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L’Udienza Generale, 14.03.2018


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.25 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando la catechesi sulla Santa Messa, ha incentrato la sua meditazione sulla Liturgia Eucaristica: III. "Padre nostro" e frazione del Pane.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Continuiamo con la Catechesi sulla Santa Messa. Nell’ultima Cena, dopo che Gesù prese il pane e il calice del vino, ed ebbe reso grazie a Dio, sappiamo che «spezzò il pane». A quest’azione corrisponde, nella Liturgia eucaristica della Messa, la frazione del Pane, preceduta dalla preghiera che il Signore ci ha insegnato, cioè del “Padre Nostro”.

E così cominciano i riti di Comunione, prolungando la lode e la supplica della Preghiera eucaristica con la recita comunitaria del “Padre nostro”. Questa non è una delle tante preghiere cristiane, ma è la preghiera dei figli di Dio: è la grande preghiera che ci ha insegnato Gesù. Infatti, consegnatoci nel giorno del nostro Battesimo, il “Padre nostro” fa risuonare in noi quei medesimi sentimenti che furono in Cristo Gesù. Quando noi preghiamo col “Padre Nostro”, preghiamo come pregava Gesù. È la preghiera che ha fatto Gesù, e l’ha insegnata a noi; quando i discepoli gli hanno detto: “Maestro, insegnaci a pregare come tu preghi”. E Gesù pregava così. È tanto bello pregare come Gesù! Formati al suo divino insegnamento, osiamo rivolgerci a Dio chiamandolo “Padre”, perché siamo rinati come suoi figli attraverso l’acqua e lo Spirito Santo (cfr Ef 1,5). Nessuno, in verità, potrebbe chiamarlo familiarmente “Abbà” – “Padre” – senza essere stato generato da Dio, senza l’ispirazione dello Spirito, come insegna san Paolo (cfr Rm 8,15). Dobbiamo pensare: nessuno può chiamarlo “Padre” senza l’ispirazione dello Spirito. Quante volte c’è gente che dice “Padre Nostro”, ma non sa cosa dice. Perché sì, è il Padre, ma tu senti che quando dici “Padre” Lui è il Padre, il Padre tuo, il Padre dell’umanità, il Padre di Gesù Cristo? Tu hai un rapporto con questo Padre? Quando noi preghiamo il “Padre Nostro”, ci colleghiamo col Padre che ci ama, ma è lo Spirito a darci questo collegamento, questo sentimento di essere figli di Dio.

Quale preghiera migliore di quella insegnata da Gesù può disporci alla Comunione sacramentale con Lui? Oltre che nella Messa, il “Padre nostro” viene pregato, alla mattina e alla sera, nelle Lodi e nei Vespri; in tal modo, l’atteggiamento filiale verso Dio e di fraternità con il prossimo contribuiscono a dare forma cristiana alle nostre giornate.

Nella Preghiera del Signore - nel “Padre nostro” - chiediamo il «pane quotidiano», nel quale scorgiamo un particolare riferimento al Pane eucaristico, di cui abbiamo bisogno per vivere da figli di Dio. Imploriamo anche «la remissione dei nostri debiti», e per essere degni di ricevere il perdono di Dio ci impegniamo a perdonare chi ci ha offeso. E questo non è facile. Perdonare le persone che ci hanno offeso non è facile; è una grazia che dobbiamo chiedere: “Signore, insegnami a perdonare come tu hai perdonato me”. È una grazia. Con le nostre forze noi non possiamo: è una grazia dello Spirito Santo perdonare. Così, mentre ci apre il cuore a Dio, il “Padre nostro” ci dispone anche all’amore fraterno. Infine, chiediamo ancora a Dio di «liberarci dal male» che ci separa da Lui e ci divide dai nostri fratelli. Comprendiamo bene che queste sono richieste molto adatte a prepararci alla santa Comunione (cfr Ordinamento Generale del Messale Romano, 81).

