano sotto diverse forme di un sostegno proveniente dalla Colletta sono i seguenti: Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq.

Di norma, la Custodia di Terra Santa riceve la parte maggiore della Colletta, mentre ciò che rimane alla Congregazione per le Chiese Orientali serve per la formazione dei candidati al sacerdozio, il sostentamento del clero, l’attività scolastica, la formazione culturale, i sussidi alle diverse circoscrizioni ecclesiastiche in Medio Oriente.

In sintesi riportiamo quanto la Congregazione ha ricevuto nel 2018 e come è stato distribuito:

Le offerte pervenute nell’anno 2018 per la Colletta di Terra Santa

EUR 8,633,099.88

Totale

 

Formazione Accademica, Spirituale e Umana dei Seminaristi e Sacerdoti delle Chiese poste sotto la giurisdizione della Congregazione per le Chiese Orientali

Grazie alla Colletta si può provvedere a devolvere contributi ai seminari, alle case di formazione religiosa e istituzioni culturali nei territori di competenza, sostenendo sotto varie forme (borse di studio, tasse universitarie e ogni altra necessità sanitaria) anche a Roma, giovani seminaristi e sacerdoti, religiosi e religiose e, compatibilmente con i fondi disponibili, alcuni laici. Il nuovo collegio aperto tre anni fa per ospitare le religiose che provengono da diversi paesi orientali, accoglie quest’anno 30 studentesse. Sono circa 300 gli studenti, che beneficiano della borsa di studio, ospiti in 7 collegi di competenza del Dicastero.

Inoltre, il Dicastero contribuisce al sostentamento del Pontificio Istituto Orientale, istituzione accademica superiore con due facoltà, Scienze Ecclesiastiche Orientali e Diritto Canonico Orientale, di cui è Gran Cancelliere il Cardinale Prefetto.

Formazione dei seminaristi, sacerdoti e suore a Roma, Mantenimento dei Collegi

EUR 3,154,548.93

Pontificio Istituto Orientale (PIO)

EUR 690,846.00

Totale

EUR 3,845,394.93

Sussidi per l’attività Scolastica

La Diocesi Patriarcale di Gerusalemme, la Custodia Francescana, le Chiese Orientali della Terra Santa e gli Istituti Religiosi sono impegnati per la formazione scolastica dei giovani della Terra Santa. Tenute presenti le particolari circostanze in cui versano gli studenti cristiani e preso in considerazione l’arrivo di migliaia di ragazzi in età scolare dalla Siria e Iraq in Terra Santa, la Congregazione per le Chiese Orientali ha deciso di aumentare la somma dei sussidi anche per l’anno accademico in corso.

È notevole anche l’operato del Segretariato di Solidarietà nel coordinamento e distribuzione dei sussidi alle istituzioni scolastiche gestite dalle summenzionate istituzioni.

Una tra le prestigiose fondazioni che assicura la formazione accademica è la Bethlehem University. Quasi 3300 giovani, la maggior parte palestinesi musulmani, vengono formati intellettualmente e umanamente con la speranza di impegnarsi nella costruzione di un Paese dove regni rispetto reciproco e dove sia preservata la dignità umana. È apprezzabile l’impegno dei Fratelli de La Salle nella conduzione dell’Università.

Segretariato di Solidarietà

US$ 1,067,000.00

Scuole Patriarcato Latino di Gerusalemme

US$ 900,000.00

Bethlehem University

US$ 1,300,000.00

Totale

US$ 3,267,000.00

Sussidi Ordinari

Questa Congregazione contribuisce a sostenere le Chiese poste sotto la sua competenza, con sussidi, attinti dalla Colletta Terra Santa.

Gerusalemme

US$ 328.000,00

Giordania

US$ 25.000,00

Iraq

US$ 152.000,00 + EUR 2,000.00

Libano

US$ 242.000,00

Turchia

US$ 239.500,00

Iran

US$ 87.000,00

Egitto

US$ 206.000,00

Etiopia

US$ 146.000,00 + EUR 2,500.00

Eritrea

US$ 148.000,00 + EUR10,645.00

Totale

US$ 1,573,500.00 + EUR 15,145.00

Sussidi Straordinari e Emergenze

Iraq e Siria, dopo tanti anni di continua guerra, stanno lentamente ritornando alla normalità. Il ritorno dei rifugiati e degli sfollati rimangono ancora questione molto complessa considerando che l’imprevedibilità è la parola chiave di questi giorni. Nonostante ciò rientrano nei loro villaggi, i siriani e Iracheni che erano rifugiati in Giordania e Libano. La Congregazione riserva una particolare attenzione alle necessità di queste persone e compie le opere di ristrutturazione attraverso le diocesi orientali e latine del luogo e anche sollecitando le Agenzie Cattoliche impegnate nei suddetti paesi. Assicurare i mezzi necessari per una vita dignitosa a chi rientra in Iraq e Siria e a chi è rifugiato nei paesi limitrofi, come Libano e Giordania richiede la collaborazione di tutte le persone di buona volontà. Inoltre, si provvede anche a favorire l’attività culturale, spirituale e psicologica che in qualche modo fanno avvicinare le persone, nonostante le differenze religiose ed etniche.

