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Comunicato della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, 19.09.2017


Dall’11 al 15 settembre 2017, presso l’Auditorium della Curia Generalizia dei Gesuiti, si è tenuto il Seminario internazionale sulla condizione giovanile nel mondo, in preparazione alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, prevista per il mese di ottobre del 2018.

Al Seminario hanno partecipato 82 invitati provenienti dai cinque Continenti: 21 giovani, 17 esperti da università ecclesiastiche, 15 esperti da altre università, 20 formatori e operatori della pastorale giovanile e vocazionale, 9 rappresentanti di organismi della Santa Sede. Dal punto di vista geografico, 52 partecipanti erano europei, 18 dalle Americhe, 7 asiatici, 4 africani, 1 australiana. Particolarmente significativa è stata la presenza di giovani da diversi contesti geografici, socio-culturali e religiosi: essi hanno contribuito attivamente alle giornate di studio, anche introducendo e concludendo i lavori con le loro esperienze di vita e le loro riflessioni. Poiché il Seminario era aperto anche a tutti gli interessati al tema, vi hanno preso parte circa 50 ospiti, tra cui alcuni giovani.

Durante le sessioni autorevoli cattedratici hanno affrontato attraverso le loro comunicazioni i temi previsti dal programma: i giovani e l’identità, i giovani e la progettualità, i giovani e l’alterità, i giovani e la tecnologia, i giovani e la trascendenza. A ognuno dei temi è stata dedicata una sessione: quelle mattutine sono state introdotte da una meditazione biblica e ad ogni comunicazione è seguito un ampio e partecipato dibattito, poi protrattosi nei circoli linguistici in italiano, inglese, francese e spagnolo.

La prima sessione, che ha avuto luogo lunedì pomeriggio, si è aperta con un saluto del Card. Lorenzo Baldisseri e una riflessione biblica del Rev. P. Giulio Michelini, O.F.M. In seguito, è stata data la parola alle coinvolgenti testimonianze di cinque giovani, riguardanti, tra l’altro, situazioni concrete di conflitto bellico, di recupero dei valori, di confronto con le sfide quotidiane, di impegno e di scelte di vita. Infine, il Prof. Alessandro Rosina e la Prof.ssa Cecilia Costa hanno introdotto i lavori.

Al primo dei temi, quello riguardante l’identità, è stata dedicata la seconda sessione, martedì 12 mattina, allorché hanno avuto luogo due comunicazioni: I giovani e le giovani oggi in cerca di identità, a cura di Mons. Philippe Bordeyne; I luoghi che plasmano l’identità dei giovani, a cura della Dott.ssa Chiara Amirante. In questi contesti sono emersi diversi altri temi, tra cui l’importanza dell’educazione in ordine alla formazione di una identità completa che risponda al bisogno di orientamento e di riconciliazione condiviso da molti giovani.

Il tema della progettualità è stato oggetto di due comunicazioni durante la terza sessione nel pomeriggio: I giovani e il lavoro, a cura del Prof. Leonardo Becchetti; I giovani e le migrazioni, a cura della Prof.ssa Rosa Aparicio Gómez. È emerso dai lavori l’intreccio degli aspetti, in quanto molti giovani emigrano dai propri Paesi non solo per sfuggire a situazioni di violenza e di guerra, ma per poter costruire un futuro migliore che sembra loro precluso nei luoghi di origine.

La quarta sessione, mercoledì 13 mattina, ha affrontato il tema dell’alterità attraverso due comunicazioni: I giovani e l’impegno sociale, del Prof. Alvin Ang; I giovani e l’impegno politico, della Prof.ssa Angela Cristiana Calvo. Si è rilevato che, a causa di una sfiducia generale nel mondo della politica, i giovani preferiscono coinvolgersi soprattutto a livello sociale in progetti di solidarietà.

Al tema della tecnologia è stata dedicata, mercoledì pomeriggio, la quinta sessione, con due comunicazioni: I giovani e gli scenari futuri dello sviluppo tecnologico, a cura del P. Eric Salobir, O.P.; I giovani e i risvolti antropologici dello sviluppo tecnologico, a cura del P. Ferdinand Muhigirwa, S.I. È emerso come il rapporto dei giovani con le nuove tecnologie mediatiche apra nuovi orizzonti che, da una parte, suscitano problematiche complesse a livello antropologico, morale e relazionale, dall’altra prospettano percorsi interessanti per l’evangelizzazione.

La trascendenza è stato il tema della sesta sessione, giovedì mattina, sviluppato in due comunicazioni: I giovani, il sacro e la fede, del Prof. Franco Garelli; I giovani e la Chiesa, della Prof.ssa María Marcela Mazzini. Gli interventi hanno illustrato come la ricerca del trascendente sia vissuta oggi dai giovani non solo attraverso svariate forme di spiritualità, ma anche all’interno della Chiesa che, aperta all’ascolto dei giovani, in molti casi presenta la persona di Gesù in modo coinvolgente.

Nella settima sessione è stata presentata una sintesi dei lavori dei vari circoli linguistici e il Prof. Eugenio Gaudio, Rettore dell’Università degli Studi di Roma Sapienza, ha tenuto una conferenza sui giovani e l’università.

Nell’ottava ed ultima sessione si è fatto un bilancio e sono state indicate delle prospettive in vista del prossimo Sinodo. I giovani hanno presentato un video nel quale hanno sintetizzato la loro esperienza, riassumibile nella frase: “siamo una famiglia, ascoltiamoci e cresciamo insieme”. Da questo slogan emerge il desiderio dei giovani di trovare nella Chiesa una casa, una famiglia e una comunità dove poter maturare le proprie scelte di vita e contribuire al bene comune. In seguito, il Prof. Alessandro Rosina e la Prof.ssa Cecilia Costa hanno presentato una sintesi generale dei lavori, nella quale sono state evidenziate sia le premesse e le condizioni per accompagnare le nuove generazioni, sia l’impegno e il desiderio della Chiesa nel rispondere alle richieste dei giovani di essere protagonisti nella costruzione di un mondo migliore.

Il Card. Lorenzo Baldisseri ha concluso i lavori ringraziando i partecipanti e confermando che la Chiesa, rimanendo in ascolto dei giovani, desidera lasciarsi stimolare da loro in vista del rinnovamento missionario invocato da Papa Francesco.

Si rende noto che i canali di Facebook, Twitter e Instagram utilizzati durante il Seminario rimangono aperti – alla dicitura Synod2018 – anche dopo la conclusione dei lavori.

[01340-IT.01] [Testo originale: Italiano]