In effetti, quanto chiediamo nel “Padre nostro” viene prolungato dalla preghiera del sacerdote che, a nome di tutti, supplica: «Liberaci, o Signore, da tutti i mali, concedi la pace ai nostri giorni». E poi riceve una sorta di sigillo nel rito della pace: per prima cosa si invoca da Cristo che il dono della sua pace (cfr Gv 14,27) – così diversa dalla pace del mondo - faccia crescere la Chiesa nell’unità e nella pace, secondo la sua volontà; quindi, con il gesto concreto scambiato tra noi, esprimiamo «la comunione ecclesiale e l’amore vicendevole, prima di comunicare al Sacramento» (OGMR, 82). Nel Rito romano lo scambio del segno di pace, posto fin dall’antichità prima della Comunione, è ordinato alla Comunione eucaristica. Secondo l’ammonimento di san Paolo, non è possibile comunicare all’unico Pane che ci rende un solo Corpo in Cristo, senza riconoscersi pacificati dall’amore fraterno (cfr 1 Cor 10,16-17; 11,29). La pace di Cristo non può radicarsi in un cuore incapace di vivere la fraternità e di ricomporla dopo averla ferita. La pace la dà il Signore: Egli ci dà la grazia di perdonare coloro che ci hanno offeso.

Il gesto della pace è seguito dalla frazione del Pane, che fin dal tempo apostolico ha dato il nome all’intera celebrazione dell’Eucaristia (cfr OGMR, 83; Catechismo della Chiesa Cattolica, 1329). Compiuto da Gesù durante l’Ultima Cena, lo spezzare il Pane è il gesto rivelatore che ha permesso ai discepoli di riconoscerlo dopo la sua risurrezione. Ricordiamo i discepoli di Emmaus, i quali, parlando dell’incontro con il Risorto, raccontano «come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane» (cfr Lc 24,30-31.35).

La frazione del Pane eucaristico è accompagnata dall’invocazione dell’«Agnello di Dio», figura con cui Giovanni Battista ha indicato in Gesù «colui che toglie il peccato del mondo» (Gv 1,29). L’immagine biblica dell’agnello parla della redenzione (cfr Es 12,1-14; Is 53,7; 1 Pt 1,19; Ap 7,14). Nel Pane eucaristico, spezzato per la vita del mondo, l’assemblea orante riconosce il vero Agnello di Dio, cioè il Cristo Redentore, e lo supplica: «Abbi pietà di noi … dona a noi la pace».

«Abbi pietà di noi», «dona a noi la pace» sono invocazioni che, dalla preghiera del “Padre nostro” alla frazione del Pane, ci aiutano a disporre l’animo a partecipare al convito eucaristico, fonte di comunione con Dio e con i fratelli.

Non dimentichiamo la grande preghiera: quella che ha insegnato Gesù, e che è la preghiera con la quale Lui pregava il Padre. E questa preghiera ci prepara alla Comunione.

[00412-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, les rites de la Communion, lors de la messe, commencent par la récitation communautaire du Notre Père, qui est la prière des enfants de Dieu. Il n’y a pas de meilleure prière que celle que Jésus nous a enseignée pour nous préparer à la communion sacramentelle avec lui. Dans cette prière, nous demandons «le pain quotidien» dans lequel nous voyons une référence particulière à l’Eucharistie et dont nous avons besoin pour vivre en enfants de Dieu. Alors que nous implorons le pardon de Dieu et que nous nous engageons à pardonner à ceux qui nous ont offensés, le Notre Père nous dispose à l’amour fraternel. Et enfin, nous demandons à Dieu de nous libérer du mal qui nous sépare de lui et de nos frères. Ce sont là des demandes très adaptées pour nous préparer à la communion. Le geste de paix qui suit est une sorte de sceau qui exprime la communion ecclésiale et l’amour réciproque avant de communier. Puis vient la fraction du pain eucharistique accompagnée de l’invocation «Agneau de Dieu». Dans ce pain rompu pour la vie du monde, l’assemblée reconnaît le véritable Agneau de Dieu, le Christ Rédempteur, et le supplie: Prends pitié de nous… Donne-nous la paix!