Siria, in favore dei sacerdoti e diaconi, religiosi e religiose, seminaristi

US$ 350,000.00

Sussidi straordinari Gerusalemme

US$ 12.500,00

Sussidi straordinari per la collaborazione culturale

US$ 50.000,00

Totale

US$ 412,500.00

Conclusione

Come si può constatare, le spese superano la Colletta e pertanto è necessaria una maggiore cooperazione e un impegno generoso dei cristiani di tutto il mondo verso i loro fratelli e sorelle della Terra Santa e del Medio Oriente. A Bari, lo scorso 7 luglio, all’inizio della preghiera del Santo Padre con i Capi delle Chiese Orientali del Medio Oriente, Papa Francesco ha ricordato: “La speranza ha il volto dei bambini. In Medio Oriente, da anni, un numero spaventoso di piccoli piange morti violente in famiglia e vede insidiata la terra natia, spesso con l’unica prospettiva di dover fuggire. Questa è la morte della speranza. Gli occhi di troppi fanciulli hanno passato la maggior parte della vita a vedere macerie anziché scuole, a sentire il boato sordo di bombe anziché il chiasso festoso di giochi. L’umanità ascolti – vi prego – il grido dei bambini, la cui bocca proclama la gloria di Dio (cfr Sal 8,3). È asciugando le loro lacrime che il mondo ritroverà la dignità”.

[00520-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Rapporto sommario della Custodia di Terra Santa su progetti e opere realizzati con la colletta 2017/2018

Testo in lingua italiana

Testo in lingua inglese

Testo in lingua italiana

La Custodia di Terra Santa, da secoli si impegna nella conservazione e la rivitalizzazione dei luoghi santi del cristianesimo nella Terra di Gesù e in tutto il Medio Oriente. Tra i vari obiettivi della missione francescana, si ricordano il sostegno e lo sviluppo della minoranza cristiana che vi abita, la conservazione e valorizzazione di aree archeologiche e santuari, l’intervento nei casi di emergenza, la liturgia nei luoghi di culto, le opere apostoliche e l’assistenza ai pellegrini. Anche per il biennio 2017/2018, la presenza francescana in Terra Santa, si è manifestata attraverso la progettazione, programmazione e l’esecuzione dei seguenti progetti e opere:

I. Opere rivolte ai pellegrini

II. Opere rivolte a favore della comunità locale

III. Altre opere – Giordania, Libano, Siria e Rodi Cos

IV. Stipendi ordinari della Custodia

Le opere elencate sono state realizzate grazie a vari tipi di contributi economici, in primo luogo la Colletta del Venerdì Santo, poi le attività di fund raising di Franciscan Foundation for the Holy Land (FFHL) e Associazione pro Terra Sancta (ATS), ma anche di altri donatori privati e istituzionali, così come dagli introiti delle attività svolte.

OPERE RIVOLTE AI PELLEGRINI

Ain Karem: santuario della nascita di San Giovanni
In corso di realizzazione: lavori di rifacimento della copertura della chiesa di San Giovanni Battista.
In fase di progettazione i lavori di restauro della chiesa che soffre seri problemi statici.
Rinnovo della grande sala crociata per permettere il culto durante i lavori generali della chiesa.
Costruzione di nuovo impianto per l’adduzione di gas ai sistemi di caldaie e cucine del convento e Casa Nova.
Ristrutturazione dei locali affianco la sacrestia per la realizzazione del nuovo parlatorio.

Ain Karem: santuario di San Giovanni nel Deserto
Realizzazione di due bagni per gruppi di pellegrini.
Realizzazione di nuova lavanderia esterna ad uso di gruppi di pellegrini.
Ricostruzione di locale officina/magazzino.

Betania: santuario di Casa di Marta, Maria e Lazzaro
Restauro e valorizzazione dei resti bizantini e medievali del convento di Betania attraverso: recupero delle aree degradate; formazione e impiego di 10 giovani palestinesi al restauro; sostegno alle attività imprenditoriali della locale associazione femminile; progetto didattico con le scuole primarie per la conoscenza dei siti religiosi e archeologici locali (sostenuto da ATS).

Betlemme: basilica della Natività
Collaborazione con le altre comunità ecclesiali presenti e l’Autonomia Nazionale Palestinese per il restauro della basilica della Natività.
Rifacimento del tetto, dell’illuminazione e degli apparecchi audio della chiesa di Santa Caterina e dei santuari adiacenti.
Cambio dei tessuti che rivestono la Grotta della Natività.
Rifacimento della cucina, pittura e rifacimento del riscaldamento delle stanze del convento.

Betlemme: santuario della Grotta del Latte
Revisione dell’impianto di acqua sanitaria, dei terminali elettrici e rifacimento dell’impermeabilizzazione del complesso.

Betlemme: Casa Nova, casa di accoglienza per pellegrini
Protezione dei tetti della Casa Nova.
Rinnovo di tutte le 66 le stanze, il refettorio, i corridoi e le scale della Casa Nova.
Rinnovo di tutte le 25 stanze del Palace hotel ad uso dei pellegrini.

Cafarnao: santuario della Promessa eucaristica
Costruzione di locali per l’accoglienza di gruppi di pellegrini giovani o con pochi soldi nel piano interrato.
Creazione di un parcheggio per i pullman dei pellegrini che visitano il santuario (capienza di 23 pullman).
Rifacimento del muro di recinta del santuario su 50 metri.
Realizzazione di un magazzino nel locale sotto la sacrestia.
Rifacimento della cucina.

Emmaus Qubeibeh: santuario dei santi Simeone e Cleopa
Progettazione di alcuni interventi di miglioramento e rinnovo dei bagni della scuola materna.
Rinnovo di alcuni ambienti del convento per accogliere la comunità inter-francescana.

Gerico: santuario del Buon Pastore
Restauro completo della chiesa parrocchiale: elettricità, microfoni, sedie… creazione di un mosaico rappresentante il Buon Pastore realizzato da mosaicisti di Gerico.
Rifacimento del muro di recinzione e del cancello del santuario.
Risistemazione del giardino ricavando un’aula per gli incontri dei giovani e la liturgia dei pellegrini.