Santo Padre:

Sono lieto di dare il benvenuto ai pellegrini francofoni, in particolare a quelli provenienti dalla Francia e dalla Svizzera. Saluto i membri della Comunità di Taizé, i giovani delle scuole superiori francesi e le Diocesi di Angers e di Puy. In questo tempo di preparazione alla celebrazione della Pasqua, vi invito a rinsaldare la pace di Cristo nei vostri cuori, per vivere la fratellanza e guarirla quando è ferita. Dio vi benedica!

 

Speaker:

Je suis heureux d’accueillir les pèlerins francophones, venant en particulier de France et de Suisse. Je salue les membre de la Communauté de Taizé, les jeunes des collèges et lycées de France et les diocésains d’Angers et du Puy. En ce temps de préparation à la célébration de Pâques, je vous invite à enraciner la paix du Christ dans vos cœurs, afin de vivre la fraternité et de la guérir lorsqu’elle a été blessée. Que Dieu vous bénisse!

[00413-FR.02] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear brothers and sisters: In our catechesis on the Mass, we now turn from the Eucharistic Prayer to the Communion Rites, which begin with our common recitation of the Lord’s Prayer. The prayer we offer to the Father as his adoptive children in Christ, disposes us to receive the Lord’s body and blood in Holy Communion. We ask the Father for “our daily bread”, for the forgiveness of our sins and for deliverance from evil. These petitions are then expanded in the following prayers, which invoke God’s peace and unity upon the Church and our world. In the exchange of the sign of peace, we demonstrate our commitment to be reconciled with one another, so as to worthily approach the altar to receive the Lord’s gift of himself. The rite of the breaking of the bread, accompanied by our invocation of Christ as the Lamb of God, acknowledges the saving presence of the risen Lord among us and implores the peace he won for us on the Cross. May our conscious celebration of these rites help us to experience ever more fully the Eucharist as the sacrament of our communion with God and with all our brothers and sisters.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’Udienza odierna, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Irlanda, Norvegia, Australia, Cina, Indonesia e Stati Uniti d’America. Con fervidi auguri che questa Quaresima sia per voi e per le vostre famiglie un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, invoco su voi tutti la gioia e la pace del Signore Gesù. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly those from England, Ireland, Norway, Australia, China, Indonesia and the United States of America. With prayerful good wishes that this Lent will be a time of grace and spiritual renewal for you and your families, I invoke upon all of you joy and peace in our Lord Jesus Christ. God bless you!

[00414-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, in unserer Reihe der Katechesen über die heilige Messe wollen wir heute über die Kommunionriten sprechen. Sie werden eingeleitet durch das Vater Unser, das Gebet, das Jesus seine Jünger und durch sie auch uns gelehrt hat. Durch die Neugeburt in der Taufe werden wir zu Kindern Gottes und dürfen gemeinsam Gott unseren Vater nennen. Die Bitte um das tägliche Brot weist uns vor allem auf das eucharistische Brot hin. Im Blick auf die Begegnung mit Christus in der Eucharistie flehen wir um Reinigung von den Sünden und um Befreiung vom Bösen. Dazu gehört auch, dass wir im Frieden miteinander sind, auf dass wir wirklich den Leib Christi würdig empfangen, der uns zu einem Leib macht. Deshalb geben wir an dieser Stelle einander ein Zeichen des Friedens. Es folgt der Ritus der Brotbrechung, eine Geste, die Jesus beim letzten Abendmahl vollzogen hat und an der die Jünger von Emmaus den auferstandenen Herrn erkannten. Die Brotbrechung ist begleitet vom Gesang des Agnus Dei. Die Gemeinde erkennt im eucharistischen Brot, gebrochen für das Leben der Welt, das wahre Lamm Gottes, Christus, den Erlöser, um dessen Erbarmen wir bitten und der allein wahren Frieden schenkt.

Santo Padre:

Con affetto saluto i pellegrini provenienti dai paesi di lingua tedesca, in particolare la comunità del Collegio professionale Friedrich List di Hamm. Plasmati dalla grazia del Signore e ricolmi di speranza divina, possiamo ricambiare nei fratelli l’amore che Dio ci dona ogni giorno. Buon soggiorno a Roma sotto la guida dello Spirito Santo.

Speaker:

Herzlich grüße ich die Pilger aus den Ländern deutscher Sprache, insbesondere die Gemeinschaft des Friedrich-List-Berufskollegs aus Hamm. Von der Gnade des Herrn geformt und von der göttlichen Hoffnung erfüllt können wir unseren Nächsten gegenüber die Liebe erwidern, die Gott uns jeden Tag schenkt. Schönen Aufenthalt in Rom unter der Leitung des Heiligen Geistes.

[00415-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos:

El rito de la Comunión en la Misa comienza con el rezo del “Padre nuestro”. Es la oración por excelencia de los hijos de Dios. Con ella nos dirigimos a Dios llamándolo “Padre”; esta es la mejor manera de prepararnos para recibir a Jesús en la Comunión. En ella pedimos el “pan nuestro de cada día”, con una referencia particular al Pan eucarístico que necesitamos para vivir como hijos de Dios. Imploramos también a Dios que perdone nuestras ofensas, y nos comprometemos al mismo tiempo a perdonar a los que nos han ofendido. Así, abriéndonos al perdón de Dios nos disponemos a vivir el amor fraterno. Y por último le pedimos que nos libre del mal, que nos separa de Él y nos aleja de nuestros hermanos.

Con el rito de la paz se expresa la unión y el amor mutuo antes de acercarnos al Sacramento. Después tiene lugar la fracción del Pan, que es el gesto que Jesús realizó en la Última Cena y que permitió a los discípulos reconocerlo después de la Resurrección, como en Emaús. La fracción del Pan está acompañada por la invocación del “Cordero de Dios”, que es la imagen bíblica usada por san Juan el Bautista para identificar a Jesús como Aquél que quita el pecado del mundo. En el Pan eucarístico reconocemos al verdadero Cordero de Dios, que es Cristo, y le suplicamos: “Ten piedad de nosotros…y danos la paz”.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española provenientes de España y América Latina, en particular al grupo de la Fundación “Líderes Globales para el Fomento de los Gobiernos Locales”. En nuestro camino cuaresmal de preparación para la Pascua del Señor, pidamos a la Virgen María que no deje de mirarnos con amor para que, con la ayuda del Espíritu Santo, haga fecundos nuestros propósitos de una mayor entrega y generosidad en nuestra vida cristiana. Que el Señor los bendiga. Muchas gracias.

[00416-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Os ritos da comunhão, na Missa, começam com a oração do Pai Nosso. Trata-se da oração dos filhos de Deus que, renascidos pela água e pelo Espírito no Batismo, podem dirigir-se a Deus chamando-O “Pai”. A Ele pedimos o pão de cada incluindo o pão eucarístico que estamos nos preparando para receber. Pedimos também que nos perdoe as ofensas, comprometendo-nos a perdoar àqueles que nos ofenderam, abrindo-nos assim ao amor fraterno. Por fim, suplicamos que nos livre do mal, ou seja, daquilo que nos separa de Deus e dos irmãos. Após o Pai Nosso, o sacerdote invoca de Cristo o dom da paz manifestado em seguida no gesto da paz, sinal do amor fraterno daqueles que formam um só corpo em Cristo. Por fim a fração do pão, que repete o gesto de Jesus na Última Ceia e é acompanhada pela invocação do “Cordeiro de Deus”, nos predispõe à participação do banquete eucarístico, convidando-nos a suplicar que Ele tenha piedade de nós e nos dê a paz.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i fedeli di Lages do Pico e di Coimbra. Auguro che questo incontro vi aiuti a rinnovare nelle vostre comunità l’impegno ad essere strumenti di misericordia e di pace, come ci ispira la preghiera del Padre Nostro. Dio vi benedica!