Gerusalemme: basilica del Getsemani
In fase di conclusione: tunnel e ascensori per i gruppi di pellegrini per collegare tramite percorso pedonale l’area della basilica e il parcheggio sul lato della Valle del Cedron.
Cambio del tetto degli eremi messi a disposizione di coloro che fanno esperienza di romitaggio.
In corso di progettazione: centro servizi per i pellegrini nella Valle del Getsemani.

Gerusalemme: basilica del Santo Sepolcro di nostro Signore
Indagine strutturale della cappella dell’Invenzione della Santa Croce per un consolidamento strutturale.
Istallazione di un sistema di monitoraggio della roccia della Grotta dell’Invenzione.
Manutenzione e imbiancatura del soffitto della cappella dell’Apparizione.
Realizzazione di un ascensore.

Gerusalemme: Casa Nova, casa di accoglienza per pellegrini
Realizzazione di una nuova sala da pranzo per i pellegrini sul terrazzo della casa con vista panoramica.
Rinnovo della reception e del bar dei pellegrini.
Rinnovo di 25 stanze su un totale di 90 da realizzare durante gli anni futuri.
Acquisto di 2 ambienti: uno finalizzato a mostre di opere artigianali locale (madreperla e altro) e un altro adibito a gelateria.

Gerusalemme: Christian Information Center
Ristrutturazione completa del centro all’interno del quale viene inserita una nuova area ristoro per pellegrini e una sala didattica multimediale per i pellegrini dedicata alla conoscenza del Santo Sepolcro.

Gerusalemme: convento di San Salvatore

Infermeria
Rifacimento dell’ascensore per gli ammalati.

Seminario teologico
Manutenzione delle stanze dei seminaristi e dei bagni dello Studium Teologicum Jerusalemitanum e miglioramento delle aule didattiche con l’installazione di lavagne luminose per i professori.

Uffici
Ristrutturazione dei locali dell’Ufficio Tecnico Custodiale.
Ristrutturazione dei locali per la realizzazione dei nuovi uffici dei Beni Culturali.
Ristrutturazione dei locali per la realizzazione dei nuovi uffici del Franciscan Printing Press.

Convento
Ristrutturazione di nuovi bagni per ospiti, della lavanderia/stireria e di qualche stanze per ospiti.
Manutenzione generale delle coperture.
Nuova portineria all’ingresso del convento.

Gerusalemme: Maria Bambina, casa di accoglienza per pellegrini
Ristrutturazione di nuove camerate, salone, cucina e bagni per accogliere i pellegrini giovani o che fanno il pellegrinaggio in economia.
Accoglienza di circa 1500 pernottamenti di pellegrini poveri.

Gerusalemme: santuario del Dominus Flevit
Costruzione di un muro in cemento armato per tutelare delle grotte nelle vicinanze del santuario.
Costruzione di un muro in cemento armato per il consolidamento delle grotte nelle vicinanze del convento.
Costruzione di locali con copertura in legno e tegole da adibire a magazzini.
Ricostruzione di 42 m di muro di contenimento sul confine con il cimitero etiopico.

Gerusalemme: Terra Santa Museum
Apertura del multimedia presso il santuario della Flagellazione. Questo multimedia oltre ai pellegrini accoglie gratuitamente i ragazzi delle scuole del quartiere (studenti musulmani).
Apertura della sezione archeologica dedicata alla vita di Gesù nella tradizionale Casa di Erode.
In corso di realizzazione un moderno centro museale per la valorizzazione del patrimonio artistico, archeologico e culturale francescano. Nell’area di circa 2500 m2 saranno compresi:

- Museo archeologico: I luoghi della Bibbia in Palestina (Convento della Flagellazione) (Terza fase)
- Museo storico: La Custodia Francescana di Terra Santa (Convento San Salvatore)

Monte Nebo (Giordania): memoriale di san Mosè
Rifacimento totale della biglietteria e dell’ingresso al santuario.
Progettazione di ambienti per accogliere pellegrini che desiderano fare tempi di ritiro.
Costruzione di due cappelle per favorire le celebrazioni dei pellegrini.
Costruzione di bagni per i pellegrini.

Monte Tabor: basilica della Trasfigurazione
In corso la progettazione: conservazione e progettazione del sito.
Creazione di un parcheggio interno al monastero (600 m2), della strada principale di collegamento del parcheggio esterno con quello interno e dei servizi per i pellegrini con marciapiede per disabili.
Ristrutturazione totale di una cappella esterna per i pellegrini.
Creazione di 4 punti panoramici.
Cambio delle ringhiere dei giardini.

Naim: santuario della risurrezione della figlia della vedova
In corso di progettazione: conservazione e progettazione del sito.

Nazareth: basilica dell’Annunciazione a Maria Santissima
Lavori di restauro e manutenzione per la conservazione della Grotta sacra.

Ramleh: santuario di san Giuseppe di Arimatea
Restauro del campanile del santuario.

Tabgha: santuario del Primato di san Pietro
Creazione di una rampa di accesso per i pellegrini disabili.

Magdala: sito archeologico
Allacciamento idrico e fognario alla rete pubblica.

OPERE RIVOLTE A FAVORE DELLA COMUNITÀ LOCALE

Opere in favore dei giovani

Betlemme: casa del fanciullo
Casa per 27 bambini di cui 12 interni in difficoltà sociale.
Nuovi pannelli solari per il riscaldamento ed il boiler.
Nuova sistema di riscaldamento (boiler).
Rinnovo di 5 bagni e lavori di pittura in tutta la casa.