Speaker:

Saúdo os peregrinos de língua portuguesa, com menção particular dos fiéis das Lages do Pico e Coimbra. Faço votos que este encontro vos ajude a renovar nas vossas comunidades o compromisso de serdes instrumentos de misericórdia e paz, como nos inspira a oração do Pai Nosso. Que Deus vos abençoe.

[00417-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

أيها الإخوة والأخوات الأعزاء، نتوقّف اليوم في تعليمنا عند صلاة "الأبانا"؛ هذه ليست مجرّد صلاة من بين الصلوات المسيحيّة المُتعدّدة وإنما هي صلاة أبناء الله. وإذ سُلِّمت لنا يوم عمادنا، يجعل "أبانا" صدى مشاعر المسيح يسوع يتردّد فينا. واستنادًا إلى تعليمه الإلهي نجسر على التوجُّه إلى الله وندعوه "أبا" لأننا وُلدنا من جديد كأبنائه من خلال الماء والروح القدس. في الصلاة الربيّة نطلب "خبزنا كفاف يومنا" الذي نجد فيه إشارة خاصة إلى الخبز الإفخارستي الذي نحتاج إليه لنحيا كأبناء لله. نطلب أيضًا "مغفرة خطايانا" ولكي نكون أهلاً لنوال مغفرة الله نلتزم بمسامحة من أساء إلينا. هكذا وفيما تفتح لنا القلب على الله تُعدُّنا صلاة "الأبانا" أيضًا للمحبّة الأخويّة. في الختام نطلب من الله أيضًا أن "ينجينا من الشرير" الذي يبعدنا عنه ويفصلنا عن إخوتنا. في الواقع، إن ما نطلبه في صلاة "الأبانا" يتابع في صلاة التضرُّع التي يتلوها الكاهن باسم الجميع: "نجِّنا، يا رب، من جميعِ الشرور، تعطِّفْ وامنحِ السلامَ في أيامنا"؛ وينال من ثمَّ ختمًا في رتبة السلام: الذي يُطلب أولاً من المسيح، لكي تنمِّي عطيّة سلامه الكنيسة في الوحدة والسلام بحسب مشيئته. في الخبز الإفخارستي الذي يُكسر من أجل حياة العالم ترى الجماعة المصلِّية حمل الله الحقيقي أي المسيح الفادي وتتضرّع إليه: "إرحمنا... إمنحنا السلام". إنهما تضرُّعان يساعداننا من صلاة "الأبانا" إلى كسر الخبز لكي نُعدَّ أنفسنا للمشاركة في المائدة الإفخارستيّة، ينبوع الشركة مع الله والإخوة.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, in questo tempo penitenziale, il Signore ci indica il cammino di speranza da seguire. Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo, per compiere una vera conversione, per essere purificati dal peccato e per servire Cristo presente nei fratelli, secondo le capacità e i ruoli propri di ciascuno. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللّغةِ العربيّة، وخاصّةً بالقادمينَ من الشّرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، ليدلّكم الرب في زمن التوبة هذا، على درب الرجاء التي ينبغي عليكم إتباعها. اسمحوا للروح القدس أن يقودكم لتقوموا بمسيرة ارتداد حقيقيّة وتتطهّروا من الخطيئة لكي تخدموا المسيح في الإخوة كلٌّ بحسب قدراته ودوره. ليُباركْكُم الربّ!

[00418-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, Obrzędy Komunii, stanowiące istotną część Mszy św., o których mowa w dzisiejszej katechezie, rozpoczyna modlitwa Ojcze nasz. Jest to modlitwa dzieci Bożych. Ukształtowani nauczaniem Pana Jezusa, ośmielamy się zwrócić do Boga nazywając Go Ojcem, ponieważ w dniu naszego chrztu odrodziliśmy się, jako Jego dzieci, przez wodę i Ducha Świętego (por. Ef 1, 5). Ta modlitwa przygotowuje nas na przyjęcie Komunii świętej, otwiera nasze serca dla Boga, uświadamia nam potrzebę błagania o przebaczenie win i podjęcie zadań braterskiej miłości. Prosimy, by Bóg uwolnił nas od zła, które oddziela nas od Niego i od naszych braci. Dlatego zanim przyjmiemy Najświętszy Sakrament wymieniamy między sobą znak pokoju, podkreślając w ten sposób to, co nas łączy i gromadzi w Kościele: komunię i wzajemną miłość. Następnie ma miejsce Łamanie Chleba, które ​​od czasów apostolskich dało nazwę całej celebracji Eucharystii. Wiemy, że Pan Jezus podczas Ostatniej Wieczerzy wziął chleb, połamał i rozdał swoim uczniom. Uczynił to w tak charakterystyczny sposób, że po Jego zmartwychwstaniu uczniowie zdążający do Eamus poznali Go podczas posiłku po geście łamania chleba. W Chlebie eucharystycznym my także, rozpoznajemy Chrystusa Zmartwychwstałego, Bożego Baranka, Odkupiciela. Prośmy Go o uzdrowienia naszej duszy i prowadzenie przez życie.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Nel “Padre nostro”, dicendo al Signore: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, chiediamo non solo il cibo per il corpo, ma anche il dono del Pane eucaristico, nutrimento dell’anima. Sappiamo che colui che ha commesso un peccato grave non dovrebbe accostarsi alla Santa Comunione senza aver ottenuto prima l’assoluzione nel sacramento della Riconciliazione. La Quaresima sia un’occasione per accostarsi a quest’ultimo, confessarsi bene e incontrare Cristo nella Santa Comunione. L’incontro con Lui conferisce senso alla nostra vita. Vi benedico di cuore!

Speaker:

Witam serdecznie pielgrzymów polskich. W modlitwie „Ojcze nasz”, prosząc Boga: „Chleba naszego powszedniego daj nam dzisiaj”, modlimy się nie tylko o chleb, jako pokarm dla ciała, lecz także o Chleb Eucharystyczny, pokarm dla duszy. Wiemy, że kto popełnił grzech ciężki, nie powinien przyjmować Komunii świętej bez otrzymania wpierw rozgrzeszenia w sakramencie pokuty. Niech Wielki Post będzie dla was okazją, by przystąpić do tego sakramentu, dobrze się wyspowiadać i przyjąć Chrystusa w Komunii świętej. Spotkanie z Nim nadaje sens naszemu życiu. Z serca wam błogosławię.

[00419-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana.

Sono lieto di accogliere le Figlie di Maria Ausiliatrice; i gruppi parrocchiali, in particolare quelli di Castellaneta, accompagnati dal Vescovo, Monsignor Claudio Maniago, di Bitritto e di Mesagne. A tutti auguro che la visita alla Città Eterna diventi un’occasione di riscoperta della fede e di crescita nella carità.

Saluto gli istituti scolastici; gli Ex-allievi Salesiani di Livorno e il Gruppo del Premio “Livio Tempesta” per la Bontà nella scuola, augurando di saper cogliere i tanti esempi positivi e di finalizzare gli sforzi formativi al generoso servizio del bene comune.

Un pensiero speciale porgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli. Cari amici, Cristo ha promesso di restare sempre con noi e in molti modi manifesta la sua presenza. A ciascuno il compito responsabile e coraggioso di annunciare e testimoniare il suo amore che ci sostiene in ogni occasione della vita. Non stancatevi, dunque, di affidarvi a Cristo e di diffondere ovunque il suo Vangelo.

[00420-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0197-XX.02]