Borse di studio e sussidi
Finanziamento di 525 borse di studio universitario (222 dalla Custodia + 303 dalla FFHL) per la durata di 4 anni, distribuite nelle diverse università (Betlemme, Università ebraica, Bir Zeit, Amman); 178 sussidi per studenti in difficoltà.

Sostegno a imprese artigiane
Acquisto di pezzi di ricambio, apparecchiature per la produzione, ausili per la messa in sicurezza delle attività di 10 piccole attività artigiane.

Attività per le famiglie

Betlemme
Proseguono: i progetti a sostegno del consultorio familiare parrocchiale; il progetto rivolto a più di 20 ragazzi (età 6-12), provenienti da famiglie in difficoltà; assistenza medica per le famiglie in gravi difficoltà economiche; ristrutturazione delle case appartenenti alle famiglie più bisognose.

Opere in favore delle comunità parrocchiali

Betlemme: Azione Cattolica
Manutenzione generale straordinaria dei bagni nell’area della piscina parrocchiale ad uso della popolazione locale.

Gerico
Terminata la realizzazione di un edificio che garantirà circa 460m2 per le attività della parrocchia.

Scuole

Amman
Nuova ala del collegio: una costruzione di 4.500 m2 estesa su 3 piani in una parte adiacente al collegio dove sono edificate circa 20 classi e vari servizi (laboratori, biblioteca, computer lab, sala polivalente, sala d’arte e classi per arte e musica ecc....) per poter integrare l’International Program IGCSE nella scuola.

Costruzione di 3 aule e 2 uffici nel primo piano del collegio per una superficie di 237 m2 per far fronte all’aumento degli studenti al collegio.

Betlemme
Risistemazione del campo di basket esterno della scuola e pittura generale del medesimo
Laboratorio tecnologico per il nuovo ramo all’interno della scuola
Sostituzione delle lavagne di tutte le aule.

Cana
In corso di realizzazione: le opere per la costruzione di una nuova scuola (terminate le opere strutturali). Il complesso comprenderà anche il centro parrocchiale e un parcheggio coperto per un’area di 5000m2.

Gerico
Istallazioni di lavagne luminose nelle aule scolastiche.
Costruzione di un palco per il teatro della scuola e di 4 nuove aule.
Creazione di un tendone per proteggere dal sole i ragazzi nei cortili.
Istallazione dell’aria condizionata nella scuola (la temperatura in estate sale fino a 50º C).
Creazione di una sala di computer per studenti.

Gerusalemme: Scuola Helen Keller
Completamento dell’acquisizione di questa scuola.
Rinnovo totale di un piano di questa scuola.
Apertura di una scuola materna che non esisteva per circa 80 ragazzi.

Gerusalemme: Terra Sancta College elementare
Rifacimento di parecchie aule scolastiche con finanziamenti istituzionali.

Gerusalemme: Terra Sancta College medie e superiore
Rifacimento progressivo della scuola parrocchiale con finanziamenti istituzionali.
Progettazione di due livelli interrati sotto il campo da basket, da impiegare quale centro sportivo.

Giaffa
Restauro di alcune aule della scuola elementare.

Ramleh
Restauro di alcune aule della scuola elementare.

Appartamenti per i bisognosi e le giovani coppie

Gerusalemme
Città Vecchia. Continua il lavoro di ristrutturazione delle case della Città Vecchia con lo scopo di migliorare le condizioni di vita dei residenti: ristrutturazione completa di 7 abitazioni (4 nel 2015, 3 nel 2016, 7 nel 2018); ristrutturazione parziale di 6 abitazioni (2 nel 2015, 4 nel 2016, 5 nel 2017-18); ristrutturazione degli esterni di 5 edifici.
Ristrutturazione degli esterni (facciate, copertura, ecc) 11.
Dar al Consul renovation project
. In corso la ristrutturazione del complesso residenziale nella Città Vecchia, con 40 appartamenti e un piano terra in disuso. L’area del progetto è di circa 2500m2

- Classe A ristrutturazione con interventi maggiori per 14 abitazioni (in corso di cui 5 completati)
- Classe B ristrutturazione con interventi medi per 16 abitazioni (in corso di cui 8 completati)
- Classe C ristrutturazione con interventi minori per 10 abitazioni (in corso di cui 4 completati)
- Ristrutturazione esterni di 6 edifici in corso (di cui 3 completati)

Dar el Kbire: Progettazione dell’ampliamento dell’edificio di 300-400m2 e dell’intervento migliorativo sulle 19 abitazioni esistenti (6 sono completate). L’area totale interessata dal progetto è di circa 2500m2.

Tumian Palace: In progettazione l’ampliamento dell’edificio con la realizzazione di 3 piani aggiuntivi e 800m2 ad uso residenziale.

Abu Geries: In fase di progettazione l’intervento di ampliamento dell’edificio con la realizzazione di 750m2 destinati a uffici, ristorazione e negozi.

Saint James housing project di Beit Hanina: si tratta di un complesso di 6 edifici con un totale di 42 appartamenti divisi su 3 livelli. Ottenuto il permesso di costruzione per due piani aggiuntivi in ciascuno degli edifici, per un totale di 24 appartamenti. In corso la progettazione esecutiva per sopraelevazione.

Betfage (Monte degli Olivi): 10 nuovi appartamenti realizzati, un ampliamento di circa 750m2 del complesso residenziale costituito da 10 edifici; realizzazione del muro a protezione della proprietà.

Pisgat Zeev housing project: Progettazione del nuovo complesso residenziale con 70-80 unità abitative e 300m2 per uso commerciale.

Giaffa
In corso di realizzazione: the Franciscan Neighborhood: ottenuto il permesso di costruzione di 124 appartamenti destinati alle famiglie cristiane della parrocchia. L’area totale degli appartamenti sarà di circa 10.000m2 .

Nazareth
In corso di realizzazione: Karm el Sacheb housing Project: Progetto per la realizzazione di un complesso residenziale (chiesa, locali per uso sociale, 80 appartamenti per giovani famiglie).

Cimitero parrocchiale del Monte Sion
Manutenzione generale del settore delle tombe polacche (contributo istituzionale).

Altre opere culturali
Studium Biblicum Franciscanum
. Ogni anno la Custodia di Terra Santa sostiene economicamente la Facoltà di Scienze Bibliche e di Archeologia dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme. Offerte circa 30 borse di studio a studenti provenienti da diverse diocesi, per tutta la durata degli studi.

Christian Media Center. I servizi offerti comprendono: Website, completamente rinnovato, semplificato nell’uso ed ora mobile friendly; Terra Santa News notiziario settimanale che racconta fede, storia, attualità della Terra Santa; trasmesso da circa 35 emittenti nel mondo in 6 lingue; documentari su temi sociali e religiosi, in diverse lingue; diretta di celebrazioni liturgiche ed eventi.

Istituto di Musica Magnificat. Affiliato al Conservatorio di Vicenza il Magnificat promuove attività di ricerca e manifestazioni culturali a livello locale e internazionale. Accoglie più di 210 studenti ebrei, cristiani e musulmani guidati da una ventina professori anche essi ebrei, cristiani e musulmani.

Formazione di 50 studenti francescani di paesi in via di sviluppo ai quali la Custodia garantisce vitto, alloggio e pagamento degli studi a Gerusalemme tra STJ e SBF.

Formazione di 72 giovani in formazione nella Custodia (dall’aspirandato agli studi specialistici).

ALTRE OPERE

È continuato e si è intensificato in Siria, Giordania e Libano l’aiuto alla popolazione siriana ed irachena, cristiani ma non solo, che vive una situazione di estrema necessità, attraverso la presenza dei Frati della Custodia di Terra Santa con il sostegno finanziario e la collaborazione soprattutto di ATS.

In Libano
Accoglienza e sostegno temporaneo per 14 famiglie irachene a Deir Mimas e oltre 47 nella zona di Harissa e Jounieh.
Aiuto scolastico per 28 bambini iracheni e giovani iracheni a Deir Mimas, oltre 35 nella zona di Harissa e quasi 65 a Jounieh. Aiuto a giovani siriani a Jounieh e Beirut in numero di 40.

In Siria
Aiuti attraverso le parrocchie di Aleppo, Damasco, Knayeh, Yakoubieh e Latakieh.

Centro di emergenza di Aleppo presso la parrocchia e il Terra Sancta College:
- progetto di distribuzione di acqua potabile alla gente senza acqua
- pagamento delle spese dell’elettricità da generatori sparsi lungo la strada a più di 600 famiglie
- distribuzione del pacco alimentare per 3700 famiglie al mese
- assistenza sanitaria di emergenza (per una spesa di 70 mila $)
- cura per i bambini e la loro crescita sotto tutti i punti di vista (spirituale, umana fra cui educativa) e i loro bisogni primari di latte, pannolini…
- riparazione / ricostruzione di 1300 case danneggiati (di tre diversi livelli di danni)
- aiuto ad avviare piccole imprese e attività lavorative a circa 500 persone, che avevano perso lavoro
- progetto di “dopo scuola” a favore di 150 bambini
- sostegno a 1300 famiglie giovani con un pacco alimentare mensile
- assistenza sanitaria per la gravidanza, il parto, e l’assistenza post-parto sia alla madre sia al figlio
- distribuzioni di vestiti, due volte all’anno a più di 900 bambini…
- oratorio estivo per più di 1300 bambini
- progetto di adozione di 600 bambini musulmani profughi
- centro per il trattamento post traumatico da guerra per bambini e ragazzi

Damasco (Baba Touma, Casa di Anania, Tabbale e Salhie):
- riparazione strutture danneggiate dai bombardamenti
- aiuto famiglie e giovani poveri
- medicine e interventi medici
- bambini e studenti aiuto allo studio
- ristrutturazione spazi interni piano terra parrocchia Bab Touma, per attività giovani
- studio e ristrutturazione spazio per centro culturale parrocchiale per giovani alla Casa di Anania
- aiuti accoglienza e sostegno ammalati
- educazione, aiuto all'asilo bambini a Tabbale
- centro per il trattamento post traumatico da guerra per bambini e ragazzi

Latakieh:
- acquisto di un terreno per edificare un centro pastorale a servizio della comunità parrocchiale locale
- distribuzione mensile di pacco alimentare a circa 300 famiglie
- centro per il trattamento post traumatico da guerra per bambini e ragazzi
Aiuti a rifugiati nei 3 villaggi di Knaye, Jacoubie e Sjeide

A Rodi - Kos
Aiuti in generi alimentari e di prima assistenza ai rifugiati che transitano per il centro di accoglienza temporanea di Rodi e quello di Kos
Progetto di riparazione della chiesa parrocchiale dopo il terremoto

STIPENDI ORDINARI DELLA CUSTODIA

Stipendi mensili di circa 1300 impiegati in Israele e Palestina divisi tra 15 scuole (60 % del numero totale degli impiegati), 4 Case Nove per pellegrini (20 % del numero degli impiegati), 80 santuari, 25 parrocchie e tante attività varie.

Gerusalemme, 30 novembre 2018

[00519-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Testo in lingua inglese

The Custody of the Holy Land has been for centuries committed to the preservation and revitalization of the holy places of Christianity in the Land of Jesus and throughout the Middle East. Among the various objectives of the Franciscan mission are the support and development of the Christian minority living there, the conservation and enhancement of archaeological sites and sanctuaries, intervention in emergency cases, the liturgy in places of worship, apostolic works and assistance to pilgrims. Also for the 2017/2018 biennium, the Franciscan presence in the Holy Land has manifested itself through management, planning and execution of the following projects and works:

I.      Works focussing on pilgrims

II.   Works focussing on the local community

III. Other works – Jordan, Lebanon, Syria and Rhodes-Cos

IV. Ordinary salaries of the Custody

The works listed here have been concretized thanks to various types of economic contributions: firstly from the Good Friday Collection, then the fund-raising activities of the Franciscan Foundation for the Holy Land (FFHL) and the Associazione pro Terra Sancta (ATS), but also from other private and institutional donors, as well as the proceeds of the activities carried out.

Works aimed at pilgrims

Ain Karem: sanctuary of the birth of St. John
Work in progress: renovation of the roof of the church of St. John the Baptist.
In the planning phase: the restoration works of the church, which suffers serious static problems.
Renovation of the large Crusader hall to permit worship during the general work of the church.
Construction of a new plant for the supply of gas to the heating systems and kitchens of the convent and Casa Nova.
Restructuring of the rooms next to the sacristy for a new parlor.

Ain Karem: sanctuary of St. John in the Desert
Construction of two bathrooms for pilgrim groups.
Construction of a new external laundry for use of pilgrim groups.
Reconstruction of a workshop/store room.

Bethany: sanctuary of Martha, Mary and Lazarus
Restoration and enhancement of Byzantine and medieval remains of the Bethany convent through: recovery of neglected areas; training and employment of 10 young Palestinians for the restoration; support for the business activities of the local women's association; educational project with primary schools for the knowledge of local religious and archaeological sites (supported by ATS).

Bethlehem: basilica of the Nativity
Collaboration with other Church communities and the National Authority of Palestine for the restoration of the basilica of the Nativity.
Reconstruction of the roof, installation of lighting and audio equipment for the church of St. Catherine and adjacent sanctuaries.
Changing the fabric materials that cover the Grotto of the Nativity.
Reconstruction of the kitchen, painting and heating system of the rooms of the convent.

Bethlehem: sanctuary of the Milk Grotto
Reviewing the sanitary water system, electrical terminals and redoing the waterproofing of the complex.

Bethlehem: Casa Nova, hostel for pilgrims
Protection of the roofs of Casa Nova.
Renovating all 66 rooms, the refectory, the corridors and the staircases.
Renovating all 25 rooms of Palace Hotel for pilgrims.

Capharnaum: sanctuary of the Eucharistic Promise
Construction of rooms for the reception of groups of young or budget pilgrims in the basement.
Creation of a parking space for pilgrim coaches that visit the sanctuary (capacity for 23 coaches).
Reconstruction of the sanctuary’s perimeter wall for 50 meters.
Creation of a storeroom in the space below the sacristy.
Renewal of the kitchen.

Emmaus Qubeibeh: sanctuary of Sts. Simon and Cleophas
Plan to improve and renovate the baths of the kindergarten.
Renovation of some rooms of the convent to welcome the inter-Franciscan community.

Jericho: sanctuary of the Good Shepherd
Complete restoration of the parish church: electricity, microphones, chairs ... creation of a mosaic representing the Good Shepherd done by mosaicists of Jericho.
Reconstruction of the perimeter wall and the chancel of the sanctuary.
Restructuring the garden in order to create a hall for youth meetings and the celebration of the liturgy for pilgrims.

Jerusalem: basilica of Gethsemane
Concluding phase: tunnels and lifts for pilgrim groups connecting the area of the basilica with the parking on the side of the Kidron Valley via a pedestrian path.
Changing the roof of the hermitages provided for those who wish to have a hermitage experience.
Work in progress: service center for pilgrims in the Valley of Gethsemane.

Jerusalem: basilica of the Holy Sepulchre of Our Lord
Structural survey of the Chapel of the Invention of the Holy Cross for structural consolidation.
Installation of a monitoring system for the rock of the Cave of the Invention.
Maintenance and whitewashing of the ceiling of the Chapel of the Apparition.
Construction for an elevator.

Jerusalem: Casa Nova, hostel for pilgrims
Construction of a new dining room for pilgrims on the terrace with a panoramic view.
Renovation of the Reception and Bar for pilgrims.
Renovation of 25 rooms out of a total 90 that will be undertaken in the future.
Acquisition of 2 venues: one for exhibitions of local handicraft works (mother-of-pearl and others) and another for an ice-cream parlor.

Jerusalem: Christian Information Center
Total internal renovation of the Center in which a new refreshment area for pilgrims is created and a multimedia information room for pilgrims dedicated to the knowledge of the Holy Sepulcher.

Jerusalem: Convent of St. Saviour
Infirmary

Construction of an elevator for the sick

Theological seminary
Maintenance of the rooms of the seminarians and bathrooms of the Studium Teologicum Jerusalemitanum and improvement of the classrooms with the installation of projector whiteboards for the professors.

Offices
Renovation of the rooms of the Custody Technical Office.
Renovation of the rooms meant for the new Cultural Heritage Office.
Renovation of rooms meant for the new offices of the Franciscan Printing Press.

Convent
Renovation of new bathrooms for guests, laundry / ironing rooms and some bedrooms for guests.
General maintenance of the roof.
A new Reception at the entrance of the convent.

Jerusalem: Maria Bambina, pilgrim hostel
Renovation of new dorms, living room, kitchen and bathrooms to accommodate young or budget pilgrims.
Reception of about 1500 overnight stays of poor pilgrims.

Jerusalem: sanctuary of Dominus Flevit
Construction of a reinforced concrete wall to protect caves near the sanctuary.
Construction of a reinforced concrete wall for the consolidation of caves near the convent.
Construction of rooms with wooden roof and tiles to be used as storerooms.
Reconstruction of 42 meters of retaining wall on the border with the Ethiopian cemetery.

Jerusalem: Terra Santa Museum

Opening of a multimedia center at the sanctuary of the Flagellation. Besides pilgrims, the multimedia center welcomes free-of-charge, students from the neighbourhood (muslim students).
Opening of the archeological wing dedicated to the life of Christ in the traditional House of Herod.
Work in progress: a modern museum center for the artistic, archeological and cultural patrimony of the Franciscans. In an area of about 2500 sq.m. 

it would include the:
Archeological museum: the places of the Bible in Palestine (Convent of the Flagellation) (3rd phase).
Historical museum: The Franciscan Custody of the Holy Land (Convent of St. Saviour).

Mount Nebo (Jordan): memorial of St. Moses
Total reconstruction of the ticket office and entrance to the sanctuary.
Designing rooms to accommodate pilgrims wishing to make retreats.
Construction of 2 chapels to enable pilgrims to celebrate the liturgy.
Construction of bathrooms for pilgrims.

Mount Tabor: basilica of the Trasfiguration
Work in progress: conservation and planning of the site.
Creation of a parking space inside the monastery (600 sq.m. ), construction of a main road connecting the external parking with the internal, and restrooms for pilgrims with a pavement for the disabled.
Total reconstruction of an external chapel for pilgrims.
Creation of 4 panoramic lookouts.
Changing the rails of the garden.

Naim: sanctuary of the resurrection of the widow’s son
Work in progress: conservation and planning of the site.

Nazareth: basilica of the Annunciation of the BVM
Restoration and maintenance work to conserve the sacred Grotto

Ramleh: sanctuary of St. Joseph of Arimathea
Restoration of the bell tower of the sanctuary.

Tabgha: sanctuary of the Primacy of St. Peter
Creation of an access ramp for disabled pilgrims.

Magdala: archeological site
Water and sewage connection to the public system.

Works for the benefit of the local community

Works to benefit youth

Bethlehem: children’s home
Housing for 27 children of which 12 have social difficulties.
New solar panels for heating and the boiler.
New heating system (boiler).
Renovation of 5 bathrooms and painting of the entire house.

Student scholarships and grants
Financing of 525 university student scholarships (222 from the Custody + 303 from FFHL) for the duration of 4 years distributed in various universities (Bethlehem, Hebrew University, Bir Zeit, Amman); 178 grants to students in difficulty.

Support for artisan companies
Purchase of spare parts, production equipment, aids for supporting the activities of 10 small craft businesses.

Activities for families

Bethlehem
Work in progress: projects supporting parish family counseling; project aimed at more than 20 youths (age 6-12) coming from families with difficulties; medical assistance to families in serious economic difficulties; renovation of homes belonging to the most needy families

Works benefitting the parish community

Bethlehem: Catholic Action
Extraordinary general maintenance of the bathrooms in the parish pool area for use by the local population

Jericho
The completion of a building that will guarantee about 460 sq.m. for parish activities

Schools

Amman
 New wing of the college: a building of 4,500 sq.m. spread over 3 floors in a section adjacent to the college where about 20 classes and various function rooms are built (laboratories, library, computer lab, multipurpose room, art room and classes for art and music etc .... ) to enable the integration into the IGCSE International Program in the school.
 Construction of 3 classrooms and 2 offices on the first floor of the college of an area of 237 sq.m. to cope with the increase of students at the college.

Bethlehem
Reorganization of the school's external basketball field and general painting work.
Technological laboratory for the new branch of studies within the school.
Upgrading of blackboards in all the classes.

Cana
Work in progress: construction of a new school (structural works completed). The complex will also include the parish center and a covered parking of an area about 5000 sq.m.

Jericho
Installations of whiteboard projectors in classrooms.
Construction of a stage for the school theater and 4 new classrooms.
Erection of a tent to protect children in the courtyards from the sun.
Installation of air-conditioners in the school (summer temperatures reach 50º C).
Creation of a computer room for students.

Jerusalem: Helen Keller School
Completion of the acquisition of the school.
Total renovation of one floor of the school.
Opening of a kindergarten for about 80 boys.

Jerusalem: Terra Sancta College elementary level
Reconstruction of several classrooms with institutional funding.

Jerusalem: Terra Sancta College middle and upper levels
Ongoing reconstruction of the parish school with institutional funding.
Planning of two levels below the basketball court, to be used as a sports center.

Jaffa
Restoration of some classrooms of the elementary school

Ramleh
Restoration of some classrooms of the elementary school

Appartments for needy and young couples

Jerusalem
            Old City: The renovation of the houses continues with the aim of improving the living conditions of the residents: total renovation of 7 dwellings (4 in 2015, 3 in 2016, 7 in 2018); partial renovation of 6 homes (2 in 2015, 4 in 2016, 5 in 2017-18); renovation of the exterior of 5 buildings.
            External repairs (facades, roofs etc.) 11.
            Dar al Consul renovation project. Work in progress of the renovation of a residential complex in the Old City, with 40 apartments and a ground floor in disuse. The area of the project covers about 2500 sq.m.

-       Classe A restructuring with major works on 14 houses (ongoing of which 5 are completed).
-       Classe B restructuring with intermediate works for 16 homes (ongoing of which 8 are completed).
-       Classe C restructuring with minor works for 10 houses (ongoing of which 4 are completed).
-       external restructuring of 6 buildings in progress (3 completed).

Dar el Kbire: Designing the extension of the building of 300-400 sq.m. and improvement work on the 19 existing homes (6 are completed). The total area affected by the project is about 2500 sq.m.

Tumian Palace: In the planning stage, the expansion of the building with the construction of 3 additional floors and 800 sq.m. for residential use.

Abu Geries: in the planning stage, the expansion of the building with the construction of 750 sq.m. for offices, restaurants and shops.

St James housing project at Beit Hanina: it is a complex of 6 buildings with a total of 42 apartments divided in 3 floors. The building permit for two additional floors in each of the buildings was obtained, for a total of 24 apartments. Executive planning is in progress for this superelevation.

Betphage (Mount of Olives): 10 new apartments were built, an extension of about 750 sq.m. of the residential complex consisting of 10 buildings; building of a wall to protect the property.

Pisgat Zeev housing project: Planning of a new residential complex with 70-80 living units and 300 sq.m. for commercial use.

Jaffa
Work in progress: the Franciscan Neighborhood – permission to construct 124 apartments destined for christian families of the parish was obtained. The total area of the apartments is about 10,000 sq.m.

Nazareth
Work in progress: Karm el Sacheb housing Project – a project to build a residential complex (church, space for social activities, 80 apartments for young families).

Parish cemetery at Mt. Zion
General maintenance of the section of the Polish tombs (institutional funding).

Other cultural works
Studium Biblicum Franciscanum. Every year the Custody of the Holy Land sustains economically the Faculty of Biblical Science and Archeology at Studium Biblicum Franciscanum in Jerusalem. It offers about 30 scholarships to students coming from various dioceses, for the duration of the studies.

Christian Media Center. The services offered include a website which was totally renewed and simplified in order to be user friendly; Terra Santa News a weekly report on the faith, history and events of the Holy Land transmitted to about 35 world networks in 6 languages; documentaries on social and religious themes in various languages; direct transmission of liturgical celebrations and events

Magnificat Music Institute. Affiliated to the Conservatory of Vicenza, the institute promotes research activities and cultural events at local and international levels. It welcomes more than 210 Jewish, Christian and Muslim students led by some 20 professors who are themselves Jews, Christians and Muslims.

Formation of 50 Franciscan students from developing countries to whom the Custody guarantees food, accommodation and payment of studies in Jerusalem at the STJ and SBF.

Training of 72 youths in formation in the Custody (from aspirancy to specialised studies).

Other works
Aid to the Syrian and Iraqi population in Syria, Jordan and Lebanon is continuing and intensified, not only to christians, who live in extreme circumstances, through the presence of the friars of the Custody of the Holy Land with the financial support and collaboration especially from ATS.

In Lebanon
Temporary reception and support for 14 Iraqi families in Deir Mimas and over 47 in the Harissa and Jounieh area.
Educational aid for 28 young Iraqis and children in Deir Mimas, over 35 in the Harissa area and almost 65 in Jounieh. Aid to young Syrians in Jounieh and Beirut number about 40

In Syria
Aid through the parishes of Aleppo, Damascus, Knayeh, Yakoubieh and Latakieh.
Emergency Center of Aleppo in the parish and Terra Santa College:
project to distribute drinking water to people without it;
payment for electricity from generators scattered along the streets to more than 600 families;
distribution of food packs to 3700 families every month;
emergency health aid (up to $70,000 in costs);
care for babies and their growth from all perspectives (spiritual, human including educational) and their primary needs of milk, diapers ...;
repair/reconstruction of 1300 damaged homes;
help to start up small businesses and work activities for around 500 people who have lost their jobs;
“After school” project for 150 children;
sustaining 1300 young families with monthly food packs;
health care for pregnancy, delivery, and post-natal care for both mother and child;
distribution of clothes twice a year to more than 900 children;
summer oratory for more than 1300 children;
project to adopt 600 muslim refugee children;
center for the treatment of post-war trauma for children and youths.

Damascus (Baba Touma, House of Ananias, Tabbale and Salhie):
repair of damaged structures due to bombings;
aid to poor families and youths;
medicine and medical surgeries;
educational aid to children and students;
restructuring internal spaces of the ground floor of the Bab Touma parish for youth activities;
study and renovation of space for a parish cultural center for young people at the House of Ananias;
aid, reception and support for the sick;
education and aid to the nursery children at Tabbale;
center for the treatment of post-war trauma in children and youths.

Latakieh
acquisition of a piece of land for the building of a pastoral center to serve the local parish community;
monthly distribution of food packs to about 300 families;
center for the treatment of post-war trauma in children and youths.
Aid to refugees in 3 villages of Knaye, Jacoubie e Sjeide

Rhodes and Kos
Aid in the form of foodstuff and primary assistance to refugees in transit to the reception centers in Rhodes and Kos.
Project to repair the parish church after the earthquake.

Ordinary salaries of the Custody
Monthly salaries of about 1300 employees in Israel and Palestine are divided among 15 schools (60% of the total number of employees), 4 Casa Novas for pilgrims (20% of the employees), 80 sanctuaries, 25 parishes and many various activities.

Jerusalem, 30 November 2018

[00519-EN.01] [Original text: English]

[B0255-XX.01]